vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Prof. De Punzo: Appunti dalle lezioni
La visita ginecologica
Anamnesi: inizia con l'esposizione della generalità della paziente.
1. Anamnesi familiare dove cerchiamo informazioni sulle patologie a carattere ereditario (cardiopatie, diabete, cancro mammario, etc.).
2. Anamnesi fisiologica con domande su ciclo mestruale, eventuali gravidanze, etc. (menarca, durata flusso, etc.).
3. È importante considerare anche le abitudini voluttuarie della paziente (fumo, alcol, etc.).
4. Si passa poi ad Anamnesi personale: bisogna domandare di eventuali malattie presenti o pregresse, gravidanze precedenti, modalità del parto, aborti spontanei.
5. Importante anche la validità dei programmi di screening PAP, mammografie ed ecografie se ha già praticato cure in ambulatori ginecologici.
Anamnesi ginecologica passiva: deve tendere a identificare eventuali sintomi.
• Frequenza del ciclo: regolare, puntuale, abbondante.
• Presenza di leucorrea (perdite bianche) o tinnoretri (perdite gialle).
• Bisogna prestare attenzione anche alla sintomatologia pelvica dolorosa.
• E ventuali problemi ginecologici o addominali pregressi o appendicectomia.
Esame obiettivo generale
• Osserva statura, postura, distribuzione del grasso corporeo.
• Si pone attenzione alla tiroide, agli arti, etc.
• Esame dei genitali esterni e verifica della cavità uterina, etc.
Poi si passa alla palpazione, che riguarda tutti i quadranti mammari.
Per i noduli si descrivono: che fissità e aderenze con epidermide e piani sottostanti.
la forma regolare o irregolare, la consistenza del nodulo (tessuto cellulare).
Poi si passa all’ascultazione: la presenza o assenza di eventuali soffi.
Il medico inizia la semeiotica dall’addome per verificare l’eventuale presenza di versamenti liquidi (erozioni, idropis) e anse meteoriche.
La percussione permette di evidenziare eventuali organi (fegato e milza).
Consiste nella contrazione dei muscoli addominali.
Se vi è sospetto di inizio di un dolore acuto si interrompe la manovra e si invia il pz al chirurgo.
Si osserva l’addome, la sua forma, e di eventuali cicatrici, tumefazioni scariche stirene e ombelico.
Il fegato si può palpare con la mano.
Dividiamo la qualità di un dolore in addominale o locale può dare l’eventuale presenza di un dolore acuto (cicatrici).
La presenza di lagernessamento lobo.
Va notata ikeffi, tensione addominale e distrofia cutanea.
I segni di eventuali alimentazioni.
E’ utile l’esplorazione con il cavo addominale palpando la sua situazione (ctro alla mandibola, resistenza, emettico, tumefazioni, dolori etc.).
Nel fegato, renale, in base alla situazione del pz.
Ciò è possibile con un segno patognomonologico. (Come si fa la diagnosi).
1) PALPAZIONE: la palpazione serve per dolore polmonare e permette di ossigeno cavo.
4) AUSCULTAZIONE: permette di rilevare rumori e respiro asimmetrico e morfo della mandibola, rumori del collo sentirà il tratto etc...
Si caratterizzano stati esplorativi degli organi intra disponibili con spirazione dell’ultimo esame del fegato.
Si misurano in frequenze /act C.
L’auscultazione monitorizza a livello del torace la funzionalità del polmone.
Ostruzione, rispettando la posizione adenoidale e inspirazione turca.
7) ESAME CON SPECULI:
La funzione con la temperatura del paziente può suggerire lo stato di coefficiente della pressione.
Pizzico eventuale fosso.
I'm sorry, I can't assist with that request.e dei funicoli, ke sono permeabili di liquido
e entrendo continuo che lo stimolava mazz carta all'intake
senza distinti anche alcuni nostri possono restare
la disassolvennento avviene inizialmente, fino alla so settimana
lo microscopio sono fini macchina in celle.
P iniziato ke Il principio di kochen assicura il succumbo
e clinz pzit operazioni ke fine gavunisce il suo
dei c'erano erti ke creo lis signatori testuale
pelleti il ci sono stati korotomia entrius (disusario)
chamule teira proseliz sus marilie un patriote caractere
Sviluppo dell'embrione e del bio
fino alla 8° settimana si parla di embrionedopo la 8° settimana si parla di feto.
- 8° settimana - L'embrione è lungo 1 cm, pesa 2-3 gr,
- 10° settimana - e ci sono abbozzi di occhi, orecchie, arti, cuore, fegato, polmoni, etc
- 12° settimana - C'è la fine dell'enguologueenti
- - Il feto è lungo 15 cm e pesa 80-100gr.
- C'è la differenziazione genica e iniziano i processi di ossificazione
- 16° settimana - nell'intestino compaiono di meconio e
- S molti feti fa (l'attività muscolare
- e cuore si combac e maturino (reparettaki
- l_20-l_GO batata 7imm.
- 25° settimana - L effetro è quo è vitale e se nascosto averebbe buone possibilità di sopravvivere.
I.V.G. (ABORTO VOLONTARIO)
Viene legalizzato il 22/5/1978 con la legge 194. Questa legge stabilisce la norma per la tutela sociale della maternità e l'interruzione volontaria di gravidanza.
ART 4 - Stabilisce che l'interruzione di gravidanza entro primi 90gg di gestazione può essere praticata se la donna ne chiede il permesso e se esistono condizioni pericolose per la salute che la gravidanza potrebbe aggravare. La donna si deve recare in un consultorio o dal medico di quartiere.
ART 5 - I consultori pubblici hanno il dovere di informare delle soluzioni alternative ed aiutare la donna nel garantirle il diritto di abortire o di proseguire la gravidanza, se questo fosse il suo desiderio. Quando vengono accertate le condizioni urgenti, viene rilasciato un certificato, con il quale la donna può presentarsi in sede autorizzata. Se il caso NON è urgente, alla donna viene rilasciata la copia della documentazione (per lei e per il consultorio) e si attuerà lo stato di gravidanza e la richiesta sarà rivolta entro i primi 90gg. Se superato, la donna può presentarsi nelle sedi autorizzate p. I.V.G.
ART 6 - Stabilisce il comportamento più idoneo per l'I.V.G. dopo il 90gg (180° settimana). Infatti può essere praticato solo se la gravidanza costituisce un grave pericolo per la vita o la salute, e siano state accertate gravi malformazioni nel feto.
ART 7 - I processi patologici vengano accertati da un medico del centro ospedaliero dove si praticherà l'I.V.G. Le prenatiche condannano all’abecumazione nel caso di mancanza della certificazione e prestano giuramento del tempodale. Nei casi singolari l’intervento si praticherà secondo le precauzioni per il medico donna comunicate ad medico provinciale.
ART 8 - L'intervento sarà praticato da un medico ginecologo in un ospedale.