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Estratto del documento

MIMESI MISTO DIEGESI

Dramma Dramma didascalizzato (libro) Sommario

puramente diegetico

mimetico preventivo o

(aristotelico)/ consuntivo

Dramma narrativizzato

monologo (“scenario” e

(“letteralizzato”/”epico”)/narrazion

“verosimile”. descrizione)

e singolare con “voci” intercalate

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Tra il drammatico e il narrativo c’è una serie infinita di spostamenti d’accento, definizione

offerta da Bertold Brecht (Breviario di estetica teatrale). Breviario di estetica teatrale è il

testo che contiene il concetto dello spostamento di accento. Il titolo in italiano è

strampalato. Lo troviamo in Italia in una raccolta di testi di Brecht. Questo testo cerca di

riprendere la teoria di Platone. Un testo così interessante è sfuggito ai teorici della

letteratura. Il titolo di questo testo è traducibile come Piccolo organo sul teatro. La

traduzione italiana non è molto corretta, essa potrebbe rifarsi al Breviario di estetica di

Benedetto Croce. Breviario è un testo tipico della critica italiana, anche Contini ha intitolato

un testo Breviario.

La visione proposta è di tipo platonico.

Mimesi: Dramma senza didascalie, dialoghi dei personaggi e soliloqui (come il

- monologo di Molly’s Bloom, L’uomo con il fiore in bocca di Pirandello e il Teeteto di

Platone). “Chi scrive un testo drammatico deve proibirsi di scrivere didascalie” ne

La pratica del teatro di François Hédelin, l’abate d’Aubignac  regola che, dal punto

di vista pratico, non è facilmente rispettabile, tanto è che non riesce a rispettarla

neppure lo stesso autore.

Il soliloquio può essere interiore o esteriore: il primo è espressione di un flusso di

pensieri, come nel caso del monologo di Molly, l’altro rappresenta un “parlare

realisticamente”, esemplificato dall’uomo di Pirandello. Il monologo verosimile,

dunque, è esteriore e si colloca sulla presa di parola. I monologhi dei personaggi

pirandelliani hanno una costruzione logica precisa, a differenza di quelli dei

personaggi di Bernard, che sono ripetitivi e le cui frasi sono sgrammaticate e ad

incastro.

Enrico Testa, in Eroi e figuranti, si parla di romanzo assoluto: romanzo in cui c’è

soltanto una voce che discorre dall’inizio alla fine. (Kafka, Pirandello, Joyce,

Bernard, Beckett).

Misto: è un terreno intermedio tra drammatico e narrativo. Abbiamo il dramma

- discalizzato, narrativizzato e la narrazione singolare con “voci” intercalate.

Dramma didascalizzato: esempi di commedia o tragedia con alcune

 didascalie (“Qui salta una gatta dal balcon”), le quali possono essere brevi o

lunghissime. Occorre distinguere un’intrusione sostenibile dal teatro con

mezzi fisici e rappresentativi (come estrarre degli oggetti dalla borsa) da

un’intrusione potente (come in Pirandello).

Dramma “letteralizzato” ed “epico”: sono due termini assimilati da Brecht.

 Dramma letteralizzato: dramma con forte intrusione di elementi

 narrativi; è adoperato dal drammaturgo pensando a L’opera da tre

soldi, dove Brecht immagina che dei cartelli tenuti da corde vengano

calati dal soffitto del teatro e fatti leggere al pubblico. Dunque, questo

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tipo di dramma vede il pubblico leggere autonomamente le didascalie

teatrali.

Dramma epico: tipologia di dramma in cui appaiono personaggi-

 narratori. Un esempio è dato da Il cerchio di gesso del Caucaso di

Brecht: un narratore racconta una storia ad un circolo di persone

riunite e sedute intorno ad un cerchio di gesso. Il narratore tiene tra le

mani un libretto sgualcito, da cui idealmente legge il racconto. Il

pubblico, che non è seduto in circolo, ma sulle poltrone, vede

fisicamente prendere corpo i fatti che il narratore sta raccontando.

Questo è un esempio di rapporto tra narrazione (un cantore legge) e

materializzazione teatrale del procedimento messo in atto dalla

lettura. Brecht gioca continuamente sugli effetti che la trasposizione

tra un piano all’altro consente alla parola, sulla dimensione dello

spazio (quello del narratore è molto piccolo, ma ampliabile a

dismisura grazie al racconto) e quello teatrale (rigidamente

regolamentato).

A differenze del teatro, dove vediamo lo svolgimento delle azioni nel

loro ordine cronologico, il racconto può evocare flashback e

flashforward, cambiando la posizione degli eventi rispetto alla loro

naturale progressione cronologica.

Sulla metalessi: Ancora, nel Cerchio di gesso, il narratore ha anche

la facoltà di dare la parola a personaggi che non hanno questa

facoltà. La messa in scena, che passa attraverso un’intrusione

narrativa, può dare la parola anche ad un infante piangente che,

naturalmente, non potrebbe possedere questa capacità.

Pericle principe di Tiro, testo interessante: Shakespeare mette in

scena la storia di un improbabile racconto epico della Grecia antica,

ma invece di rappresentarlo direttamente in forma drammatica, ne

elabora una resa simile al romanzo narrativo. Si ispira al romanzo

medievale Goover che, nella messa in scena, appare direttamente sul

palco.

Pasolini ha scritto Calderon, dove c’è in scena un personaggio

chiamato speaker: personaggio dell’immaginazione televisiva, che

differisce dal narratore, il quale deve raccontare ogni cosa e riempire

così il palco vuoto. Eduardo de Filippo, Gli esami non finiscono mai:

Guglielmo Speranza racconta tutta la sua vita e il pubblico assiste a

spezzoni della vita di Speranza. Il procedimento di Eduardo è

interessante: egli non era solo il regista, ma anche l’interprete di

Guglielmo, che ha ottanta anni. Guglielmo crede che con la laurea la

sua carriera si concluda, ma comprende che questa convinzione sia

falsa. Abbiamo delle posposizioni di carattere teatrale e spaziale: un

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personaggio giovane è incarnato da un attore anziano. Alla fine dello

spettacolo l’età del personaggio coincide con quella dell’attore.

Mayorga ha potenziato questo aspetto: egli è un drammaturgo

spagnolo che non va in scena, ma ha scritto numerosi testi che

trattano il rapporto tra narrazione e teatro. Nel dramma Hamelin

abbiamo la descrizione di un processo per pedofilia, dove troviamo il

personaggio didascalista. L’alunno della terza fila, da questo dramma

è stato tratto il film Dentro la casa (Ozon). In questo dramma si vede

un professore di scuola che legge alla moglie gli scritti dei propri

studenti. Si vede materializzarsi il contenuto di questi temi, ma alla

fine del dramma si comprende che è il testo narrativo ad inventare

tutto quanto: il professore e la moglie sono proiezioni del testo scritto

dall’alunno.  La storia è contenuta nell’atto di narrazione.

Lo strano caso di Maxwell Sim, romanzo di Coe in cui accade lo

stesso.

In Figure III emerge una riflessione sul romanzo investito, sul racconto

della propria esistenza. Il personaggio teatrale può raggiungere

l’individualità dell’attore.

Narrazione singolare con voci intercalate: definizione della poesia epica. Il

 cantore platonico o l’aedo aristotelico raccontano una storia e assumono le

voci, che per questo sono intercalate, dei personaggi che parlano. Un

esempio contemporaneo di questa pratica è manifestato da Dario Fo: la

parola Mistero buffo rappresenta questa pratica. In questo caso, la

dimensione monologica è attoriale, ma lo stesso attore può simulare un

numero infinito di personaggi.

Diegesi: è molto complesso identificare testi puramente diegetici. Rientrano in

- questo genere i finti saggi: questi prodotti procedono da Borges, ma le sue finzioni

sono dei racconti piuttosto ridotti, dall’Anatomia di un istante di Cercas Javier alla

Letteratura nazista in America di Roberto Bolano.

Sommario diegetico preventivo: è quel tipo di scrittura che precede la stesura

 di un testo drammatico in senso proprio. Gli scrittori di teatro hanno sempre

l’abitudine di scrivere delle scalette di lavoro. Vittorio Alfieri, per le sue

tragedie, scriveva una scaletta in cui distribuiva la storia tra i diversi atti.

Questo tipo di scrittura è la modalità tipica dello scenario (o canovaccio). Lo

scenario è una scaletta in cui non ci sono le battute. “Ci si fanno sopra le

parole”.

Sommario diegetico consuntivo: il riassunto. Un esempio è il resoconto del

 Servitore di due padroni di Goldoni. 11/10/2016

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Le figure del sistema narratologico di Genette

La prima categoria, quella forte fondamentale per un sistema drammatico teatrale, è la

categoria del tempo. L’inquadramento temporale è quello fondamentale nel sistema di

Genette.

Segre parla di un “tempo non reversibile, analogo a quello vissuto”: la sua dichiarazione è,

come tutti i luoghi comuni, vera, perlomeno nei prodotti che si attengono ad uno stereotipo

del tempo teatrale. Sicuramente i prodotti teatrali vengono rappresentati, nella gran parte

della drammaturgia, in una successione cronologica.

Drammaturgia regolare: tipo di teatro che rispetta le regole di Aristotele (queste regole

però non sono state scritte dall’autore). Identificare la drammaturgia occidentale con le

unità di spazio, tempo, luogo e trama è un errore clamoroso. È un errore identificare la

drammaturgia occidentale con la drammaturgia regolare. Ed è vero che il tempo dei

personaggi non è mai reversibile, come afferma Segre?

La figura che scheda questo tipo di esperienza si chiama ordine nel sistema di Genette.

L’ordine studia e analizza la composizione del tempo, è il confronto tra la dimensione del

tempo personale, di chi legge la storia, e il tempo dei personaggi che può essere

composto o scomposto in diversi modi. A teatro ci sono diversi esempi di ordine: come

esempio possiamo usare un testo di Pinter intitolato Tradimenti. In questo testo il tempo è

impostato in modo totalmente opposto a quello dello spettatore. Il primo episodio si svolge

in un momento, e poi si retrocede per episodi, retrocedendo indietro nel tempo. Tradimenti

è un esempio che funziona perfettamente, ha delle scene perfettamente costruite, le

didascalie sono poche e hanno delle indicazioni temporali (riportano spesso la data).

L’esempio di Pinter è un esempio limite di spostamento temporale.

Un altro esempio può essere tratto da un testo di Gian Battista Andreini, un autore

dell’epoca di Shakespeare. Alla fine della sua carriera scrive un Don Giovanni. Questa sua

opera inizia con il protagonista che si spaccia per il fidanzato di una donna, entra nella sua

camera e la possiede. Nel frattempo il servo sta aspettand

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
34 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Erichto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura teatrale italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Vescovo Pier Mario.