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ROI
• ROS
• ROT
• ROME
• margine di contribuzione unitario
•
Il ROI (Return On Investment) esprime la redditività del capitale investito nella gestione operativa
dell’azienda.
ROI = EBIT / CI
Il ROS (Return on Sale) evidenzia la capacità aziendale di vendere a prezzi alti producendo a costi
contenuti. 7
Esempio: Il ROS pari a 0,05 indica che per ogni 100€ di fatturato ci sono 5€ di reddito operativo.
ROS = (Reddito Operativo / Fatturato) %
Il ROT è il tasso di rotazione del capitale investito e rappresenta un importante indicatore di
efficienza, in quanto esprime la capacità del capitale investito di trasformarsi in ricavi di vendita.
ROT = (Fatturato / CI) %
Il ROME (Return on Marketing Expenses) è una metrica importante per misurare la redditività del
marketing. Rappresenta il reddito netto di un investimento di marketing diviso per i costi di
investimento di marketing. Fornisce una misurazione sui profitti generati dagli investimenti in
attività di marketing.
ROME = Rendimento netto investimento di marketing / Investimento di marketing
Il margine di contribuzione unitario è la differenza tra il prezzo di vendita unitario ed il costo
variabile unitario che sono rispettivamente il ricavo ed il costo associati ad una variazione unitaria
del volume di output.
Lezione 6: Il piano di marketing parte 1, l’analisi dell’ambiente e l’analisi SWOT
Oggi esistono due opzioni alla pianificazione di marketing:
tradizionale (raccolta dati, analisi, targeting, positioning, marketing operativo)
• Lean marketing
•
Marketing strategico e operativo
Il marketing strategico declina l’orientamento dell’impresa in una strategia di marketing.
La strategia di marketing implica una preliminare analisi del contesto seguita da un sistema di
decisioni di livello strategico, orientate al medio-lungo termine, relative a clienti obiettivo (targeting),
posizionamento rispetto sai concorrenti (positioning) e combinazioni prodotto/clienti.
Il marketing operativo riguarda la definizione e la gestione delle politiche di marketing (specifiche di
prodotto, prezzo, place e promotion, per restare alle classiche 4P) reversibili nel breve termine.
Analisi
1.
Bisogna analizzare:
il macro-ambiente
• il micro-ambiente: ambiente competitivo e il mercato di riferimento. In particolare focus sul cliente
• e il suo processo d’acquisto.
2. Marketing strategico: dall’orientamento al cliente alle decisioni strategiche
Bisogna:
definire la value proposition
• definire le combinazioni prodotto/mercato (segmenti)
• positioning rispetto ai competitors
•
La value proposition consiste nell’intera combinazione di benefici promessi al cliente e da questo
percepiti (what for whom). 8
3. Marketing operativo: il coordinamento delle politiche di marketing
Le varie attività interne alla funzione di marketing devono essere tra loro coordinate. La funzione di
marketing deve essere coordinata con le altre funzioni aziendali.
Si parla di 7P: oltre alle famose 4, si introducono people, process, physical proof.
La Situation Analysis
Obiettivo: costruire una matrice SWOT.
Bisogna raccogliere, elaborare, interpretare dati sull’ambiente interno ed esterno, catalogarli in
OPPORTUNITA o MINACCE o FORZE o DEBOLEZZE per la nostra organizzazione.
La SWOT è una base per le decisioni strategiche.
Analisi interna—> SWOT
Analisi esterna—> PESTEL (3C)
Analisi esterna- macro ambiente
PESTEL = Political - Economic - Societal - Technology - Environment - Legislative
Analisi esterna - micro-ambiente
3C = Competitors - Channels - Customers
La ricerca di mercato
Come possono le aziende market/customer oriented analizzare/interpretare i trend nei loro mercati
attuali e potenziali? Con la ricerca di mercato
Analisi dei concorrenti
Chi sono i concorrenti attuali e potenziali?
Come mi posiziono rispetto ai concorrenti?
Analisi SWOT
Ambiente interno—> forza e debolezza
Ambiente esterno—> opportunità e minacce
FORZE: DEBOLEZZE:
leadership diffusa cattiva immagine
• •
competenza del mancanza di
• •
personale ecc. competenze ecc.
OPPORTUNITA: MINACCE:
crescita della cambiamenti
• •
domanda bisogni cliente
aumento immigrati nuove normative
• •
ecc. ecc. 9
Lezione 7: ricerca di mercato
Un sistema informativo di marketing è una struttura integrata e integrante di persone, attrezzature
e procedure, finalizzata a raccogliere, classificare, analizzare, valutare e distribuire informazioni
pertinenti, tempestive e accurate, destinate agli operatori di decisioni sul mercato.
Il sistema di marketing intelligence può essere definito come l’insieme delle procedure e delle fonti
usato dai dirigenti per ottenere le informazioni correnti sugli sviluppi pertinenti nell’ambiente di
marketing.
MIS
Per svolgere l’attività di marketing l’impresa ha bisogno di informazioni. Queste possono essere:
informazioni raccolte una tantum—> ricerche di mercato
• informazioni che devono affluire in modo continuo—> sistema informativo
•
La ricerca di mercato
La ricerca di marketing consiste nella sistematica progettazione, raccolta, analisi e presentazione
dei dati e delle informazioni rilevanti per una specifica situazione di marketing a cui l’impresa deve
far fronte.
La ricerca di mercato è la funzione che collega il consumatore, il cliente e il pubblico al marketing
manager per mezzo di informazioni necessarie per identificare e definire le opportunità e le
minacce di mercato, per creare e valutare le azioni di marketing.
Le fasi della ricerca:
definizione del problema e degli obiettivi della ricerca
1. progettazione, budgeting, sviluppo delle fonti di informazione
2. raccolta delle informazioni
3. analisi delle stesse
4. presentazione dei risultati
5.
Il piano di ricerca
Le decisioni principali riguardano:
la fonte dei dati
• la tipologia di ricerca
• gli strumenti di ricerca
• piano di ricerca
• metodo di contatto
•
La fonte dei dati
Fonti secondarie:
fonti interne
• fonti pubbliche
• periodici, riviste, libri ecc.
• dati commerciali
• associazioni di categoria
• imprese di consulenza
•
Sono dati raccolti ad hoc direttamente dall’impresa o dalla società di ricerca.
Vantaggi:
costo basso
• dati rapidamente disponibili
• molto spesso i dati non sono ottenibili in altro modo
• 10
Svantaggi:
sono quasi sempre dati di carattere generale mentre l’impresa deve affrontare questioni
• specifiche
Fonti primarie:
ricerca qualitativa (interviste, focus group, osservazione)
• ricerca quantitativa (sondaggio con questionari)
•
Raccolta delle informazioni
Consiste nel processo di realizzazione della ricerca. Si tratta di un processo costoso e lungo che
va controllato nella sua esecuzione.
Analisi
Sintesi dei dati: analisi delle distribuzioni delle variabili, statistica descrittiva.
Analisi avanzata tramite modelli statistici e matematici.
Il metodo etnografico
Usa strumenti di analisi qualitativa per organizzare i dati secondo una lettura etnografica. Combina
osservazione, note, memo, interviste. Viene impiegato per studiare le tribù post-moderne (es.
Ducati).
La netnografia
è la ricerca etnografica sul web che viene fatta su blog, social network ecc.
Il metodo semiotico
Usa uno o più strumenti di analisi qualitativa per organizzare i dati secondo una lettura semiotica.
La semiotica è lo studio dei segni e di come questi assumano un significato.
Il neuromarketing
Metodo di ricerca basato sulle neuroscienze che usa la risonanza magnetica funzionale applicata
al cervello e basa le proprie conclusioni sul neuroimaging. Serve a comprendere come il cervello
umano prende decisioni, valuta pubblicità, prodotti e brand.
Lezione 8: il comportamento del consumatore
La domanda principale del marketing è: Perché un soggetto compra un bene?
Chi è il cliente?
B2C (business to consumer)
• B2B (business to business)
• C2C (consumer to consumer) es. Ebay, Homelidays, AirBnB ecc.
• B2B2C quando l’impresa vende tramite canali complessi ai consumatori.
• B2S (business to shopper) ci si rivolge solo a chi, ad esempio, in famiglia fa gli acquisti
•
I fattori principali che influenzano il comportamento del consumatore:
fattori culturali
• fattori sociali
• fattori personali
• fattori psicologici
• 11
Ma anche il contesto di acquisto e gli stimoli e politiche di marketing aziendali.
Il comportamento di acquisto può variare a seconda del soggetto, dell’oggetto e delle influenze
specifiche.
Le diverse teorie sull’acquisto possono essere collocate entro tre paradigmi:
approccio cognitivo
• approccio del condizionamento
• approccio abitudinario
•
Approccio cognitivo
L’acquisto è il risultato di processi decisionali o di risoluzione di problemi di tipo EPS o LPS.
Si attribuisce al consumatore cognitivo la capacità di assimilare e utilizzare quantità considerevoli
di informazioni, di effettuare in modo autonomo valutazioni comparative di prodotti e marche
alternative e di scegliere tra queste in modo razionale.
L’azione manageriale si concentra sulla decisione del consumatore, tramite la diffusione
dell’informazione e la persuasione.
Esempi: pubblicità comparativa delle tariffe telefoniche.
Limiti
Per molti acquisti si valutano poche alternative, con una scarsa ricerca esterna. Solo acquisti nuovi
e importanti comportano una risoluzione estensiva di problemi. Per altri casi il consumatore ripiega
su una risoluzione limitata dei problemi (LPS) e su un approccio abitudinario.
Approccio dell’apprendimento
Si basa sulle teorie dell’apprendimento, il quale richiede: associazione - rinforzo - motivazione.
Il condizionamento per rinforzo è basato su prove ed errori, ovvero un’esperienza che aumenta la
frequenza della risposta associata.
L’azione manageriale si basa sulla produzione di stimoli all’acquisto.
Esempio di condizionamento classico: politiche di estensione di marca oppure associare un colore
a una marca o un prodotto a una marca.
Esempio di condizionamento operante: Le promozioni che attraverso rinforzi aumentano l’acquisto,
come i buoni sconto e le carte fedeltà.
Limiti al rinforzo
C’è un effetto di saturazione dovuto ad un uso eccessivo di rinforzi.
Approccio abitudinario
Si d