Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
VALUTAZIONE
Parliamo di come i due strumenti “performance management” e “valutazione del potenziale”
svolgono un ruolo all’interno dell’organizzazione. Il filo conduttore è l’utilizzo dei sistemi di
valutazione. Cosa fosse e facesse l’azienda se non avesse questo tipo di sistema che consente di
avere un patrimonio informativo che guarda ogni persona attraverso questi strumenti. Tra i
risultati delle valutazioni ci saranno anche l’efficienza dei gap di competenza che hanno le
persone. Ci saranno anche:
1. valutazioni: cosa ce ne facciamo? Cosa sarebbe l’azienda se non
Utilizzo dei risultati delle
avesse queste informazioni? Tra i risultati ci sono anche i gap di competenza che si hanno
delle persone. Cosa ce ne facciamo dell’utilizzo di strumenti quali il performance
management e valutazione del potenziale? L’utilizzo dei due strumenti di: performance e
della valutazione del potenziale ci danno la possibilità di dare ad ogni persona certezza che il
suo percorso precedente e la sua storia aziendale e risultati raggiunti non sono un patrimonio
di conoscenza solo suo e del suo capo che può andare via e viene perso (si perde la
reputazione di quella persona), ma sono patrimonio conosciuto dall’azienda, che sta
all’interno di sistemi informativi ed è conosciuto sia dal responsabile gerarchico della persona
ma anche dal responsabile delle RU. Questo patrimonio porta a conseguenze a valutazioni di
azioni come per esempio formare dei gap di
sia delle persone ma anche delle
competenza
organizzazioni (per fare delle cose abbiamo bisogno di
avere persone che abbiano alcune caratteristiche ed
alcune competenze), si possono creare dei percorsi di
sviluppo per queste persone perché il gap di
competenza valutato a livello dell’intera
organizzazione ci fa capire a cosa l’organizzazione può
ambire per il futuro (in termini di risorse economiche, o di bisogno di avere delle
infrastrutture, di persone con competenze adatte a fare delle transizioni di business che
l’azienda si propone). Se improntiamo il gap di competenza sulla singola persona anche su
ognuna di esse si può pianificare un (9 BOX: una persona che ha alto
percorso di sviluppo
potenziale e bassa prestazione la dobbiamo spostareßquesto fa parte di un percorso di
sviluppo). se utilizziamo modelli della 9 box, possiamo creare percorsi di sviluppo a seconda
e rispetto alle competenze ognuno può avere delle
di dove le persone si vanno a collocare
aree più forti e delle aree più deboli. Grazie a questo patrimonio si possono vedere le posizioni
future e quindi il percorso di sviluppo di una persona nell’azienda e quindi possedere delle
tavole di rimpiazzo è fondamentale. (dare premi, far fare
Le iniziative di gestione delle persone
salto di livello e progressione della carriera, attribuire responsabilità o fare spostamenti
geografici o forzando la persona a fare esperienze utili per la sua crescita personale). Le
iniziative di gestione sono dei contenitori in cui ci sono molti processi decisionali che
riguardano le persone. infelicità. Di solito si lavora ex
Il contesto che evolve molto rapidamente, crea le condizioni di
post per cercare di colmare i gap di competenza. Le persone si scelgono al di fuori o all’interno
dell’azienda, formandole e sviluppandole facendo in modo che siano in grado di riuscire a
portare avanti il ruolo. Si devono vedere le competenze e le motivazioni di chi abbiamo
davanti.
2. competenza: in genere le aziende non stanno a guardare la competenza quando
Il Gap di
fanno un piano strategico ma guardano di più i propri servizi, le proprie quote di mercato e
quelle dei competitor, le innovazioni tecnologiche e
normative che possono indurre allo sviluppo di nuovi
prodotti o al cambiamento di luoghi di
posizionamento o di canali distribuiti e poi si
lanciano verso l’aumento dei ricavi e riduzione dei
costi. Si deve andare a verificare se quanto pensato
è fattibile o meno, un modo completo sarebbe fare
ka strategia tenendo conto di tutte le persone che si
hanno e di tutte le informazioni che derivano dagli strumenti di valutazione studiati. Questo
potrebbe frenare e ridurre le ambizioni. Potrebbero esserci delle circostanze in cui il contesto
evolve molto rapidamente e anche se non cambiamo tutte le leve, dobbiamo comunque
prendere una strada. Sviluppare ricavi e ridurre i costi attraverso nuovi prodotti e processi
che richiedono competenze diverse e rimanere con le competenze che si hanno. Dopo aver
formulato la strategia occorre avere un’analisi sulle competenze e quindi capita che si lavora
ex post. I si potrebbero formare o prendendo persone dall’esterno o
gap di competenza
scegliere internamente, formarle, sviluppare e metterle nelle condizioni di svolgere i nuovi
ruoli che il capo strategico richiede. Prima di fare il piano strategico bisogna conoscere bene
sia il livello di competenza che anche la motivazione delle persone che abbiamo.
Anno dopo anno si vuole riuscire a valutare gli obiettivi e adattarli alle competenze delle persone. Per
il performance management è uno strumento di governo del sistema indispensabile. Con la
valutazione del potenziale si passa a guardare verso il futuro e attraverso le matrici
prestazioni/potenziale si ragiona su tutti gli strumenti di gestione su cui abbiamo parlato. Si deve
ragionare anche sulla loro prontezza.
3. maturità: ci sono diversi metodi di utilizzo di questi approcci. Non è detto che i
I gradi di
contesti + evoluti siano migliori di quelli di base. Quando è stato introdotto un processo di
performance management in PI che riguardava molti dipendenti, si riuscivano a valutare una
gran parte della popolazione di PI e doveva essere un processo molto semplice. Non è detto
che chi c’è stato prima di me ha fatto per forza una cosa negativa o ha utilizzato strumenti
peggiori. Si può fare sempre un irrobustimento delle
metodologie. Nessuno mai si è interrogato sul perché c’era
poco ma si è subito pensato che chi c’era prima avesse
sbagliato. Si deve mettere in sicurezza la performance
attraverso gli strumenti di valutazione delle prestazioni:
Whatàobiettivi
a. Howà competenze e comportamenti
b.
Con la valutazione del potenziale si passa a guardare verso il futuro e attraverso le matrici
prestazioni/potenziale si ragiona su tutti gli strumenti di gestione su cui abbiamo parlato. Si
deve ragionare anche sulla loro prontezza.
4. manageriale: con il banding di Amplifon è stata introdotta una
Diversi livelli di potenziale
terminologia: i capi possono essere diversi a seconda di quale ruolo ricoprono all’interno
dell’organizzazione. Ci sono quindi diversi livelli di potenziale manageriale. Anche gli anti-
performanti hanno dei gap di competenza e possono essere più o meno pronti a fare il salto
di potenziale (Readiness). Il salto di potenziale va accompagnato con alcune cose
dell’esperienza.
Quando si entra in un’azienda saremo dei professional IC contributori individuali a cui dei capi
assegneranno dei ruoli tecnici delle attività che dobbiamo svolgere, più cresciamo e più
facciamo carriera (strutturalmente) e saremo i Front Line leader (FLL) che hanno come
collaboratori solo gli Individual contributor (IC = professional), poi si deve diventare capi di
capi (MLL= mid level leader); fino ad arrivare al Senior Level leader (SLL sono dei leader che
hanno la responsabilità di grandi conti economici all’interno dell’organizzazione).
ICàFLLàMLLàSLL
Il FLL fa le sue decisioni, poi la responsabilità finale se il
processo è ben strutturato ed allineato sarà del MLL che
fa l’allineamento delle valutazioni e cioè garantisce
all’azienda che eventuali errori o disomogeneità che
fanno i suoi collaboratori vengono in qualche modo
riallineati. Un MLL deve avere contatti con i propri
collaboratori e con i collaboratori degli altri; prendere
decisioni di livello strategico più alto e complesse, avere relazioni orizzontali con colleghi e
con le parti alte della gerarchia. Sono ruoli in cui l’aspetto relazionale e decisionale è più
importante rispetto agli aspetti operativi e realizzativi. “Un processo aziendale maturo deve
tener conto delle sfide di leadership correlate ai diversi step, in termini di tipologie e grading
delle competenze richieste”. Le tipologie sono le stesse però il livello di possesso di quelle
tipologie di competenza cresce almeno di alcune di esse quando si sale lungo la scala
gerarchica. Se prendiamo come competenza quella di motivare i propri collaboratori, questa
competenza è ancora più importante per il FLL che hanno più collaboratori alla base della
piramide. Il concetto di potenziale viene trasformato.
5. box:
Modello 9
6. organizzativa: introduce il concetto di differenziazione tra i diversi tipi di business,
La pipeline ci sono aziende che necessitano maggiormente
di alimentare la pipeline o per loro natura o per
la natura dei processi di trasformazione che
stanno vivendo e hanno bisogno anche di più
persone per la pipe line e cioè in coda per
assumere quelle posizioni manageriali. Se
guardiamo alla natura del business ci sono delle
attività che per formare un manager ad un
livello di maturità alto ci vogliono 3-4
anniàquesta caratteristica viene chiamata
TENURE e cioè stare su una posizione poiché andare a spostare/sostituire le persone può
generare delle difficoltà, distruggere valore e diminuire la possibilità delle singole persone di
avere un impatto positivo sulle organizzazioni. Se si cambia il capo ogni anno è faticoso
cominciare ogni volta da capo e non avere una stabilità. Il lavoro continuo che hanno le
organizzazioni nel modificare la mappa delle responsabilità può essere obbligatorio (o perché
una persona va via dall’azienda e deve essere sostituita, o perché si sviluppa una nuova
struttura organizzativa, o per dare opportunità gestionale facendo dei commenti per far
crescere e far vedere attività diverse, per sviluppare una migliore iperfunzionalità, per
movimentare le persone che iniziano ad essere “spostate di ruolo”, etc). può capitare che
ciascuno maturi una propria consapevolezza di quello che è il ruolo degli altri e quindi tende
ad essere più flessibile nell’interpretare i bisogni dei colleghi all’interno dei processi
organizzativi. Quando c’è frequente movimento dei capi ci sono vantaggi (per gli altri capi) ma
anche svantaggi quando invece ci riferiamo ai collaboratori. Nelle aziende caratterizzate da
maggiore volont