Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
IL CASO
Abbiamo lavorato con questa azienda con l’obiettivo di definire un processo di
costruzione del budget, in realtà di un più ampio processo di pianificazione (anche
strategica). Tutto partiva dalla predisposizione di un piano strategico, quel piano
definiva una visione di tipo espansivo nell’arco di 3-5 anni, quantificando questo
obiettivo a +5% medio annuo. Quell’obiettivo era stato fissato su tuta una serie di
analisi ed era stato condiviso all’interno dell’azienda da tutti.
Fino a quel momento l’azienda faceva un budget, anche declinato con una cadenza
mensile aggiornato periodicamente, ma veniva costruito in modo estremamente
semplicistico, ovvero venivano considerati i risultati degli ultimi anni, e i numeri
venivano portati avanti quasi con ottica inerziale. Venivano fatte delle ipotesi solo
laddove ci fossero delle info veramente eclatanti, senza un processo informativo
strutturato alla base.
Tra l’altro quando noi parliamo di budget dobbiamo pensare ad una sorta di conto
economico più analitico, in questo caso specifico noi ci focalizziamo sulla
quantificazione dei target commerciali, cioè i problemi nascevano anche nella
quantificazione dei ricavi, il primo passaggio, da li il budget avrebbe dovuto andare
avanti con un monitoraggio dei costi legati a quei ricavi, ma i problemi nascevano
proprio a monte. È stato così predisposto un modello molto
operativo composto da 5 passaggi:
- Ricognizione: di cosa stiamo parlando?
Voglio fare un’analisi approfondita dei miei
ricavi delle vendite (prezzi diversi,
mappatura geografica ecc.)
- Valutazione dei mercati: intesi sia in senso di
mercati geografici che valutazione dei
mercati di destinazione dei diversi prodotti
dell’azienda, destinazione non geografica
ma legata all’utilizzo.
- Definizione dei target commerciali
- Coerenza target – piano strategico (condiviso e approvato dall’azienda): se i
target commerciali così definiti non avessero consentito di raggiungere i più
ampi obiettivi di piano allora le ipotesi erano due, o i target non sono stati
definiti in modo corretto o magari l’obiettivo di piano non era valido, e di
conseguenza la risposta a queste due domande portava a diverse azioni
correttive.
- Se invece il budget è coerente allora diventa operativo e di conseguenza si deve
avviare un costante processo di monitoraggio e revisione.
1- Ricognizione Mappatura dell’origine dei ricavi
dell’impresa. In questo caso il punto di
partenza è la performance storica, ed è
stata analizzata innanzi tutto la
rilevanza delle diverse aree
geografiche, perché tradizionalmente i
ricavi di questa azienda avevano un mix
geografico non indifferente, il peso delle
diverse aree era differenze. Poi è stata
fatta un’analisi dell’attrattività delle aree, ovvero dimensione degli stati di riferimento,
tassi di crescita previste, tendenze ecc., analisi delle potenzialità e identificazione del
contributo apportato da ciascuna gamma di prodotto in termini di fatturato e di
marginalità. Quest’ultima fase è stata difficile da attuare perché non c’era alla base
nessun processo di controllo di gestione che consentisse di analizzare la marginalità
dei prodotto (non era chiaro quali erano i costi che ciascuna gamma realizzava).
2- Valutazione dei mercati È stata attribuita a ciascuna area nella quale
l’impresa è già presente un giudizio di rilevanza
della propria presenza in quell’area.
In particolare è stata fatta una matrice con due
dimensioni:
- Da un lato la presenza attuale (debole o
forte, sulla base dei dati storici in termini
di ricavi)
- Dall’altro lato in termini di rilevanza
dell’area
Vengono fuori 4 scenari:
- Se l’impresa genera pochi ricavi in
un’area la cui rilevanza è valutata come contenuta, allora non ci porta a dover
prendere delle decisioni urgenti;
- Se invece l’impresa oggi genera ricavi contenuti in aree ritenute di grande
strategicità, allora in quel caso, con riferimento a quell’area, qualcuno dovrà
definire delle azioni per incrementare i ricavi. E I risultati di queste azioni
prospettiche dovranno andare a confluire nel budget complessivo dei ricavi,
quindi il budget dei ricavi non potrà più essere costituito solo dai dati storici, e
non potrà più essere rappresentato solo da un numero, ma dovrà prendere a
riferimento i dati storici e i dati di previsione di sviluppo dell’area e dovrà
argomentare il target che definisce quel numero con delle azioni previste per
raggiungere quei risultati (lancio nuovo prodotto, campagna pubblicitaria,
presenza in fiere ecc.). A quel numero devono corrispondere una serie di azioni.
- Se l’impresa genera parecchi ricavi in un’area geografica rilevante le azioni
saranno di protezione e di mantenimento di tali risultati.
- Se invece l’impresa genera parecchi ricavi in un’area scarsamente significativa
dal punto di vista della rilevanza strategica non significa che devo andare via
ma applico una politica di tipo cash cow.
La stessa cosa è stata fatta in modo del tutto analogo sia per l’estero che per l’Italia.
Alla luce di queste analisi è stata fatta una esplicitazione delle azioni a supporto:
declinazione per ciascuna area di riferimento della politica commerciale. Sono state
esplicitate tutte le leve del marketing mix, quindi politica di prezzo, scontistica,
promozioni ecc. quindi per ogni area e per ogni tipologia di prodotto è stata fatta
un’analisi reportistica di informazioni di questo tipo.
3- Definizione obiettivi commerciali
Nelle righe ci sono le diverse gamme di prodotto,
e in colonna le diverse aree geografiche. Obiettivi
di fatturato, in tutti e tre di anno in anno partendo
dal budget dell’anno successivo.
4- Coerenza tra target e piano strategico
Questa rappresentazione identificava le
prospettive di crescita dell’impresa nel periodo
del piano (2015-2017, 3 anni), e questa
previsione era sintetizzata all’interno della
vision con una crescita di fatturato e di
marginalità. A noi interessa il fatturato: +5%.
Prima dell’approvazione dei target commerciali
e dell’attribuzione degli obiettivi di fatturato a
distributori, agenti e filiali per i quali il direttore
commerciale dovrà comunicare e
responsabilizzare i diversi soggetti in modo tale che quegli obiettivi vengano raggiunti,
è necessario verificare la coerenza dei target rispetto agli obiettivi strategici. In questo
caso il budget era coerente con il piano.
Verificata la coerenza con i target, allora si che vanno comunicati ai soggetti che
hanno una qualche responsabilità, per esempio i soggetti responsabili dei mercati
geografici, oppure i soggetti responsabili dello sviluppo del legame di prodotto. La
cosa importante è che l’obiettivo ultimo è che i target devono essere comunicati ai
soggetti responsabili del mercato in senso ampio al fine di guidarne il mercato con un
approccio top down, che significa che quando io vado ad identificare un target di
budget non sto tirando ad indovinare quello che succederà in futuro, ma l’obiettivo è
quello di definire che cosa voglio fare l’anno prossimo in termini di ricavi. È
completamente diverso, soprattutto quando vado a raccogliere le informazioni e vado
ad instaurare dei rapporti con i fornitori, gli agenti, i distributori, le filiali ecc. quando
chiedo a questi soggetti le info per la predisposizione del budget io non sto chiedendo
loro di dirmi che cosa pensano di raggiungere l’anno prossimo, ma è esattamente il
contrario, io dico loro che cosa voglio raggiungere, quindi capiamo insieme quali azioni
possiamo mettere in atto per raggiungere tale obiettivo del +5%. In questo modo si
guida il mercato e la performance.
5- Processo di monitoraggio e revisione
Una volta reso il processo operativo si
deve innescare un processo continuo di
monitoraggio e di revisione, che ha
questi obiettivi:
- Andare a vedere il livello di
raggiungimento degli obiettivi
- Sottoporre costantemente una
verifica della loro validità
Questo perché non è che se un obiettivo è stato scritto a budget il piano non è più
modificabile, il budget è uno strumento non un obiettivo, e siccome è uno strumento
lo devo utilizzare sfruttando al meglio le potenzialità che ha: un contante monitoraggio
e una revisione periodica del budget mi consente intanto di alimentare quel processo
di condivisione delle informazioni nel tempo, di validare strada facendo gli obiettivi
che mi sono posto e mi consente anche di valutare costantemente il livello di
raggiungimento degli obiettivi e di intervenire con delle azioni.
Nel caso in cui strada facendo gli obiettivi fissati a budget non dovessero dimostrarsi
più validi o più raggiungibili a questo punto bisogna metterli in discussione, e, se
necessario, è possibile anche mettere in discussione gli obiettivi più ampi di piano
strategico (legame debole nel breve periodo).
Il flusso delle comunicazioni Prima le informazioni venivano registrate e
comunicate nel modo del tutto destrutturato,
quindi la prima cosa che è stato necessario fare è
stato identificare dei soggetti che all’interno
dell’impresa avessero una responsabilità non
tanto legata al raggiungimento degli obiettivi, ma
una responsabilità legata all’implementazione del
processo di pianificazione, che è una cosa diversa.
Questi soggetti erano nel caso specifico i
responsabili di mercato, perché l’azienda era
strutturata per avere per ogni mercato geografico
un responsabile, il direttore commerciale,
l’amministratore delegato. Poi è stato definito tutto un processo di raccolta delle
informazioni con la definizione delle scadenze, ragionando a ritroso, ovvero: il mio
obiettivo è arrivare ad avere un budget dei ricavi pronto da validare alla fine dell’anno,
allora devo ragionare a ritroso, deve succedere che devo avere una bozza di budget
che poi devo verificare nella famosa coerenza con i macro obiettivi dell’impresa, e i
soggetti preposti della bozza di budget saranno l’alta direzione, i responsabili della
zona commerciale. Ma se io devo avere una bozza di budget entro quanto i
responsabili di area devono aver raccolto le informazioni necessarie? E così elaboro
tutto a ritroso con compiti e scadenze.
Per budget lettering intendiamo una lettera dell’alta direzione che viene inviata ai
diversi soggetti coinvolti nella predisposizione del budget, e contiene gli obiettivi di
mass