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I MODULO

La politica sociale dovrebbe limitarsi a correggere le disfunzioni della società (in particolare dell'economia), secondo altri essa presuppone un qualche interesse generale e logicamente prioritario per il benessere di tutti i cittadini, nel senso che tale benessere dovrebbe essere considerato una delle responsabilità principale dello Stato.

Lo studio della politica sociale è lo studio di ciò che lo Stato fa per il benessere dei cittadini. Poiché il benessere dei cittadini è determinato dalle loro stesse azioni e da quelle di altri, comprese le azioni di organizzazioni collettive di vario tipo, che dire del ruolo dello Stato in relazione al benessere prodotto da tali soggetti? Quali tipi di azioni hanno un impatto sul benessere?

La questione dell'individualismo potrebbe essere ricondotto alle tesi filosofiche sullo "stato di natura". È utile riferirsi alla posizione filosofica individualistica secondo la quale

Le persone si rapportano le une alle altre nel "mercato", e tali relazioni rappresentano gli elementi chiave dell'organizzazione di tutte le attività sociali. La legittimazione del capitalismo e, dall'altro lato, la contestazione di alcune delle attività svolte dallo Stato rendono questo punto di partenza obbligato.

La prospettiva dell'uomo economico individualista considera l'allocazione del reddito determinato dalle attività di mercato come la forma più appropriata; il reddito viene guadagnato attraverso il lavoro o altre forme di partecipazione al mercato, con investimenti, acquisizione della terra o della proprietà. Una volta che si sia assicurato tale reddito, l'individuo comprese scelte di consumo, acquistando tra le altre cose anche servizi, come l'istruzione e le cure sanitarie. Risparmiando o ricorrendo a qualche dispositivo di mercato come le assicurazioni private, egli può pensare di rispondere anche a bisogni.

futuri ma prevedibili disalvaguardia del reddito o di cura.

Secondo la teoria del mercato, la regolazione delle attività economiche nascespontaneamente della reciprocità: il fatto che gli individui siano legati l'uno all'altro da una serie di relazioni di scambio li induce a non strutturare i vantaggi economici immediati in modi che comprometterebbero la realizzazione di quelli a lungo termine.

Uno dei principali messaggi di Smith, uno dei padri fondatori della teoria economica, afferma che se l'interesse personale rappresenta, come anche la nuova destra sostiene, il motore di ogni economia efficiente, esso deve tuttavia essere perseguito nel contesto di una concezione condivisa di ciò che costituisce comportamento ragionevole, una concezione che tuttavia è lo Stato a dover promuovere.

Anche il modello individualistico di società riconosce in genere che vi sono relazione di parentela, che possono sfuggire ai principi di scambio del mercato;

per esempio, all'interno delle famiglie si provvede le persone dipendenti - ai membri o troppo giovani o malati - soprannazionali il reddito disponibile. Ne segue per implicazione diretta che è all'interno delle famiglie che hanno luogo molti dei trasferimenti di risorse tra generazioni, compresa la trasmissione ereditaria dei beni. Gran parte degli scambi intrafamiliari per in natura anziché in moneta, rappresentando, in effetti, la famiglia il luogo delle attività di cura per eccellenza. Quest'ultimo genere di scambio richiede talvolta non solo che qualcuno assista mentre altri sono assistiti, ma anche qualche membro della famiglia resti a casa mentre gli altri partecipano al mercato del lavoro. Esso tende, cioè a produrre una divisione sessuale delle responsabilità che spesso può assegnare alle donne una posizione di svantaggio. Le famiglie possono essere nucleari o invece estendersi a reti parentali assai ampie;

quindi è possibile che gli interscambi e la divisione del lavoro coinvolgano molte persone. Dal punto di vista della società, le reti parentali estese possono apparire come piccole organizzazioni di "comunità". Quello di comunità è un concetto complesso, cui sono stati attribuiti molti diversi significati, e che spesso è stato utilizzato per indicare le obbligazioni volontarie che secondo chi utilizza questo termine dovrebbero esistere. La comunità è un insieme molto ampio di istituzioni sociali – da quelle di livello più basso, rappresentate dalle reti parentali estese, tribù e vicinati, fino alle forme di organizzazione sociale più ampie regolate da qualche obbligazione reciproca. Per indicare i molti modi in cui le comunità forniscono denaro e servizi a particolari individui si utilizza in genere il termine "beneficenza". La risposta può trarre origine da particolari sentimenti nei.confronti di altri specifici, danorme sociali che prescrivono il modo giusto di comportarsi nei confronti dei propri simili,o ancora dall’identificazione di regole di reciprocità. Lo stato è considerato sia un prodotto delle istituzioni sociali, sia un’imposizione su di esse. Lo stato può intervenire per modificare la distribuzione originaria del reddito sia agendodirettamente sul funzionamento del mercato, sia ridistribuendo tale reddito dopo che iprocessi economici hanno prodotto i loro effetti; può fornire servizi, o, infine,regolamentare per legge le attività attraverso cui altri forniscono denaro e servizi. Le istituzioni dello stato non si occupano del benessere sociale nella stessa misura in tutte lesocietà. Tali differenze sono un riflesso delle peculiarità culturali o ideologiche che caratterizzano lediverse società: altre volte rimandano al ruolo che altre potenti istituzioni, come le chiese leassociazioni di volontariato.le organizzazioni sindacali e di categoria e persino le imprese industriali e commerciali, chiedono di svolgere nel campo della politica sociale. Queste differenze hanno indotto alcuni autori a parlare di società senza stato, è stata utilizzata in riferimento alla Gran Bretagna e agli Stati Uniti. A seconda del paese, lo Stato svolge un ruolo più o meno decisivo e autonomo nel processo di policy making; ed è appunto in particolare nelle cosiddette "società senza stato" che la prospettiva individualistica dell'uomo economico ha esercitato la più forte influenza; essa ha cercato di limitare il ruolo dello stato e quello di guardiano notturno. È particolarmente importante riconoscere che i servizi dello stato possono essere organizzati da diversi tipi di strutture di governo. Il termine stato comprende sia le strutture di governo regionali, sia gli enti locali che operano al di sotto del livello dello stato nazionale; talvolta, alsopranazionali. Molte e diverse istituzioni sociali possono rispondere ai bisogni di un individuo - dalla famiglia fino allo stato nazionale. È impossibile analizzare tali istituzioni come se fossero semplici alternative: esse interagiscono tra loro, collaborano, nutrono aspettative l’una nei confronti dell’altra, e talvolta sono anche in condizione di controllarsi o regolamentarsi reciprocamente. L’economia del welfare, è la dottrina della sussidiarietà proposta dalla teoria sociale cattolica, la quale afferma che “una comunità di ordine superiore non dovrebbe interferire con la vita interna di una comunità di ordine inferiore, privando quest’ultima delle sue funzioni; essa dovrebbe piuttosto sostenerla in caso di bisogno e aiutarla a coordinare le sue attività con quelle del resto della società”. Nella maggior parte dei casi, per “comunità di ordine superiore” si intendono gli organismi sopranazionali.ordine superiore" si intende lo stato nazione, sebbene il termine "sussidiarietà" occupi un posto preminente anche nel dibattito sul ruolo dell'unione europea. Importante comprendere in che misura la vita democratica induca le altre istituzioni da un lato a dotarsi di alcuni dei requisiti dello stato, e dall'altro a premere su di esso perché si assuma i compiti cui esse non riescono ad assolvere da sole; d'altra parte, anche coloro che controllano lo stato aspirano ad imporre particolari obblighi alle altre istituzioni. In un'economia di mercato perfetta, le persone si procurano un reddito o vendendo beni, o vendendo il proprio lavoro, o ancora assicurandosi un profitto a compensazione degli investimenti effettuati o delle proprie attività imprenditoriali. Simili approcci sembrano assumere che il tipo di distribuzione del reddito prodotto dal mercato debba essere la norma, implicando che i meccanismi economici debbano procedere ogni

Altro principio distributivo, ma in realtà, l'interesse a determinare "adeguati" compensi economici e livelli di reddito indispensabili per consentire agli individui di soddisfare i propri bisogni o di assolvere ai loro doveri precede la nascita dei mercati. Le comunità hanno sempre prestato attenzione ai processi di trasferimento del reddito, di qualunque tipo fossero. Via via che i sistemi economici si sono sviluppati, la richiesta di trasferimenti di risorse è stata portata avanti attraverso diversi tipi di azione collettiva, dalle rivolte alimentari, all'organizzazione delle corporazioni di mestiere, fino alla nascita dei moderni sindacati. Gli stati nazionali si sono fatti carico di queste istanze mettendo a punto altri strumenti, dalla legislazione sul salario minimo e il controllo dei prezzi, alle politiche di salvaguardia del reddito. Non sono solo gli stati a realizzare trasferimenti non di mercato, neppure nelle complesse società.

industriali di oggi. La più importante istituzione di trasferimento è la famiglia; una caratteristica chiave dell'istituzione del matrimonio è facilitare le seguenti forme di scambio o aiuto: 1) i trasferimenti tra generazioni e tra famiglie che segnano l'inizio della convivenza; 2) i meccanismi che assicurano agli individui un certo livello di risorse lungo tutto il ciclo di vita; 3) i trasferimenti tra genitori e figli; 4) la condivisione delle risorse tra genitori.

Accanto ai doveri di aiuto dettati dalle relazioni di parentela, troviamo un secondo genere di trasferimenti di reddito non di mercato: quelli indotti dal riconoscimento di una comunità di interessi - la collaborazione tra vicini, l'aiuto reciproco in caso di disastri o sciagure, l'appoggio prestato a colleghi o compagni di lavoro.

Queste forme di riconoscimento di interessi comuni e responsabilità reciproche conducono al costituirsi di istituzioni il cui scopo è

Per agevolare i trasferimenti, è possibile fare affidamento su diverse organizzazioni, come: - Società di mutuo soccorso - Sindacati - Logge - Società di credito edilizio Utilizzando i tag HTML, il testo formattato sarebbe il seguente:

Per agevolare i trasferimenti, è possibile fare affidamento su diverse organizzazioni, come:

  • Società di mutuo soccorso
  • Sindacati
  • Logge
  • Società di credito edilizio
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Publisher
A.A. 2010-2011
14 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luca d. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze Sociali Prof.