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DEFINIZIONE DI LINGUA

La lingua è un codice che organizza un sistema di segni dal significante

primariamente fonico-acustico, fondamentalmente arbitrari ad ogni loro livello

e doppiamente articolati, capaci di esprimere ogni esperienza esprimibile,

posseduti come conoscenza interiorizzata che permette di produrre infinite

frasi a partire da un numero finito di elementi.

SINCRONIA E DIACRONIA

Indicano due diverse condizioni con le quali si può guardare alle lingue in

relazione all’asse del tempo.

Diacronia considerazione delle lingue e degli elementi della lingua lungo lo

sviluppo temporale, nella loro evoluzione storica.

Sincronia considerazione delle lingue facendo un ‘taglio’ sull’asse del

tempo, e guardando a come essi si presentano in un determinato momento.

Esempio di operazione diacronica: fare l’etimologia di una parola, cioè trovare

la parola di un’altra lingua precedentemente esistente e cercare di ricostruirne

la storia.

Esempio di operazione sincronica: descrivere il significato che hanno oggi le

parole in italiano.

La sincronia assoluta non esiste, perché la lingua è almeno in parte è

costantemente in movimento lungo l’asse del tempo.

LANGUE E PAROLE sistema astratto

La seconda importante distinzione è quella fra e

realizzazione concreta , che si è ripresentata secondo tre terminologie

principali: langue parole;

la coppia oppositiva e

 sistema uso;

l'opposizione fra e

 competenza esecuzione.

l'opposizione fra ed

 langue, sistema competenza

Con e si intende l’insieme di conoscenze mentali,

di regole che costituiscono la nostra capacità di produrre messaggi in una certa

lingua e sono possedute come sapere inconscio, in ugual misura da tutti i

membri di una comunità linguistica idealmente omogenea.

parole, uso esecuzione

Con ed si intende l’atto linguistico individuale, la

realizzazione concreta di un messaggio verbale in una certa lingua.

Norma costituisce il filtro tra la coppia ‘langue e parole’, specificando quali

sono le possibilità del sistema che vengono attualizzate nell’uso dei parlanti. In

italiano sia, per esempio, la formazione di nomi a partire da verbi.

Ciò che interessa il linguista è la langue (il sistema): per studiare e svelare la

langue, il linguista deve però partire dalle parole. Porre al centro dell'attenzione

del linguista la langue significa porre l'astrazione e l'idealizzazione.

PARADIGMATICO E SINTAGMATICO

La terza distinzione è fra asse paradigmatico e asse sintagmatico.

Asse paradigmatico riguarda le relazioni a livello del sistema. Fornisce i

serbatoi da cui attingere le singole unità linguistiche.

Asse sintagmatico riguarda le relazioni a livello delle strutture che

realizzano le potenzialità del sistema. Assicura che le combinazioni di unità

siano formate in base alle restrizioni adeguate per ogni lingua.

L’organizzazione secondo dei principi dell’asse paradigmatico e dell’asse

sintagmatico è importante in quanto dà luogo alla diversa distribuzione degli

elementi della lingua.

LIVELLI DI ANALISI DELLA LINGUA

Sono quattro, stabiliti in base alle tue proprietà della biplanarità e della doppia

articolazione, che identificano tre strati diversi del segno linguistico:

Significante inteso come significante fonetica e fonologia.

 

Significante in quanto portatore di significato morfologia e sintassi.

 

Strato del significato semantica.

 

Sotto livelli secondari: grafematica, pragmatica e testualità.

FONETICA

Il significante primario della lingua è di carattere fonico-acustico: suoni e

rumori, onde sonore che passano attraverso l’aria.

Fonetica parte della linguistica che si occupa di questi aspetti, che quindi

tratta la componente fisica, materiale della comunicazione verbale. Si

suddistingue in tre campi principali:

Fonetica articolatoria studia i suoni del linguaggio in base a come

 

vengono articolati.

Fonetica acustica studia i suoni del linguaggio in base alla loro

 

consistenza fisica e modalità di trasmissione.

Fonetica uditiva studia i suoni del linguaggio in base a come vengono

 

ricevuti, percepiti e decodificati dal cervello umano.

APPARATO FONATORIO E MECCANISMO DI FONAZIONE

I suoni del linguaggio vengono prodotti mediante l’espirazione, quindi con un

flusso d’aria ‘egressivo’: l’aria muovendosi dai polmoni attraverso bronchi e

trachea raggiunge la laringe. Esistono suoni che si producono attraverso

l’inspirazione.

Nella laringe l’aria incontra le corde vocali, che sono due pieghe della mucosa

laringea, che durante la normale respirazione sono rilassate e separate, mentre

nella fonazione possono contrarsi e tendersi avvicinandosi l’una all’altra e

riducendo o bloccando il passaggio d’aria.

Meccanismo laringeo rappresenta il momento fondamentale della

produzione dei suoni del linguaggio, dà luogo alla voce nelle diverse

manifestazioni.

Frequenza fondamentale numeri dei cicli di chiusura e apertura della rima

vocale (spazio fra le corde vocali). E’ un parametro acustico misurato in Hertz e

corrisponde all’ “altezza dei suoni”.

Il flusso d’aria passa poi nella faringe e poi nella cavità orale. Nella parte

superiore della faringe, la parte posteriore del palato da cui pende l’ugola, può

lasciare aperto o chiuso il passaggio che mette in comunicazione faringe e

cavità nasale.

Nella cavità orale svolgono importanti funzioni vari organi: lingua (in cui si

distinguono radice, dorso e apice), palato (e palato molle), gli alveoli, i denti e

le labbra. Importante anche la cavità nasale.

Parametri fondamentali per la classificazione dei suoni del linguaggio:

Luogo in cui viene articolato un suono;

 Modo di articolazione;

 Contributo della mobilità di singoli organi.

In base al modo di articolazione abbiamo una prima opposizione fra i suoni del

linguaggio:

Suoni prodotti senza la frapposizione di ostacoli che creano perturbazioni

 al flusso d’aria fra la glottide e il termine del percorso (vocali);

Suoni prodotti mediante la frapposizione di un ostacolo parziale o totale

 al passaggio d’aria in qualche punto del percorso (consonanti).

I suoni prodotti con simultanea vibrazione delle corde vocali accostate e tese

sono detti sonori, i suoni prodotti senza vibrazione delle corde vocali separate

sono detti sordi.

CONSONANTI

Modo di articolazione

Sono caratterizzate dal fatto che vi è frapposizione di un ostacolo al passaggio

dell’aria.

Si riconoscono due grandi classi di consonanti: occlusive e fricative. Occorre

distinguere le approssimanti dalle fricative, in cui l’avvicinamento degli

organi non produce un fruscio debole come nelle fricative. Sono approssimanti

le semiconsonanti e le semivocali.

Affricate suoni la cui articolazione inizia come un’occlusiva e termina come

fricativa.

Per alcuni tipi di consonanti intervengono, oltre al grado di chiusura del canale,

anche fattori come movimento della lingua o partecipazione della cavità

nasale:

Laterali l’aria passa solo ai due lati della lingua;

 

Vibranti rapidi contatti intermittenti tra lingua e un altro organo

 

articolatorio.

Nasali passaggio dell’aria anche nella cavità nasale.

 

Le consonanti possono essere caratterizzate anche in base ad altri parametri,

come ad esempio l’energia articolatoria con la quale vengono prodotte, che

danno luogo a consonanti ‘forti’ (occlusive sorde) o più ‘leni’ (approssimanti).

Luogo di articolazione

Le consonanti vengono classificate anche in base al punto dell’apparato

fonatorio in cui sono articolate:

Bilabiali prodotte dalle labbra o tra le labbra;

 

Labiodentali prodotte fra l’arcata dentaria superiore e il labbro

 

inferiore;

Dentali prodotte a livello dei denti;

 

Palatali prodotte dalla lingua vicino o contro al palato duro;

 

Velari prodotte dalla lingua contro o vicino al velo;

 

Uvulari prodotte dalla lingua contro o vicino l’ugola;

 

Faringali fra la base della radice della lingua e la parte posteriore della

 

faringe;

Glottidali prodotte direttamente nella glottide, a livello delle corde

 

vocali.

VOCALI

Sono suoni prodotti senza che si frapponga alcun ostacolo al flusso d’aria nel

canale orale. Le vocali sono caratterizzate dalle diverse conformazioni che

assume la cavità orale a seconda delle posizioni che prendono gli organi (in

particolare la lingua) al passaggio dell’aria. Per classificare le vocali occorre

infatti far riferimento alla posizione della lingua e al suo grado di:

avanzamento e arretramento possono essere: anteriori (articolate con

 la lingua in posizione avanzata), posteriori (articolate con la lingua in

posizione arretrata) e centrali.

innalzamento o abbassamento possono essere: alte, medie (con

 

distinzione tra medio-alte e medio-basse) e basse.

La posizione in cui vengono articolate è rappresentata da uno schema, il

trapezio vocalico. u i

a

Le vocali realizzate con passaggio contemporaneo dell’aria nella cavità nasale

sono dette nasali.

Approssimanti

Suoni con modo di articolazione intermedio tra consonanti fricative e vocali,

cioè con frapposizione di un ostacolo appena percettibile al flusso d’aria. Fra le

approssimanti vi sono suoni molto vicini alle vocali che vengono chiamati

semivocali (o semiconsonanti). A differenza delle vocali, le semivocali non

possono costituire l’apice di sillaba.

Trascrizione fonetica

Nei sistemi alfabetici delle lingue europee ogni singolo suono viene reso da un

particolare simbolo grafico. Le grafie alfabetiche non sono coerenti e univoche;

non c’è rapporto tra suoni e unità grafiche.

A uno stesso singolo suono possono corrispondere grafemi differenti: in

 italiano, per esempio, il suono della ‘c’ di ‘cane’ può essere rappresentato

dalla ‘c’ e dalla ‘q’.

Un singolo suono può essere reso da più grafemi combinati: ad esempio

 ‘sci’ o ‘ch’.

Ad uno o più grafemi in una parola può non corrispondere alcun suono: in

 italiano è il caso della lettera ‘h’.

L’analisi linguistica deve sempre basarsi sull’immagine fonica delle parole.

l’Alf

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
31 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiaraci_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale 1 a e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Cerbasi Donato.