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POSIZIONAMENTO DEL PRODOTTO
1) Identificare le basi di segmentazione e identificare i profili dei segmenti.
2) Misurare l’attrattività del segmento e selezionare il segmento target.
3) Posizionarsi rispetto al segmento e sviluppare il marketing mix per quel segmento.
Per esempio, Henkel’s Persil è il secondo prodotto nella cura della casa in Arabia Saudita.
Ha targettizzato il mercato in due segmenti, uomini e donne, con prodotti studiati apposta
per prendersi cura delle loro necessità specifiche.
Per riuscire a sviluppare strategie efficaci è necessario segmentare il mercato. La
separazione delle unità che compongono un mercato viene detta segmentazione e trova la
sua ragion d’essere nel fatto che i bisogni di ogni sottogruppo siano omogenei tra loro. La
segmentazione è la divisione di un mercato in gruppi di consumatori che si differenziano
per la loro risposta al marketing mix. È quindi la divisione del mercato in diversi gruppi di
consumatori che potrebbero richiedere diversi prodotti o diversi marketing mix. Bisognerà
adottare il punto di vista del cliente target.
I due errori più comuni sono quello di considerare un mercato segmentato quando in realtà
non lo è, e viceversa, considerare un mercato uniforme quando in realtà è costituito da
vari segmenti. Per questo una strategia di mercato efficiente deve essere basata su una
eccellente comprensione della struttura del mercato obiettivo. Le condizioni per definire un
segmento sono 5:
- La risposta alle pressioni di marketing nel mercato deve variare da un segmento
all’altro
- Il segmento deve essere descrivibile in modo da guidare le strategie aziendali
- Il segmento deve essere quantificabile
- Deve essere profittevole
- Deve essere relativamente stabile nel corso del tempo
Degli esempi di segmentazione possono essere per un museo il genere (aziendale, arte
moderna, arte classica, tematici, storia naturale); per l’editoria il genere letterario
(fantascienza, romanzi, poesie, gialli, biografie); per le performing arts i benefici ricercati
(socialità, intrattenimento, appagamento estetico, status sociale, erudizione).
I diversi livelli di segmentazione: 12
I criteri per una segmentazione efficace sono la misurabilità, accessibilità, sostanzialità e
differenziabilità.
Esempio: segmenti nel settore turismo.
Seniors: agenzie di viaggio, comodità...
Millenials: Airbnb, couch surfing, avventura, online marketing...
High education travelers: ecoturismo
Western female travelers: paesi non ostili alle donne...
Allocentrici vs psicocentrici
Turismo culturale, enogastronomico...
I vantaggi della segmentazione sono:
- Acquisire informazioni su clienti e sulla struttura del mercato
- Soddisfare i clienti e costruire relazioni
- Migliorare l’efficienza del processo di marketing
- Conseguire un vantaggio competitivo
- Identificare le lacune o le opportunità del mercato
Gli svantaggi invece:
- Aumento dei costi di marketing
- Personalizzazione può diventare una cosa onerosa da gestire
- Oversegmentation
Le basi della segmentazione possono essere demografiche (età, reddito, genere, livello di
istruzione, nazionalità, stato familiare); geografiche (nazioni, province, città...); situazionali
(situazione di acquisto o occasione, ambiente fisico); psicografiche (personalità, stile di
vita, attitudini, interessi, opinioni); comportamentali (benefici ricercati, tasso di utilizzo,
fedeltà, atteggiamento).
La seconda fase è quella del targeting, ossia quella di valutare l’attrattività di ogni
segmento di mercato e selezionare un segmento o dei segmenti idonei sulla base di
risorse e obiettivi dell’orgnizzazione.
Ad ogni segmento si avrà un differente marketing mix: Marketing indifferenziato (COCA
COLA), Marketing segmentato (FIAT, panda, 500, furgone, FEBREEZE); Marketing
concentrato (caterpillar).
LEZIONE 8
La fase finale del processo consiste nel posizionare il prodotto/brand nella mente del
consumatore target, in modo differenziale rispetto alla concorrenza. Il posizionamento è
quello che si fa nella mente del cliente, cioè si posiziona il prodotto nella mente del cliente.
13
Per esempio, il brand VOLVO è posizionato sulla base della sicurezza, BMW
sull’esperienza della guida.
Esistono diverse tipologie di posizionamento:
1) Attributi fisici (duracell, tonno rio mare)
2) Attributi simbolici (Harley Davidson)
3) Benefici offerti (bisogni soddisfatti) (Colgate, Rocchettea, Ariel)
4) Occasioni d’uso o specifiche funzioni assolte (Baci, 10eTrenta, KitKat)
5) Caratteristiche (classe) degli utilizzatori (Johnson’s baby, 4 salti in padella)
6) Contro un concorrente (posizionamento competitivo) (Pepsi, seven Up)
7) Risorse intangibili (immagine di qualità, leadership tecnologica del produttore)
(Apple)
8) Paese d’origine (Made in Italy, Eataly, piazzaitalia, Wir leben Autos)
9) Identificazione con un leader di opinione (Marcuzzi-activia; Chiara Ferragni-
Pantene, George Clooney-Nespresso)
10)Prezzo (RyanAir, Mondoconvenienza, HeM)
11)Tratti della personalità (Jack Daniel’s, Marlboro)
12)Categoria di prodotto (Hag, Aspirina, Kleenex, Scottex)
Con la mappa delle preferenze e la mappa delle percezioni possiamo arrivare alla mappa
di posizionamento: Preferenze dei consumatori
Percezione dei consumatori
Posizionamento dei
prodotti rispetto alle
preferenze dei
consumatori. 14
Il posizionamento del prodotto è considerato un concetto strategico. Ce ne sono di due
tipi, quello in rapporto a uno o più segmenti oppure quello contro la concorrenza.
Per quanto riguarda il primo tipo, un’azienda può scegliere di adattare la propria strategia
ai bisogni di un solo segmento. Questa strategia di marketing concentrato è raccomandata
per le organizzazioni culturali che avendo risorse limitate farebbero bene a concentrarsi su
un solo segmento.
Colbert ha scoperto i benefici chiave che i consumatori ricercano dal prodotto culturale.
I 16 prodotti
analizzati sono
stati
posizionati
in relazione ai
benefici e ai 4
segmenti. La figura descrive il
posizionamento dei prodotti culturali secondo i principali benefici ricercati dal
consumatore. Il posizionamento consente al marketing manager di evidenziare i prodotti
concorrenti chiave e gli alleati potenziali. Per esempio musica pop e commedia musicale
sembrano offrire benefici simili, mentre balletto e cabaret si trovano agli antipodi. Una volta
determinate le caratteristiche di un prodotto, il posizionamento è questione di percezione,
preferenza o un comportamento.
Il posizionamento competitivo (di differenziazione del prodotto) invece si ha quando un
prodotto culturale può contemporaneamente servire e avere come obiettivo i medesimi
segmenti, quindi i medesimi benefici.
Un’organizzazione potrà poi effettuare processi di riposizionamento, per modificare i
segmenti a cui si rivolge. È il caso per esempio delle patatine San Carlo, che erano nate
per un pubblico giovane (pubblicità anni ’90), per poi diventare nel 2014 pubblicizzate da
Cracco, e quindi rivolte anche ad un pubblico più adulto. Stessa cosa avvenuta per
esempio con i prodotti Johnson & Johnson.
Il caso del pandoro Melegatti è stato invece un caso di errate manovre di
riposizionamento. È riconosciuto da sempre come l’originale Pandoro, il più tradizionale.
Le sue caratteristiche distintive sono sempre state il colore blu della confezione, la forma a
campana ottagonale e squadrata e il bordo dorato.
Il pandoro versione Scanu perde di colpo sia la forma che il colore tipico, oltre che il
rimpicciolimento del logo.
Melegatti ha commesso molti errori: in primis quando si lancia un nuovo prodotto deve
presentare elementi di differenziazione ma ricondurre sempre al prodotto principale
(problema di brand consistency); un’edizione speciale o l’associazione con un
personaggio pubblico deve essere coerente con il posizionamento dell’azienda (problema
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di endorsement). In particolare la confezione abbandona praticamente tutti gli stilemi del
Pandoro Melegatti, che si discosta troppo dalla forma originale.
Inoltre Melegatti è un brand storico: non ha bisogno di awareness, le PR servono a chi sta
lanciando un brand, e anche in quel caso servono PR positive. Ha bisogno di rinforzare il
posizionamento nella mente dei clienti, non del “purchè se ne parli”.
LEZIONE 9
Per il processo decisionale di marketing è importantissima l’informazione. Senza
informazioni corrette il processo è potenzialmente destinato a produrre risultati erronei o
inconsistenti. Il sistema azienda deve perciò avvalersi di un sistema informativo
dedicato, per trasformare i dati in conoscenza di marketing.
Il sistema informativo è una struttura interagente di persone, attrezzature e procedure
finalizzata a raccogliere, classificare, analizzare, valutare e distribuire informazioni
pertinenti, tempestive e accurate nella prospettiva del managment impegnato nei processi
decisionali.
Di che informazioni hanno bisogno i marketer?
- Target market
- Competitor
- Nuovi prodotti
- Successo delle campagne pubblicitarie
Comprendere i clienti e il mercato sulla base dell’informazione di marketing diventa la
base per creare valore per il cliente. La customer insight serve per sviluppare un vantaggio
competitivo.
Un esempio di ricerca di marketing riguarda il caso di ILLY CAFFE’, che tramite
un’indagine ha ascoltato i suoi consumatori e ha creato un innovativo sistema di ricarica,
che consente di riutilizzare l’iconico barattolo. Esso ha minore impatto sull’ambiente in
quanto, per produrlo, viene emessa una quantità di CO2 inferiore a quella del barattolo.
Stessa cosa di PEPSI, che ha voluto differenziarsi da COCA-COLA.
L’informazione può essere ottenuta da:
- Database interni
I dati sul consumatore e sul mercato sono accumulati da un’organizzazione: il vantaggio
è che l’informazione può essere ottenuta in modo veloce ed economico, lo svantaggio è
che i dati possono essere incompleti.
- Marketing intelligence
Vengono raccolte informazioni presso i propri dipendenti, vengono effettuati benchmark
dei prodotti concorrenti e ricerche su internet, oltre che monitoraggio del social media
buzz.
- Marketing research
La ricerca di marketing è la raccolta, la registrazione e l’analisi sistematica dei dati
riguardanti i problemi relativi al marketing dei beni e servizi.
Le fasi del processo di ricerca sono 7:
1. Definizione del problema
In questa fase si individua e si identifica un vuoto informativo che