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ALTRI FATTORI
ASA = 3 o superiore a 3 ´riferimento alle condizioni cliniche e instabili del paziente, quando lepatologie concomitanti non sono completamente controllate)Immagine scaricare linee guida (global cuidelines for the prevention of surgical site infection)Nel periodo preoperatorio ci sono gli infermieri che attuano momenti di profilassi e tricotomia.Negli interventi intraoperatori tratteremo della ipotermia.Per quanto riguarda il periodo postoperatorio guarderemo le medicazioni della ferita chirurgica.
Ferita
Rottura della continuità della cute e delle parti molli prodotta da un agente meccanico.
Ferita intenzionale: prodotta dalla terapia (interventi chirurgici, punture venose, ustioni daradiazioni)
Ferita non intenzionale: prodotte accidentalmente
Ferita chiusa: tessuti traumatizzati senza rottura della continuità della cute
Ferita aperta: rottura della continuità della cute
Ferita da incisione: causata da uno strumento affilato. Ferita aperta,
dolorosa e profondaFerita da contusione: causata da agente contundente. Ferita chiusa
Ferita da abrasione: causata da superfice erosa. Ferita superficiale, aperta e dolorosa
Ferita da puntura: causata dall'introduzione di uno strumento a punta nella cute e nei tessuti. Ferita aperta
Ferita da lacerazione: causata dai tessuti e dai margini frastagliati e lacerati. Ferita aperta
Ferita chirurgica: lesione definita di continuo prodotta artificialmente da un tagliente (bisturi) a scopo terapeutico.
Le infezioni di sito chirurgico trovano la terza posizione per le infezioni di tipo ospedaliero, aumentano i tempi di degenza di circa 7 giorni, aumentano la sofferenza, aumentano la morbilità e mortalità, e il rischio postoperatorio e i costi.
Il trattamento della ferita deve:
- Permettere il ripristino della funzione della cute
- Ridurre il rischio di infezioni
- Rendere accettabile la ferita dal punto di vista estetico
La contaminazione della ferita avviene per:
- Inadeguata antisepsi
della zona di incisione al momento dell'intervento
Uso di materiale non sterile per procedure invasive
Uso di disinfettanti contaminati
Mancata separazione tra momento settico ed asettico di un intervento
Scorretta gestione dei drenaggi della ferita
Scarsa antisepsi delle mani degli operatori
Mancato rispetto delle norme comportamentali
La gestione delle ferite inizia prima dell'intervento chirurgico vero e proprio.
Nella fase preoperatoria:
Riduzione dell'ospedalizzazione preoperatoria
Uso corretto dei protocolli di profilassi antibiotica
Separazione tra operati ed operandi
Scrupolosa igiene della persona
Corretto ricorso alla tricotomia (eseguita in un margine di tempo più breve possibile rispetto all'intervento e non oltre le 2-3 ore. La rasatura va eseguita con materiale monouso e solo per la zona strettamente interessata dall'incisione chirurgica. Non eseguita la rasatura in sala operatoria poiché la dispersione di peli
contribuisce all'incremento della carica batterica nell'ambiente. Dopo la rasatura procedere alla detersione ed all'antisepsi della zona, con un disinfettante di alto livello in soluzione acquosa come lo Iodio o la Clorexidina)
Nella fase operatoria:
- Programma operatorio con precedenza agli interventi puliti
- Adesione scrupolosa ai protocolli comportamentali di vestizione, lavaggio delle mani, rispetto dei percorsi
- Corretta esecuzione delle procedure di pulizia, disinfezione e sterilizzazione
- Uso di set (teleria e strumentario) monoutente
- Cura del sistema di ventilazione e ricambio dell'aria
Fasi del processo di guarigione:
- Infiammazione (0-3 gg)
- Proliferazione cellulare (3-24 gg)
- Modellamento della cicatrice (6-12 mesi)
Cicatrizzazione: l'insieme dei fenomeni biologici che porta alla riparazione delle ferite che può avvenire in due modi:
- Rapidamente senza essudazione (prima intenzione)
- Lentamente con evidenti fenomeni essudativi o suppurativi
(seconda intenzione)Il processo di guarigione è influenzato da:
Fattori locali
- Caratteristiche della lesione (Profondità, tipo, estensione e irregolarità della ferita)
- Inadeguato apporto ematico
- Presenza di necrosi o corpi estranei
- Movimento a cui può essere esposta l'area lesa
Fattori sistemici
- Patologia correlata che da complicazioni per trattamento farmacologico.
- Infezioni ischemiche
- Disordini ematologici
- Alterazioni dello stato nutrizionale
- Condizioni del sistema circolatorio
Deiscenza di ferita
Complicanza post operativa rappresentata dalla riapertura spontanea di una ferita precedentemente suturata. Può essere parziale e quindi interessare uno a alcuni punti di sutura o completa. Una forma molto grave è quella che riguarda le ferite laparotomiche, caso di specie nel quale l'apertura completa di tutti gli strati della parete comporta la fuoriuscita dei visceri mobili all'esterno della cavità addominale o
essere fondamentale per prevenire infezioni e promuovere la guarigione delle ferite. Esistono diversi tipi di medicazioni, che vengono scelte in base alle caratteristiche della ferita. - Medicazione semplice: viene utilizzata per le ferite di guarigione di prima intenzione, in cui i lembi sono ben accostati e non sono presenti secrezioni. Consiste nell'applicazione di un cerotto e di una garza per proteggere la ferita. - Medicazione complessa: viene utilizzata per le ferite di guarigione di seconda intenzione, in cui i lembi non sono ben accostati a causa di una perdita di sostanza, spesso dovuta a un'infezione. Queste ferite richiedono una guarigione più lenta e lasciano cicatrici di dimensioni variabili. Per favorire la guarigione, vengono spesso posizionati dei drenaggi e le medicazioni vengono praticate più volte al giorno. La medicazione è un insieme di provvedimenti che hanno lo scopo di curare e proteggere una ferita, favorendo la sua riparazione e riportandola a uno stato di normalità. È importante seguire le indicazioni del medico o del personale sanitario per garantire una corretta medicazione e una guarigione ottimale della ferita.Un adeguata medicazione è quando impedisce il passaggio dei microrganismi, controlla il sanguinamento post-operativo, assorbe l'essudato, allevia il dolore e protegge i nuovi tessuti che si generano.
La medicazione tradizionale si intende un materiale posto a diretto contatto con la sola funzione di emostasi, copertura e protezione, mentre quella avanzata ha come scopi mantenere un microambiente umido e una temperatura costante, rimuovere essudati e materiale necrotico, proteggere da infezioni esogene, essere permeabile all'ossigeno e ridurre i traumi al cambio.
Le medicazioni avanzate includono:
- Alginati (a base di calcio)
- Idrocolloidi (polveri e paste)
- Idrofibre (carbossimetil-cellulosa, assorbe rapidamente i liquidi)
- Schiume di poliuretano (assorbenti di vario spessore)
Gli obiettivi della medicazione sono:
- Prevenire le infezioni delle ferite mantenendo l'asepsi durante il cambio della medicazione
- Favorire la guarigione delle ferite, sia infette che non infette, utilizzando trattamenti specifici
Dall'evidenza scientifica. Si distinguono:
- Medicazioni semplici: sono medicazioni che vengono eseguite su ferite pulite, margini puliti, non presentano secrezioni, sono successive a incisioni chirurgiche con secrezione minima, ma senza perdita di sostanza. Solitamente queste ferite guariscono per prima intenzione.
- Medicazioni complesse: sono medicazioni eseguite sulle ferite croniche successive a incisioni chirurgiche. Sono destinate a guarire per seconda intenzione.
La medicazione dovrebbe presentarsi:
- Pulita
- Asciutta
- Intatta
- Chiusa
In caso contrario deve essere sostituita.
Quando?
La medicazione va sostituita solo quando è sporca e/o bagnata e non necessariamente tutti i giorni.
La prima medicazione dopo l'intervento va rinnovata dopo 24-48 ore.
Solitamente se non vi sono problemi la medicazione non viene sostituita necessariamente tutti i giorni in quanto "meno tocchi meno inquini". Cambiare la medicazione se perde, se è lenta, se emana odore.
altrimenti lasciarla in loco per 7gg.
Indicazioni delle linee guida sulle medicazioni:
Medicazione sterile per le 48h successive all'intervento per ferite chiuse
- Dopo le 48h è possibile fare la doccia (valutare il tipo di intervento)
- Lavaggio antisettico prima e dopo l'effettuazione della medicazione
- Utilizzo di tecniche sterili per il cambio della medicazione
- Insegnare ai famigliari ed al paziente il trattamento della ferita ed i segni e sintomi di infezione
Caratteristiche della medicazione:
- Impedire il passaggio di microrganismi
- Permettere l'ossigenazione del tessuto
- Impedire la diffusione di secrezioni e sangue
- Permettere un lungo intervallo di cambio
- Consentire l'ispezione della ferita
- Non creare traumatismi al momento della medicazione
Tecniche di medicazione:
Tecnica No Touch: non prevede il contatto diretto con la ferita (vengono utilizzate pinze e ferri chirurgici. Tecnica asettica basata su evidenze
Tecnica Touch: prevede il contatto diretto con la ferita (vengono utilizzati guanti sterili) Andare a cercare la medicazione in sito chirurgico Osservare nella ferita la presenza di: - Arrossamento - Ipertermia - Dolore - Bruciore - Tumefazione - Presenza di secrezioni Rimozione medicazione: Effettuare il lavaggio delle mani e indossare guanti monouso non sterili Togliere i cerotti delicatamente, eventualmente inumidendoli con soluzione fisiologica sterile, con strappi brevi e rapidi Rimuovere la medicazione sporca, se aderente alla ferita, bagnarla con fisiologica sterile Smaltire la medicazione contaminata e i guanti nell'apposito contenitore Preparare garze sterili e clorexidina al 2% Lavaggio antisettico delle mani Indossare guanti sterili PREPARAZIONE DELLA CUTE: Sfatiamo un mito: tricotomia (rimozione dei peli della cute) preoperatoria serve per prevenire le infezioni del sito chirurgico? Tutti gli studi sostengono il contrario perché la- Va eseguita se necessario, cioè per avere più visibilità (esempio in testa) e per applicare i cerotti.
- Serve a rendere visibile il sito chirurgico e renderlo meglio accessibile al chirurgo.
- Se voglio evitare la proliferazione batterica devo fare la tricotomia massimo 2 ore prima dell'intervento.
- Deve essere il più circoscritta possibile, ma se poi il chirurgo deve passare alla laparotomia quello si arrabbia, c'è da rendere possibile il momento dell'incisione e bisogna far em