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NOTA: PROFITTO

Il termine profitto dà l'impressione che il capitale sia produttivo, in realtà è produttiva solo la forza lavoro.

Il fatto di avere ottenuto saggi di profitto diversi per ogni sistema produttivo è una circostanza che richiede una

spiegazione, gli economisti precedenti infatti credevano che il saggio di profitto fosse uniforme nei vari settori.

Quali sono le ragione per le quali il saggio di profitto emerge come una grandezza disomogenea?

La risposta è una critica al sistema economico capitalistico. Marx sostiene che in un'economia capitalistica il

saggio di profitto appare uniforme come conseguenza di una alterazione del rapporto di scambio tra le merci,

funzionale per far emergere un saggio uniforme. Questo significa che nell'economia capitalistica le merci non si

scambiano più in relazione al loro valore naturale (in relazione alle quantità di lavoro) ma si produce un'alterazione

che ha lo scopo di far emergere un saggio di profitto uniforme che dovrebbe essere difforme da un settore all'alto.

Marx fa vedere come si determina il saggio di profitto uniforme. Per farlo utilizza la sua definizione di saggio di

saggio di profitto medio

profitto e calcola il nell'intero sistema economico nei termini di questa relazione

E' la somma dei plusvalori che si formano nei settori divisi per il capitale

complessivo (costante + variabile nei 3 settori).

L'idea è quella di ricalcolare il plusvalore nei 3 settori in modo da determinare il saggio di profitto medio.

Se applichiamo il saggio medio al capitale c1 + v1 otteniamo il profitto

redistribuito nei settore produttivi

Crede di aver risolto il problema del rapporto tra valori e prezzi di scambio ma questa teoria non funziona perché la

trasformazione dei valori in prezzi richiede una modificazione dell'intero sistema dei prezzi e non solo la

ridistribuzione delle plusvalenze

Consideriamo un esempio per comprendere la natura dell'errore di Marx

I 3 saggi di profitto sono diversi

Saggio di profitto medio

Trasformazione di Marx prezzi di produzione

I capitalisti si ripartiscono il plusvalore tra loro in un modo diverso rispetto al modo in cui il plusvalore si genera.

La redistribuzione può far emergere un saggio di profitto omogeneo MA si crea un'alterazione del sistema

economico.

Il prezzo di produzione concorre a realizzare il saggio di profitto uniforme mentre il problema della trasposizione

delle grandezze, calcolate in base al loro valore anziché tenendo conto della redistribuzione del saggio di profitto

tra i diversi capitalisti, viene risolto con il calcolo di un plusvalore redistribuito descritto dalla seconda tabella.

nel corso della trasformazione il plusvalore totale, 200,

rimane costante.

La soluzione corretta del problema di Marx avviene più tardi nel pensiero economico.

Non si può solo redistribuire il plusvalore, occorre una trasformazione completa delle grandezze. Il problema può

essere risolto con un sistema di 3 equazioni in 4 incognite che haa come dati le grandezze espresse come valore

lavoro di Marx

Per risolvere il sistema determino i valori di p1, p2, p3 e π in modo da poter fare la conversione. La soluzione

produce un livello del saggio di profitto e 3 coefficienti di conversione:

--> 1 è un coefficiente di conversione che lascia invariato il valore. Dipende dal fatto che il sistema

che stiamo considerando è un sistema omogeneo, quindi determina al più due delle 3 variabili

incognite.

Il livello del saggio di profitto calcolato da Marx (29%) è sbagliato, è corretto 25%.

Applicando gli elementi di conversione otteniamo una nuova tabella

--> la modificazione è molto più ampia di quella che

Marx avrebbe voluto

La difficoltà principale è legata al fatto che questo modo di determinare i prezzi delle merci mette da parte la teoria

del valore-lavoro, quindi viene meno la tesi principale della spiegazione di Marx che in un'economia capitalista i

lavoratori sono sfruttati perché non ricevono compenso per tutto il loro lavoro.

Non fa venir meno la preoccupazione di Marx di determinare in che modo avviene la divisione dei salari e del

prodotto netto.

Se immaginiamo che i salari possano salire sopra il livello di sussistenza, secondo lo schema di Marx il saggio di

sfruttamento diminuisce perché un maggior salario lascia un residuo minore. Al crescere del livello dei salari lo

sfruttamento si riduce. Se i lavoratori potessero acquisire l'intero risultato dei loro lavoro lo sfruttamento sarebbe 0

come anche il saggio di profitto

Implicazioni di questa affermazione: dobbiamo occuparci di 2 problemi che Marx si pone

crescita del sistema economico:

1. analizza ciò che avviene nel processi accumulazione del capitale nel sistema.

Marx crede che nell'economia capitalistica gli imprenditori siano costretti dalla concorrenza ad espandere il

livello di produzione delle proprie attività per garantire le imprese che gestiscono e per espandere il loro potere

di mercato su mercati concorrenziali. Per vincere la competizione consumano una parte molto piccola del

c v.

plusvalore che ottengono e destinano la maggior parte ad aumentare il livello di e La produzione può quindi

crescere a un saggio molto elevato perché la dimensione del plusvalore è molto alta.

Si determinerebbe una carenza di manodopera se il sistema dovesse crescere al livello potenziale.

=> aumento dei salari del sistema.

legge ferrea dei salari

E' convinto che operi però la secondo la quale i salari sono destinati a rimanere a livello

di sussistenza. Da cosa dipende? Dal fatto che l'accumulazione di capitale si accompagna al progresso tecnico

e alla meccanizzazione dei processi produttivi.

Progresso tecnico: riduce l'esigenza di forza lavoro per la produzione.

Meccanizzazione: aumenta l'esercito industriale di riserva ed espelle lavoratori dalle fabbriche, quindi concorre

a formare una massa di disoccupati

=> i salari non possono aumentare al di sopra della sussistenza.

La forza dei sindacati non è comunque sufficiente a produrre un innalzamento dei salari. Se i salari rimangono a

livello di sussistenza si dà forza alla spiegazione filosofica secondo cui i lavoratori sono sfruttati nell'economia

capitalistica. La ragione per la quale i salari sono a quel livello è lo squilibrio sul mercato del lavoro, la

disoccupazione.

2. teoria della distribuzione, quindi il livello dei salari nel sistema capitalistico

Legge della caduta tendenziale del saggio di profitto

La meccanizzazione produce un innalzamento della composizione organizza del capitale.

L'accrescimento produce delle conseguenze del saggio di profitto come Marx lo calcola (erroneamente: s/c+v =

sigma/1+gamma). Il saggio di profitto si riduce.

La dimostrazione aritmetica è molto semplice ma è difficile dare un'interpretazione convincente.

Siccome il plusvalore si genera dal capitale variabile, se il peso di v si riduce rispetto a c, allora anche il peso del

plusvalore dovrebbe indebolirsi

Crede che il salario rimanga al livello di sussistenza, quindi è difficile immaginare delle modificazioni nel saggio di

plusvalore.

=> ritene che il saggio sia tendenzialmente costante.

=> dovremmo dire che il saggio di profitto diminuisce

Tuttavia non è chiaro come in un sistema economico in cui la produzione aumenta, i salari non aumentino e

diminuisca il saggio di profitto. La maggior efficienza tecnica dovrebbe provocare l'accrescimento di almeno una

delle due grandezze.

La tesi secondo cui la meccanizzazione fa aumentare la composizione organica è vera nelle prime fasi della

c c

crescita ma non nelle fasi successive. L'idea che la meccanizzazione faccia aumentare è un errore, infatti non è

l'insieme delle macchine utilizzate nel sistema economico, rappresenta la poca parte delle macchine che

producono la merce che stiamo considerando.

La tesi non ha nemmeno un riscontro empirico ma Marx non vi rinuncia considerandola come parte delle

contraddizioni interne del capitalismo

La crisi di realizzazione

E' un altro elemento contraddittorio del capitalismo

Cosa sono? Sono delle crisi che si determinano nell'evoluzione delle economia capitalistica, molto particolare in

quanto caratterizzata da un andamento ciclico con trend crescenti e con periodi di espansioni e crisi molto

pronunciati.

Il problema della realizzazione del plusvalore si presenta ogni volta che nel sistema economico la domanda inizia

ad indebolirsi poiché diventa difficoltoso vendere le merci. Potrebbe avere come conseguenza che i prezzi

scendono al di sotto dei loro valori. In questo condizioni parte del plusvalore potrebbe non essere realizzato.

Determina una caduta temporanea del saggio di profitto e ciò incide sulla capacità del sistema capitalistico di

funzionare adeguatamente.

lo strumento che serviva per la dimostrazione era la teoria del valore lavoro che però non funziona => il livello dei

salari risulta indeterminato nel senso che la determinazione è un problema aperto della teoria economica.

Siamo all'inizio di una rivoluzione scientifica

Lezione 6

1840 è un punto di rottura per una parte significativa degli economisti. i personaggi di questa rivolta sono

• Jevons

• Menger

• Walras

Si occupano del problema del consumo e della domanda. L'oggetto dell'economia si modifica drasticamente e ciò

utilità

porta ad abbandonare tutte le indagini precedenti --> entra in campo il concetto di

Partono dal presupposto che l'utilità sia una grandezza misurabile e che possa essere utilizzata per spiegare il

prezzo delle merci.

Fanno riferimento a un concetto difficilmente misurabile, tuttavia credono che il progresso economico permetterà di

misurare l'utilità, per questo partono dall'ipotesi che l'utilità sia misurabile e dipenda dalla quantità di una certa

merce a disposizione.

L'utilità cresce al crescere della disponibilità delle merci, sebbene l'accrescimento avvenga in misura

proporzionalmente decrescente.

--> vale un principio secondo il quale dosi successive di una certa merce portano a incremento della domanda.

Il modo più semplice per mostrare il concetto di utilità è quello di fare riferimento a una funzione a una sola variabile

in cui l'utilità è una conseguenza della disponibilità di una certa merce.

U(x) = utilità

U(x) = utile --> incrementa l'utilità al crescere della disponibilità della

merce

1)viene associato alla quantità di una certa merce la quantità di utilità

che produce in un soggetto. Bisogna immaginare che ci sia una unità di

utìle.

misura dell'utilità = Usando questa unità siamo in grado di

esp

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A.A. 2016-2017
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher delafe di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Varri Pierpaolo.