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MICRO AMBIENTE
Micro ambiente aziendale: rapporto tra le varie funzioni aziendali.
Fornitori: (Fornitori potenti: innovazione ad un certo stadio della
catena produttiva che influenza tilt ala catena di produzione),
oscillazioni di prezzo, particolari tecniche di fornitura, just in time—>
Creazione scorte?(arrivano i pezzi immediatamente quando ne ho
bisogno sulla linea) Integrazione a monte?(produco io i miei pezzi) .
Intermediari di MKT:
Intermediari di vendita: agenti e rappresentanti, broker—>
• agiscono in nome di qualcuno.
Intermediari commerciali: ingrosso e dettaglio—> es. una volta
• che un supermercato compra un prodotto lo sceglie lui il prezzo.
Spedizionieri e trasporti
• Servizi di MKT: agenzie pubblicità, promozionali, ricerche di
• mercato
Clienti:
• consumatori finali, famiglie, imprese;
• distributori (clienti particolari perché intermediari);
• publica amministrazione;
• mercato internazionale (ma si ritrovano le altre categorie di clienti).
Concorrenti e grado di sostituibilità:
• Concorrenza sui desideri (es. intrattenimento)
• Concorrenza generica (prodotti alternativi ma molto diversi “tennis—
>calcio”)—> l’azienda
• Concorrenza di prodotto
• Concorrenza di marca
Pubblico:
• Ambiente finanziario, mezzi di info…..ecc.
MACRO AMBIENTE—> costruire e gestire rapporti con il mercato.
DEMOGRAFICO: Da chi è composta una famiglia? Età della
popolazione, nascite, quanti single (aumento ultimi anni)—>
importante vedere la popolazione di un’area per fare MKT (es.
supermercati: mono dose piuttosto che pacchi famiglia).
ECONOMICO: Tutto succede in un ambiente economico, bisogna
tener conto dell’andamento dell’economia e del PIL (reddito
disponibile, ciò che viene dato alle persone in salario). Tener conto
dell’inflazione per i prezzi e per i consumi, per poter fare confronti
attuali—> nel 2013/2014 il PIL era lo stesso del 1999: lavorare secondo
un apolitica PUSH (Below the line).
I.STAT—> banca dati che elabora enormi quantità di dati.
FISICO: sostenibilità, sovrappopolazione—> obiettivo è ECONOMIA
CIRCOLARE: progettare il prodotto per ottimizzarne il riciclo (farsi
carico del riciclo dei propri materiali, oppure terze parte che se ne
incarichino)—> minimizzare le discariche e aumentare il riciclo e la
produzione di energia dai rifiuti.
TECNOLOGICO
POLITICO ISTITUZIONALE: Tener conto di leggi, politiche esterne e
impatto dei prodotti sul mercato (VW ha raggirato le leggi istituzionali).
SOCIO SULTURALE: Valori credenze e norme, trend valoriali
(presidente FIAT che si presenta senza giacca e cravatta—> cambio del
mondo—> cambio distanze tra ceti sociali).
L’IMPRESA E IL CAMBIAMENTO:
• Tecnologie dell'informazione
• Economia di mercato ovunque
Hanno modificato il mercato negli ultimi decenni: una volta c’erano
solo due tipi di economie
- Economie pianificate (oggi solo a Cuba e Corea del Nord)
- Economía di mercato (oggi prevalente)
La tecnologia ha inoltre modificato grandemente il modo di fare MKT.
Tutte le attività economiche avvengono nel tempo e nello spazio —>
tutti i beni e i servizi sono delle astrazioni, vanno inseriti nel tempo e
nello spazio (quando e dove)—> e-commerce è stata un rivoluzione:
spazio (ovunque si voglia), tempo (quando lo spediscono, scelta
corriere).
OGGI:
Spazio—> globalizzazione (possibilità di trasferire beni, info e
• servizi ovunque—> grande mercato, ma non si perderne il know-
how e le specificità nazionali che ne stanno alla base—> bresaola
valtellinese anche se distribuita in tutto il
mondo). Multinazionali diventano Multilocali (si
vende specificatamente in ogni luogo (in Italia Nestle ha comprato
Buitoni ad es.)—> oggi si fa riferimento alla multiculturalità
(impresa è una e prende il meglio da ogni paese in cui è
presente—> Nestle è famosa ad esempio per portare su tutti i
mercati l’acqua S.Pellegrino (Acqua globale—> la si trova
ovunque).
Tempo—> accelerazione processi di cambiamento: internet ha
• ridotto grandemente i tempi. Riduzione delle barriere spaziali
(passaggio a economia di mercato da di pianificazione)—>
ampliamento non solo del mercato, ma della concorrenza:
aumentano i concorrenti da altre parti del mondo—> incidenza
sulla domanda: mutano i comportamenti di consumo.
Risultato: IPERCOMPETIZIONE
EFFETTI SULL’IMPRESA:
Miglior capacità di adattamento—> creare varietà; essere flessibili
Maggior attenzione—> apprendere e studiare il mercato circostante:
fare formazione e cercare info, cercare dei dati, fidelizzare il cliente,
offerte mirate, good will, pensieri personale—> creare valore.
Magari capacità di reazione—> essere veloci; più veloci del
concorrente (process reengineering)
• Time to market: arrivare primi, rispondere in fretta
• Throughput time: tempi di attraversamento
• Delivery time
• Terzializzazione
Maggiore coerenza nell’offerta—> attenzione alla qualità (es.
moda: qualità più bassa, ma attenzione ai cambi della moda).
Attenzione alla qualità: fisica, funzionale, simbolica (design),
percepita.
Il Mass Market (luogo di nascita del MKT) sta svanendo—>
DIFFERENZIAZIONE alla base: si muta il prodotto per farlo rientrare nel
segmento che interessa. Prendere segmenti più piccoli—> fare
economie di scala.—> creare prodotti “su misura”. Chi tentava di fare
differenziazione era carente in comunicazione—> oggi grazie a internet
si è potuto comunicare con tutti a costi molto bassi! Coloro che fanno
parte di quel segmento ricercano il prodotto: PULL.
• Problema del Long Tail: troppa frammentarietà—> internet ha
accorciato questa problematica: costa poco (es. Musica--> non c’è
limite al tail—> prodotti per 1—> più facile che avere prodotti
fisici). Nasce anche il C2C (E-bay).
• Problema del 3D Printing—> mina agli artigiani.
IN SINTESI:
• Varietà: relazione col consumatore
• Apprendimento: dagli stockholder agli stakeholder per imparare
• Velocità: terziarizzazione e partnership per essere più veloci nella
produzione
ANALISI DELLA CONCORRENZA:
La pianificazione strategica:
Sviluppare e mantenere un corrispondenza efficace tra obiettivi e
risorse dell’organizzazione e le sue opportunità di mercato.
Suddivisione ambiente aziendale (Pianificazione):
• Perché sono sul mercato? Cosa ho di diverso? Perché dovrebbero
comprare i mie prodotti?
• ASA: come dividere le attività in modo efficace?
• Esaminare il portafoglio.
• Definire delle linee di sviluppo per il futuro.
MISSIONE:
Identificazione delle competenze distintive dell’impresa sviluppate in
base ai bisogni del cliente che si vuole creare.
- Vision: visione che l’impresa ha del mondo e di cosa vuole essere nel
mondo (to be the food company of choice: vision di Kellogg’s)
- Mission: come—> fase operativa (sostenibilità, power of the people,
marche, servire meglio i consumatori e le comunità: mission kellog’s)
- Strategic Focus: obiettivo (far crescere il mercato, espandere snack,
cercare nicchie: Kellogg’s)
- Operating Principle
ASA e DIVISIONI:
Raggruppare prodotti in portafogli in modo che possano essere gestiti
in modo indipendente. Ogni ASA deve corrispondere a un sistema
competitivo ben delimitato.
PORTAFOGLIO: (poter fare pianificazione strategica)
Matrice BCG (Boston)—> due variabili: tasso di crescita del mercato e
quota di mercato
(Dimensione disco: fatturato; posizione alto/basso: tasso di crescita,
prodotti boom—>Stars o prodotti maturi—>Cash cows—>maturi: non
hanno bisogno di grandi investimenti per il futuro, danno molto
fatturato; Dogs: basso livello di crescita con poco fatturato;
Question marks: prodotti su cui bisogna investire per raggiungere una
posizione migliore, mercato attrattivo—> posizione star).
Se il tasso di crescita approssima la QM, cosa approssima la QM? Da
l’idea della competitività—> se si ha un arrossa QM si può lavorare sulle
economie di scala—> la QM approssima la posizione competitiva.
Un buon portafoglio deve avere stabilità economica.
La matrice GE:
La General Electric è una conglomerata (impresa con dentro tanti
business non correlati in termini di mercato): attrattività di mercato
(analisi settore e gruppo strategico) / posizione competitiva (punti di
forza). —> generalizzazione della matrice BCG: guardare al portafoglio
in termini di attrattività e di capacità competitiva.
CRESCITA: IDENTIFICAZIONE LINEE DI SVILUPPO:
Matrice di ANSOFF (tipica domanda esame):
Definisco dall’analisi del portafoglio delle strategie per crescere: pone
poche variabili:
-che prodotti ho
-in che mercati posso entrare
-come posso sviluppare il prodotto
-come sviluppo il mercato
(Diversificazione: Apple da smartphone a computer, ipod—> nuovo
prodotto e nuovo mercato: rischioso! Nessuna variabile fissa; Sviluppo
di mercato: tengo i miei prodotti e li porto in un nuovo mercato—
>prodotti made in Italy provo a venderli in Cina o nuovi insiemi di clienti;
Sviluppo di prodotto: resto nel mio mercato ma introduco nel
portafoglio nuovi prodotti; Penetrazione di mercato: non mi muovo dal
mercato e non creo nuovi prodotti—> marco la mia posizione nel
mercato nel quale sono già—> in questo caso come aumentare valore
aggiunto?—> "ciò che io aggiungo ai pezzi comprati da altri che io poi
rivendo”—> su questa base posso aumentare il valore aggiunto
PRODUCENDO DA SOLO COSE CHE PRMA COMPRAVO DA ALTRI,
integrare: verso l’alto ovvero fornitori o verso il basso ovvero verso la
distribuzione.).
Il Core è il luogo e prodotto di nascita: dal core si può allargare il
portafoglio prodotti o allargando i mercati—> bisogna fare adattamenti
e il rischio e di perdere dei vantaggi che il Core mi garantiva.
Conglomerata: insieme di business senza relazioni tra loro: senza
sinergie.—> allargandosi si può tentare di creare sinergie di natura
puramente finanziaria.
Quale potrebbe essere un’area di integrazione vertical