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SUBORDINAZIONE DEL VASSALLO COL SIGNORE).
Anna trascorre un’infanzia solitaria (non andò nemmeno a scuola), non aveva amici
per disprezzo sociale, quindi si estrae dalla realtà e per questo la sua mente si affissa a
Edoardo. Cesira e Anna condividono il disprezzo sociale, sono snob, aspirano al
privilegio.
Nicola crea un piano difensivo in caso Concetta avesse scoperto le sue truffe: aveva
scoperto delle lettere in cui si diceva che Concetta aveva sottratto a Teodoro una casa.
Ma questo piano fallisce nel capitolo V perché Teodoro, che doveva essere suo
complice, rinuncia a tutte le pretese sui beni dei Cerentano.
Concetta lo scopre e lo licenzia, arrestato, muore di tifo in carcere.
Dopo la morte di Teodoro, Cesira va dai Cerentano a chiedere un aiuto economico
che Concetta le da per non doverla rivedere mai più. Dopo questa visita, Anna fa una
scenata alla madre che le da della fannullona.
SEZIONE SECONDA
“LA CUGINANZA”
Quello di Anna ed Edoardo è un amore adolescenziale, infatti hanno 17 anni quando
si rincontrano. Il loro amore è come quello di Carlino e la Pisana di Confessioni di un
Italiano di Polito Nievo, ma a parti invertite.
I CAPITOLO
“MALIZIOSO E STRAORDINARIO INCIDENTE”
Il secondi incontro tra i due avviene in un giorno di neve (evento raro in Sicilia).
Anna cade nella neve a causa di Edoardo (caduta psicologica di Anna che si
innamora di lui. Da qui in poi lei sarà succube e sottomessa a lui). Lui la aiuta con
l’intenzione di avviare una conoscenza e scoprono di essere cugini (lei si ricorda del
loro primo incontro mentre lui finge di ricordarsene). Si danno appuntamento in una
caffetteria e lei gli rivela che non ha mai smesso di pensarlo.
Edoardo è un po’ un dandy con ‘civetteria femminea’ (ennesimo riferimento che fa
pensare ad una omosessualità latente). A un primo sguardo Edoardo ci appare pieno
di difetti ma allo stesso tempo non si può non essere attratti da questo personaggio
Anna sente che è un’incontro voluto dal destino e che le promesse del
fascinoso.
padre si stanno avverando. Non confida nulla a Cesira , così come Edoardo non
racconta nulla alla madre dato che aveva ripudiato la nipote, e riversa la sua felicità
d’amore e poi una melodia per questa poesia. C’è un
scrivendo una poesia
atteggiamento di arrendevolezza di Anna verso Edoardo, lei si offre completamente a
lui, non con le parole ma con i gesti, ma quando dice ‘mi offro a te’ non intende
sessualmente, anche perché Anna è ignorante in materia. Quando inizia a sbottonare
la camicia, Edoardo le dice che è impudica, però non approfitta per galanteria anche
se ne è compiaciuto. Lui non si fa scrupoli morali né per timore di compromettersi,
che Anna non si trasformi in un’altra cosa,
probabilmente è perché lui preferisce
secondo Elisa.
Anna è la protagonista delle scene erotiche del romanzo, non Rosaria che è una
prostituta.
Il rapporto tra i due è più simile a quello tra padrone e servo o vassallo e feudatario.
Lui è estremamente geloso, ma si permette molte libertà, si diverte a tormentarla
descrivendo le ragazze che conosce e tra cui vuole scegliere moglie. La fa pesare la
sua superiorità sociale. Lui si compiace di frequentare Anna perché di ceto inferiore
ma non la sposerebbe mai, non la eleverebbe al suo rango.
Edoardo le regala un anello, composto da un rubino e un diamante.
Il rubino è Anna mentre il diamante è Edoardo: il diamante è assetato d’amore e
chiede al rubino di soddisfarlo. Quando il rubino si arrende, si scolorisce e da rosso
diventa bianco come la luna che sorge. Quindi, Edoardo chiede l’amore di Anna e lei
perde le sue energie vitali, come se lui con il suo amore sadico le succhiasse il sangue
e la condannasse a diventare pallida. Lo fa per compiacere se stesso non per amore, e
si compiace dell’assegno mensile che la madre da ad Anna e Cesira, perché così lei
dipende da lui. Lei lo indossa quando è da sola e mai davanti alla società perché non
vuole che altri condividono la sua gioia, non per salvaguardare la sua reputazione.
L’anello resta nascosto, represso come dice Freud e per questo si può parlare di
feticismo perché lei, che poi sarà rifiutata da Edoardo, trasferisce il suo amore per il
ragazzo nell’anello, simbolo del suo amore represso.
Cesira scoperta la relazione ne è contenta mentre Concetta è gelosa di tutte le donne
del figlio perché ha paura che possano portarlo via da lei.
IV CAPITOLO
Per una fantasia di Edoardo, i due cugini si scambiano i vestiti e scoprono di avere
fattezze simili. Edoardo viene paragonato a Narciso che si specchia in acqua e scopre
per la prima volta la sua immagine. Edoardo è attratto da Anna perché rivede se
stesso in lei, è un amore narcisistico, per questo non vuole rapporti con Anna perché
lui vuole soddisfare solo il suo amore.
In primavera, Edoardo deve partire da solo per un viaggio all’Estero, a differenza di
Teodoro che voleva viaggiare con Anna. Edoardo, invece, si compiace del fatto che
lei non ci sarà (sadismo).
Anna concepisce il folle desiderio di fare un figlio con Edoardo in modo da avere un
piccolo Edoardo (‘un fiore gemello di Edoardo’). Da qui si denota la sofferenza di
Anna per la maternità assente da parte di Cesira, mentre Elisa ne soffre da parte sua.
Qui si ha una maternità felice, appagata ed appagante. Elisa riflette che se ciò fosse
successo lei non sarebbe mai nata e il figlio immaginario di Anna ed Edoardo
avrebbe ricevuto tutto l’amore del mondo. Per questo si fa dei complessi da brutto
Inoltre in questo desiderio c’è la voglia di
anatroccolo. Anna di rimettere al mondo
Edoardo, sostituendosi a Concetta con cui è in competizione.
Anna viene sottoposta da Edoardo a prove crudeli, come la prova del pugnale per
assicurarsi che nessuno l’avrebbe più amata. E lei accetta di essere sfigurata perché
non le importa più di essere bella. Oppure le chiede di tagliarsi le trecce. Tutte queste
prove sono una parodia sacra. L’amore profano tra i due assume una connotazione
sacra, parodia della devozione mistica delle suore (CONTAMINAZIONE DEL
SACRO E DEL PROFANO). Ma Anna sembra un animale immolato, quindi vi è
anche un richiamo pagano.
Durante l’estate, per l’ultima volta Anna, dicendole che
Edoardo una notte incontra
l’indomani partirà e le dà l’addio.
SEZIONE TERZA
“L’ANONIMO”
Il capitolo è intitolato l’anonimo perché Edoardo invia anonimamente una lettera a
Francesco.
I due si conoscono quando Francesco si reca a casa Cerentano per avere informazioni
sul padre biologico, Nicola Monaco. Egli si presenta come un barone (e la Morante ci
svelerà che non è vero solo al capitolo successivo ed Edoardo non ha mai sentito
nominare la sua casata Francesco è l’opposto di Edoardo: è brutto, col viso deturpato
dal vaiolo, povero, misero, figlio di umili contadini. Edoardo gli chiede che tipo di
relazione ha con Nicola Monaco e lui risponde che sono solo affari, ma Edoardo non
gli crede. Comunque gli racconta tutto ciò che sa su Nicola e Francesco cerca di
dissimulare il suo dolore ma alza la voce per dire ad Edoardo di non insultare i morti.
Edoardo, dato che ama frequentare persone inferiori a lui, decide di fare amicizia con
Francesco, anche perché sospetta che il suo titolo sia falso L’indirizzo che Francesco
gli dà è di un quartiere popolare e gli dice che la sua è una sistemazione provvisoria.
Edoardo lo fa seguire e così scopre la verità
Ritornato a casa, Francesco sfoga il suo dolore per la morte del padre e soffre perché
era un disonesto. Poi se ne esce con una risata amara ed Elisa dice che questa risata è
melodrammatica e sembra quella di un’opera dell’Ottocento.
Il suo atteggiamento ci viene presentato come falso, artificioso, e questa falsità
ricorda molto Nicola, anche lui propenso ad atteggiamenti melodrammatici.
Edoardo va a trovare Francesco, che si giustifica dicendo che abita lì per arricchire,
con l’esperienza, degli studi sociali che faceva da tempo. Dice anche di essere iscritto
a giurisprudenza ma di essere in ritardo con gli studi a causa del vaiolo che l’ha
colpito a 12/13 anni. Mescola verità e menzogna.
Le cicatrici del vaiolo gli fanno ricordare di indossare una maschera e se ne dimentica
solo quando beve. Francesco soffre di un complesso di inferiorità, e chi ne soffre
solitamente tende ad isolarsi.
Ma quando beve questi freni si allentano e diventa socievole, inizia a cantare (come
Nicola) e parla delle sue idee politiche che sono socialiste, inneggia a una futura
società ideale senza classi, privilegi, in cui tutto viene condiviso, e dichiara la
proprietà privata un furto. Gli operai presenti all’osteria sono d’accordo mentre
Edoardo è divertito da come Francesco si trasformi, anche se ovviamente non
condivide le sue idee. Per lui la nobiltà è un diritto di nascita. Inoltre, mette in
evidenza che Francesco descrive una società senza disuguaglianze ma segretamente
aspira ad avere un ruolo di privilegio e potere in questa società, vuole essere un
cantante vestito da tiranno (come Nicola che è un cantante vestito da imperatore). Ma
già col biglietto da visita si contraddice perché dice di essere un barone ma poi
disprezza i privilegi sociali, ma ciò potrebbe essere strategico perché la difesa delle
classi povere da parte di un nobile ha più valore.
Francesco dimentica i suoi tormenti anche con le donne, in particolare con Rosaria.
Ella è una prostituta povera, viene dalla campagna, ma quando ne parla con Edoardo
a causa dell’amore per lui, che
la presenta come una grande cortigiana redente
promette di sposarla dopo aver finito gli studi. Non la presenta ad Edoardo perché è
geloso ma i due si incontreranno casualmente.
Rosaria si prostituisce per volere non per bisogno, è descritta come l’incarnazione
della voluttà. Francesco se ne innamora e tenta di farla ritornare sulla buona strada
usando la religione, nonostante lui non sia religioso, ma lei è superstiziosa perciò per
di finire all’inferno cambia vita.
paura Lui la presenta come una grande cortigiana
perché si vergogna e trae questa fantasia dalla lettura di opere letterarie, in particolare
La Traviata, e si compiace di vedere in Rosaria una nuova Violetta.
Ma è una versione parodica: Rosaria non è un