Appunti di Psicologia
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Al di là della presenza o meno di un accompagnatore, il terapeuta deve saper cogliere alcuni aspetti pre-colloquio che
possono essere utili allo svolgimento dello stesso: ad esempio un paziente che si reca in terapia da solo esclude una sua
natura psicotica (almeno non in fase acuta)
La mimica, lo sguardo, l'andatura, l'abbigliamento, la cura di sé sono tutte informazioni utili
Il linguaggio deve essere comprensibili e tarato al livello socio-culturale del paziente
L'ascolto deve essere partecipativo ma non invadende
Le domande devono essere generiche e non devono cadere in ambiti troppo intimi, come la sessualità
Se il paziente evita di rispondere ad alcune domande è meglio non insistere, ciò denota dei suoi meccanismi di difesa
che è meglio approfondire nelle sedute successive e con approcci clinici differenti e mirati
Il silenzio non deve essere contemplato
Se il paziente vuole interrompere la terapia è giusto provare a comprenderne la ragione con vari tentativi comunicativi,
nel caso di un'ulteriore risposta negativa è lecito valutare un'interruzione del colloquio
Nel caso di un'interruzione anticipata è giusto ricordare al paziente che si stà tenendo conto della sua difficoltà a
continuarlo e bisogna dimostrarsi disponibili a continuarlo in un secondo momento più opportuno
Il silenzio è chiusura, spesso non solo al terapeuta ma alla realtà tutta
La raccolta anamnestica include notizie di ordine medico, psicologico e sociale
Il paziente troppo polarizzato sui disturbi tende a trascurare alcuni aspetti fondamentali di eventi di vita pregressi
Nell'intervista strutturata si usano parole standardizzate sia nell'uso che nella forma (è tipica quando si somministrano
test)
Nell'intervista semi-strutturata le parole sono preordinate ma il loro ordine e la loro frequenza sono variabili
Al termine del colloquio, elargire certezze è sempre controproducente, così come responsabilizzare eccessivamente il
paziente sul suo processo di miglioramento
Il saluto al termine del colloquio, che non dovrebbe mai basarsi su una rigidità temporale, non deve dare l'idea di un
distacco o di un'interruzione del rapporto o della terapia
Bisogna suggerire al paziente dei compiti da eseguire, in modo da coinvolgerlo ed includerlo ulteriormente nel suo
percorso di raggiunta al benessere psico-fisico
La terapia è una starda da percorre insieme al paziente
I PROCESSI MENTALI SUPERIORI
Il pensiero è un'attività psichica, una funzione esercitata della mente
La mente è la sede del pensiero e una delle funzioni del cervello
L'uomo ha tre cervelli: il cervello primitivo o rettiliano, costituito dal tronco dell'encefalo, si occupa delle regolazioni
interne (viscerali e ghiandolari), delle attività primitive basate su istiniti e riflessi; il cervello paleomammifero o
sistema limbico, è responsabile delle emozioni; il cervello neomammifero è la sede del pensiero e del ragionamento
I 3 cervelli (rettiliano, paleomammifero e neomammifero) sono organizzati su livelli gerarchici e i livelli superiori
inibiscono quelli inferiori, tuttavia quando il neocortex (neomammifero) è in difficoltà nello svolgere le sue funzioni
superiori, viene inibito e i processi mentali sono a carico del sistema limbico; anche il sistema limbico può essere inibito
e consentire l'intervento del cervello primitivo
Oltre che una suddivisione ascendente, il cervello presenta un'ulteriore suddivisione laterale: l'emisfero destro e
l'emisfero sinistro
L'emisfero destro è responsabile delle competenze automatiche e creative, delle configurazioni mentali apprese e
incorporate, dei processi metaforici di conoscenza e può lavorare velocemente e secondo un flusso di pensieri
parallelo
L'emisfero sinistro è responsabile dei processi razionali e analitici, lavora in maniera precisa e segue un flusso di
pensieri lineari e non sovrapponibili
La precisione dell'emisfero sinistro è insufficiente senza la velocità del destro, così come la velocità del destro è inutile
senza una compartecipazione con l'emisfero sinistro
A partire dal cervello rittiliano, l'essere umano sperimenta dalla nascita due emozioni fondamentali: il piacere e il
dolore
Nell'evoluzione dal cervello primitivo al sistema limbico, dolore e piacere vengono reinterpretati e si configura la
sfera affettiva, nascono le emozioni, fondamentali per comprendere e giudicare la realtà
L'esperienza emotiva condurrà segnali alla corteccia superiore e i pensieri verranno elaborati e organizzati tenendo
conto dell'influenza del sistema limbico
I processi mentali sono all'apice dell'esperienza emotiva, non si può fare a meno di controllare e gestire le nostre
emozioni se non per mezzo del pensiero
I processi mentali ascendenti e laterali non sono unidirezionali, ma hanno una circolarità e spesso un'istantaneità che
rendono il cervello un unico organo e non una serie di compartimenti separati
I PROCESSI COGNITIVI
I principali processi cognitivi sono: l'attenzione, la percezione e la memoria, ma anche l'intelligenza, il pensiero, il
linguaggio e la coscienza INTELLIGENZA, PENSIERO, LINGUAGGIO E COSCIENZA
Il pensiero è un'attività psichica centrale che riguarda numerose funzioni come la capacità di ragionare, riflettere,
immaginare, fantasticare, ricordare
Tutti i processi cognitivi sono una forma di pensiero
L'intelligenza è un processo mentale che consente di risolvere problemi o di prendere decisioni attraverso un
cambiamento cognitivo adattato all'ambiente esterno e all'organismo stesso
Howard Gardner ipotizzò l'esistenza di 7 tipi di intelligenza: linguistica, logico-matematica, musicale, corporeo-
cinetica, spaziale, interpersonale, intrapersonale
Daniel Goleman introdusse il concetto di intelligenza emotiva, già teorizzato dagli psicologi John Mayer e Peter
Salovey
Goleman individuò alcune competenze emotive e le organizzò in 5 competenze individuali fondamentali:
consapevolezza di sé, padronanza di sé, motivazione, empatia e capacità nelle relazioni interpersonali
Secondo Goleman, non progredire nella intelligenza emotiva significa non progredire nelle 5 competenze individuali
Secondo Goleman, l'intelligenza tradizionale ha una base di partenza, più o meno sviluppata, fin dalla nascita, a
differenza della intelligenza emotiva che è quasi totalmente appresa con lo sviluppo
L'immaginazione è la capacità di rappresentare un elemento, un affetto, una tendenza istintuale in assenza
dell'oggetto esperenziale
Il linguaggio è un processo cognitivo attraverso cui l'uomo esprime pensieri e regola le interazioni sociali
Il linguaggio può avere tre forme principali di espressione: celestesica, visiva e uditiva
La coscienza è un processo cognitivo, è lo stato di vigilanza della mente contrapposta al coma
In ambito psichiatrico, la coscienza è la capacità psichica di definire e separare l'Io dal mondo esterno
In ambito psichico, la coscienza è l'atto di essere consapevoli di esperienze caratteristiche soggettive emotive,
cognitive e comportamentali ATTENZIONE,PERCEZIONE E MEMORIA
Attenzione, percezione e memoria sono i processi cognitivi per eccellenza
L'attenzione è un fenomeno attivo che consiste nella capacità di selezionare gli stimoli e metterli in relazione ai
meccanismi che provvedono a recepirne le informazioni
L'attenzione è a carico dell'emifesfero sinistro, perché questo consente l'eleaborazione precisa e adeguata di una sola
informazione per volta
Tuttavia l'attenzione, focalizzandosi su un campo ristretto di informazioni, non può cogliere l'integrità della realtà
oggettiva ed è qui che entra in gioco la percezione
La percezione è un insieme di funzioni psichiche che permettono l'acquisizione di informazioni sensoriali sintetizzate
Le percezioni subiscono diverse rielaborazioni mentali come rappresentazioni simboliche, inferenze, interpretazioni,
valutazioni, giudizi personali
La percezione è pertanto influenzata dalla sfera emotiva, non è principalmente una funzione del cervello
neomammifero (come l'attenzione), ma in questo processo cognitivo si evince una forte partecipazione del cervello
paleomammifero (sistema limbico)
L'attenzione e la percezione sono processi mentali che analizzano un momento preciso presente
La memoria è un processo cognitivo che consente di conservare alcuni aspetti delle nostre esperienze passate e di
utilizzarli all'occorrenza
La memoria consiste nell'immagazzinamento di dati e nel richiamo delle informazioni
La memoria utilizza tutti i 3 cervelli come si evince dai 3 termini che si utilizzano per chiamare informazioni e renderle
utili: rammentare (mente - neocortex), ricordare (cor, cordis, cuore - sistema limbico) e rimembrare (menbra, visceri -
cervello rettiliano)
Il concetto di ricordo è legato anche all'esperienza corporea immagazzinata
Nella memoria a breve termine (primaria o attiva) è possbile immagazzinare un numero limitato di informazioni per
un breve tempo
Nella memoria a lungo termine (MLT) è possibile immagazzinare un numero pressochè infinito di informazioni e
mantenerle per un lungo periodo
La MLT è generalmente divisa in dichiarativa e procedurale
La memoria dichiarativa riguarda tutte le conoscenze esplicite e verbalizzate che si hanno sul mondo
La memoria dichiarativa viene poi divisa in semantica (che riguarda tutte le conoscenze generali sul mondo esterno)
e episodica (che riguarda specifiche circostanze e fatti)
La memoria è un processo fallace, nel richiamare un ricordo si opera una ricostruzione attiva che viene però
condizionata in larga misura dal contesto presente, possono perciò subentrare meccanismi di censura o esagerazione
che spesso operano a livello inconsapevole
L'amnesia è un disturbo della memoria a lungo termine episodica
L'allomnesia comporta il ricordo falsato di un evento (nei disturbi dell'umore)
L'ipermnesia è una forma ipertrofica della memoria e può essere transitoria (depressione, disturbi dell'umore,
paranoia) o permanente
L'ipermnesia confabulatoria consiste nel ricordo dettagliato di episodi mai accaduti e spesso si è convinti di
raccontare la verità
La realtà oggettiva è statica e imprescindibile, in essa esiste la realtà percepibile dove esistono gli aspetti percepibili
che, tramite l'attenzione selettiva, vengono percepiti e interpretati (percetto), questi poi diventeranno parte della
memoria; il ricordo (memoria) verrà poi nuovamente selezionato (attenzione) e reintrpretato in base al momento
presente (percezione) defindendo così un collegamento ciclico e quasi istantaneo dei processi mentali primari
PROCESSI DINAMICI
Si parla di processi dinamici quando si riferisce a tutti quei processi mentali non riconducibili a meccanismi biologisi o
processi fisiologici
I processi dinamici sono il bisogno, la pulsione, l'attaccamento, l'emozione, la motivazione, la personalità
I processi dinamici non sono statici e separati ma in costante interazione dinamica
Il bisogno è un'attivazione dell'organismo motivata dall'assenza di qualcosa che corrisponde a esigenze fisiche o
psicologiche
Secondo Abraham Maslow, i bisogni (ad eccezione di quelli fisiologici) non sono sufficienti per motivare l'organismo
all'azione e sono divisi in 5 livelli: al primo livello ci sono quelli fisiologici, al secondo il bisogno di sicurezza, al terzo
quelli di appartenenza, al quarto quello di stima e al quinto l'autorealizzazione
La pulsione, in psicoanalisi, è un'energia psichica che spinge l'organismo all'attività
Secondo Freud la pulsione ha un'origine biologica, come l'istinto, e distingueva due tipi di pulsione: quella sessuale e
quella aggressiva
L'attaccamento è un legame affettivo particolarmente intenso, spesso riconducibile al legame affettivo mamma-figlio
La personalità è un'entità organizzata che non cambia al variare di situazioni intrapsichiche e ambientali
Attraverso il modo di fare la persona esprime al propria personalità, da cui è retto e governato
In ambito cognitivo, la personalità è una costellazione di pensieri frutto di schemi appresi e reiterati che producono
emozioni e comportamenti PROCESSI MENTALI ED EMOZIONALI
Un pensiero, un'opinione, un concetto sono attività psichiche che si organizzano in reti neuronali
Le reti neuronali, accendendosi, attivano le idee e le rappresentazioni mentali, condizionandone il livello in maniera
cosciente e non, è in questo momento che nasce l'esperienza emotiva
Attraverso l'attivazione del sistema limbico, la componente affettiva sarà percepibile all'esperienza umana
Il pensiero conscio è formato da pensieri logici e razionali ed è proprio dell'emifesfero sinistro, mentre il pensiero
inconscio è situato nell'emifesfero destro ed è in più stretto contatto con il sistema limbico
I pensieri coscienti e inconsci comunicano e si influenzano tra loro; questo flusso di informazioni passa attraverso il
sistema limbico e genera emozioni
La componente emotiva è indivisibile da quella corporea ed entrambe si influenzano a vicenda
Emozioni e comportamenti influenzano i processi mentali e viceversa
L'emozione è: ogni agitazione o turbamento della mente, sentimento, passione: osgni stato mentale violento e
eccitato (Oxford English Dictionary)
L'emozione è: un intenso stato mentale che nasce automaticamente nel sistema nervoso, associato a una ristosta
psicologica positiva e negativa (Casali, Girelli)
L'emozione è: un qualcosa che ci porta fuori dai confini del nostro io e ci mette in contatto con il mondo delle cose e
delle persone (Borgia)
L'emozione può essere intesa come la complessa catena di eventi che intercorre dalla comparsa di uno stimolo
scatenante e l'esecuzione del comportamento rispondente
La complessità delle emozioni è dovuta dal contesto, la cultura, la variabilità e l'utilità
L'emozione è un evento soggettivo ed in essa è inplicita una tendeza ad agire (ex-uscire + motio-muoversi)
L'emozione esprime come ci sentiamo e cosa proviamo a compiere un'azione come se fosse qualcosa che
accompagna la nostra condotta
La passione si configura come una tensione violenta e di una certa durata, può essere acuta o cronica e polarizza
l'attenzione su un singolo oggetto
La passione indica un cambiamento che subisce l'individuo
Il termine passione deriva dal latino Patior - soffrire e in passato tale parola era collegata ad un'idea di dolore, mentre
l'interpretazione moderna suggerisce un qualcosa che sentiamo più forte della razionalità quotidiana e che non
riusciamo a controllare
Gli stati d'animo sono sentimenti o emozioni di bassa intensità e duraturi nel tempo
Emozioni e sentimenti sono contigui, ma le emozioni sono più intense e brevi
Secondo Gordon, le emozioni si trasformano in sentimenti attraverso tre processi: differenziazione (elabora le
emozioni), socializzazione (implica processi sociali come ricompensa e punizione e l'adozione di modelli dati dalla
società) e il controllo (mantiene le emozioni in linea con le prescrizioni sociali)
Il concetto di emozione si contrappone a quello di razionalità
Aristotele sostenie che le emozioni generino cose bellissime nelle anime, anche se a tutto ciò deve essere posto un
limite, perché è bene solo ciò che è limitato
Secondo Darwin, le emozioni sono un fenomeno adattativo atto a favorire la sopravvivenza della specie
Secondo Freud, le emozioni non si contrappongono pesantemente alla razionalità e sostiene che le emozioni siano
componenti essenziali della mente umana, ma in ombra nei nostri processi mentali
Secondo Plurchick, vi sono 8 emozioni primarie (non scomponibili) e contrapposte in coppie: gioia e tristezza,
cosenso e disgusto, rabbia e paura, aspettativa e sorpresa
Secondo Goleman, le emozioni primarie sono: collera, tristezza, paura, gioia, amore, sorpresa, disgusto e vergogna
L'emozione si manifesta su 3 livelli (non gerarchici, ma globali): stato di attivazione fisiologica (ormonale), stato di
attivazione comportamentale (muscolare) e stato di attivazione cognitivo (psicologico)
Le strutture sottocorticali sono importanti nella valutazione di un evento emotivo, mentre la corteccia cerebrale
controlla ed elabora le risposte emotive
Le principali funzioni del processo emozionale sono sostanzialmente 3: valutazione dello stimolo, preparazione
psicologica e fisiologica allo stimolo, comunicazione e segnalazione da parte dell'organismo nei confronti
dell'ambiente circostante del proprio stato interiore, delle proprie intenzioni e delle proprie reazioni
L'attivazione di una particolare emozione attiva anche i processi involontari, altrimenti inespressi
Secondo Rizzolatti, i neuroni mirror sono un particolare tipo di neuroni che reagiscono sia quando si compie
un'azione che, in egual modo, quando la si vede compiere
I neuroni mirror sono responsabili dell'apprendimento perché ci fanno comprendere le azioni e le emozioni altrui
L'empatia è l'abilità di entrare nell'esperienza dell'altra persona, di percepirla e comprenderla in modo preciso,
calandosi nel punto di vista dell'altro
L'empatia è l'abilità di rispondere in modo recettivo alle esperienze dell'altra persona, pur mantenendo l'obiettività
L'empatia è la capacità di comunicare all'altra persona che la si comprende
INTELLIGENZA EMOTIVA
"La mente razionale è la modalità di comprensione della quale siamo solitamente coscienti: dominante nella
consapevolezza e nella riflessione, capace di ponderare e riflettere. Ma accanto ad essa c'è un altro sistema di
coscienza, impulsiva e potente, anche se a volte illogica, c'è la mente emozionale" Goleman
L'intelligenza emotiva è la capacità di sentire le emozioni che ci circondano
L'intelligenza emotiva richiede competenze personali, riferite alla capacità di cogliere i diversi aspetti della propria
vita emozionale, e competenze sociali, relative alla maniera con cui comprendiamo gli altri e ci rapportiamo ad essi
Le competenze individuali sono: conoscenza delle proprie emozioni, controllo delle emozioni, motivazione in se
stessi, riconoscimento delle emozioni altrui e gestione delle relazioni
L'autocontrollo è la capacità di dominare le proprie emozioni, non soffocandole o negandole, ma esprimendole in
forme socialmente accettabili
La motivazione è l'ottimismo e lo spirito di iniziativa che spingono a raggiungere i propri obbiettivi, reagendo
attivamente agli insuccessi e alle frustrazioni
Le competenze sociali inducono risposte desiderabili negli altri e sono la capacità di: organizzare gruppi, organizzare
soluzioni, negoziare soluzioni, stabilire legami personali e analisi della situazione sociale
"Le emozioni non sono sempre immediatamente soggette alla ragione, ma sono sempre immediatamente oggetto di
azione" William James I MECCANISMI DI DIFESA
Fu Freud a descrivere per la prima volta l'esistenza di meccanismi incosci che potevano essere indicati con il termine
generico di rimozione
Le rimozioni, descritte da Freud, avevano lo scopo di proteggere l'individuo da coflitti, idee ed emozioni spiacevoli
Secondo Freud, queste rimozioni hanno caratteristiche specifiche: sono lo strumento principale con cui il soggetto
gestisce gli istinti e gli affetti, sono inconsce, sono discrete l'una rispetto all'altra, tendono ad essere reversibili,
possono essere sia adattative che patologiche
Mentre Freud non distingueva tra resistenze e difese, successivamente si affermò l'idea che le resistenze sono
osservabili, mentre le difese non possono essere colte in modo immediato, ma sono deducibili dalla resistenza stessa,
della quale costituiscono la base
Anna Freud, in collaborazione con James Strachey, tentò di standardizzare i meccanismi di difesa nell'Indice
Hampstead
Nell'Indice Hampstead, le difese sono considerate come meccanismi e funzioni finalizzati a tenere lontana la
coscienza da sentimenti, idee, pulsioni e sentimenti egodistonici (non in armonia con i bisogni dell'io)
Nell'Indice Hampstead, si distinse tra meccanismo di difesa, ovvero uno specifico meccanismo operativo, e misura di
difesa, ovvero la manifestazione di carattere difensivo nell'ambito della quale non è possibile individuare uno
specifico meccanismo di difesa
I meccanismi di difesa sono incosci e mediano tra impulsi, desideri e affetti, da un lato, e proibizioni internalizzate o
la realtà esterna, dall'altro
Gli individui tendono ad utilizzare le stesse difese nelle stesse situazioni
Secondo Vaillant le difese si differenziano in base al livello di maturità e si esprimono su due piani differenti ma
correlati: maturità/immaturità e salute mentale/psicopatologia
DESCRIZIONE APPUNTO
Esame superato con 30. Rapporto paziente-terapeuta, disturbi della personalità, terminologia varia, meccanismi di difesa, processi mentali. Appunti basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof. Pulzoni dell’università degli Studi La Sapienza - Uniroma1, facoltà Prima medicina e chirurgia, Corso di laurea in terapia della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva. Scarica il file in formato PDF!
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