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IPOFISI
La ghiandola ipofisi si trova nel cranio, in una depressione del cranio detta sfenoide. Ha forma di nocciola.
Ha una doppia struttura (le due parti hanno diversa derivazione embrionale):
- Una porzione anteriore con struttura epiteliale. Cellule a doppio contatto specializzate nella
secrezione degli ormoni. Tre parti: 1) parte distale o adenoipofisi; 2) intermedia, che fa sempre parte
dell’adenoipofisi, ma si trova nel mezzo; 3) parte tuberale, localizzata nel peduncolo di connessione
con l’ipotalamo.
L’adenoipofisi è costituita da cellule organizzate in nidi e cordoni. Ormoni proteici e glicoproteici.
Nell’adenoipofisi si hanno: 1) cellule cromofile (si colorano molto) sono per il 40% acidofile (STH, LTH)
e producono proteine, e per il 10-15% basofile, le quali producono glicoproteine (FSH, LH, TSH, ACTH);
2) cellule cromofobe (non si colorano o perché non hanno secreto da colorare essendo inattive o
perché sono indifferenziate o perché esaurite); 3) cellule follicolo-stellate, le quali sembrano avere
funzione nella trasmissione di segnali dalla parte tuberale a quella distale.
- Una porzione posteriore in cui vi sono fibre nervose da neuroni localizzati nell’ipotalamo, i quali
producono ormoni. Ha una struttura simile a quella del tessuto nervoso ed è fisicamente attaccata
all’ipotalamo. Due parti: 1) peduncolo ipofisario; 2) neuroipofisi per la sua struttura di tessuto
nervoso. Nella neuroipofisi si hanno fibre nervose e cellule gliali.
Nel funzionamento dell’ipofisi è fondamentale la sua vascolarizzazione. Alcuni degli ormoni producono –
(ascolta audio 23:41). I fattori vengono rilasciati nel flesso primario, una rete di sottili vasi, che poi si
estendono nell’ipofisi anteriore. Nell’ipofisi anteriore, a differenza della posteriore, vengono prodotti gli
ormoni, ma sotto regolazione di fattori derivanti dall’ipotalamo.
Nell’ipofisi posteriori si hanno lunghe fibre gialle che derivano dai neuroni, i quali stanno nell’ipotalamo e
rilasciano alcuni ormoni, trasportati lungo la fibra nervosa e rilasciati nell’ipofisi posteriore. Le ghiandole
endocrine hanno una ricca rete capillare per il trasporto degli ormoni. Nella neuroipofisi vengono solo
rilasciati gli ormoni, non sono prodotti qui, bensì nell’ipotalamo.
È in continuità con l’encefalo, in cui si ha una formazione detta ipotalamo, parte del sistema nervoso centrale
che si occupa della regolazione di tutte le attività viscerali dell’organismo. Questo contiene degli ormoni che
producono altri ormoni che controllano la ghiandola ipofisi.
Per quanto riguarda l’ipofisi posteriore gli ormoni rilasciati dall’ipotalamo sono: ADH (antidiuretico,
vasopressina. Agisce, nel rene, favorendo il riassorbimento di acqua producendo urina più concentrata) e
Ossitocina (produce contrazioni nel muscolo liscio nell’utero durante il parto, provoca la contrazione delle
vie genitali maschili e influenza la contrazione di alcune cellule nella ghiandola mammaria per favorire la
lattazione).
Questa rilascia degli ormoni che hanno come bersaglio altre ghiandole endocrine, regolandone l’attività, e
altri organi.
Per l’ipofisi anteriore: ACTH (regola la ghiandola surrenale), TSH (agisce sulla tiroide regolando la produzione
degli ormoni tiroidei), GH (ormone della crescita, anabolizzante, favorisce la crescita dei muscoli e delle ossa),
PROLATTINA (agisce sulla ghiandola mammaria), FSH (follicolostimolante; gonadotropina. Favorisce la
produzione - ) e LH (ormone luteinizzante; gonadotropina); MSH (stimola i melanociti, cellule
dell’epidermide.
EPIFISI
La ghiandola epifisi è più piccola e ha una forma a pigna, motivo per cui è anche detta ghiandola pineale. È
una formazione in cui hanno ormoni modificati specializzati nel produrre ormoni. Nonostante sia una
ghiandola endocrina, non ha struttura epiteliale. La ghiandola epifisi è responsabile della formazione
dell’encefalo detta diencefalo con la quale è collegata.
È costituita da cellule neurosecernenti, fibre nervose e grossi depositi di materiale calcareo calcificato, il
quale è detto corpi arenacei (o sabbia cerebrale). Costituita da cordoni cellulari e setti connettivali. Le cellule
principali sono dette pinealociti, mentre le cellule interstiziali sono cellule gliali dette astrociti.
Gli ormoni che produce sono la melatonina (di notte) e la serotonina (di giorno). La melatonina è importante
per:
- Regolazione delle attività delle gonadi (importante nella pubertà)
- attività circadiane
- potente antiossidante
- depressione (probabilmente)
- anti-cancro, entrando in un meccanismo che possa avere attività anti tumorale
TIROIDE
La tiroide ha forma a farfalla e si trova nel collo, anteriormente alla laringe che continua con la trachea.
Sezionando la tiroide si nota che al suo interno si trovano dei follicoli, sfere con una parete costituita da uno
strato di cellule dette tireociti, di forma cubica o cilindrica. Nel follicolo si trova la colloide, un materiale che
si accumula nel follicolo in cui si accumulano gli ormoni tiroidei prodotti dai tireociti. Questi ultimi, dopo aver
prodotto gli ormoni tiroidei, li rilasciano nel lume del follicolo, per poi venire immessi nel torrente circolatorio
che circonda il follicolo dalla cellula.
Nella tiroide vi sono anche le cellule C o parafollicolari, le quali partecipano a formare la parete del follicolo,
ma non sono a contatto con il lume. Queste producono degli ormoni diversi da quelli prodotti dai tireociti.
Le cellule C producono la calcitonina, la quale inibisce l’attività degli osteoclasti (funzione ipocalcemizzante)
e contrasta l’azione del paratormone. AUDIO 56:33. La calcitonina inibisce la degradazione dell’osso, mentre
il paratormone la stimola.
Alla base dei tireociti vi sono i capillari sanguigni. Hanno due attività importanti:
• producono una proteina detta tireoglobulina, immessa poi in alcune vescicole dirette verso la
colloide, dove la rilasciano.
• Prendono lo iodio assunto dall’alimentazione e lo portano alla colloide, e trasforma gli amminoacidi
(la tireoglobulina) in ormoni tiroidei.
• Audio
I tireociti agiscono in entrambe le direzioni; per questo hanno doppia polarità.
I tireociti producono diversi ormoni con attività sul metabolismo (anche osseo): T3 (triiodotironina) e T4
(tetraiodotironina o tiroxina). Questi sono importanti perché:
• accelerano il metabolismo energetico
• aumentano il consumo di ossigeno e di ATP
• innalzano la temperatura corporea
• nel periodo post-natale determinano il corretto sviluppo del DNA e regolano l’accrescimento
scheletrico
Patologie legate al mal funzionamento della tiroide: cretinismo, ipotiroidismo (gozzo), ipertiroidismo,
esoftalmo (occhi ingrossati).
PARATIROIDI
Posteriormente alla tiroide vi sono 4 formazioni, le 4 ghiandole paratiroidi, di circa 0,2 - 0,5 grammi.
Hanno forma di lenticchie.
Sono fondamentali per produrre il paratormone, prodotto dalle cellule principali: 1) scure, elementi attivi 2)
chiare, ruolo non definito.
Altre cellule delle paratiroidi sono le cellule ossifile, le quali hanno un ruolo sconosciuto. Guardando la loro
struttura si nota una grande quantità di mitocondri.
La calcitonina diminuisce la calcemia inibendo il rimodellamento osseo (ipocalcemizzante)
Il paratormone è ipercalcemizzante. ADDOME
Nell’addome si hanno:
- Ghiandole surrenali: polo superiore del rene -laterale
- Pancreas: isole di Langerhans producno insulina e glucagone
GHIANDOLE SURRENALI
Ghiandole endocrine di peso di circa 5 – 15 grammi. Hanno la stessa posizione e stessi rapporti del rene.
Sezionando una ghiandola surrenale si notano due zone di aspetto e derivazione embrionale diverse:
• Parte corticale superficiale, scomponibile in altre 3 zone sovrapposte, con diversa organizzazione
delle cellule: 1) zona glomerulare (15%), con cordoni di cellule agglomerati; 2) zona fascicolata (80%),
con cordoni di cellule sono organizzati tra loro; 3) zona reticolare (7%), con cordoni di cellule formano
delle reti regolari
• Parte midollare più profonda. Al suo interno c’è la vena renale (da non confondere con un dotto
escretore; al microscopio appare come un buchino non colorato). Si hanno nidi e cordoni di cellule
che producono ormoni differenti.
Esternamente si ha una capsula di tessuto connettivo che la riveste.
Le ghiandole surrenali producono diversi ormoni:
• Ormoni della corticale: ormoni steroidei. Nella zona glomerulare si producono mineralcorticoidi,
come l’aldosterone (riassorbimento di sodio dal tubulo renale). Nella zona fascicolata si producono i
glucocorticoidi, come il cortisone e il cortisolo, i quali hanno azione antiinfiammatoria e metabolica
su zuccheri e lipidi. Nella zona reticolare si producono ormoni sessuali secondari.
• Ormoni della midollare: adrenalina e noradrenalina (neurotrasmettitori). Questi sono importanti
nell’aumento della frequenza e gittata cardiaca, della ventilazione polmonare e della pressione
arteriosa.
PANCREAS
Ghiandola endocrina che contiene immerse delle isole di Langerhans, ghiandole endocrine a organizzazione
insulare. Queste ultime sono degli agglomerati di tessuto epiteliale ghiandolare a secrezione endocrina.
Le isole di Langerhans producono:
• Insulina
• Glucagone
• Somatostatina
• Polipeptide pancreatico
Le cellule delle isole appaiono tutte uguali, ma usando anticorpi specifici per gli ormoni prodotti dalle isole si
colorano in maniera differente. Una porzione centrale si colora con anticorpi anti-insulina; le cellule del core,
quindi, produrranno insulina. Nella parte esteriore, il mantello, si producono gli altri ormoni.
Le isole di Langerhans sono costituite da:
• Cellule A (20%): producono glucagone, con funzione iperglicemizzante
• Cellule B o ß (70%): producono insulina, con funzione ipoglicemizzante
• Cellule D (5 10%): producono somatostatina, la quale influisce sulla secrezione di insulina e glucagone
(effetto paracrino inibitorio)
• Cellule F (1-2%): producono polipeptide pancreatico (PP), il quale è responsabile della secrezione
esocrina del pancreas
Le isole vengono riconosciute al microscopio perché hanno una differente organizzazione rispetto al resto
del pancreas. GONADI
Le ghiandole nelle gonadi (testicolo e ovaio)
ISTOLOGIA (6/04/2018)
Il sangue ha un volume definito, di circa 5-6 litri nell’uomo e di 4-5 litri nella donna, e rappresenta circa il 7-
8% del peso corporeo.
Il pH del sangue è di circa 7,4 e deve rimanere a questo valore. Esistono, infatti, numerosi meccanismi
biologici che permettono la sua costanza. Variazioni del pH possono portare a patologie gravi, che possono
portare anche al decesso: un pH minore di 7,4 causa coma acid