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ACQUISTO
COMPORTAMENTO SUCCESSIVO ALL’ACQUISTO: devo valutare la performance del
prodotto/servizio che ho acquistato. È importante raggiungere adeguati livelli di
soddisfazione. Se il consumatore è insoddisfatto, l’impresa ha sprecato un’occasione.
Se il cliente è insoddisfatto, l’attenzione andrà verso altre alternative; è probabile che
il cliente non dia una seconda chance all’impresa che gli ha fornito un prodotto non
soddisfacente per lui.
DISSONANZA COGNITIVA: è un disagio dovuto a un conflitto successivo
all’acquisto. Dopo l’acquisto infatti i consumatori sono spesso soddisfatti dei
benefici della marca scelta ma sono in difficoltà nell’accertare gli svantaggi
della marca scelta rispetto ai benefici delle marche concorrenti. Ogni acquisti,
quindi, prevede un minimo di dissonanza.
IL RUOLO DEL POST-ACQUISTO in molti settori, il post-acquisto è più importante
del processo di primo acquisto per le imprese. Se il cliente da segnali di
insoddisfazione, l’impresa deve agire per recepire informazioni utili. La gestione dei
reclami, evita l’uscita silenziosa dei clienti.
L’uscita silenziosa è la più pericolosa per l’impresa; il cliente non comunica nulla e non
acquisterà più prodotti dell’impresa.
Se invece il cliente reclama da un messaggio è disponibile a riprovare nel caso in cui il
problema venga risolto. Il reclamo è una fonte di informazione per recuperare il singolo
cliente e per migliorare l’offerta dell’impresa. L’idea di avere un approccio al cliente
significa mantenerci un contatto, evitare abbandoni silenziosi e fare in modo che il
clienti manifesti i problemi che ha riscontrato nell’utilizzo del prodotto. È essenziale
studiare la soddisfazione e sostenerla nei momenti di difficoltà.
Se acquisto un biglietto alta velocità (prezzo elevato; se non mi soddisfa quel servizio
HO UN ALTERNATIVA).
Se io acquisto un biglietto regionale (prezzo basso; se non mi soddisfa NON HO
ALTERNTIVE e quindi l’impresa statale non si fa problemi e non migliorerà il servizio).
Possibili azioni dei consumatori
Abbandonare la marca senza alcuna protesta
Protestare la propria insoddisfazione con l’impresa
Comunicare la propria insoddisfazione all’interno del suo network sociale
La fedeltà è invece un fattore moderatore tra l’insoddisfazione e le tre possibili
conseguenze. Se fedele, il cliente concederà una seconda chance al brand.
L’impresa, nella gestione dei reclami, deve predisporre una specifica funzione
aziendale. È possibile affidarsi a software specifici che si occupano del processo di
gestione dei reclami. I tempi di attesa riducono fortemente le possibilità di successo
della gestione del reclamo.
APPROFONDIMENTO: BIAS
I BIAS sono delle distorsioni cognitive che noi utilizziamo, e che studiate dalle imprese
possono facilitare la attività sul campo. I consumatori sono irrazionali, ma adesso sono
prevedibili grazie ad un numero di BIAS scoperti da scienziati comportamentali. La
conoscenza di questi BIAS permette di ottenere approcci ed affinare strumenti volti ad
aumentare le vendite. Il successo ottenuto da utilizzi in molteplici settori, dimostra la
loro ampia applicabilità e sottolinea il potenziale valore che si può trarre dalle loro
analisi.
La letteratura ha scoperto numerosissimi BIAS; quando acquistiamo non lo facciamo
mai in un modo del tutto irrazionale.
TIPOLOGIE di BIAS
DOMINANZA ASIMMETRICA: mi dice che esistono effetti di dominanza
asimmetrica quando la presenza di un’alternativa dominata asimmetricamente fa
spostare le preferenze dei consumatori verso l’alternativa dominante. Un
alternativa asimmetricamente dominante domina un’alternativa nel set, ma non le
altre. Ho due alternative sul mercato, e io impresa devo capire per fare in modo
che il target preferisca me al competitors.
ESEMPIO: forni a micro onde. Io valuto un forno sulla convenienza e sulla marca.
Emerson costa meno rispetto a Panasonic ma è meno performante. L’impresa
Panasonic metterà sempre il suo prodotto solito, ma ne inserirà anche un altro più
costoso e meno conveniente.
Vengono inseriti dei DECOY, cioè dei prodotti dominati per far risaltare altri prodotti
COMPROMESSO: non abbiamo mai un’alternativa del tutto dominata, sono tutte
diverse. Se vendo una macchina fotografica 300 euro, inserisco nella mia gamma
di prodotti un’altra macchina fotografica a 400 (non dominata) così farò aumentare
le vendite del prodotto che costa 300. Il prodotto con un costo intermedio attrae
più consumatori di prima. Tra le alternative A B e C, è più probabile che io scelga un
compromesso, ovvero B.
16 Marzo 2017 (BIAS SLIDE DOLLY)
ZERO PRICE EFFECT: Le persone valutano le scelte in base a come gli vengono
presentate le azioni. L’effetto zero price è un fenomeno per cui la richiesta di un bene
è significativamente maggiore ad un prezzo esattamente pari a zero, rispetto ad un
prezzo anche di poco superio. Esempio di Amazon che fa pagare la consegna 0.
Quando il prezzo iniziale è zero per un certo servizio, è complicato per il consumatore
accettare un aumento seppur minimo del prezzo.
Il bene venduto a 19,99 euro ha una ragione; quel centesimo in più lo percepiamo
come qualcosa che ci fa andare in un altro comparto. Abbiamo una percezione
differente. Il valore di quel centesimo è molto ampio se visto dal punto psicologico.
DOTAZIONE: consiste nella discrepanza tra la valutazione che si da ad un bene nel
caso in cui lo si possieda e la valutazione che si da dello stesso bene nel caso in cui
non lo si possieda. Si tende a valutare di più un bene che già si possiede, ovvero che
fa parte della nostra dotazione. Questa anomalia è causata dall’incapacità delle
persone di considerare il costo opportunità del bene che si possiede (che consiste al
denaro in cui si rinuncia non vendendolo) allo stesso modo dei costi vivi che occorre
affrontare per acquistare un bene che non si possiede. La spiegazioni di questo
fenomeno vuole che le persone interpretino i costi opportunità come mancati
guadagni e i costi vivi come perdite: il principio euristico dell’avversione alle perdite
darebbe quindi luogo all’effetto dotazione.
AVVERSIONE ALLE PERDITE: le persone valutano maggiormente una perdita
rispetto a un guadagno equivalente. Esempio; quanto pagheresti per questa penna? Ti
regalo questa penna, quanto vorresti in cambio per cederla a qualcun altro? il
beneficio di un guadagno è inferiore, in valore assoluto, al sacrificio di una perdita.
ECCESSO DI SCELTA: con l’aumentare del numero delle scelte offerte, aumenta la
tendenza delle persone a evitare di prendere qualsiasi decisione, e in generale si
riduce la focalizzazione sull’obiettivo da raggiungere.
ANCORAGGIO: le stime delle persone sono influenzate dai dati che vengono loro
preventivamente presentati, anche quando sanno che tali dati sono irrilevanti o falsi.
Valutazioni e scelte sono influenzate dall’ancoraggio ad un valore iniziale, e
continuano mediante aggiustamenti successivi. Anche se quell’informazione è
sbagliata, noi la ancoriamo in memoria e ci rimane impressa. Avere un prezzo iniziale
alto, fa si che poi tutte le altre informazioni le paragono a quel parametro (parametro
= benchmark).
L’effetto ancoraggio ha particolarmente rilevanza nel periodo del saldi. Il saldo è
rilevante perché ci ricorda la distanza tra il prezzo iniziale e il prezzo in saldo. Ciò vale
anche nella contrattazione.
Adesso tutti i biscotti e le merendine vendute sono senza olio di palma; da quando ha
iniziato a circolare l’idea che questo prodotto faccia male alla salute (e non solo alla
natura) tutte le imprese lo hanno tolto dai loro prodotti perché hanno visto un picco
nelle vendite delle imprese che sostenevano di non utilizzarlo. Ciò è coerente con
l’ancoraggio.
RAPPRESENTATIVITA’/DISPONIBILITA’: le persone sono maggiormente influenzate
da episodi o esperienze facili da ricordare, spesso perché hanno lasciato il segno o si
sono verificati di recente.
Disponibilità Valutazioni e scelte sono influenzate dalla facilità con cui le
informazioni possono essere richiamate in memoria. Se parliamo del mercato delle
cole, ci viene in mente subito la Coca Cola, e utilizziamo questo bias per semplificarci
la scelta.
Rappresentatività Valutazioni e scelte sono influenzate dalla somiglianza di oggetti
ed eventi con categorie preesistenti in memoria. Si da un significato a una forma.
Quando scelgo come costruire il logo grafico di un’impresa, devo comunicare
informazioni in linea con il mio target cercando di facilitarne l’identificazione.
STATUS QUO: è la preferenza per lo stato attuale delle cose. Noi preferiamo sempre il
nostro stato attuale delle cose. Lo status quo viene preso come punto di riferimento,
ed ogni modifica di tale base è percepita come una perdita. Le persone spesso
rimangono nello status quo, anche se farlo è meno conveniente. Se sono un cliente di
un certo bene/servizio, finché non mi trovo in condizione di insoddisfazione non
cambierò la situazione.
Esempio l’operatore telefonico; ci sono persone dove lo status quo è un bias
centrale. Ci sono persone che per anni mantengono la stessa tariffa anche se non era
la più conveniente sul mercato.
VALUTAZIONE ERRONEA DELLE PROBABILITA: spesso le persone agiscono al
contrario rispetto a quanto previsto dal valore atteso. Quando un evento è poco
probabile, noi non ragioniamo in modo razionale e sovrastimiamo la probabilità che
quello accada (caso delle slot machines/gratta e vinci). Se chi usa le macchinette
sapesse la probabilità di vincere, non giocherebbe. La ragione per cui esistono slot
machines è basata sul fatto che gli individui non sanno capire la probabilità di
accadimento della vincita.
Ciò vale anche al contrario: vado veloce in auto perché sono convinto che non ci
saranno autovelox.
AVVERSIONE PER IL RIMPIANTO: Le persone non amano prendere decisioni che in
seguito potrebbero rimpiangere. Cerchiamo di evitare la sensazione di rimpianto e
spesso rimandiamo le decisioni, a volte anche per tempi molto lunghi, per evitare di
dover provare questa sensazione. Ad esempio, scegliendo di non vendere una
posizione in perdita, un operatore di borsa può rimandare la sensazione di rimpianto.
La ricerca dimostra che i traders sono 2 volte più propensi a vendere una posizione
vincente troppo presto e una perdente troppo tardi, il tut