Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
ROTAZIONI MENTALI
Shepard e Metzler (1971) hanno dimostrato che le immagini possono essere manipolate; ad esempio possono essere ruotate, analogamente a quelle fisiche. Ogni coppia di stimoli veniva presentata per un breve periodo di tempo. Per ogni risposta venivano registrati i tempi di reazione: i tempi di reazione per le risposte "uguale" erano direttamente proporzionali alla differenza di orientamento tra i due stimoli. Tanto maggiore è la rotazione che deve essere compiuta mentalmente su uno dei due stimoli per effettuare il confronto con il secondo stimolo, tanto più lungo è il tempo necessario per emettere la risposta.
CODICI DI RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI
Paivio ha proposto una teoria della doppia codifica, postulando l'esistenza di due sistemi simbolici indipendenti ma interconnessi, specializzati per codificare, organizzare, trasformare, immagazzinare e recuperare l'informazione. I due sistemi di codifica usano due differenti
rappresentazioni: - Imagens = modalità elettiva di elaborazione delle informazioni non verbali; attivato nell'esplorazione discene o nella generazione di immagini mentali. Operano in maniera sincrona, in parallelo. - Logogens = modalità privilegiata per l'elaborazione delle informazioni di tipo linguistico. Operano in maniera sequenziale. La teoria di Paivio prevede che nel sistema vi siano delle connessioni referenziali che ci consentono di visualizzare gli oggetti nominati e di nominare gli oggetti che vediamo. CONCETTI E CATEGORIE La rappresentazione dei significati ha come unità di base i concetti. I concetti costituiscono la conoscenza che permette agli individui di trattare differenti entità come appartenenti alla medesima categoria. Non solo permettono di riconoscere certi oggetti, ma ci consentono di decidere quali comportamenti assumere in loro presenza, quali azioni possiamo svolgere con essi, ecc. La conoscenza contenuta nei concetti ha deglieffetti sull'attività percettiva e sulla rappresentazione mentale del mondo che ci circonda. La variabilità degli stimoli che costituiscono l'ambiente può dare origine a un certo numero di categorie. L'esistenza e l'utilizzo delle categorie rispondono a un principio di "economia cognitiva", poiché consentono di massimizzare le informazioni in esse contenute e di differenziare ogni categoria dalle altre. In base al principio di struttura del mondo percepito, vi sono nel mondo delle combinazioni di caratteristiche che ricorrono più frequentemente di altre. Wittgenstein ha utilizzato la nozione di somiglianza di famiglia per indicare la tendenza dei diversi esemplari a condividere con altri esemplari alcuni attributi caratteristici, ma non necessariamente tutti. Gli studi di Rosch hanno permesso di descrivere l'organizzazione dei concetti in base a due dimensioni principali: - Verticale = grado di inclusione di unacategoria- Orizzontale = possibilità di differenziare le categorie allo stesso livello di inclusione Le categorie di base sono quelle che hanno in comune il maggior numero di attributi rispetto a quelli elencati per le categorie sovraordinate (quelle che i bambini iniziano ad usare prima). Effetto di tipicità: alcuni membri risultano più centrali per una categoria e altri più periferici. Teoria del prototipo di Rosch e Mervis (1975): il prototipo è quella entità che dovrebbe contenere tutte le caratteristiche salienti del concetto e che perciò ricopre il ruolo di esemplare più rappresentativo della categoria. Gli esemplari prototipici condividono con altri esemplari meno tipici della stessa categoria il maggior numero di attributi, mentre condividono pochi attributi con i membri delle altre categorie. Tutte le categorie sono rappresentate mentalmente in base a due meccanismi: - Il nucleo concettuale = insieme dei principi necessari esufficienti per la definizione del concetto.- La funzione di identificazione = permette di classificare gli elementi sulla base degli attributi percettivi e funzionali condivisi con grado diverso dai differenti esemplari della categoria.
CATEGORIE AD HOC Barsalou (1983): spesso le persone utilizzano insiemi di elementi altamente specializzati e apparentemente inusuali. Elementi di questi insiemi possono non essere mai stati classificati in precedenza come appartenenti alla stessa categoria. Sono insiemi creati per scopi specifici, in contesti molto specializzati e magari per una sola volta nella vita (da cui in nome "categorie ad hoc").
Esempio: categoria di oggetti da traslocare in una nuova casa.
8. LINGUAGGIO È una funzione che pervade l'attività mentale e molte delle attività cognitive come il pensiero, la soluzione dei problemi, i giudizi. La struttura del linguaggio viene descritta partendo dalla descrizione dei suoni significativi delle diverse espressioni,
dei significati e delle regole che organizzano le unità linguistiche. Gli psicologi cognitivi hanno però concentrato il loro interesse sui meccanismi cognitivi alla base dell'uso del linguaggio. La psicolinguistica moderna è la disciplina che si occupa delle descrizioni dei processi cognitivi coinvolti nell'uso del linguaggio. La psicolinguistica fonda l'elaborazione teorica e la ricerca empirica sul linguaggio prendendo le mosse dal lavoro di Noam Chomsky.
Il linguaggio è un'abilità appresa o innata? Chomsky sostiene che il linguaggio è un sistema generativo in cui si possono individuare elementi comuni a tutti i linguaggi e strutture che possono riflettere meccanismi e principi cognitivi innati. Questi principi organizzativi possono influenzare direttamente l'acquisizione e la generazione del linguaggio.
Tesi innatista: il linguaggio viene appreso troppo rapidamente dai bambini perché si possa sostenere che
inizinol’apprendimento dal nulla. Chomsky propone l’esistenza di un meccanismo innato, in grado di favorire l’acquisizione del linguaggio: il LAD (learning acquisition device), il quale contiene i principi della grammatica universale.- Competenza linguistica = conoscenza implicita delle regole che mettono in relazione suoni e significati e che perciò permette di generare e comprendere frasi corrette ed evitare la produzione di quelle errate.
- Esecuzione linguistica = capacità effettiva di usare il linguaggio. Dipende da molti fattori cognitivi, situazionali, socio-culturali.
La maturazione cognitiva del parlante influenza la produzione di una frase grammaticalmente complessa.
GRAMMATICA GENERATIVA-TRASFORMAZIONALE
Teoria chomskiana: si sviluppa attorno a quattro nozioni principali legate alla grammatica generativa-trasformazionale. Generativa perché permette di generare frasi nuove (altrimenti non saremmo in grado di comprendere frasi mai sentite) etrasformazionale perché vengono descritte le leggi che governano il modo in cui un dato messaggio linguistico può essere trasformato in un altro.
Struttura superficiale = sequenza di suoni che può essere segmentata in parole.
Struttura profonda = forma sottostante alla struttura superficiale contenente le informazioni necessarie alla trasmissione del significato.
Regole di struttura sintagmatica: consentono di trasformare un costituente frasale in altri costituenti, come ad esempio la frase in costituenti più semplici come i sintagmi.
Regole trasformazionali: consentono di trasformare una struttura in un'altra struttura, come ad esempio la trasformazione dalla forma attiva alla forma passiva. Le regole trasformazionali consentono di generare un enorme numero di frasi differenti.
UNIVERSALI E RELATIVISMO LINGUISTICO
Teoria di Whorf: oggetti ed eventi denotati da una parola sono concepiti in maniera differente a seconda della cultura del parlante. Il problemache emerge dalle ricerche di Whorf è di capire se le differenze linguistiche corrispondano a delle differenze nella modalità di percepire e pensare la realtà oppure se la descrivono in modo diverso (es: percezione e denominazione dei colori). Una ricerca di Heider e Olivier ha rafforzato l'ipotesi dell'esistenza di universali linguistici. La differente disponibilità di nomi per indicare i colori nella lingua dei dugum dani e in inglese non influenza la capacità degli appartenenti ai due gruppi linguistici di percepire i colori. IDENTIFICAZIONE DELLE PAROLE La facilità di identificazione delle parole è influenzata dalla frequenza con cui le parole sono utilizzate in una determinata lingua, ma anche dalla loro pronunciabilità e dal contesto in cui sono presentate (l'effetto del contesto rende conto del fenomeno chiamato effetto di superiorità della parola). Morton ha elaborato un modello di riconoscimento delle parole.
parole basato sul logogen, funzionamento simile a quello di un sistema che rileva e integra informazioni finché non è raggiunta una certa quantità critica, oltre quella soglia la parola viene riconosciuta e trasferita. Il livello della soglia è modulato da effetti di familiarità o frequenza d'uso, di contesto sintattico e semantico e da effetti congiunti.
COMPRENSIONE DI FRASI
Comprendere una frase significa essere in grado di formare una rappresentazione mentale adeguata degli elementi contenuti nella frase e delle loro relazioni. È grazie all'elaborazione sintattica che comprendiamo il significato di due frasi che contengono le stesse parole ma che hanno fattualmente significati molto diversi. Invece, l'importanza dell'elaborazione semantica nella comprensione di una frase emerge chiaramente se ci si sofferma a riflettere sulle informazioni che estrapoliamo da un enunciato.
La grammatica dei casi descrive le intuizioni fatte
dalle persone quando leggono o ascoltano una frase. Secondo questa prospettiva le frasi vengono scomposte in elementi sintattico-semantici, chiamati casi, e sono:
- Agente
- Oggetto
- Strumento
- Paziente
Fenomeno delle implicature nei messaggi pubblicitari.
LINGUAGGIO FIGURATO ED ESPRESSIONI IDIOMATICHE
La comunicazione può essere interpretata a due livelli di significato:
- Primo livello, significato letterale
- Secondo livello, significato figurato
Metafora = forma linguistica tipica attraverso la quale si esprime il significato figurato. L'uso e la comprensione di una metafora implicano sia processi linguistici che di pensiero, poiché essa si basa sull'uso di categorie preesistenti ma anche sulla creazione di nuove categorie.
Tra le forme di linguaggio figurato si collocano anche le espressioni idiomatiche, vale a dire quelle forme linguistiche con funzione metaforica ma con un significato unico e convenzionale.
COMPRENSIONE DI TESTI
Il testo è dotato di una
il fruitore fa tra le parole, le frasi e i paragrafi. La formattazione del testo con l'utilizzo dei tag HTML permette di evidenziare e strutturare in modo chiaro e coerente le diverse parti del testo. Ad esempio, è possibile utilizzare il tagper definire i paragrafi:
Il testo è il frutto delle connessioni che il lettore o il fruitore fa tra le parole, le frasi e i paragrafi.
Inoltre, è possibile utilizzare il tag per evidenziare una parola o una frase:Il testo è il frutto delle connessioni che il lettore o il fruitore fa tra le parole, le frasi e i paragrafi.
La formattazione del testo con l'utilizzo dei tag HTML permette di evidenziare e strutturare in modo chiaro e coerente le diverse parti del testo.
Infine, è possibile utilizzare il tag per enfatizzare una parola o una frase:Il testo è il frutto delle connessioni che il lettore o il fruitore fa tra le parole, le frasi e i paragrafi.
La formattazione del testo con l'utilizzo dei tag HTML permette di evidenziare e strutturare in modo chiaro e coerente le diverse parti del testo.