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XIII-XVI.- Ambito commerciale anfora unità di peso o capacità + numero > a.

Con questo valore è tuttora in uso nelle transazioni di borsa via internet. In Italia, come "rappresentante" della lettera a, viene usato, presumibilmente come equivalente di Addì.

Il linguaggio umano nasce permeato di materialità biologica e culturale: sistema complesso adattivo utenti > è in grado di cambiare in seguito all'esperienza e che si modella in rapporto a bisogni degli individui e di funzionare in contesti diversi, anche impervi, come può essere l'uso di nuovi canali di trasmissione.

Durante tutta l'evoluzione semiologica della specie la comunicazione umana ha saputo adattarsi a diversi tipi di canale e all'interazione tra più canali contemporaneamente. La multicanalità non è un'invenzione del XX secolo ma fa parte del patrimonio semiologico della specie.

Alcuni esempi:

- Effetto McGurk (McGurk &)

MacDonald: riportano su una rivista i risultati di alcuni esperimenti che provano la forte influenza della percezione visiva sulla percezione uditiva; quello che noi vediamo influenza quello che noi sentiamo. - Apprendimento di lingue straniere e la vista insieme per applicare - Effetto cocktail party (Cherry): integriamo l'aditoun'attenzione selettiva su un particolare tipo di voce e di riconoscerla in un ambiente. Non tutta la comunicazione umana è multicanale. La monocanalità sembra più il frutto di innovazioni tecnologiche che riducono la ridondanza el'impiego di energia per la comunicazione, concentrando tutta la carica di informazione su un unico canale massimizzandone l'efficienza. Per Valeri la scrittura non nasce come una tecnica per rappresentare meramente una lingua nella sua forma fonica, ma, al contrario, come un codice comunicativo per superare i limiti del linguaggio nello spazio e nel tempo. In ogni caso qualsiasi comunicazione

Avviene sempre in un contesto extralinguistico che gli utenti interpretano in modo da trarne significato, più o meno consapevolmente. Dal canale alla modalità di comunicazione

Canali diversi comportano diversità di modalità enunciative (diversi canali per comunicare) alle quali gli utenti reagiscono scegliendo le strutture ad esse più compatibili. Le scelte linguistiche non sono quasi mai strettamente dipendenti dall'uso di un canale in senso stretto, ma dal fatto che il sistema di trasmissione, in questo caso l'essere umano, l'anello di congiunzione tra lingua e canale, determina quali sono le migliori scelte possibili per quel canale.

L'uso dei vari canali comporta inevitabilmente modalità di comunicazione diverse associate a scelte linguistiche ricorrenti.

Esempio: Abbiamo il canale fonico-udito con aggiunta quello visivo. Modalità privilegiata in presenza, in cui c'è uno scambio di produzione e ricezione.

Si crea un dialogo. Modalità del parlato-parlato. Grafico-visivo la modalità è in absentia perché chi scrive è normalmente solo e scrive a distanza alla persona. È un monologo. Modalità privilegiata dallo scritto-scritto. Alle diverse proprietà del canale sono connesse modalità di produzione e ricezione. Normalmente la comunicazione parlata è un processo continuo che avviene in tempo reale, in cui emittente e ricevente sono compresenti con ruoli sempre interscambiabili: il dialogo è il sistema di modellizzazione primario. La scrittura nasce e si sviluppa per la comunicazione monologica e a distanza. Il processo di produzione e ricezione è discontinuo e offline. I testi prodotti attraverso i due canali sono associati a modalità di comunicazione diverse. La conseguenza più evidente si ha nella struttura dei testi prodotti. La continuità del processo di produzione e ricezione del parlatoproduce testi discontinui >costruzione del senso anche sul piano verbale, attraverso i fenomeni di disfluenza, l’uso di porzioni verbali brevi, adeguate alla produzione online che non può fare affidamento ad una memoria esterna.- Il processo discontinuo o di redazione del testo è normalmente del tutto privato e permette di presentare al nostro destinatario un testo continuo privo di disfluenze e incertezze che non presenta nessun segno di discontinuità. 5I correlati linguistici Non esiste una relazione automatica e determinata tra canale, modalità di comunicazione e prodotto linguistico. Meglio 'costanti' del parlato e dello scritto per indicare le proprietà che contraddistinguono le strutture linguistiche delle due modalità e che rispondono a esigenze di compatibilità con il canale e la modalità di trasmissione. Non solo parlato e scritto La storia semiologica dell’uomo non esaurisce in un unico percorso che dal parlato

porta allo scritto, ma è caratterizzata da molteplici forme e risorse semiotiche multicanale e multimodali. Una rappresentazione più realistica deve quindi arricchirsi tenendo conto anche di altre modalità. I due criteri presi in considerazione ci permettono di inserire altre modalità di comunicazione che non sono né scritte né parlate e che troviamo insoddisfacente associare all'uno o all'altro. La multidimensionalità non è una proprietà che deriva dallo sviluppo tecnologico del XX secolo, ma appartiene alla storia biologica e culturale della specie. Non c'è un rapporto deterministico tra canale, modalità, grammatica e testi, piuttosto rapporto di covariazione costante > è possibile individuare dei principi basici di organizzazione che identificano classi di modalità che a loro volta sono associate a costruzioni linguistiche che si radicano nell'uso e contribuiscono a delineare

I confini della grammatica di una lingua. La naturale multimodalità della comunicazione umana rende irrealistico un modello in cui l'universo semiotico è interpretato come derivazione del parlato e della scrittura.

Nuove tecnologie e variazione diamesica. Lo sviluppo delle nuove tecnologie ha posto in una luce diverse tutta una serie di intersezioni tra usi scritti e usi parlati. A partire dagli anni 80 si sono avvicendate tutta una serie di definizioni che richiamano a questo come: written speech, writing conversation, ecc. Queste hanno in comune il fatto che questi testi che vengono prodotti attraverso queste nuove modalità sono scarsamente pianificati rispetto allo scritto scritto, hanno una serie di tratti informali tipici dei registri parlati e hanno un diverso grado di dialogicità a seconda delle forme di scambio.

L'etichetta CMC (computer mediating comunication) ha iniziato ad essere usata negli anni 80 e include tutte le forme di interazione mediata.

dai dispositivi elettronici. Si concentra soprattutto sui testi, come le mail o le chat a due utenti; grazie a queste due modalità è nata una prima distinzione tra sistemi sincroni e asincroni in base al fatto che ci fossero compresenti nello stesso momento i due o più interlocutori. I sistemi asincroni ottimizzano i tempi di trasmissione, ma non prevedono la trasmissione immediata tra il mittente e il destinatario. I sistemi sincroni, invece, prevedono la presenza, nello stesso momento, di due o più interlocutori, lo scambio avviene quasi in maniera sincrona. Negli anni '90, Internet conosce la svolta del web, che supporta lo scambio di file con diverse modalità. Nel 2000 nasce il web 2.0, chiamato anche web dinamico, che è caratterizzato dalla partecipazione degli utenti alla costruzione dei contenuti. Chi usa quel determinato strumento riesce a sua volta a creare contenuti. La telefonia mobile rivoluziona il panorama della comunicazione (SMS, poi piano

Piano arrivano Whatsapp, Messenger, Telegram, ecc. Con questi strumenti la scrittura si è in qualche modo miniaturizzata ed è diventata una miniatura appunto del testo scritto al quale eravamo abituati. Con i social network la comunicazione diventa sempre più frammentaria, intesa sia come dominio delle forme di scrittura brevi (i testi sono sempre più brevi), ma anche come pratica di costruzione di un profilo utente. La modalità di scrittura nata con internet mostra un'evoluzione costante dei sistemi di scambio, che evolvono nel tempo.

Con il tempo siamo arrivati ad un vero e proprio dialogo semi sincrono anche nei testi più scritti nel web. La scrittura viene piegata verso dei nuovi usi inediti, chiamati così perché gli usi digitali generano dei nuovi spazi comunicativi e dei nuovi usi semiotici del canale; lo stesso canale viene funzionalizzato per veicolare significati nuovi. La scrittura viene piegata a degli usi che non

Sono classificabili nelle categorie tradizionali. Le prime descrizioni di che caratteristiche hanno questi testi prodotti sul web si sono concentrati sugli elementi più evidenti:

  • Tachigrafie: scrittura rapida degli sms e delle mail, ecc.
  • Sui vari espedienti di simulazione del parlato: sulle emoticons, uso delle maiuscole, interiezioni, ecc.
  • Sulla deissi e sul lessico, con la progressiva analisi delle analisi delle scritture al cellulare.

Due categorie di studio consolidate:

  1. Migrazione nel web dei generi testuali tradizionali: come per esempio un articolo di giornale viene realizzato in modo diverso per il web.
  2. Collocazione della CMC rispetto al continuum scritto-parlato: dove si colloca questa scrittura mediata da media elettronici rispetto a continuum scritto-parlato. I primi studi ci dicono che si tratta di una varietà diamesica che ha una forma grafica, basata sul canale fonico-grafico, ma anche linguisticamente modellata sul parlato informale o trascurato; da un punto
di comunicare che ha portato con sé nuove forme di linguaggio. La scrittura digitale si è caratterizzata per l'uso di strutture più informali e per l'adozione di espedienti che imitano il parlato. In particolare, si è osservato un uso potenziato degli aspetti iconici, come le emoticon, e l'utilizzo di abbreviazioni come "nn" per "non" e "cmq" per "comunque". Questi elementi hanno contribuito a creare una varietà di lingua che in inglese è stata chiamata "Netspeak" da Crystal e in italiano è stata denominata "italiano digitato" o "e-italiano". Questo fenomeno ha influenzato l'architettura dell'italiano, portando a nuove collocazioni nello schema di Berruto. Con l'avvento del web 2.0, l'attenzione si è spostata sulla scrittura collaborativa e sui social network, introducendo ulteriori cambiamenti nel modo di comunicare. Testo formattato

scriver

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Publisher
A.A. 2020-2021
52 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alexiariva99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica digitale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Ghezzi Chiara.