Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
BOD;
• Distinzione impostata dal rapporto quantitativo BOD / N in alimentazione che individua e
definisce il rapporto quantitativo tra batteri nitrificanti ed eterotrofi;
• Consumo teorico di ossigeno:
Per la nitrificazione completa dell’azoto ammoniacale sono necessari 4.57 g O2 per
o grammo di NH4-N ossidato;
È noto che la massima velocità di rimozione in vasca si ottiene con concentrazioni di
o ossigeno intorno a 7 mg/l e che non conviene scendere al di sotto di 1-2 mg/l anche se
molti impianti lavorano a valori di 0.5 mg/l;
Queste reazioni avvengono con produzione di H+ e consumo di anidride carbonica,
o distruzione di 7.14 g di alcalinità (CaCO3) per g di azoto ammoniacale ossidato, con
possibili cali di pH. Assimilazione del nitrato
• NO3- e NH4+ sono le fonti di N per batteri e vegetali;
• 8 [H] + H+ + NO3- NH4+ +OH- + 2H2O;
• Batteri: la maggior parte ha enzimi per la nitrato assimilazione, che vengono sintetizzati
quando non c’è altra fonte di azoto che non NO3- , sia in aerobiosi che in anaerobiosi;
• La presenza di NH4+ reprime la sintesi degli enzimi della Nitrato riduzione assimilativa,
reazione che consuma molta energia;
• I 6 e- sono messi in gioco da NADPH2 nei Miceti e Batteri, da Ferredossina nei vegetali e
batteri;
• Enzima complesso oltre ai centri Fe-S contiene anche siti attivi Fe-Eme;
• Assomiglia alla nitrogenasi ed alla Solfito riduttasi perché trasporta 6 e- sul substrato.
Carico del fango Cf
• Parametro dimensionale che incorpora i concetti di biodegradabilità del liquame e di
efficienza di depurazione desiderata;
• “Quantità di massa organica biodegradabile che si può alimentare giornalmente riferita
all’unità di massa di fango attivo presente in vasca, senza peggiorare l’efficienza di
depurazione”;
Qi∗So kg BOD5 alimentato
Cf =
• V kg SS giorno
∗MLSS Tipologia impianti a fanghi attivi
• Gli impianti di depurazione a fanghi attivi possono essere suddivisi in tre grandi gruppi:
1. Processi convenzionai per la rimozione di sostanze carboniose;
2. Processi per la rimozione di sostanze carboniose e delle forme azotate;
3. Processi avanzati per la rimozione di sostanze carboniose, fosforo e azoto.
Solidi nel ricircolo e in vasca
• Da un bilancio dei solidi in entrata e in uscita dalla vasca di aerazione, trascurando la
crescita del fango e i solidi presenti nel liquame in ingresso, si può scrivere: (Qr + Qi) *
MLSS = Qr * SSr
Dove Qi e Qr = portata del liquame e del fango di ricircolo; MLSS e SSr = concentrazione di
solidi sospesi nel fango della vasca di aerazione e nel ricircolo
Qr∗SSr
MLSS= (Qr+Qi)
SSr = concentrazione di solidi sospesi nel fango di ricircolo, dipende dall’ispessimento nella
3
vasca di sedimentazione e, in genere, è compresa tra 6-12 kg/m
Ricerca di batteri ammonio ossidanti mediante sonde molecolari
• Sonde specifiche per:
Ammonio monossigenasi (amoA e amoB);
o Idrossilammina ossidoriduttasi (hao);
o Citrocromo c-554 (hcy).
o
• Southern blotting di DNA di ceppi AAO, tagliato con Eco RI ed ibridizzato a differenti
temperature (+ o – stringenti) hanno messo in evidenza questi geni funzionali, che hanno
subito un certo grado di differenziazione rispetto al ceppo tipo quale è Nitrosomonas
europea. Schema per la rimozione delle sostanze carboniose
• La sequenza di fenomeni che portano alla rimozione della sostanza organica (s.o.) per
mezzo dei fanghi attivi si può schematizzare nei seguenti 4 stadi:
1. Stadio chimico-fisico-biologico: bioadsorbimento e bioflocculazione da parte del fango
attivo del substrato disciolto;
2. Stadio di demolizione catalitica extracellulare, operata da esoenzimi che idrolizzano
sostanze polimeriche;
3. Due stadi:
a) Stadio di ossidazione aerobica: respirazione del materiale organico;
b) Stadio di sintesi nuove cellule batteriche.
4. Stadio di ossidazione del materiale organico inerte e cellulare in condizioni di minor
disponibilità di substrato.
Il rendimento di depurazione del BOD5 %
Concentrazione di BOD5 medio ingresso – concentrazione BOD5 medio∈uscita
=
η concentrazione BOD5 medio ingresso
• Verranno adottati Cf sempre più bassi se si vogliono ottenere η più spinti.
Denitrificazione
• Basi molecolari:
La distribuzione dei denitrificanti tra i procarioti non segue una distribuzione fissa;
o Tale reazione avviene in varie subclassi dei Proteobacteria ma si estende anche agli
o Archeobacteria quali alofili e ipertermofili;
La nitritoriduttasi è l’enzima chiave che conduce al primo intermedio gassoso della
o reazione. Al fine di produrre N2 la sua attività è complementata da due metallo enzimi
che utilizzano NO o N2O come substrato;
In un microrganismo denitrificante i tre complessi respiratori mantengono un certo
o grado di indipendenza, rispondendo a una combinazione di segnali esterni ed interni
secondo un’organizzazione modulare;
Geni denitrificanti sono assemblati in clusters:
o Nitrato respirazione (nar);
Nitrito respirazione (nir);
NO riduzione (nor);
N2O respirazione (nos);
La loro diversa distribuzione tra i vari ceppi porterebbe alle note divergenze
funzionali.
Denitrificazione può essere considerata come un assemblaggio di Nitrato respirazione,
o Nitrito respirazione associata a NO riduzione ed N2O respirazione:
NO3 NO2 NO N2O N2
• Per definire la concentrazione massima limite di ossigeno per garantire la denitrificazione, è
bene distinguere le condizioni microambientali delle immediate vicinanze delle membrane
batteriche dalle condizioni dell’ambiente liquido circostante:
Le prime richiedono l’assenza di ossigeno disciolto e un ambiente dell’ordine di -200
o mV;
Le seconde possono presentare talvolta anche concentrazioni di ossigeno disciolto >
o 0.5 mg/l e presentare un efficiente denitrificazione.
• Il processo mira alla rimozione della sostanza azotata, presente in fase acquosa sotto
forma di nitrati, e in parte nitriti, a opera di batteri eterotrofi facoltativi denitrificanti, che sono
in grado di trasformarla quasi interamente in azoto molecolare;
• Operata da molti generi batterici quali Pseudomonas, Micrococcus, Bacillus, Spirillum,
normalmente abbondanti nelle fasi ossidative dei depuratori biologici;
• Oltre il 90% dell’azoto totale viene rimosso per denitrificazione dissimilativa, mentre il
contributo dato dalla sintesi è abbastanza ridotto (4-10%);
• Durante il processo di riduzione dei nitrati ad azoto gassoso, avviene una produzione di
alcalinità di circa 3 g CaCO3 / NO3-N ridotto. In pratica non vi è alcuna tendenza
all’innalzamento del pH in quanto controbilanciata al consumo di alcalinità che si verifica in
vasca di nitrificazione.
• L’ossidazione ANAEROBICA dell’ammonio è responsabile del 24-60% della formazione di
N2 in sedimenti della piattaforma continentale in acqua relativamente profonda (380 e 695
m), ma meno del 2% nei sedimenti eutrofici a più basse profondità.
Batteri annamox
• Nel processo ANAMMOX l’ammonio è convertito in azoto molecolare attraverso la reazione
con
nitrito in rapporto stechiometrico 1:1, 32;
• I batteri ANAMMOX hanno una struttura fenotipica altamente caratteristica: il colore rosso,
la presenza di crateri sulla superficie cellulare, una compartimentazione interna molto
definita che comprende un organulo, l’ “anammoxosoma”, la cui membrana citoplasmatica
è costituita da lipidi denominati ladderani, presenti in natura solamente nei lipidi di
membrana dei batteri ANNAMOX, a conferma dell’importanza funzionale di tali strutture, le
quali permettono di isolare eventuali intermedi tossici;
• ANAMMOXOSOMI: i ladderani compartimentano i composti tossici che formano e danno il
colore (rosso); possiedono un ruolo di primaria importanza all’interno della cellula e
svolgono tre funzioni:
a) È un sito importante per il metabolismo cellulare in particolare per il catabolismo;
b) Produce energia per la sintesi di ATP tramite il movimento dei protoni attraverso la
membrana;
c) Protegge il batterio dalla diffusione dei protoni e dei composti tossici.
Sulla superficie della membrana sono situati i due enzimi chiave per la reazione
o annamox: l’idrazina ossidasi (HZO) e l’idrazina idrolasi (HH);
La tossica idrazina (N2H2) è prodotta e contenuta all’interno dell’anammoxosoma
o mentre l’ammonio (NH4+), l’idrossilammina (NH2OH) e il nitrito (NO2-), vengono
conservati nel riboplasma.
• I batteri annamox sono batteri coccoidi con diametro inferiore a 1 μm, fisiologicamente
distinti dagli altri Planctomiceti poiché sono anaerobici chemiolitotrofi e caratterizzati da un
tasso di crescita molto lento (all’incirca 2 settimane), dalla bassa produzione di biomassa e
da una affinità relativamente alta per i substrati;
• Rendono la denitrificazione molto poco costosa;
• Il prodotto principale della reazione è l’azoto molecolare e non meno del 10% dell’azoto
ammoniacale viene convertito in N2, mentre il nitrito funge da elettron accettore. Durante il
processo intervengono alcuni intermedi di derivazioni variabili a seconda della specie
batterica;
• Fanno questo processo solo se hanno una concentrazione superiore a 10^10;
• Fattori inibenti:
La temperatura può variare tra 12-43 °C, con valori ottimali tra 37-40 °C;
o Il pH può variare tra 6.7-8.5 con un valore ottimale di 8;
o Ossigeno disciolto: il superamento di concentrazioni minime (0.01 mg/l) può portare
o rapidamente al decremento dell’attività;
Concentrazione di biomassa: i batteri sono attivi solamente quando la concentrazione
o delle cellule è maggiore di 10^10-10^11 per ml.
Fosforo
• I composti più conosciuti sono quelli ossigenati (anidride fosforica e fosforosa ortofosfati);
• P trasportato in forma disciolta (DP) o particolata (PP);
• PP include P assorbito in particelle di suolo o di sostanza organica;
• DP è in gran parte immediatamente assimilabile, PP può essere una sorgente di P a lungo
termine (la sua disponibilità dipende da 10 al 90% a seconda della propria origine);
• Piogge ed erosione: il trasporto di DP inizia con il desorbimento, la dissoluzione e
l’estrazione dal suolo e da materiali vegetali;
• Lisciviazione e drenaggio: il contenuto in P attraverso il suolo è in genere molto basso (<
0.1 ppm), dato l’adsorbimento nel sub-suolo P-deficiente;
• Eccetto:
Zone in cui la sostanza organica può accelerare il movimento