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Analisi di bilancio: indici

Rn : reddito operativo, scaturente dalla gestione tipica; Ro : redditi atipici, scaturenti dal saldo fra oneri e proventi atipici; Ra : redditi straordinari, scaturenti dal saldo fra oneri e proventi straordinari; Rs : oneri finanziari, al netto dei proventi finanziari; Of : imposte sul reddito. I4. Controllo effettuato sul CE Il controllo effettuato è sulla solidità economica, che si ha quando l'utile netto di esercizio deriva maggiormente dal risultato positivo ottenuto nell'ambito della gestione caratteristica. - La "gioia" di un reddito netto positivo deve essere ridimensionata, se deriva da altre gestioni; - Il "dramma" di un reddito netto negativo deve essere ridimensionato, se deriva da altre gestioni. 44 Appunti sulla base del Vergara, integrato con cenni del Sorci a cura di Riccardo Di Pasquale 15. Analisi di bilancio: indici 1. Cos'è? 64 L'analisi per indici e margini è un tipo di analisi facente parte delle

Analisi di bilancio. Quest’analisi è statica, perché guarda ai fondi, cioè consistenze di valori. Viene svolta guardando ai due aspetti della gestione aziendale: l’aspetto finanziario ed economico. Dunque, l’analisi per indici intende analizzare:

  1. la situazione finanziaria;
  2. la redditività netta;
  3. la redditività operativa.

a) Analisi della situazione finanziaria

La situazione finanziaria dell’azienda può essere analizzata sulla base dei suoi aspetti principali: liquidità, equilibrio finanziario e struttura finanziaria. Dunque distinguiamo:

  • analisi della liquidità;
  • analisi della solidità patrimoniale (di equilibrio e di struttura finanziaria).

Analisi della liquidità

Analizzare la liquidità aziendale significa guardare alla solvibilità della gestione, cioè alla capacità dell’azienda di far fronte agli impegni finanziari assunti nel rispetto delle scadenze dovute.

e in maniera economica.
  1. Indice di disponibilità (o di solvibilità, o rapporto corrente)

Questo rapporto indica l'attitudine dell'azienda a far fronte alle brevi uscite future con i mezzi liquidi a disposizione e i realizzi delle attività correnti.

  • Se < 1 l'azienda è in crisi di liquidità, perché l'attivo circolante non è in grado di pagare il passivo corrente che è esigibile entro l'anno;
  • Se > 1 l'azienda dimostra liquidità, perché l'attivo circolante riesce a pagare il passivo corrente.

Limiti

  • Numeratore e denominatore possono variare sensibilmente, anche nel breve periodo e per motivi diversi;
  • L'indice esamina la solvibilità al termine del periodo e non durante il periodo. Di conseguenza, non prende in considerazione la sincronizzazione delle entrate e delle uscite nel corso del periodo.
  • Le rimanenze (che fanno parte del capitale circolante) possono essere sovrastimate o sottostimate.

circolante) sono diversamente liquidabili rispetto alla liquidità differite e immediate. Infatti, una quota di queste rappresenta una scorta minima immobilizzata.

Indice di tesoreria (o di liquidità, o acid test) cioè Questo rapporto indica l'attitudine dell'azienda a soddisfare gli impegni finanziari a breve termine con le sole liquidità immediate e differite. Ha gli stessi limiti del primo indice tranne, ovviamente, quello delle rimanenze.

Analisi dell'equilibrio finanziario Analizzare l'equilibrio finanziario significa analizzare le relazioni esistenti tra le diverse forme di finanziamento da cui l'azienda attinge e i fabbisogni di capitale dei diversi impieghi necessari per l'attività aziendale. Nella realtà aziendale è impossibile correlare direttamente specifici investimenti a specifici fonti di finanziamento. 64 Qui non si inseriscono le formule dei margini, perché rappresentano la semplice

La differenza tra i valori a numeratore e quelli a denominatore di ogni indice è il risultato di un calcolo che permette di valutare determinati aspetti di un'azienda. Questo significa che, anche se l'indice è maggiore di 1, non è detto che le entrate abbiano sempre preceduto le uscite nel corso del periodo. Infatti, nella realtà capita spesso che l'azienda debba indebitarsi per far fronte a uscite nel breve.

Appunti sulla base del Vergara, integrato con cenni del Sorci a cura di Riccardo Di Pasquale. Tuttavia, è bene che vi sia congruenza tra natura dell'investimento e fonte del finanziamento:

  • Le immobilizzazioni e alcuni investimenti in circolante (es. scorte minime funzionali) devono essere finanziati con capitale netto e passività consolidate.
  • Gli altri investimenti in circolante (es. liquidità differite) devono essere finanziati dai debiti a breve termine.

Confronto delle percentuali di composizione degli impieghi con le percentuali di composizione delle fonti.

Indice di copertura delle immobilizzazioni.

netto di terzi. Un indice di indebitamento inferiore al 50% indica una buona situazione finanziaria, mentre un indice superiore al 50% indica una situazione di indebitamento elevato.di riferimento. Il numeratore è rappresentato dal risultato netto dell'azienda nel medesimo periodo. Il ROE indica quindi la capacità dell'azienda di generare profitti utilizzando il proprio capitale. Un ROE elevato indica una buona redditività dell'investimento. Per calcolare il ROE, si utilizza la seguente formula: ROE = (Risultato netto / Capitale netto medio) * 100 dove il capitale netto medio è dato dalla somma del capitale netto iniziale e finale diviso per 2.  Analisi delle cause della redditività netta Dopo aver calcolato il ROE, si procede all'analisi delle cause che hanno determinato il valore ottenuto. Questa analisi permette di individuare i fattori che hanno influenzato positivamente o negativamente la redditività dell'azienda. Ad esempio, si possono considerare fattori come l'efficienza operativa, la gestione dei costi, la strategia di pricing, la qualità del prodotto o servizio offerto. In conclusione, l'analisi della redditività netta permette di valutare l'efficacia dell'azienda nel generare profitti utilizzando il proprio capitale. È un indicatore importante per gli investitori e gli stakeholder, in quanto fornisce informazioni sulla capacità dell'azienda di creare valore.considerato.L'indice ROE si compone di due ulteriori indici: - la redditività netta del capitale investito; - il livello di indebitamento; con la conseguenza che il ROE è determinato da una componente economica e da una componente finanziaria. Il relativo margine si chiama margine di struttura. Appunti sulla base del Vergara, integrato con cenni del Sorci a cura di Riccardo Di Pasquale Redditività netta del capitale investito Questo indice esprime il rendimento economico netto dell'intero capitale impiegato nell'attività gestionale, a prescindere dalla sua provenienza da fonti proprie o di terzi. Grado di indebitamento (o leverage) Questo indice esprime il livello di indebitamento, perché rapporta gli investimenti effettuati (cioè tutti gli impieghi) con il capitale netto a disposizione dell'azienda. Relazione ROE (1° parte) Sulla base di questi due indici, la relazione del ROE è la seguente: Dunque, nel

Confronto tra valori di ROE di due periodi differenti:

  • A parità di reddito netto, la redditività del capitale proprio aumenta con l'aumentare dell'indebitamento, visto che risulta minore la quota di capitale proprio da remunerare;
  • A parità di grado di indebitamento, la redditività del capitale proprio aumenta con l'aumentare della redditività netta del capitale investito.

All'interno della redditività netta del capitale investito, è possibile distinguere due ulteriori indici:

  • La redditività operativa del capitale investito;
  • L'incidenza del risultato netto sul risultato operativo.

Redditività operativa del capitale investito (o Return On Investment)

Il ROI misura il tasso di redditività dell'intero capitale impiegato, con riferimento alla sola gestione operativa. Il denominatore è costituito dalla media aritmetica fra il valore iniziale e finale del capitale investito.

nel periodo considerato. Incidenza del risultato netto sul risultato operativo:
  1. Questo indice esprime il peso esercitato dalle componenti extraoperative sul risultato netto di gestione.
Relazione ROE (2° parte): la redditività netta del capitale investito è data come segue:
  1. Sulla base di questi due indici, la 47Appunti sulla base del Vergara, integrato con cenni del Sorci a cura di Riccardo Di Pasquale
Dunque, confrontando reddito netto e risultato operativo si può affermare che:
  • Se RN = RO i componenti extra-operativi non incidono o sono totalmente assorbiti, e dunque la redditività netta del capitale investito coincide con la redditività operativa.
  • Se RN < RO il risultato operativo è in parte assorbito da componenti extra-operativi, e dunque l'incidenza del risultato netto sul risultato operativo è inferiore all'unità e tutto agisce a riduzione della redditività operativa del capitale investito e, quindi,
netta quando il risultato netto è inferiore al risultato operativo. In questo caso, il ROE sarà inferiore al ROI. - la struttura finanziaria, espressa dal rapporto di indebitamento, può influenzare il ROE in modo positivo o negativo. Se l'azienda ha un alto livello di indebitamento, i costi finanziari saranno elevati e ciò potrebbe ridurre la redditività netta. Al contrario, se l'azienda ha un basso livello di indebitamento, i costi finanziari saranno ridotti e ciò potrebbe aumentare la redditività netta. In conclusione, il ROE dipende dalla redditività operativa, dall'incidenza del risultato netto sul risultato operativo e dalla struttura finanziaria dell'azienda.

netta all'aumentare del peso dei

Dettagli
A.A. 2018-2019
79 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher RiccardoDiPasquale di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Programmazione e controllo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Vergara Corrado.