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CLIVO:
Viene citata in Mediterraneo.
C'è l'immagine della il senso di frammento che in Mediterraneo significava lo scorrere
frana,
della vita e il senso di disfacimento presente nella natura.
CRISALIDE:
a
Poesia dedicata a che apre la 3 e ultima sezione di e sempre
Paola Nicoli, Meriggi e Ombre
a lei saranno dedicate anche le due poesie successive, mentre le ultime 3 spettano ad
Arletta.
Si comincia con l'arrivo della che dovrebbe portare novità e è appunto
primavera Crisalide
Paola Nicoli.
Montale accenna ai della donna usando termini vaghi e la prima parte della poesia
problemi
è stranamente sentimentale, mentre il finale è più legato al sottofondo filosofico di "In
Limine".
Qui il che ti salva, presente in è identificato in una di cui si
fantasma limine, barchetta
aspetta inutilmente l'arrivo, perché non arriverà mai e quindi il non accadrà.
miracolo
Dato che il miracolo non accade, nel finale subentra una che sta nella
situazione cristologica
speranza di poter offrire la propria felicità in cambio dell'infelicità di lei.
Paola Nicoli non è una donna portatrice di è lei ad aver bisogno di essere salvata a
salvezza,
differenza degli altri personaggi femminili di Montale che sono tutte donne salvifiche.
La è un momento di passaggio, lo stadio intermedio tra bruco e farfalla, ma quella
crisalide
di Montale è una crisalide che non diventa farfalla, la donna ha il destino di rimanere
incompiuta.
La è insolitamente mentre la ha un senso un po' più
prima parte romantica, seconda
filosofico e religioso.
Concetti presenti in "In Limine":
Immagine della che corrisponde al che ti salva,
scialuppa di salvataggio fantasma
o ma è solamente un non vedremo mai sorgere il miracolo.
miraggio,
Contrapposizione tra che è il circolo di cui siamo prigionieri e
bergsoniana necessità
o ossia rottura di questo circolo.
libertà,
L'io narrativo vuole per così come un brucia facendo si che il
sacrificarsi VOI, paletto
o fuoco possa continuare a bruciare.
c'è più un concetto di mentre qui è più un'immagine cristologica
In limine preghiera,
o del sacrificarsi per la salvezza altrui.
Mediterraneo:
Anch'essa si chiude con l'immagine di un che però è prevede
fuoco, fine a se stesso,
o solo di bruciarsi.
Qui invece è un fuoco che mostra l'immagine di un che produce la
sacrificio,
o distruzione dell'io ma anche la salvezza del TU.
a
1 STROFA:
È dedicata interamente alla descrizione della primavera.
o Sono presenti ancora i segni dell'autunno, anche se ormai la primavera è arrivata.
o L'albero di colore verde scuro si sta ricoprendo di venature gialline, che sono i nuovi
o germogli e sta mostrando il risorgere del rinascere della come ogni
nuova vita,
primavera.
Queste piante somigliano a Paola Nicoli, alla quale si rivolge con il piante che
VOI,
o stanno rinascendo adesso, che hanno ancora poche foglie.
L'io si fa avanti solo alla fine della strofa, stessa struttura che avremo anche nella
o strofa seguente.
a
2 STROFA:
Le aumentano sempre di più e la gioia di scoprirne di nuove supera tutte le
fronde
o altre.
Sono presenti dei punti di contatto con "In infatti parla di e che
Limine", orto lembo
o viene investito dal vento vivificante.
Avviene la stessa cosa di prima, l'io si sente in disparte, cosa che già prepara il finale,
o il senso di personaggio come creatura cristologica.
sacrificio,
a
3 STROFA:
I non sono chiarissimi, ma si capisce che la donna ignora i veri
primi 3 versi
o sentimenti dell'uomo.
Quella che voglio siete voi, che mi offrite un po' del vostro che
calore umano
o provoca turbamento e tenerezza.
Non vorrei perdere neanche un momento del vostro calore umano, perché è questa
o la parte di che mi spetta, tutto il resto non mi interessa.
felicità
Tutto ciò che voglio è questo turbamento del cuore che entra nel vostro cuore e vi fa
o volgere il viso verso l'alto.
La mia è questo lento giro d'occhi che adesso sono in grado di vedere
ricchezza
o dentro voi stessa.
Montale sperava che con la donna si fosse creata una sorta di complicità.
o
a
4 STROFA:
Il senso di sembra essere assecondato dal vento che sbatte le bandiere
complicità
o tra le case.
Si crea un perché la donna sembra appartenere come l'io al limbo, una
contatto
o condizione sospesa delle esistenze incompiute e si riferisce al nome dato
Crisalide
alla donna, che non diventa farfalla.
Anche questa questo legato alla primavera, è uno sterile segreto,
rinascita, rifiorire
o che non serve a nulla, non migliora la situazione, è un prodigio fallito, senso di
miracolo mancato.
a
5 STROFA: a
La parte si con la 4 strofa.
sentimentale conclude
o Le onde del mare si possono intravedere al di là della ma Montale usa il
finestra,
o termine quindi è una finestra che da un senso di
sbarre, prigionia esistenziale.
Le ci parlano di ma ci illudono e questa astratta si
onde del mare salvezza, illusione
o concretizza con i fumi che poi diventano navi.
Tutta questa strofa ci da un senso di quasi magico.
miracoloso,
o Una di queste spicca un volo senza rombo, si muove agile e silenziosamente,
navi
o senza fare rumore.
L'alcione è il termine con il quale si riferisce al Martin Pescatore.
o Il viene nascosto dalle nubi, il momento caldo termina e nel meriggio afoso
sole
o spunta la come se fosse un essere magico, dal nulla spunta e si
barca di salvezza,
dirige verso la riva dove ci attende.
Quest'illusione diventa fumo che si trasforma in golette, una di queste si muove
o mandando una scialuppa di salvataggio che si ferma davanti alla riva.
a
6 STROFA:
Si rivolge alla quindi a Paola Nicoli e le dice che la sofferenza che non ha un
Crisalide,
o nome è molto amara e fa in modo che veniamo dimenticati, che di noi non restino
neanche le impronte sulla polvere.
Tuttavia, continueremo a camminare senza smuovere un sasso solo dal grande
o muro, oltre il muro c'è il della salvezza che in questo caso è la (in
fantasma barca
limine).
a
Per la 3 volta negli Ossi viene nominata la parola e si pone la condizione
miracolo
o tra e perché la libertà è vista non solo come possibile
libertà necessità, in limine
liberazione dal muro ma come tutto ciò che avviene al di fuori della catena delle
necessità.
a
7 STROFA:
Questa che viene verso la riva non c'è, è stata solo un
barchetta di salvataggio
o sogno.
Anche la sembra ma in peggio, soprattutto l'aspetto della riva che
natura cambiata,
o prima era un luogo ospitale.
Siamo dal silenzio che ci chiude in un lembo, in un piccolo spazio
imprigionati
o ristretto e io non sono neanche capace di parlare per dire il patto che vorrei
suggellare con il destino, ossia scontare con la mia condanna la vostra gioia.
Questo è il mio poi non dovrò chiedere altro alla vita.
ultimo desiderio,
o Il finale è molto delicato, Montale è molto discreto nell'accennare ai della
problemi
o Nicoli, vuole lasciare intuire ma non dice niente di preciso.
Parla dei sacrifici che fa una di mantenere una famiglia senza farsi un'amante,
donna
o rinuncia ad una avventura amorosa per non turbare i propri figli.
Decisione di troncare i rapporti.
o
Crisalide rappresenta l'idea del destino incompiuto, perché la Crisalide non diventerà mai
una farfalla e la donna sarà sempre una donna a metà.
MAREZZO:
Idea del che sembra compiersi, ma l'ora del miracolo passa senza che esso
miracolo
avvenga.
La poesia di Montale è del genere "Attesa una lettera a Paola Nicoli.
del Miracolo",
L'attesa del miracolo rimane sempre delusa.
CASA SUL MARE:
Terzo elemento del trittico di poesie dedicate a Paola Nicoli che chiudeva la sezione Meriggi
nell'edizione del 1925.
È uno dei vertici degli ossi del '25 ed il componimento è stato scritto nel 1924.
Descrive un che poi diventa un'avventura
episodio realistico metafisica.
Racconta il suo nella sua come suggerisce il titolo,
ritorno a casa, casa al mare,
un'espressione già incontrata in "Fine parliamo quindi della casa di
dell'Infanzia",
Monterosso, anche se negli ultimi anni sono stati avanzati dei dubbi.
Si pensa infatti che siccome la poesia è stata dedicata a Paola Nicoli allora la casa potrebbe
essere la sua (Paolo e in tal caso saremmo sul un quartiere
De Caro) lido d'Albaro,
residenziale che si trova nella zona balneare est di Genova.
Sappiamo con certezza che Montale fu ospite a casa della Nicoli per alcuni giorni, quindi
questa "casa rispecchierebbe questa situazione di e ce lo fa pensare il
sul mare" ospitalità
fatto che la poesia sia stata pubblicata nei primi mesi del '25, dopo questo avvenimento.
Tuttavia, un conto è la verità biografica, un conto è quella poetica, perché la casa sul mare è
un che segna il confine tra terra e mare, perciò non ci importa sapere dove
luogo simbolico
ci troviamo, quello che conta è la verità poetica.
Quindi l'io torna a questa casa sul mare dopo un periodo di lontananza e viene mostrato il
delle cose che si ripetono, dopo questo ritorno si innesca una realtà
senso del ritorno,
metafisica.
Metrica e Struttura:
È molto significativa, c'è un parallelo nel contenuto.
o 4 strofe di metro libero che sono tutte collegate tra di loro da un'anafora
o tendenziale.
L'anafora è la ripetizione iniziale di blocchi testuali, qui non c'è una ripetizione vera e
o propria, letterale, ma è tendenziale, infatti tutti gli inizi delle strofe danno un senso
insensata.
di ripetizione
Siamo inseriti in un che si identifica anche a livello
movimento circolare
o contenutistico, non solo a livello di metrica e anafore.
Quindi, movimenti circolari, insensatamente e solo alla fine c'è un
ripetitivi
o che rappresenta l'uscita dal circolo delle necessità, il senso di
movimento lineare
verso l'esterno.
fuga
a
1 STROFA: