Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 137
Appunti di macroeconomia Pag. 1 Appunti di macroeconomia Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di macroeconomia Pag. 91
1 su 137
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

SALARI E OCCUPAZIONE

Concorrenza perfetta: è una forma di mercato caratterizzata dall'omogeneità del prodotto e da un alto numero di imprese che pertanto non sono in grado di influire sul prezzo. In concorrenza perfetta le singole imprese, essendo numerose e offrendo prodotti identici, controllano soltanto una quota infinitesimale dell'offerta complessiva e non hanno alcuna influenza sul prezzo. Il prezzo viene stabilito dalle "Forze del mercato", ossia dall'insieme degli operatori che agiscono dal lato della domanda e da quello dell'offerta. Dato il prezzo la singola impresa, punterà a massimizzare il profitto ampliando la produzione sino a che il costo dell'ultima unità prodotta sarà uguale al prezzo stesso. In questa forma di mercato il prezzo di equilibrio deve essere superiore al costo medio variabile (CMV), ovvero deve essere pari a CMV più un margine di profitto lordo volto a coprire i

costi fissi e assicurare la remunerazione del capitale investito. Tale maggioranza è detta mark-up e sarà tanto più elevata quanto più alto è il potere di mercato delle imprese.

Concorrenza imperfetta: è una forma di competizione nella quale le imprese controllano il mercato, ovvero possono scegliere in qualche misura, il prezzo al quale venderanno i beni che producono. Questa forma di mercato è l'oligopolio, caratterizzata da prodotti differenziati, e è caratterizzato da un numero limitato di operatori, dunque le imprese sono in grado di decidere il prezzo dei propri prodotti: Queste cercheranno di fissare il prezzo in modo da ottenere il profitto più elevato possibile, tenuto conto sia delle caratteristiche della domanda e sia della possibile reazione dei concorrenti. In questa forma di mercato il prezzo di equilibrio deve essere superiore al costo medio variabile (CMV), ovvero deve essere pari al CMV più un margine di

Il profitto lordo è il guadagno che serve a coprire i costi fissi e garantire un rendimento al capitale investito. Questa maggioranza di profitto, chiamata mark-up, sarà tanto più alta quanto maggiore è il potere di mercato delle imprese.

Mark-up: è la quota di profitto che l'impresa aggiunge al costo medio per formare il prezzo dei prodotti.

Formazione del prezzo per l'intera economia: P = costo medio variabile (CMV) + margine di profitto lordo (MPL). Il livello dei prezzi dipende direttamente dal salario nominale e dal mark-up, mentre è correlato inversamente alla produttività del lavoro (a).

Costo medio variabile (CMV): Il costo medio del lavoro è dato dal costo del lavoro per unità di prodotto (CLUP), ovvero dal rapporto tra la retribuzione del lavoro (per semplicità, il salario W) in termini nominali e la produttività media del lavoro (a). Quindi CMV = W/a.

Costo del lavoro per unità di prodotto

(CLUP): è dato dal rapporto fra la retribuzione lorda e la produttività media del lavoro.

Se indichiamo con z il Mark-up MPL=zCMV

Produttività del lavoro: è data dal rapporto tra la quantità di beni prodotti e la quantità di lavoro impiegato. Per ipotesi semplificatrice supponiamo che nel breve periodo la produttività del lavoro resti inalterata.

Salario nominale e livello dei prezzi: Il salario nominale è la remunerazione in forma monetaria che il lavoratore riceve come corrispettivo della sua attività.

Il salario nominale è rigido verso il basso dal momento che in caso di disoccupazione la tendenza a ridurre le retribuzioni è impedita o perlomeno frenata dal vincolo contrattuale.

In caso di piena occupazione e di concorrenza tra i datori di lavoro, i lavoratori saranno disponibili ad accettare una retribuzione superiore a quella stabilita dal contratto.

In un'economia moderna la retribuzione del lavoro è

Il salario è frutto di una contrattazione collettiva tra i datori di lavoro e i dipendenti dell'impresa, rappresentati di norma dai loro sindacati. La contrattazione può avvenire al livello della singola azienda o per un'intera categoria (metalmeccanici, addetti al commercio, lavoratori dell'edilizia, dipendenti della Pubblica Amministrazione). Il salario non è fissato liberamente dal mercato in base alle leggi della domanda e dell'offerta, ma è frutto di una trattativa che coinvolge soltanto i cosiddetti insider, ovvero coloro che hanno già un contratto da rinnovare con un'azienda. Sono invece esclusi gli outsider, ovvero i lavoratori disoccupati o in cerca di prima occupazione, che non partecipano direttamente alla fissazione del livello retributivo.

A livello matematico: Nd (è la domanda di lavoro delle imprese) FL (è la forza di lavoro disponibile). Se la domanda di lavoro delle imprese è inferiore o al limite uguale alla forza di lavoro disponibile, il salario sarà basso. Se invece la domanda di lavoro supera la forza di lavoro disponibile, il salario sarà alto.

Di lavoro disponibile, il salario è vincolato dal livello contrattuale W. Sino a che il sistema economico non raggiunge il livello della piena occupazione della forza di lavoro, il livello dei prezzi è dato, mentre rimangono indeterminati il livello dell'occupazione (N) e di conseguenza il prodotto (Y).

Data la forza di lavoro, si ottiene il prodotto di pieno impiego attraverso la funzione della produzione di breve periodo.

Labour-hoarding (tesoreggiamento del lavoro): Le imprese tendono a rinviare il più possibile il licenziamento dei lavoratori in esubero perché questo comporta elevati costi aziendali e sociali, e la difficoltà di far riacquisire le competenze specifiche maturate all'interno dell'azienda dai lavoratori al momento della ripresa economica. La conseguenza di questo comportamento definito (labour-hoarding ovvero tesoreggiamento del lavoro) è che la produttività del lavoro tenderebbe a diminuire (non ad aumentare) se

cade laproduzione e ad aumentare, invece nelle fasi della ripresa. In conclusionel’ipotesi che la produttività del lavoro sia costante nel breve periodo è quellache più si avvicina alla realtà.

Funzione della produzione: è la relazione tecnologica che mostra la quantitàdi produzione ottenibile con una data combinazione di fattori. La funzione dellaproduzione di breve periodo può essere ricavata dalla definizione di produttivitàmedia del lavoro a=Y/N. Dunque Y=aN (è la funzione di produzione di breveperiodo). In corrispondenza della piena occupazione della forza lavoro (N=FL),dove N è il livello di occupazione.

Funzione di offerta aggregata (AS): La funzione di offerta aggregata(dall’inglese Aggregate Supply) esprime la relazione matematica tra offertaaggregata di beni finali e il livello dei prezzi. Se l’economia è in uno stato disottoccupazione, i salari e i prezzi sono dati e la curva di

offerta è infinitamente elastica, ossia è orizzontale. Se viceversa ci si trova nel caso di piena occupazione, il prodotto potenziale è dato e l'offerta diventa verticale in corrispondenza di Y*. Lungo la funzione di offerta le combinazioni prezzo-quantità sono infinite.

Funzione di domanda aggregata (ADp): La funzione di domanda aggregata (dall'inglese Aggregate Demand) esprime la relazione matematica tra la domanda aggregata di beni finali e il livello dei prezzi. Per trovare la posizione di equilibrio del sistema è necessario ricorrere a tale funzione. La funzione ADp ha la forma di un'iperbole. Un aumento di M barrato (componente dell'equazione della domanda aggregata, che sta al numeratore) farebbe spostare la curva ADp verso l'alto. Mentre un aumento di A barrato (componente al denominatore) farebbe spostare verso destra l'asintoto verticale e quindi la curva stessa. Ambedue le manovre avrebbero un effetto

espansivo.
Domanda aggregata e prezzi nel breve periodo-Modello ADp-AS:
Funzione IS: mercato dei beni. Vederne l’equazione a pagina 227 del libro.
Funzione LM: attività finanziarie. Vederne l’equazione a pagina 227 del libro.
La domanda dei beni è influenzata negativamente dal livello dei prezzi. Y rappresenta la domanda di beni ed è negativamente correlato con il tasso nominale d’interesse i. Da i dipende la domanda di beni d’investimento delle imprese e la domanda di beni di consumo delle famiglie. quantità reale di
Il tasso d’interesse come mostra la funzione LM dipende dalla moneta M/P. Un aumento dei prezzi fa aumentare la domanda di moneta e quindi il tasso d’interesse, provocando così una caduta della domanda aggregata di beni. Il contrario si verifica nel caso di una diminuzione del livello dei prezzi. In altri termini le variabili Y (domanda aggregata) e P (livello dei prezzi) sono inversamente correlate.
Tra Y e Pesiste un legame inverso: ovvero un aumento del prezzo determina infatti una riduzione della quantità reale di moneta e quindi una caduta del prodotto. Caso keynesiano (LM orizzontale-trappola della liquidità): Il caso keynesiano si verifica quando il tasso d'interesse nominale ha raggiunto il suo livello minimo (al limite i=0) e quindi la domanda di moneta è infinitamente elastica al tasso d'interesse (ovvero h tende a infinito). La funzione di domanda aggregata si trasforma in una retta verticale, del tutto insensibile alle variazioni del livello dei prezzi. In questo caso la politica monetaria è inefficace e bisognerà adottare una politica fiscale (Vedere grafico pagina 229). Si ottiene lo stesso risultato Se si considera un altro caso keynesiano, quello corrispondente alla funzione IS verticale ovvero a b=0, dove b rappresenta la sensibilità dell'investimento al tasso d'interesse. In questo caso la politica monetaria è inefficace.

inefficacie e bisognerà adottare una politica fiscale.

Caso classico (LM verticale-teoria quantitativa della moneta): Il caso classico si verifica nell'ipotesi in cui h=0 (ovvero la domanda di moneta è insensibile al tasso d'interesse). La funzione di domanda aggregata in questo caso assume la forma di un'iperbole equilatera asintotica ai due assi. (Vedere grafico pagina 229).

Equilibrio tra domanda e offerta: L'equilibrio dell'intero sistema economico si ottiene dall'incontro della funzione di offerta AS con la funzione di domanda ADp. Se il prodotto di equilibrio Y0 è inferiore al prodotto potenziale Y*, si avrà di conseguenza un livello di disoccupazione pari a DIS= FL-N0. Dove DIS sta per disoccupazione, FL per forza lavoro e N0 sta per livello di occupazione. Le politiche più appropriate per raggiungere la piena occupazione sono principalmente due, quali:

  1. Soluzione keynesiana: volta a spostare la curva di domanda

aggrega

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
137 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bedo99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macroeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Palestrini Antonio.