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SGR

Le SGR promuovono, istituiscono e gestiscono fondi comuni di

investimento, gestiscono OICR (organismi di investimento

collettivo del r isparmio) di propr ia e altrui istituzione.

Si può avere la gestione collettiva del risparmio attraverso gli

OICR e le SICAV.

Il TUF ha disciplinato anche altre categor ie di soggetti che

prestano servizi specializzati, come le societ à di gestione dei

mercati e le societ à di gestione accentrata.

24 Intermediar i creditizi: banche

La banca è un’azienda di produzione che svolge un’attivit à di

intermediazione f inanziar ia creditizia in modo sistematico,

istituzionale e a propr io r ischio, utilizzando prevalentemente

fondi ottenuti da terzi a titoli di debito, e solo in minima

parte capitale propr io. Ci ò che differenzia le banche dagli

altr i intermediar i creditizi è la particolare natura delle loro

25

passività, ovvero i clienti possono usare le somme depositate

sottoforma di conto corrente per ef fettuare pagamenti

mediante assegni, bonif ici, carte di debito. Il TUF (testo

unico delle disposizioni in mater ia di intermediazione

f inanziar ia) afferma che la raccolta di r isparmio tra il

pubblico e l’esercizio del credito costituiscono attivit à

bancar ia, la raccolta del r isparmio e la concessione dei

prestiti sono attivit à da svolgersi congiuntamente.

Il legislatore ha posto le banche come unici intermediar i

abilitati a questa specif ica attivit à.

Accanto alle banche, l’ordinamento italiano pone altr i

soggetti a cui è r iservato lo svolgimento professionale di

attività di concessioni di f inanziamenti e di prestazione di

servizi di pagamento e intermediazione. Tali soggetti devono

avere dei requisiti.

Gli intermediar i creditizi diversi dalle banche sono le societ à

di leasing, di factor ing, di credito al consumo, cassa depositi

e prestiti, conf idi. Presentano due caratter istiche comuni,

ovvero raccolgono r isorse necessar ie a soddisfare le esigenze

dei prenditor i di fondi presso le banche o altr i soggetti

istituzionali (intermediar i di 2 °livello) e concedono

f inanziamenti e garanzie alle imprese.

Intermediazione creditizia

26

L’intermediazione creditizia influisce sia sul sistema

f inanziar io che su quello economico. Essa r icorre agli

intermediar i attuando un circuito indiretto, favorendo il

trasfer imento di r isorse f inanziar ie sia nello spazio che nel

tempo, interponendo il propr io stato patr imoniale tra dator i e

prenditor i di r isorse f inanziar ie. L’elemento essenziale negli

scambi creditizi è la f iducia reciproca tra intermediar i e

operator i che effettuano scambi con essi.

Gli intermediar i devono saper contenere i r ischi der ivanti

dalla propr ia attivit à, mantenere stabili nel tempo le

condizioni di liquidit à e r ischio def inite nei contratti,

assicurare continuit à di f inanziamento della domanda di

credito e servizi alla propr ia clientela e svolgere funzioni di

intermediazione in condizione di adeguata eff icienza

operativa.

Gli strumenti di raccolta delle banche(strumenti

dell’intermediazione creditizia):

Le banche raccolgono r isorse f inanziar ie mediante raccolta

indiretta, raccogliendo risorse f inanziar ie a titolo non

oneroso destinate ad investimenti della clientela, cio è un

r isparmio amministrato e gestito; oppure mediante raccolta

diretta, che consiste nel r imborso a scadenza del capitale

r icevuto mediante le propr ie passivit à corr ispondendo al

cliente la remunerazione pattuita. La remunerazione pu ò

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distinguersi al dettaglio, quando l’ammontare unitar io è

basso, oppure all’ingrosso, quando l’ammontare è elevato.

La raccolta al dettaglio si avvale di depositi bancar i. È un

rapporto oneroso in quanto la banca si impegna a

cor r ispondere un interesse al cliente. I depositi possono essere

a lungo per iodo, a breve per iodo oppure per funzioni

monetar ie. È def inito irregolare in quanto dopo il deposito la

propr ietà del denaro è della banca che pu ò gestirlo in

autonomia. Secondo la modalit à di restituzione del deposito

si distinguono in:

Liber i o vincolati

• Semplici, al r isparmio o conti correnti

• Rimborsabili a vista, con preavviso o a scadenza f issa

Altro strumento di raccolta è il certif icato di deposito, titolo

di credito a scadenza con durata tra i 3­18 mesi, oppure 18­60

mesi.

Altr i strumenti sono: i pronti contro termine, con cui la

banca cede in contanti valor i mobiliar i con il patto di

r iacquistarli a termine; obbligazioni bancar ie; depositi

interbancar i; commercial paper.

1.Depositi bancar i

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I depositi bancar i consentono di raccogliere mezzi monetari

indispensabili per la funzione dell’intermediazione creditizia.

È un contratto tra cliente depositante e banca r icevente. È

oneroso in quanto la banca si impegna a cor r ispondere un

interesse al cliente. È irregolare in quanto dopo il deposito la

propr ietà del denaro passa alla banca che pu ò gestire la

somma in autonomia. I depositi possono essere di breve

per iodo, lungo per iodo o per funzioni monetarie.

Secondo le modalit à di restituzione si distinguono in:

Depositi bancar i liber i, in cui il cliente pu ò chiederne il

• r imborso in qualsiasi momento r ispettando i termini del

contratto;

Depositi bancar i vincolati, in cui il r imborso è previsto

• solo a scadenza prestabilita.

Si distinguono ancora in:

Depositi semplici, in cui il depositante versa e r itira in

• un’unica soluzione;

Depositi a r isparmio, in cui si detengono libretti di

• deposito in cui eseguire prelevamenti e versamenti;

Conti cor rente, che sono oggetto di numerose

• movimentazioni.

I depositi possono essere rimborsabili:

A vista, cioè in un tempo molto breve;

29 Con preavviso, con cui il cliente chiede con preavviso il

• r imborso;

A scadenza f issa, la somma viene r imborsata alla

• scadenza.

I r isparmi possono assumere la forma di libretto o di

certif icato di deposito.

Il libretto può essere nominativo o al portatore, nel pr imo

caso non è trasfer ibile, nel secondo si.

2.Certif icati di deposito

I certif icati di deposito sono titoli di credito emessi da una

banca per reper ire r isorse f inanziar ie a scadenza f issa.

Rappresentano una forma moderna di raccolta del r isparmio.

Sono titoli trasfer ibili r ilasciati a fronte di somme di denaro

depositate per un certo per iodo e quindi costituiscono una

forma di raccolta vincolata a tempo con un rendimento

super iore r ispetto alle altre. Sono generalmente emessi al

portatore e possono essere compresi tra i 3­18 mesi o tra i 18­

60 mesi. Gli elementi essenziali del certif icato di deposito

sono la data di emissione, la scadenza, l’importo, la

denominazione, il benef iciar io, la banca di emissione, il tasso

di interesse, la r icevuta f iscale.

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Oltre ai certif icati di deposito a tasso f isso, le banche

utilizzano anche i certif icati zero coupon a cedola zero, in

cui anziché un rendimento sono previsti di un valore di

sottoscr izione e un valore di r imborso, dove la differenza tra

essi ne costituisce la remunerazione; e certif icati di deposito

cor r idor che evidenziano contenuti speculativi, e prevedono

una cedola minima, il r imborso del capitale e premio di

scadenza. Più è elevato il premio e pi ù è appetibile il

certif icato di deposito corr idor.

3.Conti correnti di corr ispondenza

Costituiscono una forma di raccolta diretta. Attraverso i

conti correnti di cor r ispondenza la banca si impegna a

svolgere tutte le operazioni a fronte di un contratto con i

clienti. Il conto corrente di corr ispondenza è un contratto

atipico in cui una controparte contrae l’obbligo di eseguire

uno o più atti giur idici per conto dell’altra parte. Prendono il

nome di cor r ispondenza perch é molte operazioni avvengono

mediante lettere o r ilascio di documenti.

Possono essere cartolar i come gli assegni oppure non cartolar i

come giroconti e bonif ici.

4.Pronti contro termine

31

Sono strumenti di raccolta di r isorse f inanziar ie con cui la

banca cede a pronti, cio è in contanti, valor i mobiliar i col

patto di r iacquistarli a termine. L’acquirente presta denaro e

il venditore, un istituto di credito, presta i titoli, spinti da

un bisogno di liquidit à e dalla necessit à di investire e lucrare

il denaro f ino al momento in cui r iacquister à i titoli. Il

cliente acquista ad un prezzo a pronti, che sar à infer iore al

prezzo al quale r ivender à il titolo. Il pr imo viene calcolato

in base al prezzo di mercato, il secondo capitalizzando il

prezzo a pronti in base ad un tasso di interesse concordato

tra le parti. Per l’investitore questa operazione è garanzia di

un rendimento super iore ad investimenti alternativi; per la

banca l’operazione consente di avere disponibilit à liquide, di

investire fondi e reper ire nuovi clienti.

Strumenti di impiego delle banche:

La forma di impiego pi ù r ilevante è costituita dall’esercizio

del credito mediante la quale le banche concedono prestiti alla

clientela. La concessione di prestito è preceduta da

un’istruttor ia di f ido, in cui si valuta il mer ito creditizio

della controparte con le garanzie reali. Dopo questa fase

viene stabilito l’importo massimo che la banca si impegna a

mettere a disposizione del cliente, sottoforma di prestiti

monetar i caratter izzati da un flusso f inanziar io in uscita per

la banca. I ricavi sono costituiti da interessi attivi.

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I prestiti monetar i comprendono strumenti di f inanziamento

del capitale circolante ( aperture di credito in c/c, operazioni

di smobilizzo dei crediti commerciali)

Invece, la forma pi ù dif fusa di f inanziamento del capitale

f isso è il mutuo.

2.Strumenti di f inanziamento del capitale circolante ( breve

per iodo)

Uno strumento di f inanziamento del capitale circolante è

rappresentato dall’apertura di credito, con cui la banca si

impegna a tenere a disposizione del cliente, dopo averne

valutato l’af f idabilit à, una data somma di denaro per un

tempo prestabilito. La somma di denaro non viene

automaticamente accreditata sul conto cor rente, ma il cliente

dispone dell’importo e del tempo che r itiene pi ù opportuno. Si

tratta di una tipologia di f inanziamento flessibile ed oneroso,

è r ichiesta una commissione di massimo sc

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A.A. 2015-2016
110 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher anve dispense di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli Intermediari Finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Napoli - Parthenope o del prof Sampagnaro Gabriele.