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N V SP
/ \
in SN
/ \
Art. N
Luisa va a Roma. F
/ \
SN SV
| / \
N V SP
/ \
P SN
\
N
Queste due frasi non possono avere la stessa struttura profonda e ciò si risolve con la terza categoria, quella della
Proiezione Massima che sta tra quella lessicale e quella grammaticale.
Quelle(determinante) ragazze alte.
SN SN
/ | \ / \
Det. N SA strutt. errata Det. SN / \
N SA
Teoria “X Barra”
X + compl. (espansione)
X = categoria lessicale con barra di espansione
X > X + Compl. oppure X > X + aggiunto
X > Specif + X (proiezione massima)
Quelle ragazze alte. N
/ \
Det. N
/ \
N A
Luisa | va a Roma | V
|
V
/ \
V P
|
4 P
/ \
P N
|
N
|
N
Luisa | corre nel prato | V
|
V
/ \
V P
|
P
/ \
P N
/ \
det. N
|
N
Elementi obbligatori > nucleari
Elementi facoltativi > circostanziali (nel prato) aggiunti
Il complemento è fratello del verbo (es. andare + a Roma) relazione semantica forte con la testa lessicale.
- Aggiunti + verbo > relazione debole
Luisa | va a Roma con il treno | V
|
V
/ \
V P
/ \ |
V P P
| / \
P P N
/ \ |
P N N
| / \
N Art. N
|
N
Mario | costruisce le case di mattoni con la gru |
Ilaria | mangia la pasta con le cozze con le mani | 5
Frase minima > elementi nucleari
V doppia barra = struttura sintagma verbale
Aggiunzione alla Chomski > l’aggiunto si aggiunge ad una categoria uguale all’aggiunto cioè l’aggiunto in quanto tale
non dà origine ad una categoria diversa come fa il complemento.
I complementi si distinguono dagli aggiunti per il legame con la testa lessicale (compl > forte, aggiunto > debole) e c’è
una selezione lessicale.
I modificatori dei verbi sono gli avverbi
I modificatori dei nomi sono gli articoli.
Accanto al problema dell’ambiguità, ci sono dei casi opposti in cui due strutture differenti hanno la stesso significato:
Attiva e Passiva.
Le regole di riscrittura devono avere
X + complemeto è uguale a X barra, + specificatore è uguale a X doppia barra e quindi
X doppia barra > specif + X barra
X barra > X + compl.
Tutto ciò che può essere soppresso si comporta come un aggiunto e non come un complemento, ma non solo. Per
capire questo è necessario vedere la relazione semantica se c’è una relazione lessicale stretta, è complemento. Es.:
Casa di mattoni (complemento), di Carlo (aggiunto).
Luigi | ha inseguito un malvivente con la pistola con l’auto |
Con la pistole è l’aggiunto perché potrebbe esserci prima, per esempio incallito e quindi in posto sarebbe occupato.
Schema con complemento
Schema con complemento e aggiunto 6
Adesso consideriamo il soggetto e sarebbe F ma così perdiamo simmetria.
/ \ N V
Argomento interno > gruppo verbale
Argomento esteno > gruppo al di fuori di esso
Il verbo porta la traccia di ciò che avviene intorno ad esso, mostra l’accordo con il soggetto, mostra la temporalità della
frase, tuttavia queste caratteristiche non sono esclusive del verbo ma la relazione tra soggetto e verbo. Per il tempo ne
risente tutta la frase. Caratteristica specifica dell’italiano ruotare intorno al verbo.
Nuova categoria FLESSIONE che non è una testa lessicale ma una serie di funzioni grammaticali, quindi è detta Testa
Funzionale.
FLESS > FLESS + compl.
FLESS > FLESS + spec.
Quindi una fraase seguirà questo schema:
Esempio: L’amico di Luisa va a Roma con la macchina
Come fare frasi complesse?
I meccanismi ricorsivi permettono di formulare frasi all’infinito. Ci vuole un meccanismo che si permetta la
complementazione frasale (una frase dentro l’altra).
I complementatori sono gli elementi di raccordo fra la proposizione e la sua subordinata.
Es.: Luigi dice la verità (compl. oggetto); Luigi dice (frase matrice) che Mario parte (compl. oggetto) (frase subordinata).
Grammatica > struttura modulare - sintassi - semantica
Sintassi > modulo componente di base (X barra) > modulo trasformazioni non creano strutture devono prendere un
costituente e spostarlo in una posizione già esistente.
Luigi dice che Mario parte 7
Chi e le parole interrogative hanno le caratteristiche di essere spostate dalla posizione in cui viene generato (post-
verbale) e andare nello specificatore di COMP (regola del WH).
Nei pronomi personali quando diventa complemento “te” e perde il “caso”. Es.: Ho visto te; dipende dalla posizione dove
viene generato. Tre elementi possono assegnate il caso: FLESS - VERBO - PREPOSIZIONE. Nel latino, il caso è
visibile (dominus, dominum ecc.)
Irene taglia il pane con il coltello
Ci sono parole che non hanno un referente: di, ciao, streghe, ippogrifo.
De Sassoure > ided ???
Oppure parlare di significato che non risiede tutto nell’espressione stessa anche in inferenza che parte dalla logica e
altri meccanismi...
Linguaggio = deve avere una sintassi e una semantica, cioè regole per costruire e regole per interpretare. Formula ben
formata, insieme di elementi di base usati dalla formula per costruire espressioni più complesse; le preposizioni
atomiche che per noi non sono scomponibili in parti più piccole es.: oggi piove. Ci interessa solo il valore di verità. “p” è
una proposizione qualsiasi, elemento base del linguaggio so solo che può essere vera o falsa. “q” uguale a “p”. Il
linguaggio è composto da un insieme di proposizioni atomiche più i connettivi che servono a mettere insieme le
preposizioni atomiche. L’insieme si chiama Preposizioni molecolari.
Semantica di tipo logico
Logica > intersse di tipo strumentale, si occupa del modo in cui alla proposizioni viene attribuito un valre di verità cioè il
legame con lo stato del mondo. Attraverso le proposizioni individuiamo uno stato possibile del mondo. Ci interessa il
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suo essere vero a falso non nel fatto in sè, ma quando la combiniamo ad altre proposizioni; non partire dal significato
ma dal loro valore di verità. Ci interessano proposiz atomiche, non analizzate di cui conosciamo solo il valore di verità.
Un sistema di logica che riesce ad assegnare qual è il valore di verità di una proposiz composta tenendo presente solo
il valore di verità delle proposizioni che la compongono > sistema vero funzionale.
Simboli di base = proposizioni atomiche
p, q, r, = simboli proposiz base, formule ben formate, frasi grammaticali.
Connettivi: = non, = e, V = o, = se...allora, =è equivalente
Se p è una formula ben formata, allora p è una f.b.f. (cioè costruita secondo la sintassi del mio linguaggio, ma non è
detto che si vera o falsa).
Se p è una f.b.f. e q e una f.b.f. allora p q è una f.b.f.
Se p è una f.b.f. e q e una f.b.f. allora p q è una f.b.f.
Se p è una f.b.f. e q e una f.b.f. allora p q è una f.b.f.
Se p è una f.b.f. e q e una f.b.f. allora p q è una f.b.f.
È un sistema ricorsivo e quindi infinito, es. (p q) r;
anche queste espressioni risentono di un’ambiguità di struttura superficiale p (q (r s)).
Logica strumento linguistica
logica oggetto linguistica perché è linguaggio speciale
((p q) p) q
il non è monoargomentale =
biargomentali sono :
tavola di verità: p q
V F
F V
Esempio: Per fare il concorso bisogna essere laureati in lettere e avere la cittadinanza italiana.
( : vera solo quando entrambe sono vere)
p q
p q p q
V V V
V F F
F V F
F F F
Lo scopo è dare tutte le possibilità di vero o falso alle proposizioni in questione, numero simboli di base elevato a “n”
dove “n” è la lughezza es. p q due simboli di base al 2 come potenza ( 2 4 8 16 32 alla 5ª)
REGOLA: numero di simboli elevato al numero di spazi (proposizioni) che devono occupare: 2 alla 3ª dove 2 è vero o
falso e 3ª è p,q,r.
Cogliere il significato delle espressioni in virtù della loro forma.
p q p q
V V V : falsa solo quando le 2 proposiz sono entrambe false
V F V
F V V
F F F
se...allora connettivo dell’implicazione: se piove prendo l’ombrello
p q p q
V V V : falsa solo quando p è vera e q è falsa
V F F
F V V
F F V
Nelle frasi interrogative e per i comandi non si può applicare questa logica.
Ogni connettivo ha una tavola di verità. 9
- Ci sono solo due casi in cui l’ordine delle propos è rilevante: 1- per la sensatezza della frase (morì e si stese sul letto),
quindi l’ordine non appartiene alla “logica” ma alla “progmatica”. 2- “perché” non è vero funzionale (la propos ottenuta
con esso ha un volore di verità dipendente esclusivamente dal valore di verità di tutta la frase: questo caso è vero
funzionale.
In latino VEL include la possibilità che entrambe siano vere (inclusiva)
AUT esclude la possibilità che entrambe siano vere (esclusiva)
Es. marco è a Roma o a Parigi > la o esclusiva prevede che sia vera o una o l’altra oppure nè una nè l’altra; commettivo
“o” asclusiva = V.
p q p q (p q) (p q)
V V F V F F V
V F V V V V F
F V V V V V F
F F F F F V F
Il connettivo equivalenza avrà questa tavola di verità: (es. se piove prendo l’ombrello - solo se piove lo prendo)
p q (p q) (p q) (q p)
V V V V V V V
V F F V F F V
F V F V V F F
F F V V V V V
Tautologia = espressioni vere per qualsiasi assegnazione di verità io faccia
Soddisfacibili =
Contraddittorie =
Condizione sufficiente x qualcosaltro (è sufficiente che si verifichi p perché si verifichi q)
p q se è vero p allora è vero q
se n è divisibile per 4 (p) allora n è pari (q) : questa è un’implicazione ma non è necessaria, in questo caso è necessario
che q p.
L’implicazione e l’equivalenza traducono in logica quella che vengono definite condizione sufficiente, condizione
necessaria.
p q p q
V V V
V F F
F V V
F F V
Tautologia prototipo > p q
Contraddizione > p q
Esercizi:
1) Calcolare il valore di verità (p q) ( p q)
p q (p q) ( p q)
V V F V V F F F
V F V F V F V V
F V V F V V V F
F F V F V V V V
2) Calcolare il valore di