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Le accademie linguistiche
Lo scopo di un’accademia linguistica deve essere quello di registrare, valutare e motivare i cambiamenti subiti dalla suddetta lingua nel corso del tempo e, quindi, svolgere il ruolo di archivio della storia di una lingua e di strumento di monitoraggio della sua evoluzione.
Le accademie hanno inoltre svolto un’importante lavoro di standardizzazione della lingua, rendendola conforme ai canoni di ufficialità, nazionalità e uniformità: importantissimi per garantire la solidità culturale e politica di un paese.
In Italia va sicuramente ricordata L’Accademia della Crusca: un’istituzione che raccoglie studiosi ed esperti di linguistica e filologia italiana. Rappresenta la più prestigiosa istituzione linguistica d’Italia. Sorta a Firenze nel 1583, si è sempre distinta per lo strenuo impegno a mantenere "pura" la lingua italiana originale, pubblicando, già nel 1612, la prima edizione del Vocabolario della Crusca.
Vocabolario della lingua italiana, che servì da esempio lessicografico anche per le lingue francese, spagnola, tedesca e inglese. Falsa riga dell'Accademia della Crusca, si modellò la prima società linguistica tedesca: la Fruchtbringende Gesellschaft, fondata nel 1617 con l'obiettivo di conservare la lingua alto tedesca e di coltivare una migliore pronuncia. In Inghilterra la presenza delle accademie italiana e francese servirono da stimolo per crearne una propria: un tentativo fu la società reale (1662), ma alla fine si tornò al semplice studio della lingua che rimase non istituzionalizzata. Per quanto riguarda le lingue romanze, in Francia, nel XVII secolo fu fondata l'Academie francais (1635). Si impegnò a regolamentare e purificare la lingua e a renderla capace di accordarsi con le arti e con le scienze. Produsse un vocabolario e una grammatica e anche molti testi sullapoetica e laretorica.Questi erano solo alcuni esempi, data la vastità del numero delle accademie linguistiche, che possono, comunque, esprimere al meglio la grande importanza svolta da queste istituzioni.
La standardizzazione e la conseguente diffusione di una lingua che sia comprensibile e praticabile della comunità di parlanti, non sarebbe stata possibile senza l'apporto delle dalla maggioranza accademie, che hanno regolamentato, pianificato e codificato le lingue del proprio paese d'appartenenza. In questo modo hanno reso possibile una fruizione più vasta della lingua parlata e scritta.
Sia l'opera di elaborazione delle lingue di uso colto, sia il pericolo di perdita di funzioni richiedono una più forte concertazione europea. A ciò sono chiamate le accademie linguistiche e le istituzioni scientifiche loro corrispondenti, le cui ricerche possono dar luogo a servizi di consulenza linguistica. È necessario creare una collaborazione
Permanente delle accademie linguistiche e istituzioni di ricerca linguistica nazionali, compito delle quali è anche quello di curare l'instaurarsi di un rapporto proficuo tra le lingue di uso colto, da un lato, e le lingue regionali e minoritarie, dall'altro.