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FORMA ORGANIZZATIVA SEMPLICE
Composta da:
- Vertice strategico
- Nucleo operativo
Mancano due elementi: no staff e no tecnostruttura. È preponderante la figura dell'imprenditore. Elevato decentramento direzionale. Vertice strategico molto forte e preponderante. Bassa formalizzazione.
Abbiamo 3 declinazioni di forma:
- Gerarchia semplice: presenza importante dell'imprenditore (proprietà + decisioni)
- Artigiana: basata su conoscenze e capacità. Conoscenze tecniche non trasmissibili semplicemente. Nucleo ampio e sviluppato. La tecnologia gioca un ruolo importante. Standardizzazione delle conoscenze e capacità.
- Gruppo dei pari: cofondatori di azienda. No specializzazione e definizione ruoli e compiti.
FORME FUNZIONALI
Criterio di specializzazione basato sugli input e sulle funzioni aziendali, tutte conseguenti tra loro. Si differenziano per forma:
- Burocratica: staff di supporto, linea intermedia, linea verticale direzionale,
stessa proprietà. Distribuisce risorse finanziarie.
Le divisioni devono raggiungere l'output stabilito.
FORME A MATRICE
Mette insieme le dimensioni di input e output. Chi sta sotto ha 2 capi (sotto al 1° livello).
FORME IBRIDE
Si distanziano più o meno dalle forme pure. Sono mischiate per difficoltà nel trovare una propria forma organizzativa.
FORME A RETE
Basate sul potere.
Esempi:
- Apple: non ha una struttura verticale ma fortemente accentrata, forte accentramento in Steve Jobs.
- Microsoft: conflitto tra unità organizzative per diventare l'unità dominante.
- Amazon: struttura verticale gerarchica. No accentramento come in Apple perché ci sono più livelli.
- Oracle: funzione legale elevata, forte componente organizzativa. Funzione prodotto piccola.
LA DIFFUSIONE DELLE FORME ORGANIZZATIVE
La forma organizzativa più diffusa è la forma DIVISIONALE.
LA PROSPETTIVA "STRATEGIA E STRUTTURA" (CHANDLER)
(1962) La forma dipende dal tipo di strategia dell'azienda. → Strategia struttura → Espansione orizzontale/verticale funzionale. Cerco di aumentare le quote sul mio mercato. → Diversificazione divisionale. Non mi baso su quello che già c'è, diversifico.
LA PROSPETTIVA DEI COSTI DI TRANSAZIONE (WILLIAMSON, 1975) Le varie forme organizzative incidono sui costi di transazione. Se le dimensioni dell'azienda aumentano, il controllo diminuisce e quindi aumenta l'opportunismo e perciò diminuisce l'efficienza e l'efficacia.
LA PROSPETTIVA ECOLOGICA (HANNA E FREEMAN, 1977) L'ambiente seleziona le imprese con il fit migliore. Le aziende con un'organizzazione divisionale sono risultate migliori di quelle funzionali.
LA PROSPETTIVA DEL POTERE (PFEFFER 1981, PERROW 1981) La forma organizzativa è decisa da chi detiene il potere (condizione dominante), cioè la forma decisionale è la più usata.
perché legata allacoerenza tra potere ed interessi di alcuni attori chiave. Maggior potere degli attori chiave che hanno supportato la forma organizzativadivisionale.LA PROSPETTIVA ISTITUZIONALISTA (DI MAGGIO E POWELL 1983)→Isomorfismo legittimazione.Per logica imitativa, se alcune imprese leader adottano determinate forme, le aziende minori tendono a conformizzarsi.
IL PROCESSO DECISIONALE DELLE ORGANIZZAZIONI
- Proprietari, top manager, consiglieri di amministrazione.
- Manager di livello intermedio (quadri).
- Attori esterni
- Lavoratori.
Forma organizzativa:
- Finanza: preferisce una forma divisionale perché di fatto rafforza il potere. Deve allocare risorse è solo una decisione finanziaria. Cisono solo vantaggi.
Nelle forme organizzative divisionali non c’è chiarezza di obiettivi, quindi sono come ANARCHIE ORGANIZZATE.
ANARCHIE ORGANIZZATE (COHEN, MARCH, OLSEN 1972)
- Obiettivi non chiari, relazioni causa-effetto non chiare, cambiamento degli attori in
- La funzione Mercato Privati, attraverso il coordinamento della rete degli Uffici Postali e dei servizi di contact center, rappresenta per la clientela retail, per le piccolo e medie imprese e parte della Pubblica Amministrazione Locale il principale canale d'accesso ai servizi di Poste Italiane.
- La funzione Grandi Imprese e P.A. garantisce il presidio commerciale diretto dei grandi clienti e della Pubblica Amministrazione.
- acquisti
- affari istituzionali
- affari legali
- affari societari
- amministrazione e controllo
- comunicazione esterna
- controllo interno
- finanza
- immobiliare
- internet
- pianificazione strategica
- risorse umane e organizzazione
- tecnologie dell'informazione
- tutela aziendale
centrali di governo, controllo ed erogazione di servizi a supporto dei processi di business.
Nuova organizzazione divisione delle strutture centrali. Divisione ibrida, due dimensioni prodotto, clienti.
CASO: Telecom Italia
Struttura divisionale. Divisione per aree geografiche.
Dottor Bernabè la decisione maturata nell’aprile scorso che ha portato Marco Patuano a occuparsi del business Italia è vincente? “direi proprio di si, il mobile in Italia sta registrando un aumento di clienti e di volumi e la riduzione del fatturato sta diminuendo mese dopo mese, al netto della riduzione del 20% dei prezzi di terminazione. L’organizzazione è molto razionale: tre responsabili di paese, Patuano per l’Italia, Luciani in Brasile e Bertone in Argentina e Mangoni alla finanza. La macchina marcia bene” …
CASO: Ferrovie dello Stato
Struttura divisionale. Divisioni in base all’output, in base ai tipi di clienti serviti o ai prodotti
trasportati.→Ha il 100% di Trenitalia Organizzata in 3 aree di business e in direzioni centrali:
Divisione passeggeri nazionali/internazionali e Divisione Passeggeri regionale, Divisione Cargo (divisione in base al prodotto) sono focalizzate sullo sviluppo e sulla gestione complessiva dei rispettivi business mentre le Direzioni centrali, a supporto dell'AD, acquisiscono la responsabilità delle linee guida e di tutti i presidi autorizzativi e di controllo.
DIVISIONE PASSEGGERI NAZIONALE E INTERNAZIONALE
Assicura le attività di trasporto passeggeri nazionale e internazionale, compresa l'Alta Velocità. Realizza un'offerta di circa 80 milioni di treni-km/anno. Annualmente i viaggiatori-km sono 26.000 milioni (di cui Eurostar 11.000 milioni), con un load factor del 55% e un carico medio pari a 300. La struttura Esercizio, attraverso Manutenzione Corrente e Produzione, garantisce la corretta programmazione e la gestione del servizio di trasporto, dei
servizi di manutenzione corrente, pulizia rotabili e acquisti in coerenza con gli obiettivi di puntualità, regolarità e equalità assegnati. Le strutture di Vendita e Assistenza e di Marketing presidiano i canali di vendita diretti (biglietterie), indiretti (agenzie di viaggio) e web (sito internet), dei servizi di assistenza a terra e dei processi post-vendita, nonché le attività di marketing, dal posizionamento di prezzo alla definizione dell'offerta. La struttura Risorse Umane presidia i processi di risorse umane di competenza.DIVISIONE PASSEGGERI REGIONALE
Assicura i servizi di mobilità in ambito metropolitano, regionale e interregionale, fornendo attraverso i Contratti di Servizio Regionali risposte adeguate alla domanda espressa dalle diverse realtà territoriali.
Attualmente la Divisione realizza un'offerta di circa 190 milioni di treni-km/anno, mettendo a disposizione della clientela circa 7.800 treni al giorno. Per assicurare
una sempre maggiore capacità di penetrazione