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CRITERIO DD
Alterazioni negative nelle cognizioni e nell'umore associate all'evento traumatico, che iniziano o peggiorano dopo l'evento traumatico, come evidenziato da due (o più) dei seguenti:
- Incapacità di ricordare un aspetto importante dell'evento traumatico (tipicamente a causa dell'amnesia dissociativa e non di altri fattori come trauma cranico, alcol o droghe).
- Credenze o aspettative negative persistenti ed esagerate su se stessi, gli altri, o il mondo (ad es. "Io sono cattivo", "Nessuno può essere considerato affidabile", "Il mondo è completamente pericoloso"), questo elemento è tipico del Disturbo Post-Traumatico da stress. Chi si occupa di vittimologia, ad esempio, sa che le donne violentate dicono queste cose. "Sono cattivo è colpa mia, potevo salvarlo ed invece ho pensato solo a me stesso" è una sorta di triade depressiva, su se stessi, sugli altri e sul mondo.
Cognizioni persistenti e distorte sulla causa o sulle conseguenze dell'evento traumatico, che inducono l'individuo a dare la colpa a se stesso o agli altri.
Stato emotivo negativo persistente (ad es. paura, orrore, rabbia, colpa o vergogna), a volte tutti questi aspetti sono un mix letale dal punto di vista emotivo della persona.
Significativamente diminuito interesse o partecipazione ad attività significative, il cosiddetto ritiro sociale con anedonia.
Sentimenti di distacco o allontanamento dagli altri, che possono essere progressivi ed ingravescenti.
Persistente incapacità di provare emozioni positive (ad es. incapacità di provare felicità, soddisfazione o amore), quindi è come se la vita della persona fosse cronicamente congelata nel momento dell'evento, da lì non ci si riprende. Disturbo post-traumatico da stress.
CRITERIO EE. Alterazioni marcate nello stato di allerta e reattività associate all'evento traumatico.
ad inizio opeggioramento dopo l'evento traumatico, come evidenziato da due (o più) dei seguenti:- Comportamento irritabile e scoppi d'ira (anche in assenza di provocazione), tipicamente espressa come aggressione verbale o fisica nei confronti di persone o oggetti, la persona non riesce a gestire la propria frustrazione, le proprie pulsioni e la propria rabbia.
- Comportamento spericolato o autodistruttivo.
- Ipervigilanza, è uno stato di allerta prolungato e intrusivo, con un dispendio energetico terrificante.
- Risposta d'allarme esagerata, es: qualunque tuono la persona salta in aria.
- Disturbi di concentrazione, qualunque tipo di attività mentale è concentarta sull'evento.
- Disturbi del sonno (ad es. difficoltà nell'addormentamento o nel mantenimento del sonno, o sonno agitato).
CRITERIO FF. La durata del disturbo (criteri B, C, D ed E) è superiore a 1 mese, perché se è entro un mese si parla di Disturbo
persona che ne soffre. Il disturbo da stress post-traumatico acuto è caratterizzato da sintomi che si manifestano dopo un evento traumatico. Questi sintomi possono includere disagio emotivo significativo, difficoltà nelle relazioni sociali e nel lavoro, nonché in altre importanti aree di funzionamento. È importante notare che il disturbo non è causato dagli effetti fisiologici di una sostanza o da una condizione medica. In alcuni casi, possono essere presenti sintomi dissociativi come depersonalizzazione e derealizzazione. Inoltre, il disturbo può manifestarsi immediatamente dopo l'evento traumatico o può avere un esordio ritardato, ossia i criteri diagnostici non sono pienamente soddisfatti fino ad almeno 6 mesi dopo l'evento. È fondamentale comprendere che questa diagnosi è inclusiva e richiede una serie rigorosa di sintomi per essere confermata. Tuttavia, il disturbo da stress post-traumatico acuto è estremamente complesso e può avere un impatto significativo sulla qualità di vita della persona che ne soffre.persona. Disturbo post-traumatico da stress
Prevalenza a 12 mesi: in Europa è l' 1% (EU), negli Stati Uniti il 3.5% (USA)
Il rischio varia a seconda dei diversi gruppi culturali: hanno un rischio, è più elevato, maggiore le categorie lavorative più facilmente esposte a traumi (militari al fronte, vigili del fuoco, persone che lavorano nelle ambulanze del 118, etc), e le persone appartenenti a popolazioni soggette a catastrofi, guerre, terrorismo, persecuzioni etniche.
Tipicamente se lo stress è cronico, come per esempio nelle popolazioni in guerra, si assiste ad una sorta di "appiattimento apatico", con delle reazioni, per esempio, di attivazione neuro-fisiologiche più attenuate.
Perché? Perché si ha una fase (come nello stress prolungato) che viene detta di "esaurimento", cioè, a certo punto cessiamo di produrre alti liv di cortisolo, etc. (si ha un esaurimento vero e proprio).
Vi sono alcuni fattori
conoscente),- esposizione a eventi traumatici ripetuti,- mancanza di supporto sociale durante il trauma.3) post-traumatici (DOPO): sono rappresentati dai sintomi che si manifestano dopo il trauma. Questi possono includere:- ricordi intrusivi del trauma,- evitamento di situazioni o pensieri legati al trauma,- iperattivazione fisiologica (ad esempio, ipervigilanza, irritabilità, difficoltà a concentrarsi),- disturbi del sonno,- sensazione di distacco o estraneità dagli altri,- sensazione di colpa o vergogna,- perdita di interesse per attività solitamente piacevoli,- difficoltà nel ricordare dettagli specifici del trauma.caregiver),- presenza di sintomi di dissociazione durante l'evento (è un grave fattore di rischio per lo sviluppo successivo di un disturbo post-traumatico da stress, se durante l'evento la persona è sotto shock, confusa, disorientata o non risponde, ecc)
È peggio dal punto di vista della scala del trauma, un incidente automobilistico o che ti crolli davanti un cavalcavia? Sono entrambi due cose molto rilevanti.
3) post-traumatici (DOPO), sono:
- individuali (mancanza di strategie di coping*; sviluppo di disturbo da stress acuto, è un fattore di rischio con la possibilità di cronicizzazione del disturbo stesso),
- e ambientali (sono; persistenza di stimoli legati all'evento, se noi ad esempio siamo costretti a percorrere lo stesso tragitto da casa a lavoro dove un determinato tratto siamo state rapite e violentate, verosimilmente abbiamo delle difficoltà in più a percorrere quel tragitto, eventi di vita stressanti
successiviall’evento (ad esempio la perdita di un familiare) e ad esso collegati perdita di persone, o perdita economica dovuta all’evento, esempio nell'alluvione di Capoterra molte persone hanno perso i propri immobili, mancanza di supporto sociale, essere soli infatti è uno degli elementi più incisivi per lo sviluppo di disturbi post-traumatici).
* Cos’è il coping? È la capacità di fronteggiare adeguatamente una situazione stressante
ESEMPIO:
Paolo
Paolo ha 38 anni, è laureato in Economia e Commercio, lavora come dirigente in un ente pubblico. È coniugato e non ha figli. A seguito di un grave incidente della strada ha subito fratture multiple agli arti contrauma cranico, perdita della coscienza seguito da alcuni giorni di coma. È stato investito mentre andava al lavoro in scooter da un’auto che percorreva un viale ad alta velocità in senso unico al contrario. Ha goduto di ottima salute sino
All'epoca dell'incidente. Non si rilevano antecedenti disturbi ansioso-depressivi. Non emerge familiarità per disturbi psichiatrici. La sintomatologia per la quale si rivolge allo psichiatra è iniziata alcune settimane dopo l'incidente, per accentuarsi progressivamente una volta dimesso dall'ospedale. Il paziente ha iniziato ad accusare una sorta di ricordi angoscianti e invasivi legati all'evento traumatico. L'incidente veniva frequentemente "come rivissuto", Paolo dichiara che in quelle circostanze era come se sentisse il rumore della grossa auto sportiva che usciva da una curva in senso contrario, assolutamente inaspettata, così come riviveva l'angoscia paralizzante, il senso di impotenza, di catastrofe e di morte imminente che avrebbe vissuto all'apprestarsi del veicolo. A volte era come se vedesse realmente la macchina venirgli addosso. Allora il cuore iniziava a battere forte, come nell'ultimo ricordo.
ma il tutto più rallentato, come in una "moviola dell'orrore". Questi ricordi venivano evocati spontaneamente o, più spesso, da condizioni o stimoli che in qualche modo richiamavano l'evento, ad esempio la semplice vista di uno scooter o di un'auto in corsa. Paolo ha iniziato a uscire di casa il meno possibile, per evitare lo scatenarsi della reazione spiacevole. Ha anche smesso di vedere la televisione perché gli era capitato che la vista di immagini di incidenti o anche semplicemente di auto in corsa, potessero scatenare il "rivivere angosciante". È comparsa inoltre una significativa diminuzione di interesse per le normali attività, con umore depresso e convinzioni pessimistiche relative al futuro, con costante tensione emotiva, disturbi del sonno con insonnia all'addormentamento e al risveglio. Le difficoltà ad addormentarsi erano, a suo dire, almeno inizialmente, in relazione con il fatto che avevaviveva un senso di paura e angoscia costante. Non riusciva a concentrarsi su nulla e si sentiva completamente distaccato dalla realtà. Questo stato mentale gli impediva di svolgere le sue normali attività quotidiane, compreso il lavoro. Durante la notte, i suoi incubi lo tormentavano, facendogli rivivere in modo vivido e angosciante l'evento stressante che aveva vissuto. Anche durante il giorno, si verificavano episodi di irritabilità e scoppi di collera, che erano reazioni insolite per lui, che di solito era una persona mite e ottimista. Il ragazzo si sentiva profondamente cambiato, come se stesse vivendo in un mondo ovattato, distante da tutto ciò che lo circondava. La sua capacità di concentrazione era compromessa e questo aveva portato all'assenza dal lavoro per quattro mesi, giustificata con le sue condizioni fisiche. Questo racconto romanzato rappresenta una situazione che potrebbe facilmente verificarsi in caso di disturbo post-traumatico da stress. Un esempio concreto è quello di un ragazzo che ha subito un incidente stradale e che ora lotta con sintomi di derealizzazione e flashback spaventosi. La sua esperienza di vivere in una nebbia di paura e angoscia, insieme alla perdita di contatto con la realtà, rende difficile per lui svolgere le normali attività quotidiane, inclusa la sua occupazione lavorativa.rivedeva la scena dell'impatto. Mentre era già in terapia un suo amico era morto in un incidente stradale.
Disturbi dell'adattamento
È un