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DANTE- POETA E TEORICO: perché espresse nelle sue opere anche l'attenzione per le scelte linguistiche

Bruno Migliorini nella sua "Storia della lingua italiana" ha definito Dante il "padre" del nostro idioma nazionale. Le idee di Dante sul volgare si leggono nel Convivio e nel De Vulgari eloquentia, opere con cui Dante crea un progetto per nobilitare il volgare quanto il latino. Nel Convivio, il volgare diventa "sole nuovo" destinato a splendere al posto del latino per un pubblico che non è in grado di comprendere la lingua dei classici. Nel De vulgari eloquentia, la superiorità del volgare viene riconosciuta in nome della sua naturalità. È il primo trattato sulla lingua e sulla poesia volgare. Ripercorsa l'origine delle lingue, la grammatica delle lingue letterarie come quella del greco e del latino secondo Dante è una creazione artificiale dei dotti: intesa a frenare la continua mutevolezza degli idiomi.

Le realizzazioni di questa lingua vengono identificate nei modelli di stile a cui gli stilnovisti e Dante stesso guardavano con maggior ammirazione.

Per Dante centrale è l'episodio della torre di Babele che rappresenta il nodo centrale della storia linguistica dell'umanità: Dante descrive nel De vulgari l'empia impresa della torre, terza colpa fondamentale dell'incurabilis homo dopo il peccato originale in seguito a cui Dio decretò il diluvio: peccato di stolta superbia. Dante cerca una lingua:

  1. Illustre: raffinata e capace di illuminare i dotti
  2. Cardinale: punto di riferimento di tutte le altre lingue
  3. Aulica: alto registro e adottabile presso una corte regale
  4. Curiale: adatta all'amministrazione del potere politico

Non è possibile la creazione di una lingua illustre senza l'unità politica italiana. Dante coniugò sempre letteratura e politica.

Commedia (poesia narrativa)

Uso del PLURILINGUISMO:

utilizza le lingue per caratterizzare i personaggi. Uso di: latinismi, forestierismi, neologismi (creatore della lingua), scelte arcaizzanti. CONDENSA TUTTE LE SUE ESPERIENZE DI POETA: rime petrose (inferno) + rime stilnoviste. Nel suo complesso però si presenta come opera fiorentina. PETRARCA lirico per eccellenza. Poeta selettivo in fatto di lessico e stile, esclude molte parole usate da Dante. Genere + strettamente lirico. Gran parte della produzione è in: LINGUA LATINA. FA USO DI VERSI IN VOLGARE CHE DEFINISCE: "Rerum vulgarium fragmenta". Le postille ai testi poetici le faceva in latino, le poesie in volgare fanno parte di una convenzione raffinata e colta con tante figure retoriche. Fa ampio uso della mutazione dell'ordine regolare delle parole, anticipando il determinante rispetto al determinato. Canzoniere: 366 testi, 1 proemio + 1 testo per ogni giorno dell'anno. Prima scrisse singoli testi, poi il progetto che: in rime.

In vita e in morte di Laura Boccaccio

Scrive prosa e poesia

Inventore o uno dei primi autori del poema narrativo in ottave (strofe di 8 versi)

Uso della costruzione SOV per imitare il latino

Decameron

Raccolta di 100 novelle

Storie raccontate da 10 giovani fuggiti da Firenze per la peste del 1348

Racconti inseriti all'interno di una cornice di ambientazione campestre

Stile aulico

Cura della sintassi latineggiante per forme e per lessico

Nelle novelle: alternanza di registri colloquiali e bassi + inserti di lingue diverse dal fiorentino: veneziano, senese, napoletano

MODELLO PER LA LINGUA ESIBITA NELLA CORNICE

RICCA MINIERA DI MODULI DI PARLATO APPREZZATI DAL PUBBLICO A CUI L'OPERA SI RIVOLGE

La letteratura 300esca non può prescindere dai 3 grandi autori: Dante, Petrarca, Boccaccio

1313: Francesco da Barberino compone: "Documenti d'amore" testo enciclopedico in volgare

Menzionata per la prima volta la Commedia

Dantesca§- 1373: Antonio Pucci compone: “Il Centiloquio”: imitazione dantesca + narrazione storica- (à trasposizione in terzine della “Cronica” di Giovanni Villani (scrittore del 1340)- Diffusa la pratica di scrivere in volgare gli statuti cittadini

IL 400 UMANESIMO, BILINGUISMO E LETTERATURA DI CORTEà

- Già con Petrarca era emersa la FORZA CULTURALE E IL RECUPERO DEL LATINO

- Crisi del volgare: screditato dai dotti e non utilizzato da una prima generazione di umanisti (comeColuccio Salutati (1331-1406), che diffuse il suo stile latino elaborato sulla base dei modelliciceroniani)

- Il latino era preferito in quanto lingua nobile mentre il volgare veniva ritenuto accettabile soloper scritture pratiche e d’affari

- DISCUSSIONE SULLA NASCITA DEL VOLGARE:

Biondo Flavio:

  • Per lui al tempo degli antichi si parlava solo il latino
  • IL VOLGARE NACQUE DALLA CORRUZIONE PER COLPA DEI POPOLI BARBARI
  • La sua tesi ebbe grandi

Riscontri e anche l'appoggio di Pietro Bembo

Leonardo Bruni:

  • Per lui esistevano 2 livelli di lingua latina: colto e popolare
  • L'italiano deriva da quello popolare senza che i Barbari avessero un ruolo nel processo
  • La sua tesi venne travisata dai contemporanei

IL RILANCIO DEL VOLGARE E IL PRELUDIO DELL'UMANESIMO VOLGARE LO SI DEVE A LEON BATTISTA ALBERTI

LEON BATTISTA ALBERTI

  • Iniziò il movimento: UMANESIMO VOLGARE promozione della lingua
  • Creatore della: "PRIMA GRAMMATICA DELLA LINGUA TOSCANA" (1440) conosciuta anche come "Grammatichetta Vaticana"
  • Scopo: dimostrare che anche il volgare ha una sua struttura grammaticale ordinata, come ce l'ha il latino
  • Caratteristica della grammatica dell'Alberti è l'attenzione prestata all'uso del toscano del tempo
  • La promozione della lingua toscana raggiunse il suo apice con l'organizzazione del: CERTAME CORONARIO gara poetica in lingua volgare
ma la giuria di umanisti non diede il premioà àfacendo fallire il CertameUMANESIMO VOLGARE- Iniziatore: Leon Battista Alberti- FORTE RILANCIO DEL TOSCANO: lo si ebbe con Lorenzo de' Medici nel 1469 il toscano venneàpromosso culturalmente anche grazie a Cristoforo Landino (pubblicò un commento moderno allaCommedia Dantesca) e ad Angelo Poliziano- 1479: Landino pubblicò una traduzione della: Naturalis Historia di Plinio (testo difficile e ricco ditecnicismi)- Landino fu culture della poesia di Dante e di Petrarca fino al punto di introdurre la lettura diquesti autori persino nella cittadella universitaria- 1476: Federico d'Aragona (erede al trono di Napoli) si incontrò con Lorenzo a Pisa- Nell'anno successivo Lorenzo inviò a Federico : UN PREZIOSO MANOSCRITTO DI POESIARAFFINATA DAI SICILIANI: LA RACCOLTÀ ARAGONESE- NELLA CORTE DEI MEDICI SI ASSISTE A UN' INNALZAMENTO DELLA LINGUA VOLGARE CHEDIVENTA UN COLTO

ESERCIZIO LETTERARIO + SI ASSISTE A UNA TRASPOSIZIONE SU UN PIANOCOLTO DI UN GENERE POPOLARE cioè il CANTARE CAVALLERESCO (forma poetica in ottave)- In questa trasposizione importanti sono: Luigi Pulci con il "Morgante" e "La poesia alla Burchia"- CREAZIONE DELLA STAMPA A CARATTERI MOBILI L'inventore è: Johann Gutenberg che stampò a Magonza nel 1454 una Bibbia Latina- Tutti i libri stampati entro il 1499 si chiamano: INCUNABOLIANGELO POLIZIANO- Le Stanze per la giostra- Poemetto in ottave- Tessere lessicali rare che derivano da fonti letterarie e volgari- Non era un "centone" né composizione di scarsa originalità né frutto di copia- MA: GIOCO D'INTELLETTUALE SOLLECITA IL LETTORE O L'ASCOLTATORE A RICERCARE LA ECOÀDEI PRECEDENTI CITATISCRIPTA: insieme di caratteristiche grafiche della lingua riferita a un territorio o a un luogo diproduzione- Nel 400: Le scriptae

mostrano una tendenza al conguaglio all'eliminazione dei tratti più visibilmente locali si evolvono verso forme di koinè- KOINÈ: una lingua scritta che mira all'eliminazione di una parte almeno dei tratti locali e raggiunge questo risultato accogliendo largamente latinismi e appoggiandosi anche al toscano- Formazione delle CANCELLERIE: luoghi in cui si concentrano coloro che sanno scrivere, principali produttori della lingua scritta punto dell'atlante in cui si formano comportamenti scrittori fissi- LA VICINANZA DI LATINO E VOLGARE CONDUSSE A ESPERIMENTI NOTI CON I TERMINI DI: Macaronico: consiste nella formazione di parole miste a una parola volgare può essere o applicata una desinenza latina scelta volontaria dello scrittore, a scopo comico, è realizzata mediante una tecnica che si può definire di abbassamento del tono Polifilesco: processo di latinizzazione del volgare portato

all’esasperazioneo Es. “Hypnerotomachia Poliphili” pubblicata da Aldo Manuzio: lingua stravagante e raran

MATTEO MARIA BOIARDO- L’Orlando Innamorato- Opera in lingua koinè padana- Non possediamo nemmeno le prime 2 edizioni- Lo leggiamo nell’edizione del 1487

JACOPO SANNAZZARO- L’Arcadia- Prima prosa d’arte scritta fuori dalla Toscana

LA LETTERATURA RELIGIOSA- Molte raccolte di laudi- Sacre rappresentazioni teatrali- Attività di predicazione: si rivolgeva al popolo e quindi aveva bisogno del volgare- Tra i predicatori spicca: San Bernardino da Siena usa una lingua semplice e colloquialeà- Il fatto stesso che i predicatori si muovessero da luogo a luogo e facessero esperienza di un pubblico sempre diverso, li spingeva a raggiungere il possesso di un volgare che fosse in grado di comunicare al di là dei confini di una singola regione- Prima edizione di un testo: EDITIO PRINCEPSIL 500 (anche Tasso indistinguibile per la sua

lirica)
à- SECOLO DELLA DEFINITIVA AFFERMAZIONE DEL VOLGARE
- SECOLO DELLE GRAMMATICHE E DELLA REGOLAMENTAZIONE DEL VOLGARE
- 1501: nasce il corsivo a stampa il corsivo aladino noto ora come "ITALICS"
àPIETRO BEMBO
- Iniziatore del Petrarchismo
- Posizione classicista
- Traduce il "Rerum Volgarium Fragmenta" di Petrarca in volgare
- Primato del volgare sul latino
- Rese il Canzoniere di Petrarca il modello concluso e perfetto da cui i poeti del 500 potevano edovevano ricavare temi e forme espressive
- Requisito necessario per la nobilitazione del volgare era il: TOTALE RIFIUTO DELLA POPOLARITÀ àx questo motiv
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
31 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chiara1515 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Rossi Fabio.