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CASE.
Approcci iterativi-evolutivi: prevedono un’iterazione delle fasi. La logica è meno formale e più
• incrementale in cui gli obiettivi di sviluppo e/o le funzionalità non sono note a priori. Vengono
fatte realizzazioni successive con funzionalità talvolta parziali e si sfruttano i moderni ambienti e
strumenti flessibili di analisi, progettazione e produzione del SW, capaci cioè di accogliere, con
relativa facilità, modifiche a quanto già sviluppato in precedenza
Approcci agili: insieme di metodologie di sviluppo emerse a partire dagli anni 2000 , più leggere
• e flessibili rispetto agli approcci tradizionali. Consentono di rivedere di continuo le specifiche del
sistema adeguandole durante l’avanzamento del processo di sviluppo. Sfruttano framework
iterativi e incrementali e un intenso “confronto” tra sviluppatori e utenti-committenti.
Approccio prototipale: peculiarità, vantaggi e svantaggi: Questo approccio si avvantaggia
della disponibilità dei moderni linguaggi di programmazione e di gestione dei dati. Permette la
creazione del sistema in modo più rapido, con revisioni successive dopo che gli utenti lo hanno
provato. E’ utile quando i requisiti sono difficili da definire o il sistema è atteso in tempi brevi. E’
poco pratico per grandi e complesse applicazioni e talvolta completamente alternativo al waterfall
model, talvolta integrabile in alcune sue fasi. Esempi di prototipazione sono:
maschere di input e output sviluppate per gli utenti per accertare già nella fase di definizione
• dei requisiti che i requisiti stessi siano stati chiaramente identificati e compresi
primo di una serie, ossia un prototipo operativo completo utilizzato come “pilota”
• caratteristiche selezionate, ossia solo alcune caratteristiche essenziali sono incluse nel
• prototipo, le altre sono aggiunte dopo
Vantaggi Svantaggi
si definiscono solo i requisiti di base il prototipo finale spesso è carente dal punto di
• •
usato per sviluppare sistemi che cambiano vista della sicurezza e delle caratteristiche di
• radicalmente il modo in cui il lavoro è svolto, controllo
in modo tale che gli utenti stessi possano non è possibile sottoporre il sistema a test
•
sperimentarlo rigorosi
permette alle aziende di esplorare l’uso di la documentazione finale può essere meno
• •
nuova tecnologia completa
sistemi da subito operativi per test più rapidi maggiore difficoltà a gestire le molteplici
• •
minor coinvolgimento top-down aspettative degli utenti
• costi e benefici valutabili dopo l’esperienza
• con il prototipo iniziale
accettazione iniziale degli utenti per il nuovo
• sistema plausibilmente superiore 11
Le strategie di passaggio dai vecchi ai nuovi sistemi informatici/vi:
parallelo: vecchio e nuovo sistema sono usati allo stesso tempo
• diretto: il vecchio sistema è dismesso un giorno e il nuovo sistema p utilizzato dal successivo
• a fasi: parti del nuovo sistema sono progressivamente implementate (es. moduli ERP)
• pilota: l’intero sistema è usato in una sola unità operativa (es. filiali)
•
Scelte di make or buy: l’approccio al buy, vantaggi e svantaggi:
Presupposto per l’acquisto e l’impiego di software standard è che le esigenze dell’impresa
coincidano ampiamente con le funzionalità offerte dal sistema standard disponibile sul mercato (a
meno di costose personalizzazioni). Dopo aver definito i propri fabbisogni informativi, l’impresa
crea una richiesta di offerta (RFP- request for proposal).
RFP: documento formale inviato a potenziali fornitori che li invita a sottoporre un’offerta che
descrive il loro software package e come esso soddisferà i fabbisogni organizzativi aziendali.
L’impresa confronterà le RFP dai potenziali fornitori sulla base di parametri quali:
prezzo
• demo dei pacchetti software principali
• valutazione della capacità del pacchetto di soddisfare i fabbisogni aziendali
• la compatibilità con altre parti del SIA preesistente
• la possibilità di parametrizzazioni
• la necessità di modifiche (customizzazioni)
• l’affidabilità del fornitore: raccolta di referenze da utenti/clienti che già utilizzano quel determinato
• software in altre aziende
ecc.
•
Selezione d’acquisto di un sistema preconfezionato:
Analisi: indagini preliminari - studio di fattibilità - requisiti (analisi). Creare una short list di
1. pacchetti SW, stabilire dei criteri di valutazione, distribuzione delle RFP, scelta di una
soluzione, negoziazione del contratto.
Realizzazione: progettazione (solo per modifiche) - programmazione (solo per modifiche) - test
2. Implementazione: installazione - rilascio.
3.
Vantaggi Svantaggi
tempi ridotti per l’implementazione rispetto rischi dovuti a carenze nella coscienza del
• •
alla soluzione “make” pacchetto
minori costi complessivi rispetto alla rischi dovuti all’estensione dei cambiamenti
• •
soluzione make organizzativi richiesti
elevata qualità delle applicazioni dipendenza in fase iniziale e successivamente
• •
ridotto fabbisogno di specialisti interni di SI dal fornitore del pacchetto (rischio di lock-in e
• rispetto alla soluzione make (es. connessi switching cost)
programmatori) non sempre si adattano alle peculiarità dei
•
apporto di conoscenze, best practice ed processi dell’impresa
• expertise esterne (di business, di processo,
di SI)
Outsourcing: motivazioni, vantaggi e rischi: se non si è in grado di sviluppare internamente i
sistemi informatici (make) né esistono o si ha accesso a pacchetti pronti (buy) le imprese possono
adottare una strategia di outsourcing. L’outsourcing è la pratica adottata dalle imprese di
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esternalizzare alcune fasi dello sviluppo e/o dell’esercizio e/o della manutenzione del SIA, ossia a
terze imprese per il loro svolgimento (outsourcer).
L’out. è generalmente implementato quando i sistemi esternalizzati sono:
noti
• facilmente misurabili nelle performance e non strategici per l’impresa
• i fabbisogni sono chiari
• è possibile prevedere sistemi di controllo della relazione con l’outsouryer
•
Si modificano struttura organizzativa e compiti della FSI nell’impresa, riconducibili alla capacità di
gestione dei rapporti con l’outsourcer.
Motivazioni:
esternalizzazione di attività non ritenute core o strategiche
• L’iIT non è strategica per l’azienda
• BPR con contestuale affidamento in outsourcing di processi, fasi o attività ad elevata
• standardizzazione
accesso a practice d’eccelenza e competenze di SI e ICT non disponibili internamente
• accesso a forme evolute basate sui risultati e sulla fiducia reciproca
• liberazione di risorse da destinare ad attività ritenute a maggior valore aggiunto
•
Rischi: di ordine strategico:
dipendenza dal fornitore del servizio e riduzione del potere economico-contrattuale nei suoi
• confronti
rischio di lock-in e connessi switching cost
• perdita di controllo di una variabile talvolta critica per il successo del proprio core business
• difficoltà nel perseguimento di strategie di differenziazione legate al SIA
• demotivazione e smantellamento della struttura interna responsabile del SIA
• perdita di competenze sul SIA
•
di tipo operativo:
- perdita di controllo del processo produttivo del servizio e della gestione delle informazioni
- rigidità del fornitore rispetto alle clausole contrattuali
- difficoltà di operare in modo dinamico sui processi di gestione delle informazioni
Il Netsourcing e il cloud computing:
Netsourcing: le risorse ICT e i sistemi informatici sono affidate da un provider e sfruttate come
servizio da remoto attraverso internet. In principio era l’ASP (Apllication Service Providing). Un
ASP è un fornitore che eroga un servizio per implementare, condurre e gestire, in modo remoto, le
applicazioni presso una sua sede centralizzata. L’acquirente utilizza un’applicazione software
senza installarla su proprie macchine.
SaaS: termine che ha sostituito l’ASP e On-demand; generalmente nell’ASP l’architettura è client-
server, con interfacce Web in HTML per la fruizione da remoto; nel SaaS si tratta di Web Services,
ossia soluzioni completamente Web-based.
Cloud computing: insieme di tecnologie che, sotto forma di servizio offerto da un provider a un
cliente, permette di memorizzare/archiviare e/o elaborare dati grazie all’utilizzo di risorse HW/SW
distribuite e virtualizzate in internet.
Rientrano in questa tipologia:
software as a service (saas) in cui si permette l’accesso a programmi installati su un server
• remoto (es. Google Apps)
data as a service (DaaS) in cui si mettono a disposizione via web solamente i dati ai quali gli
• utenti possono accedere tramite qualsiasi applicazione come se fossero residenti su server locali
(es. Dropbox)
hardware as a service (HaaS) in cui si offre l’utilizzo di risorse hardware da remoto: un
• computer da remoto elabora i dati inviati dall’utente
platform as a sevice (PaaS) al posto di un programma singolo viene eseguita in remoto una
• piattaforma software che può essere costituita da diversi servizi, programmi, librerie, ecc. (es.
Amazon Web Services) 13
Incertezza e i processi decisionali: il modello Information Processing View
L’incertezza è concepita come una funzione del gap informativo, ossia la differenza rilevabile tra
la quantità di informazioni necessarie per l’esecuzione dei processi aziendali e la presa di
decisioni (fabbisogno informativo) e la quantità di informazioni disponibili.
L’Information Processing View riconosce l’esistenza di una forte relazione tra il concetto
d’incertezza, le informazioni e i meccanismi di coordinamento.
Il fabbisogno informativo è legato alla complessità dell’attività che è data dal combinarsi di:
varietà e numero di eccezioni incontrate nello svolgimento delle attività
• eterogeneità dei problemi e degli eventi da gestire
• interdipendenza tra le attività
•
Il SIA, le ICT, le interdipendenze e il coordinamento: L’interdipendenza si definisce come la
relazione che lega due o più attività/risporse dalla divisione del lavoro e dalla specializzazione dei
compiti.
Le informazioni disponibili sono legate alla capacità di gestion