Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 25
Appunti di politica sociale comparata Pag. 1 Appunti di politica sociale comparata Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di politica sociale comparata Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di politica sociale comparata Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di politica sociale comparata Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di politica sociale comparata Pag. 21
1 su 25
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA: I VANTAGGI.

L’obbligo assicurativo e finanziamento contributivo consentono di:

Riduzione dei buchi di copertura, consente di tutelare contro quel determinato rischio il gruppo

• che si è deciso di tutelare.

Ripartire il rischio entro una collettività ridistribuita più ampia, contenendo così gli importi

• contributivi e il costo assicurativo per assicurato.

Evitare fenomeni di scrematura ovvero quei fenomeni in cui in assenza di obbligo assicurativo,

• un ente privato può decidere di non assicurare proprio i soggetti esposti al rischio.

Definire la contribuzione in base al reddito dell’assicurato e non in base al profilo di rischio

• individuale.

L’assicurazione sociale obbligatoria comporta flussi redistributivi sia orizzontali, ovvero quelli

• relativi a coloro che incappano nel rischio e chi invece no, ma anche verticali ovvero tra quelli

con fasce di reddito più alto e quelli che hanno un reddito più basso.

Fornire protezione contro rischi difficilmente assicurabili, come per esempio la disoccupazione.

GLI EFFETTI: due livelli

- Creazione di un nuovo sistema di potere: élites politiche si tramutano in élites

redistributrici che offrono protezione sociale in cambio di sostegno politico, i cittadini si

trasformano in clientele sociali; competizione per la protezione sociale. Vengono creati per

questi apparati amministrativi consistenti e quindi una burocrazia di servizio che implementi

le politiche decise dal governo; queste sono portatrici di interessi e quindi rientrano nel

gioco politico elettorale. Tutto ciò genera il policy feedback nei confronti degli input.

- Trasformazione basi legittimità e funzioni dello stato: legata alla protezione esterna e

alla protezione interna, il grosso delle risorse però non va per questo tipo di protezioni ma

va in protezione sociale.

FASE DI ESPANZIONE (1945 - 1975):

Compromesso di mezzo secolo: avvenuto in tutti i paesi occidentali tra un assetto economico

importante sui principi di mercato (competizione, meritocrazia e efficienza) che però hanno

costruito sistemi estesi di protezione sociali. - Welfare Capitalism.

Questo compromesso tra cose che puntano ad obiettivi molto diversi, ha funzionato in maniera

efficace per circa 30 anni.

- Le precondizioni favorevoli all’espansione: demografiche (tasso di fertilità elevato,

popolazione giovane, crescita demografica), economiche (rapida crescita economica e

retribuzionale, politiche keynesiane e mercati protetti), mercato del lavoro (occupazione

4 24 giugno 2016 17:14

industriale, carriere continue e salario “familiare”, un solo salario per tutta la famiglia),

politico - istituzionale (stato-nazione), condizioni sociali (famiglia nucleare tradizionale,

divisione di genere del lavoro -> non sono condizioni totalmente favorevoli al welfare state,

ma quest’ultimo è stato costruito avendo in mente l’operaio tipo e sapendo che la donna

sarebbe stata a casa).

Lo “scivolamento distributivo” della politica sociale: serve a denotare un cambiamento di natura

tra la fase genetica/di consolidamento e la fase espansiva. Fino agli anni ’50 la politica asociale

è stata soprattutto una questione di redistribuzione. Dagli anni ’50 in poi la politica sociale ha

asciugato una natura essenzialmente distributiva.

Costi e benefici delle politiche sociali:

beneficio: quali prestazioni vengono erogate e a chi;

• costo: versante del finanziamento, chi paga.

• - Politiche redistributive (momento genetico): costi e benefici tangibili e concentrati

(tolgo hai ricchi per dare ai poveri) -> si sa bene chi paga e si sa bene chi riceve.

- Politiche distributive (Golden age - fase espansiva): costi occulti e diffusi, benefici

tangibili e concentrati. -> si sa chi riceve le prestazioni ma non chi capisce chi pagherà le

prestazioni (contesto di democrazia di massa, moltiplicatore delle politiche sociali) ->

formidabile processo per creare un grande consenso in quanto i costi non sono

concentrati su particolari categorie.

- Politiche sottrattive (1980 - 2005): costi tangibili e concentrati, benefici offuscati e

diffusi. -> più difficile da adottare.

Le precondizioni economiche: possibilità di diffondere e occultare i costi attraverso:

• Alti tassi di sviluppo economico che hanno messo a disposizione di partiti e governi

1. quote crescenti di risorse da utilizzare per interventi pubblici nel settore del welfare anche

senza imporre costi aggiuntivi e quindi senza aumentare la spesa e alzare il prelievo

fiscale.

Deficit spending e progressive adozioni di tecniche finanziari capaci di nascondere costi

2. immediati dell’intervento pubblico, senza aggiungere costi lo stato spenderà di più di

quanto posa spendere, accende un debito pubblico finanziato dai cittadini e da altri

istituti, questo soprattutto per espandere lo stato sociale e spalmare costi per la

protezione sociale sulle generazioni future -> Keynes appoggiava il ricorso al debito in

quanto la domanda sarebbe rimasta alta o sarebbe aumentata e quindi ci sarebbe stata

crescita economica. (Caso Italiano: tasso sul debito altissimo, poca cura per quanto

riguarda l’espansione ma soprattutto l’evasione fiscale ha contribuito all’aumentare il

debito pubblico in maniera esponenziale). - Sistemi di ripartizione, diluizione del costo

(esempio delle pensioni del ’57 di gente che è andata in pensione senza aver pagato i

contributi che erano invece appena stati introdotti).

Le precondizioni politiche: modificazione dello scambio politico in virtù di:

• Frammentazione delle DOMANDA politica da politica di classe a politica delle categorie,

1. micro-pressione pluralistica dei gruppi di interesse (sanità, pensioni).

Sul lato dell’OFFERTA politica abbiamo una trasformazione delle competizione elettorale

2. in competizione a tutto campo (catch-all parties, piglia tutti gli elettori ovvero a differenza

dei partiti di massa abbiamo un indebolimento della connotazione ideologica che

consente di ottenere più elettori in diverse fascia sociali indipendentemente dalla

categoria in cui un elettore appartiene) e sostegno politico funzione (anche) di welfare

categoriale - per ottenere consenso. -> a somma positiva in quanto i costi sono occulti.

Logrolling: dinamica di accordo in parlamento, io voto la tua proposta se poi tu voti la mia.

Strategia di compromesso.

5 24 giugno 2016 17:14

I MONDI DEL BENESSERE:

Espin-Andersen - 1990: lui si vuole occupare di due aspetti, vuole vedere come i diversi

1) regimi di welfare che possono produrre benessere sociale, individuando le diverse

interazioni tra le istituzioni nei diversi paesi europei. In secondo luogo è interessato a come

lo stato interviene.

Gli attori e le sfere istituzionali su cui si concentra sono: lo stato, il mercato (lavoro) e famiglia.

Sottopone a test la sua verifica andando a guardare gli outcomes dello stato e quindi degli

interventi nel welfare; tramite indicatore va a vedere se questi effettivamente coincidono con la

tripartizione da lui fatta.

De-mercificazione: capacità del welfare state di sottrarre l‘individuo alla dipendenza dal

• mercato, senza che si generi una condizione di povertà - sicurezza sociale.

De-stratificazione: capacità del welfare state di attenuare i differenziali di status che si

• generano sul mercato del lavoro (esempio la pensione minima riduce questi differenziali).

Tre gruppi: regime liberale (paesi anglosassoni), regime conservatore-corporativo(Europa

continentale - mettendoci dentro anche l’Italia) e un regime socialdemocratico (Scandinavia).

REGIME LIBERALE:

Matrice: borghesia capitalista (in conflitto con i latifondisti) e dottrine liberiste (Adam Smith)

Attori e sfere istituzionali:

- W. State: intervento pubblico residuale, incentrato su schemi di assistenza sociale means-

tested.

- Mercato ha un ruolo centrale; inteso in due sensi, da un accesso ampio al mercato del

lavoro ma è anche inteso semplicemente come welfare privato e quindi fornitura di

assistenza sociale privata (pensione private, assicurazione sanitaria privata ecc..)

Outcomes: bassa de-mercificazione e bassa de-stratificazione (welfare duale -> welfare dei

poveri e dei ricchi, i differenziali che si producono sul versante del mondo del lavoro si

riprodurranno nello schema dell’assistenza sociale).

REGIME CONSERVATORE-CORPORATIVO:

Matrice: tradizioni corporative, partiti-conservatori e dottrina sociale della chiesa; paesi in cui le

parti sociali, ovvero i sindacati, e le istituzioni legate alla chiesa svolgono un ruolo importante nei

processi di policy making e anche per quanto riguarda l’assistenza sociale.

Attori e sfere istituzionali:

- W. State: nucleo costituito da schemi di assicurazione sociale occupazionale; i destinatari

sono i lavoratori maschi capifamiglia (male breadwinners), bacino di utenza molto ampio. ->

assicurazioni sociali obbligatorie e pubbliche, l’assicurazione era agganciata al capofamiglia

ma la protezione è estesa a tutta la famiglia a carico.

- Principio: sussidiarietà (ruolo famiglia/parti sociali); il mercato in questi regimi entrerà più

tardi e quindi non gioca un ruolo decisivo.

Outcomes: media de-mercificazione in quanto l’estensione del welfare state è molto più ampia e

consente di sostenere l’individuo per periodo prolungati senza che partecipi al mondo del lavoro,

media perché comunque bisogna passare per il mondo del lavoro per poter accedere alle

prestazioni. Medio-bassa de-stratificazione, nonostante sia generoso ha meno portata de-

stratificante perché di fatto produce le stratificazioni che si produco sul mercato del lavoro.

REGIME SOCIALDEMOCRATICO:

Matrice: forza movimento operaio e partiti di sinistra, soprattutto partiti socialdemocratici e quindi

non totalmente comunisti; non solo i partiti ma anche i sindacati erano molto forte tra questi due

si è creata un’alleanza che ha creato un modello più generoso e più redistribuito.

6 24 giugno 2016 17:14

Attori e sfere istituzionali:

- W.State: fondato su schemi universalistico di sicurezza sociale, i destinatari sono tutti i

cittadini e sono caratterizzati dal principio di sicurezza sociale secondo l’idea che il welfare

deve garantire un minimo di sicurezza pubblica a tutti; indipendentemente dalle condizione

economica e dall’accesso al mercato del lavoro.

- Stato: ha un ruolo centrale in questo modello.

Outcomes: alta capacità di de-mercificazione perché la tutela è estesa a tutti e non devo per

forza passare dal mercato del lavoro, solo per cittadinanza. E alta de-stratificazione.

REGIME DI WELFARE SUD-EUROPEO (Ferrera - IT,SP,GR e P):

Matrice: corporativismo autoritario (fascista- lunghi periodi di dittatura), influ

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
25 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/02 Diritto privato comparato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Rainbow__Sa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica sociale comparata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Jessoula Matteo.