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CICLO INFETTIVO

Ciclo replicativo virus animali (stessi step batteriofagi):

  • Attacco (adsorbimento) del virione alla cellula ospite
  • Ingresso del nucleocapside virale nel citoplasma della cellula ospite
  • Rilascio del genoma e sintesi delle proteine e dei genomi virali
  • Assemblaggio dei virioni della progenie
  • Rilascio dei virioni della progenie

Una cellula ospite per consentire il ciclo di replicazione di un virus deve essere suscettibile e permissiva.

Definizioni importanti:

  • Suscettibile: cellula dotata di recettore per l'attacco del virus (può o non può supportare la replicazione virale). Il recettore sulla superficie della cellula ospite riconosce l'anti-recettore virale (es gp120).
  • Permissiva: cellula in cui il virus può replicarsi (può o non può essere suscettibile). È in grado di fornire al virus tutto quello di cui ha bisogno per replicarsi.
  • Resistente: cellula priva del recettore per l'attacco del virus (può o non può essere suscettibile).

Il virus entra nella cellula suscettibile attraverso un processo chiamato adsorbimento, in cui si lega ai recettori presenti sulla superficie della cellula. Successivamente, il virus penetra nella cellula attraverso endocitosi o fusione con la membrana cellulare. Una volta all'interno della cellula, il virus rilascia il suo materiale genetico e utilizza le risorse cellulari per replicarsi. La replicazione virale può avvenire nel nucleo o nel citoplasma della cellula, a seconda del tipo di virus. Durante la replicazione, vengono prodotte nuove particelle virali che possono infettare altre cellule suscettibili e propagare l'infezione.

Interazione elettrostatica (attrazione da cariche opposte) per prendere contatto con la superficie della cellula ospite (solo se ha i recettori). Nel processo di adsorbimento possono essere coinvolti più di un recettore cellulare. Una volta che il virione è entrato, parte il ciclo di replicazione. Attacco (adsorbimento) del virione alla cellula ospite - Step 1: adesione elettrostatica alla superficie cellulare (aspecifica) - Step 2: attacco a recettori cellulari che riconoscono specifici ligandi virali - possono essere coinvolti più recettori cellulari - Step 3: trasferimento del nucleocapside all'interno della cellula Per tutti i virus (tranne quelli dei funghi e delle piante) servono dei recettori. I funghi non hanno ciclo extracellulare e le piante entrano in seguito a un danno. Recettori cellulari per i virus sulle cellule suscettibili (sulla membrana citoplasmatica): - Importanti per le normali funzioni della cellula ospite - Essenziali per tutti i virus adeccezione dei virus dei funghi (privi di fase extracellulare) e delle piante (entranoin seguito ad un danno meccanico) Lo stesso virus può riconoscere più recettori. HSV-1 è l'herpes I. Ha un pericapside in cui ci sono più glicoproteine coinvolte nel riconoscimento di recettori diversi → può usare più recettori per poter entrare nella cellula. Virus diversi possono riconoscere lo stesso recettore. Uno stesso recettore può essere usato da più virus per entrare nella cellula. Esempi di integrine: riconosciute da HPV (papilloma virus), herpes simplex... Glicoproteine con residuo di acido sialico (pallino azzurro) che viene riconosciuto da virus diversi (es. virus dell'influenza di tipo A o virus del morbillo). Come fa un virus ad entrare in una cellula suscettibile? Ingresso del nucleocapside virale: 1. I virus con pericapside fondono il pericapside con la membrana citoplasmatica della cellula ospite (ma non tutti). Questo è ilcaso dell'HIV e dei virus herpes (nell'img sotto il primo esempio). Sull'envelope ci sono le spicole che prendono contatto col recettore→ avvicinamento→ fusione e rilascio del nucleocapside nel citoplasma. 2-virus senza pericapside (img 3): non ha una membrana che si fonde con la membrana citoplasmatica (ha il capside ma non è di natura lipidica ma glicoproteica→ non può fondersi). Allora entra per endocitosi mediata da recettore. Il virus va così a finire nell'endosoma (vescicole che si formano nel processo di endocitosi). Il virus però non si replica nell'endosoma: deve uscire→ deve degradare il capside. Nell'endosoma si abbassa il pH. Questo media il processo di scapsidazione e il conseguente rilascio del genoma nel citoplasma. Ci sono però virus che pur essendo dotati di pericapside entrano per endocitosi (es. il virus dell'influenza). Meccanismo d'ingresso di HIV: fusione del

Il legame tra gp120 (del virus) e CD4 (recettore primario sulla superficie dei linfociti TCD4) causa un cambiamento conformazionale della gp120 che espone i siti riconosciuti dai corecettori.

Seguono altri cambiamenti conformazionali della gp120: esposizione di una sequenza amminoacidica localizzata all'estremità aminoterminale della gp41 (peptide di fusione) necessaria per innescare la fusione tra pericapside e membrana citoplasmatica. La sequenza amminoacidica riesce a prendere contatto con un co-recettore. In seguito a questo contatto si verifica un ulteriore cambiamento conformazionale che porta a esporre una regione idrofobica presente nella gp41 (quella inserita nella membrana del pericapside). Questa regione viene chiamata peptide di fusione, perché si va' a inserire nella membrana citoplasmatica → porta le due membrane (del pericapside e citoplasmatica) a fondersi.

Meccanismo di ingresso del virus

dell'influenza: endocitosi e successiva fusione del pericapside con la membrana dell'endosoma

Due glicoproteine nel pericapside dell'influenza: emoglutinina e neuroaminidasi. Proteina M2 costituisce il canale ionico → fa passare ioni H+ che si generano nell'endosoma → virione si acidifica (abbassamento del pH) → disassemblaggio della matrice (strato tra pericapside e capside) del virione + induce un cambiamento conformazionale dell'emoglutinina che fa esporre un peptide di fusione simile a quello della gp41 tale per cui la membrana del pericapside si fonde con la membrana dell'endosoma → i nucleocapsidi del virus dell'influenza fanno il loro ingresso nel citoplasma. Nucleocapsidi vengono trasportati verso il nucleo (interazioni con fattori nel citoplasma), dove il virus si replica. → l'ingresso del nucleocapside avviene per degradazione dell'endosoma.

Meccanismo d'ingresso di Adenovirus: endocitosi e successiva lisi della

La membrana dell'endosoma è un virus nudo. Entra mediante endocitosi mediata da recettore. Nell'endosoma: abbassamento del pH che porta alla rottura del capside → il capside si disassembla. Le proteine del capside dell'adenovirus si inseriscono nella membrana dell'endosoma formando dei buchi → rottura di questa membrana. Il genoma del virus viene portato fino al complesso del poro → entra nel nucleo e si replica.

REPLICAZIONE

Sintesi delle proteine e dei genomi virali. La replicazione del genoma virale e l'assemblaggio dei virioni della progenie possono avvenire nel citoplasma o nel nucleo (a seconda delle caratteristiche del virus). La replicazione dei genomi virali dipende dalle caratteristiche del genoma (DNA, RNA).

Virus che si replicano nel nucleo:

  • Herpesviridae: es HSV1 (herpes Simplex 1), dsDNA
  • Adenoviridae: es Adenovirus (dsDNA)
  • Papillomaviridae: es Papillomavirus (dsDNA)
  • Hepadnaviridae: es HBV (virus epatite B), DNA parzialmente bicatenario
  • Orthomyxoviridae: es...

virus influenza (sRNA-, segmentato)

Virus che si replicano nel citoplasma:

  • Paramyxoviridae: es virus del morbillo (sRNA-)
  • Picornaviridae: es polio virus (sRNA+)
  • Filoviridae: es Ebola virus (sRNA-)
  • Flaviviridae: es HCV (virus epatite C), sRNA+
  • Paxviridae: es virus del vaiolo (dsDNA)

La maggior parte hanno un genoma costituito da RNA. Poxvirus, anche se è a DNA bicatenario, si replica nel citoplasma invece che nel nucleo: perché?

Quelli che vanno nel nucleo ci vanno perché c'è la trascrittasi per fare il mRNA. Poxvirus ha già l'enzima per fare l'mRNA quindi non serve che entri nel nucleo.

ASSEMBLAGGIO

Nel genoma sono contenuti i geni per le proteine strutturali. Esse verranno prodotte nel citoplasma e poi si dovranno assemblare.

L'assemblaggio dei virioni dipende da:

  • proteine del nucleocapside (nella loro sequenza c'è "scritto" come interagire tra di loro per assemblare il capside)
  • chaperonine virali

Chaperonine cellulari (in alcuni casi)

Impacchettamento del genoma

Problema: durante l'assemblaggio dei virioni della progenie, come avviene il riconoscimento dei genomi virali dal DNA o RNA cellulare?

Soluzione: segnali di impacchettamento nel genoma virale: nel genoma virale ci sono sequenze nucleotidiche capaci di interagire in maniera specifica con le proteine del capside.

Funzione delle proteine strutturali: riconoscimento specifico ed impacchettamento del genoma della progenie virale. Herpes virus hanno un genoma che si replica mediante il meccanismo del cerchio rotante → si creano concatameri. Nel genoma c'è una sequenza che interagisce con proteine (terminasi) che interagiscono con proteine del portale dell'herpes.

Genoma virale legato a proteine specifiche che lo portano al portale del capside → portato dentro (idrolisi ATP). Quando il capside si è riempito subentra una proteasi (proteina strutturale del capside) che taglia il genoma (concatamero).

Poi viene portato dentro il genoma in un altro capside, eccetera. Modalità di rilascio dei virioni: - Lisi cellulare (generalmente i virus nudi). Può essere dovuta a: - Apoptosi - Necroptosi - Viroporine (alcuni virus): proteine che si inseriscono nella membrana citoplasmatica e formano pori che la depolarizzano destabilizzandola - Perdita dell'integrità di membrana per inibizione della sintesi proteica - Gemmazione (tipico ed esclusivo dei virus con pericapside) - Esocitosi (alcuni virus nudi) Gemmazione: I nucleocapsidi dei virus con l'envelope acquistano l'envelope o dalla membrana citoplasmatica o dalle membrane cellulari diverse in cui si sono inserite leglicoproteine delle.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
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SSD Scienze biologiche BIO/19 Microbiologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuperin di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di MIcrobiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Biologia Prof.