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IL PROCESSO DI DECISIONE NELL’ACQUISTO
Tra i vari problemi che il marketing deve affrontare, l'analisi del comportamento del
consumatore è uno dei più complessi, ma è anche quello che, se risolto, può assicurare
maggior successo all'impresa; capire cosa induce una persona ad acquistare un prodotto o a
preferirne uno ad un altro significa essere in grado di prevedere il suo comportamento in
presenza di certe condizioni e quindi, entro certi limiti, anche di influenzarlo.
Il processo di decisione nell’acquisto del consumatore, si compone di varie fasi:
Prima fase è quella del “sorgere del problema”, cioè della nascita per il consumatore
o della necessità di comprare un prodotto.
Seconda fase il consumatore individua più alternative possibili, raccogliendo
o informazioni su di esse (es. prezzo, prestazioni, durata, qualità); le fonti di queste
informazioni sono le più varie, come pubblicità alla TV, riviste, consigli di amici o parenti,
esperienze analoghe o pareri su internet. Dopo aver individuato queste alternative, il
cliente passa a valutarle in base a vari criteri (es. migliore qualità o minore prezzo) e poi
a sceglierne una; questa decisione non sempre è razionale, poiché difficilmente il
compratore valuta attentamente tutti i vantaggi e svantaggi offerti, perché non ne ha le
conoscenze o il tempo, ed è proprio su questa mancanza di razionalità che contano le
imprese per convincerlo con messaggi pubblicitari e altre forme di promozione.
Terza fase è quella della valutazione del cliente; dopo ogni decisione d'acquisto il
o consumatore teme di non aver fatto la scelta migliore, soprattutto nel caso di acquisti di
importo superiore rispetto alle proprie capacità finanziarie (es. nuovo Smartphone o
Tablet). È per questo motivo che le imprese, tramite la pubblicità, puntano anche ad
assicurare il cliente, ma soprattutto a non promettere troppo, evitando di alzare
eccessivamente le attese sul prodotto.
FATTORI CHE AGISCONO SULLA DECISIONE DI ACQUISTO
I fattori che agiscono, sulla scelta di acquisto del compratore possono essere sia esterni ad
esso, cioè provenienti dall'ambiente, sia interni, quindi psicologici. Per quanti riguarda i fattori
esterni, il comportamento dipende da:
: è l'insieme di tradizioni e valori che si trasmettono da una generazione
fattori culturali
o all'altra, ed hanno un forte impatto sulle scelte del consumatore; l'impresa deve quindi
adattare le proprie strategie all'insieme di valori presenti nell'area geografica (o
eventualmente nella fascia d'età) in cui vuole vendere; esempi di questi fattori sono
l'attitudine al risparmio, la passione per la tecnologia, il ruolo della donna, la passione per
uno sport. : sul comportamento del consumatore agisce anche il fatto di appartenere
classi sociali
o all'una o all'altra classe sociale, cioè a quel gruppo di persona accumunate da particolari
fattori; i fattori più usati per la divisione in queste classi sono l'occupazione e la fascia di
reddito. Ad esempio, le pubblicità di BMW e Mercedes fanno leva sul fatto che la loro è una
macchina destinata a compratori con un reddito elevato e quindi comunicano uno status
sociale : sono gruppi di persone che, con il loro comportamento, influenzano
gruppi di riferimento
o quello di altri portandoli ad acquistare lo stesso prodotto di cui uno dei membri è in
possesso; ne sono un esempio la famiglia, i compagni di scuola, gli amici o un personaggio
famoso. Quando sull'acquisto di un prodotto agisce un gruppo di riferimento, la pubblicità
è fatta spesso indicando il tipo di persone che lo usano piuttosto che le sue caratteristiche
Marketing
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(es. pubblicità di scarpe sportive indossate da un calciatore, o pubblicità del Gatorade
bevuto da un tennista e indicato “per veri sportivi”)
: il suo ruolo non è più forte come negli scorsi anni, ma la famiglia svolge ancora un
famiglia
o ruolo importante nelle scelte di acquisto; per esempio i bambini possono insistere molto
per avere un gioco particolare che hanno visto in una pubblicità in TV
: fattori economici che agiscono sul comportamento del consumatore
fattori economici
o possono essere il reddito, le attese rispetto ai redditi futuri, i prezzi dei prodotti sostitutivi,
quello dei prodotti accessori (es. costo della benzina o del diesel nel decidere quale auto
prendere) o l'elasticità della domanda; l'elasticità della domanda è definita come il
rapporto tra la variazione % delle quantità domandate e quella dei prezzi: per alcuni
prodotti il consumatore continuerà ad acquistare anche se vi è una variazione del prezzo,
mentre per altri reagirà negativamente riducendo la quantità richiesta.
Per quanto riguarda invece i fattori interni, cioè quelli psicologici, possiamo individuarne 4:
: il consumatore raccoglie informazioni che provengono dall'ambiente che lo
o percezione
circonda e le traduce in decisioni di acquistare; è il caso di alcuni colori che richiamano
l'attenzione più di altri (es. blu), della posizione di un messaggio pubblicitario (viene
percepito meglio nella parte alta di un foglio), del contrasto tra un'immagine piccola e una
grossa o di una figura su uno sfondo vuoto. Il marketing deve quindi puntare su questi
elementi per avere successo
: il comportamento del consumatore dipende anche dalle esperienze che ha
o apprendimento
fatto in passato, che siano dirette o indirette (cioè in base a pareri altrui). Esistono due
teorie principali riguardo all'apprendimento a cui fanno ricorso le imprese per i programmi
di marketing:
La teoria “stimolo-risposta” l'apprendimento avviene quando una persona associa
un risultato positivo in modo positivo ad un tipo di risposta o uno negativo ad un
altro (es. pubblicità esalta qualità del prodotto, lui lo acquista e ne rimane
soddisfatto, quindi lo ricomprerà);
La teoria alla base dell'apprendimento non c'è solo uno stimolo esterno
cognitiva
ma l'insieme di esperienze precedenti, il ragionamento e la personalità
: è uno stato della mente che porta ad agire in un certo modo e a rispondere quasi
o attitudine
sempre nello stesso modo a particolari stimoli; ad esempio qualcuno può essere
conservatore e comprare quasi sempre gli stessi prodotti negli stessi posti, mentre altri
sono più aperti alle novità e saranno sempre in prima fila per acquistare l'ultimo prodotto
uscito : a riguardo possiamo basarci sulla Piramide di Maslow, che identifica, in ordine di
o motivazioni
importanza, i principali motivi che portano il consumatore ad effettuare una scelta; egli
parte cercando di soddisfare il primo, si concentra su di esso, poi passa a quello successivo
e così via; il comportamento del consumatore cambia a seconda del gradino in cui si trova
o a quello verso cui è indirizzato un certo prodotto. Queste motivazioni, a partire dalla più
importante, sono:
1. (es. sete, fame, freddo)
necessità fisiologiche
2. (es. protezione della famiglia, continuità di reddito)
sicurezza
3. protezione
4. nel senso di riconoscimento dei meriti, rispetto e prestigio (ad esempio una BMW
stima,
è sinonimo di ricchezza)
5. cioè il raggiungere gli obiettivi di maggiore interesse.
realizzazione di sé stessi,
Nel corso degli anni sono stati elaborati tanti modelli teorici con cui si è cercato di
comprendere come decide il consumatore; alcuni di questi, detti “ad una variabile” ritengono
che la sua sia una scelta razionale; altri, detti “a più variabili”, ritengono che nella sua scelta
agiscono molti altri fattori, come le emozioni, i valori o la tradizione. Marketing
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IL METODO DELLE RICERCHE DI MERCATO
la raccolta, l'analisi e l'elaborazione di dati che forniscono informazioni per
Ricerca di mercato
specifiche decisioni di marketing; le informazioni ricavate indicheranno: in quale business
competere, quali prodotti offrire, a quali clienti rivolgersi, come competere, quali tecnologie
utilizzare. Qualunque sia il metodo che si vuole seguire, si deve comunque rispettare sempre
la logica della ricerca scientifica e quindi: prima si osserva cosa avviene nella realtà, poi si
passa a formulare ipotesi, si verificano tali ipotesi ed infine, se queste sono verificate, si passa
a definire una legge; bisogna però precisare che in campo sociale (e quindi per il marketing)
le cose sono più complicate, in quanto i rapporti di causa-effetto sono più difficili da
individuare, e non è sempre detto che ad un certo comportamento umano segua sempre lo
stesso effetto.
Le fasi della ricerca di mercato sono:
→ è una delle fasi più complicate, ma anche più importanti; ad
definizione de problema
o esempio, se si è registrata una diminuzione delle vendite, lo scopo sarà quello di capire il
perché ciò sia avvenuto
→ in questa fase si fa un'analisi della situazione generale, collocando
analisi della situazione
o l'impresa e il suo problema rispetto al mercato, ai concorrenti e all'ambiente; vengono
quindi fatte una serie di ipotesi che poi saranno analizzate per stabile quale sia la più
coerente. Sul calo della domanda, ci si chiederà cosa è cambiato nell'ambiente, cosa
hanno fatto i concorrenti, quali sono le motivazioni che guidano quella scelta d'acquisto.
→ dopo aver inquadrato il problema rispetto all'impresa, al mercato e ai
progetto di ricerca
o concorrenti e dopo aver stabilito che esso è rilevante e merita di essere affrontato con un
investimento di risorse, è necessario elaborare un progetto di ricerca. Tale progetto inizia
con la definizione degli obiettivi che si intendono raggiungere, indica quali informazioni è
necessario raccogliere e da quali fonti, definisce le ipotesi che si vogliono verificare ed
infine indica il metodo di raccolta, di elaborazione e di interpretazione dei dati.
RACCOLTA E RICERCA DEI DATI
Una volta elaborato il progetto, si passa a raccogliere i dati utili all'analisi del problema; si
può distinguere tra quelli già a disposizione e quelli raccolti specificatamente per la ricerca.
Per quanto riguarda i possiamo ulteriormente distinguere tra quelli interni
dati già disponibili,
all'impresa (es. ricerche fatte in precedenza o statistiche di vendita) e quelli esterni (es.
censimenti del comune, ISTAT, imprese di consulenza); tra le principali fonti abbiamo le
organizzazioni pubbliche (es. regioni,