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Forma Trigonometrica di un numero complesso

z = x + iy

|z| = √(x2 + y2)(modulo di z distanza di z da 0)

θ = l'angolo che il segmento che ha origine e λ e passante per z

x = ρ cos θy = ρ sin θ

z = x + iy = ρ (cosθ + i sinθ)

ρ (cos2θ + sin2θ)

PRODOTTO

z·z1

- o = ρ (cosθ + i sinθ)ρ2i

z·z1 = ρ·ρ1 [cos(θ+θ1) + i sin(θ+θ1)]

QUOZIENTE

z——— = ρz1 ——

ρ    1

[(cos (θ − θ1) + i sin (θ − θ1))]

- è imprtortans dell'introduzione della forma trigonometricstata nel calcolo delle potenzezm = ρn (cosθ + i sin θn)ne va a molprificareargomento da= ρn (cos*n+1 sin sinθ)na cosin zθ = 90°

cos (2·90) + i sin (2·90)

RADICE

- di un numero complesso z = x (cosθx + i sinθx)cioèz = x↳ è radice di un numero complesso cosθ + i sinθ se [stato] = r · cos θDos questa de derivano di formolae per il calcolodelle radici (n-esime di un numero complesso) w

nel campo complesso ci sono sempre tunde soluzioni

qunnun e lógato dell`equuione radice

    Calcolare le potenze del numero complesso in forma cartesiana

    1) Innanzitutto bisogna trasformare in forma cartesiana

    =

    =

    2) Effetto di potenza

    3) Trasforma -1 in forma trigonometrica ricordando che

    4) Calcolo il modulo

    5) Calcolo l'argomento

    Proprietà delle operazioni in uno spazio vettoriale

    1. ∀ λ ∈ ℝ λ ⋅ 0̲ = 0̲ dove 0̲ è un vettore quindi ha coordinate in ℝl uguali (0, 0)
    2. ∀ μ ∈ ℝ scalare 0 ⋅ μ = 0
    3. ∀ x̲ ∈ ℝ se x̲ ⋅ λ = 0̲ allora λ = 0 ∨ x̲ = 0
    4. ∀ x̲ ∈ ℝ x̲ + (−x̲) = 0̲ = −2 x̲ = λ ⋅ (1 + μ) ⋅ λ = λμ
    5. ∀ χ ∈ V +χ = V = V

    Gli elementi di V si chiamano vettori

    Gli elementi di ℝ si chiamano scalari

    V = ℝ2

    ̲ = (0, 0) (l'elemento neutro per la somma è detto vettore nullo)

    V = ℝ3

    V = ℝ2[x]

    Insieme dei polinomi di grado 2

    ̲ℝ²[x] = 0x² + 0x + 0

    Esempio

    λ = 3 V = ℝ2

    1. λ ⋅ 0̲
    2. (3, 0) ⋅ (3 ⋅ 0, 3 ⋅ 0) = (0, 0) = 0
    3. 0 ⋅ μ = 0̲ V = ℝ2

    0 ⋅ (1, 5) = 0̲ V = (1, 5)

    λ ⋅ V = 0 λ ≠ 0 V = 0

    dimostrazione delle proprietà

    Dato V₁, V₂... Vₙ, un sottinsieme di vettori di V, questi si dicono linearmente dipendenti se almeno 1 di essi si può scrivere come combinazione lineare degli altri, altrimenti si dicono linearmente indipendenti.

    Come nel quesito due prop. I vettori V₁, V₂..., Vₙ sono linearmente indipendenti se l’equazione x₁V₁ +...+ xₙVₙ =0 implica che x₁ = x₂ =... = xₙ =0 tutti gli scalari.

    OSS: Due vettori sono linearmente dip. se stanno sullo stesso rettᶝ cioè: sono proporzionali. V₁ = λxV₂

    Per determinare tutti i vettori che giacciono su una retta bastᶝ 1 vettore

    Se prendiamo due vettori qualsiasi del piano non proporzionali: possono ottenere tutti i vettori del piano come combinazione lineare dei due

    Tre vettori sono dipendenti ➔ giacciono sullo stesso piano

    Si dice base l’insieme di vettori: 1) vettori v₁, v₂..., vₙ sono line. indipendenti 2) generano V

    - Si dice matrice trasposta di A la matrice ottenuta scambiando ordinatamente le righe con le colonne che indichiamo con AT

    Vale la proprietà: (AT)T = A

    - Esempio

    - Si dice matrice diagonale la matrice in cui elementi Aij con i ≠ j sono tutti nulli

    un caso particolare è la matrice unità - Tutto 1 sulla diagonale principale: elemento neutro (del prodotto)

    - matrice simmetrica : A = AT

    - matrice antisimmetrica : A = -AT

    - Una matrice si dice triangolare superiore se aij = 0 quando i > j

    A = 3 0 6 A = 9 4 0 1 5

    Conseguenze della definizione e condizione per la dipendenza o indipendenza lineare di un insieme di vettori di uno spazio vettoriale V.

    Sia V uno spazio vettoriale di dimensione n e:

    β = {u1, u2, ..., un}

    S = {w1, w2, ..., wm}

    con wi = αi1u1 + αi2u2 + ... + αinun

    dove i = 1, 2, ..., m

    Consideriamo la matrice

    A = (α11, α12, ..., α1n α21, α22, ..., α2n ... αm1, αm2, ..., αmn)

    in cui i sistemi di righe contengono le coordinate del vettore wi rispetto alla base β.

    Diciamo che A è la matrice delle coordinate dei vettori wi entro la base β.

    Proposizione:

    Dati m vettori, w1, w2, ..., wm, essi sono linearmente indipendenti se e solo se l'incognita della matrice delle coordinate dei m vettori ha rango equale a p.

    In generale, dati m vettori, esistono tra essi o più p vettori, linearmente indipendenti se e solo se la matrice delle coordinate degli m vettori ha rango equale a p.

    Come calcolare il rango. Bisogna prima definire cosa si intende per sottomatrice.

    Si dice sottomatrice di A la matrice ottenuta da A cogliendo delle righe e delle colonne di A.

    Esempio:

    Sia A (1 3 -1 7 5 1 0 13 6 2 1 11 0 2 7 1)

    Possiamo estrarre sia matrici quadrate che rettangolari.

    • Nel caso in cui la matrice scelta sia quadrata allora ne possiamo calcolare il determinante, che è detto minore di ordine r dove con r si indica l'ordine della sottomatrice scelta.
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Publisher
A.A. 2022-2023
24 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/03 Geometria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cla.modica di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geometria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Lattuca Margherita.