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IPOTESI DI ORDINANZA:
Articolo 33 comma 4:
4. L'ordinanza che dichiara l'incompetenza indica in ogni caso il giudice competente.
Articolo 36: Pronunce interlocutorie ordinanza
1. Salvo che il presente codice disponga diversamente, il giudice provvede con
in tutti i casi in cui non definisce nemmeno in parte il giudizio.
sentenza non definitiva
2. Il giudice pronuncia quando decide solo su alcune delle
questioni, anche se adotta provvedimenti istruttori per l'ulteriore trattazione della causa.
Mancano nel processo amministrativo, un limite a pronunce interlocutorie (e dunque ad
un frazionamento di sentenze). È possibile avere una sentenza per ogni motivo di ricorso.
Altro caso di ordinanza: la cautelare normale è decisa con ordinanza. È una
anticipazione del giudizio.
Altro caso di ordinanza: le prove. Sulle prove, ex articolo 65, in caso di contestazione
sulla assunzione delle prove, il giudice utilizza la forma dell’ordinanza.
Articolo 33 comma 3: Le ordinanze e i decreti, se non pronunciati in udienza o in camera
di consiglio e inseriti nel relativo verbale, sono comunicati alle parti dalla segreteria nel
termine di cui all'articolo 89, comma 3. forma di pubblicità
Sentenza: articolo 33 lettera a)
Articolo 34: merito
Articolo 35: rito
2. Procedimento e forma della sentenza:
L’idea di partenza del legislatore è che si svolge una udienza in cui le parti argomentano
le proprie domande e le discutono. All’esito, il giudice si ritira in camera di consiglio ove
decide con votazione.
Rispetto a questo schema di fondo, v’è la camera di consiglio nuda e cruda. Manca il
pubblico, v’è solo il collegio giudicante e i rappresentanti delle parti (per il rispetto del
contraddittorio).
Articolo 87 c.p.a.: 1. Le udienze sono pubbliche a pena di nullita', salvo quanto previsto
dal comma 2.
2. Oltre agli altri casi espressamente previsti, si trattano in camera di consiglio:
collegiali;
a) i giudizi cautelari e quelli relativi all'esecuzione delle misure cautelari
b) il giudizio in materia di silenzio;
c) il giudizio in materia di accesso ai documenti amministrativi;
d) i giudizi di ottemperanza (l’esecuzione, ossia la fase successiva alla sentenza);
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e) i giudizi in opposizione ai decreti che pronunciano l'estinzione o l'improcedibilità del
giudizio.
Articolo 75 c.p.a.: deliberazione del collegio
1. Il collegio, dopo la discussione, decide la causa.
2. La decisione puo' essere differita a una delle successive camere di consiglio questo
avviene in caso di cause complicate (c.d. differimento della decisione).
Articolo 76 c.p.a.: Modalità della votazione
1. Possono essere presenti in camera di consiglio i magistrati designati per l'udienza: i
rappresentanti delle parti se ne vanno.
2. La decisione è assunta in camera di consiglio con il voto dei soli componenti del
collegio.
3. Il presidente raccoglie i voti. La decisione è presa a maggioranza di voti. Il primo a
votare è il relatore, poi il secondo componente del collegio e, infine, il presidente. Nei
giudizi davanti al Consiglio di Stato il primo a votare è il relatore, poi il meno anziano in
ordine di ruolo, e così continuando sino al presidente. in Consiglio di Stato il collegio è
composto da cinque magistrati.
L’anzianità è data dagli anni in servizio in quel determinato ruolo in quel determinato
tribunale.
in camera di consiglio ci sono tutti i giudici della sezione. A votare saranno solo tre:
il presidente, il relatore di quella causa e il giudice a latere (che sono i tre componenti del
collegio).
Art. 89 Pubblicazione e comunicazione della sentenza
1. La sentenza deve essere redatta non oltre il quarantacinquesimo giorno da quello della
decisione della causa. (dal relatore). Se tale termine è ordinatorio, quindi difetta di
sanzione giuridica se non rispettato. L’unica sanzione prospettabile è di tipo disciplinare
nei confronti del relatore.
2. La sentenza, che non può più essere modificata dopo la sua sottoscrizione, è
immediatamente resa pubblica mediante deposito nella segreteria del giudice che l'ha
pronunciata. pubblicità = deposito presso la segreteria (no cancelleria).
3. Il segretario dà atto del deposito in calce alla sentenza, vi appone la data e la firma ed
entro cinque giorni ne dà comunicazione alle parti costituite. cartolina di deposito
all’avvocato
Art. 88 Contenuto della sentenza
1. La sentenza e' pronunciata in nome del popolo italiano e reca l'intestazione
“Repubblica italiana”.
2. Essa deve contenere:
a) l'indicazione del giudice adito e del collegio che l'ha pronunciata;
b) l'indicazione delle parti e dei loro avvocati;
c) le domande;
d) la concisa esposizione dei motivi in fatto e in diritto della decisione, anche con rinvio a
precedenti cui intende conformarsi;
e) il dispositivo, ivi compresa la pronuncia sulle spese;
f) l'ordine che la decisione sia eseguita dall'autorita' amministrativa l’esecuzione della
sentenza amministrativa è imposta all’autorità amministrativa; non c’è un giudice
dell’esecuzione.
g) l'indicazione del giorno, mese, anno e luogo in cui la decisione e' pronunciata;
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h) la sottoscrizione del presidente e dell'estensore.
3. Si applica l'articolo 118, comma 3, delle disposizioni per l'attuazione del codice di
procedura civile.
4. Se il presidente non può sottoscrivere per morte o altro impedimento, la sentenza è
sottoscritta dal componente più anziano del collegio, purchè prima della sottoscrizione
sia menzionato l'impedimento; se l'estensore non può sottoscrivere la sentenza per morte
o altro impedimento, è sufficiente la sottoscrizione del solo presidente, purchè prima
della sottoscrizione sia menzionato l'impedimento.
Art. 86 Procedimento di correzione (non è una vera e propria impugnazione)
1. Ove occorra correggere omissioni o errori materiali, la domanda per la correzione deve
essere proposta al giudice che ha emesso il provvedimento, il quale, se vi è il consenso
delle parti, dispone con decreto, in camera di consiglio, la correzione.
2. In caso di dissenso delle parti, sulla domanda di correzione pronuncia il collegio con
ordinanza in camera di consiglio.
3. La correzione si effettua a margine o in calce al provvedimento originale, con
indicazione del decreto o dell'ordinanza che l'ha disposta.
3. Tipi e contenuti della sentenza:
- Ampiezza: sentenza lunga o ristretta? lo
L’idea del legislatore è che in sentenza ci sia
stretto indispensabile, al fine di accelerare i tempi. Sono infatti previste, all’articolo 74
c.p.a., le sentenze in forma semplificata.
1. Nel caso in cui ravvisi la manifesta fondatezza ovvero la manifesta irricevibilità,
inammissibilità, improcedibilità o infondatezza del ricorso, il giudice decide con
sentenza in forma semplificata. La motivazione della sentenza può consistere in un
sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo ovvero, se del
caso, ad un precedente conforme.
Sentenze definitive o sentenze non definitive:
- le prime coprono tutta/e la/e
domanda/e.
Le non definitive sono legate alla frazionabilità dell’oggetto. Si pensi alla questione
pregiudiziale inerente al diritto di proprietà, in caso di richiesta di permesso di costruire.
La sentenza che chiude la questione sulla proprietà, è una chiara ipotesi di sentenza
interlocutoria (articolo 36 c.p.a.).
- Sentenze di rito o sentenze di merito: profilo processuale o sostanziale? Articoli
34 e 35 del c.p.a.
merito:
Significato di
Riguarda il contenuto della controversia vs. la sentenza di rito che riguarda i
problemi processuali legittimità.
Merito come contrapposto a È una questione di diritto sostanziale che
riguarda il profilo e il criterio di valutazione di un atto amministrativo. L’atto
amministrativo è legittimo se conforme a norme di legge. Il merito invece riguarda
sì, puoi costruire con queste caratteristiche).
il contenuto dell’atto stesso (es.
In un processo avente ad oggetto la giurisdizione di merito (valutazione della
opportunità del provvedimento), esistono problemi di rito ed esistono problemi di
merito. 74
4. Effetti della sentenza di accoglimento
LE SENTENZE DI MERITO POSSONO ESSERE DI RIGETTO O DI ACCOGLIMENTO.
SENTENZE DI RIGETTO: c’è una questione aperta. Quella di rigetto del ricorso di
annullamento, copre anche il dedotto o anche il deducibile? Il deducibile è coperto.
Restano salvo gli elementi sopravvenuti, ovvio. Si ricordi sempre la perentorietà del
termine.
SENTENZE DI ACCOGLIMENTO: EFFETTI.
In molti casi si tratta di sentenze di annullamento del provvedimento amministrativo. La
sentenza di annullamento ha aspetti particolari:
Effetti soggettivi: nei confronti di quali soggetti produce gli effetti la sentenza di
accoglimento?
Tassa sui rifiuti, approvata da ciascun comune sulla base di un
o determinato tariffario.
Impugno il tariffario. Riesco ad ottenere una sentenza di annullamento del
regolamento tariffario del comune.
Ha effetto nei confronti di chi? Di tutti i cittadini del comune? Non c’è una
risposta univoca.
Il giudice si orienta sulla base di:
1 - Le caratteristiche dell’atto e del vizio fatto valere: se il vizio lamentato
attiene il procedimento (es. pareri pre-provvedimento), allora molto
probabilmente avrà efficacia erga omnes.
L’EFFICACIA DELLA SENTENZA PUO’ VARIARE A SECONDA DEL TIPO DI
VIZIO LAMENTATO E DELLA DECISIONE PRESA DAL GIUDICE.
2 – Possibile ampliamento discrezionale dell’efficacia della sentenza: faccio
un concorso per una borsa di studia. Questa mi viene negata per difetto di
un requisito. Ricorro. Ricorso accolto perché quel requisito è illegittimo. La
PA qui, sulla base di una propria scelta, può applicare lo stesso principio
anche nei confronti di altri soggetti che non erano parte del processo.
Effetti oggettivi: su cosa cade l’annullamento? Annullare significa rimuovere
un atto dal momento stesso in cui è stato emanato, e ricreare la situazione che
avrebbe dovuto esistere se non fosse stato mai emanato l’atto.
Nella situazione degli atti amministrativi possono verificarsi tre problemi:
1. Aspetti demolitori: viene demolito l’atto amministrativo, il quale però è
collegato anche ad altri atti amministrativi. SI ANNULLA ANCHE OGNI
ATTO PRESUPPOSTO E CONSEGUENTE? Non c’è una regola fi