Estratto del documento

Analisi dei costi e del profitto

MATERIALI DIRETTI

  • Materiali diretti acquistati: 460.000
  • Carta vetrata: 2.000
  • Manodopera diretta di produzione: 300.000
  • Inventario materiali diretti: 40.000

MATERIALI INDIRETTI

  • Costi di gestione dei materiali: 70.000
  • Inventario materiali indiretti: 50.000
  • Lubrificanti e refrigeranti: 5.000
  • Manodopera indiretta varia: 40.000
  • Costi di leasing dell'impianto: 54.000
  • Ammortamento dell'attrezzatura dell'impianto: 36.000

TOTALE MATERIALI DIRETTI: 550.000

TOTALE MATERIALI INDIRETTI: 207.000

TOTALE LAVORO DIRETTO: 300.000

Ricavi: 1.360.000

MD + MI + LD = 1.057.000

Inventario iniziale di prodotti finiti: 100.000

MD + MI + LD + ΔWIP = 960.000

Costi di produzione: 960.000

Inventario finale di prodotti finiti: -150.000

UNITÀ PRODOTTE: 900.000

Marketing e promozioni: -60.000

NUOVE UNITÀ: 1.000.000

Salari di marketing: -100.000

Costi di distribuzione: -70.000

Costi del servizio clienti: -100.000

PROFITTO LORDO: 450.000

PROFITTO LORDO - COSTO DI PERIODO: 120.000

COSTO/UNITÀ: 0,5

COSTO LEASING/UNITÀ: 0,06

NUOVO COSTO/UNITÀ: Differenti Significati Di Costi Di Prodotto

  1. Pricing and product-mix decisions
  2. Reimbirsment under governments contracts

Preparing financial statements for external reporting under GAAP

Analisi Costi-Volume-Profitti

È un analisi che le aziende usano spessissimo per verificare quelle che possono essere le ripercussioni che un cambio di policy o strategia potrebbe avere sul prodotto

L'analisi dei costi, volumi e profitti serve per studiare la relazione che intercorre tra questi elementi quando si manifestano cambiamenti a livello di:

  1. Numero di unità vendute
  2. Prezzo di vendita
  3. La rapporto costo/unità
  4. Costi fissi di un prodotto

Esempio

Un venditore può acquistare un pacchetto (libro e software) dallo sviluppatore per 120$ a pacchetto, con il privilegio di restituire tutti i pacchetti invenduti e ricevere indietro un rimborso di 120$ per pacchetto invenduto. Il venditore deve pagare 2000$ per noleggiare un banco ad una fiera. non incorrerà in altri costi. Stima che può vendere ogni pacchetto a 200$.

Gli conviene noleggiare la bancarella?

A prima vista vediamo che il

numero di unità vendute che garantisce il pareggio tra ricavi è costi è 25 (infatti 200x25 = 5000 e 2000+(25x120) = 5000)
Introduciamo ora il margine di contribuzione, definito come la differenza tra ricavi totali e totale dei costi variabili.
Margine di contribuzione = ricavi totali – totale costi variabili
Margine di contribuzione unitario = prezzo di vendita – costo variabile per unità
Margine di contribuzione = margine di contribuzione per unità x numero di unità vendute

LEZIONE 4
COSTO
Il COSTO è qualcosa di diverso del prezzo: mentre il prezzo attiene alla relazione di un prodotto con il mercato di vendita, Il costo è il sacrificio sostenuto per produrre qualcosa, l'onere che un'impresa sostiene per garantirsi la disponibilità di un bene o servizio. Il costo è un aspetto principale della gestione ed è misurato dall'uscita di denaro un'uscita monetaria. Qual è la relazione traun costo è un'uscita? È una relazione di misura: il costo è una dimensione mentre l'uscita è una misura di quella dimensione. Es: materie prime. L'informazione completa di atti gestionali è data dalla scrittura in partita doppia economiconumeraria. Il RICAVO è il beneficio che l'impresa ottiene a fronte di una cessione di beni o servizi a terzi ed è misurato da un'entrata. Il prezzo è ciò che ottengo dalla vendita sul mercato di un bene o servizio. Il costo effettivo è un costo già maturato: storico (già rilevato dalle scritture contabili per garantirsi). Costi di Produzione Da cosa dipende il costo di produzione di un prodotto per un'azienda? Dipende dal consumo di alcune risorse, cioè un'impresa manifatturiera per produrre un bene deve garantirsi la disponibilità di alcuni fattori della produzione, quindi di: materiali diretti, manodopera diretta, costi

indiretti di produzione. Queste sono le tre macro-determinanti dei costi di produzione.

  • Materiali Diretti: I materiali diretti sono materiali che diventano parte integrante del prodotto e sono facilmente identificabili e individuabili. Ad esempio per un'automobile i pneumatici sono materiali diretti cioè sono fattori della produzione che l'azienda acquisisce e il cui costo è attribuibile direttamente all'automobile. Quindi i materiali diretti sono quei fattori che concorrono alla determinazione del costo di un prodotto e che sono identificabili e direttamente attribuibili al bene.
  • Manodopera diretta: La manodopera diretta è relativa a quei costi di manodopera che possono essere ricondotti facilmente alle singole unità di prodotto cioè alle unità prodotte. Per esempio il salario di un operaio che lavora in un reparto produttivo configura un costo di manodopera diretta. Infatti noi conosciamo dalla contabilità generale o
detergenti che vengono utilizzati per la manutenzione dell'impianto di produzione, ma non sono direttamente parte del prodotto finale. • Costi Generali di Amministrazione: I costi generali di amministrazione sono i costi che l'azienda sostiene per gestire l'intera attività aziendale, ma che non possono essere attribuiti direttamente a un singolo prodotto. Questi costi includono ad esempio gli stipendi del personale amministrativo, i costi di affitto degli uffici, le spese per l'energia elettrica e il telefono, e così via. • Costi di Vendita: I costi di vendita sono i costi che l'azienda sostiene per promuovere e vendere i propri prodotti. Questi costi includono ad esempio le spese pubblicitarie, le provvigioni per i venditori, i costi di trasporto e consegna dei prodotti ai clienti, e così via. • Costi Finanziari: I costi finanziari sono i costi che l'azienda sostiene per finanziare la propria attività. Questi costi includono ad esempio gli interessi sui prestiti bancari, le spese per l'emissione di obbligazioni o azioni, le commissioni bancarie, e così via. • Costi Straordinari: I costi straordinari sono i costi che l'azienda sostiene in situazioni eccezionali, come ad esempio catastrofi naturali, cause legali, ristrutturazioni aziendali, e così via. Questi costi non sono ricorrenti e non fanno parte dei costi normali di produzione. In conclusione, i costi di produzione di un bene includono il costo della materia prima, il costo della manodopera diretta, i costi indiretti di produzione, i costi generali di amministrazione, i costi di vendita, i costi finanziari e i costi straordinari.nonattribuibile al singolo prodotto ma sono funzionali alla produzione in modo indiretto

Classificazione dei costi di Produzione:

La somma dei costi di manodopera diretta e materiali diretti cidanno una configurazione di costo che chiamiamo costo primo o anche costo primo variabile. Questa configurazione di costo è molto importante perché sarà la base di un insieme di indicatori e di approcci dianalisi economico-gestionale. Questo costo è quello che l'impresa sostiene per garantirsi la disponibilità delle materie prime, il lavoro diretto. Esso è il costo che l'impresa sostiene per garantirsi la disponibilità delle risorse che sono direttamente associabili alla produzione di un bene o all'erogazione di un servizio. La somma di costi di manodopera diretta e dei costi indiretti di produzione definisce il costo di conversione ossia il costo di trasformazione di input diretti cioè materiali diretti in output. Costo che

L'impresa sostiene dati gli input per generare i prodotti finiti.

Costi di Non Produzione: I costi di non produzione sono i costi per garantirsi la disponibilità delle risorse non necessarie alla produzione. Questi sono i costi di marketing e di vendita. Sono i costi necessari per ottenere un ordine per consegnare il prodotto. Altri costi di non produzione sono i costi amministrativi ossia i costi di segreteria, di Management, i costi organizzativi e così via. Questi infatti non sono costi indiretti di produzione poiché anche se indiretti sono comunque funzionali al processo produttivo.

Costi di Periodo e di Prodotto: Sono utilizzati per la redazione del bilancio di esercizio. I costi di periodo non sono inventariabili e sono contabilizzati quindi solo del conto economico. I costi di periodo sono i costi di competenza economica dell'esercizio in cui si generano per esempio la progettazione dei processi, il marketing, la distribuzione, il servizio clienti.

l'amministrazione. I costi di prodotto sono inventariabili e qualora i beni non vengono venduti costituiscono un asset che inserisco nell'attivo dello stato patrimoniale. Quindi nello stato patrimoniale i costi inventariabili sono quelli di materiali diretti, di lavoro diretto e di overhead di produzione. Se non vengono venduti prodotti finiti, questi si riportano all'attivo, li considero come una rimanenza.

Costi variabili e fissi:

Questi costi permettono l'analisi del comportamento dei costi in risposta a cambiamenti del livello di attività.

  • Costo variabile: varia al variare della quantità prodotta. I costi variabili sono costi che variano al variare del livello di attività o del livello di produzione. Questa classificazione è fondamentale per capire come reagirà un costo a delle variazioni del livello di attività. Possiamo dire che un costo è variabile se individuiamo una variazione del costo al variare del livello di attività.
Le determinanti potrebbero essere il numero di attività prodotte, le ore di manodopera, le ore macchina.
  • Costi fissi: non variano al variare della quantità prodotta, per esempio l'affitto.
Immaginiamo ora di avere un sistema di assi dove sulle ascisse abbiamo il livello di produzione e in ordinata il costo totale variabile o unitario variabile.
  • Il costo variabile unitario è fisso al variare della quantità.
  • Il costo variabile totale aumenta all'aumentare della quantità prodotta.
In un terzo grafico immaginario, in cui sulle ordinate troviamo il costo fisso unitario, notiamo che esso decresce all'aumentare del livello di produzione.
  • I costi variabili possono anche essere a gradini, ossia sono quei casi in cui il costo variabile totale rimane costante all'interno di un intervallo limitato di attività.
  • Punto nei costi variabili a gradino, il costo totale aumenta a un nuovo livello quando c'è lo scatto di livello di.
attività i costi totali aumentano ma all'interno del livello restano costanti. Un esempio tipico è la retribuzione di un manutentore. All'interno di un certo intervallo la sua retribuzione resta costante indipendentemente dal numero di interventi che realizza in quell'intervallo di tempo. Qualora si abbia un incremento di attività oltre un livello soglia si ha un aumento del costo secondo un aumento gradino. Quindi in questo caso la variazione del costo in relazione alla variazione del livello di attività non è lineare come nel primo caso. Quando parliamo di costi variabili relazioni amo questi ultimi ad un livello di attività preso come riferimento e abbiamo assunto una relazione lineare. Questa relazione non è proprio lineare in realtà ma la curva lineare è la migliore approssimazione. Costi diretti e indiretti: Costi Diretti: Si possono attribuire direttamente a un premio servizio dunque sono quelli chepossono essere facilmente ed economicamente ricondotti ad una unità di misura.
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Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher edo_gabr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione aziendale 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Calabrese Armando.
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