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CULTURA RIFIUTI VS CULTURA DEI RESIDUI
Società industriale/ dei consumi e dello Società usa e riusa: quattro R
spreco. (Leonia, Calvino) (riduzione/risparmio, riuso, riciclo, recupero).
Paradigma antropo/tecnocentrico Paradigma sviluppo sostenibile
Discariche;
Progetto zero;
Impianti di termo distruzione che
emettono diossina; Standard emissioni zero;
Ricavo di materie prime secondarie:
La rivoluzione industriale muta il rapporto riutilizzate per costruire cose nuove. Solo
uomo-ambiente quantitativamente e nel nostro paese si potrebbero attivare
qualitativamente. migliaia di posti di lavoro con le quattro
A monte: prelievo delle risorse; R.
A valle: abbandono degli scarti; Residuo
Allungamento del ciclo di vita dei prodotti (si
Rifiuto può recuperare l’80% delle risorse):
Ciò che deve essere allontanato, distrutto e A monte: riduzione volumi e nocività,
annullato nei quattro elementi:
consumi consapevoli;
Aria: emissioni;
A valle: consumo/uso e residui da
Acqua: scarichi;
smaltire minimi.
Terra: discariche;
Fuoco: inceneritori; ( 1 aprile)
Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change): l’ONU ha stilato un nuovo rapporto sui
cambiamenti climatici, l’allarme è stato diffuso anche da Greenpeace.
Anni fa un gruppo di scienziati ecocatastrofisti affermava che l’aumento di gas serra a lungo andare
avrebbe provocato mutazioni climatiche come il surriscaldamento globale (scioglimento delle calotte).
Il trend è in crescita: alla fine del 2000 è previsto un incremento medio di 4 C° globale: le tesi degli
scienziati ecocatastrofisti erano concrete.
Nell’Ipcc è stato aggiunto un ulteriore colore (porpora) per evidenziare le situazioni maggiormente a
rischio, indicate in rosso fino al 2006 (prima della nuova esigenza).
Ciò è dovuto gran parte all’inquinamento. Dopo il Summit di Rio erano stati delineati alcuni obiettivi come
il controllo dei gas serra: si era stabilito che il totale degli inquinamenti prodotti per Stato non doveva
superare una determinata percentuale.
I paesi più inquinanti, come Cina e Usa, hanno consumato velocemente le loro quote e hanno rilevato
quelle dei paesi più poveri.
Global commons
Global common: bene comune la cui proprietà è di tutti e nessuno in particolare.
Caratteristiche:
Valore patrimoniale sociale;
Valore di esistenza in sé;
Valore di opzione contro scelte irreversibili;
Essi sono di varia natura, il più importante è l’acqua (diritto universale).
L’acqua non è una merce: in molte zone del mondo è vista solo come bisogno. Al bisogno si lega la logica
del commercio: multinazionali come la Nestlé vogliono che questo diritto resti un bisogno sottoposto al
giogo del mercato.
Vi è una distinzione tra acqua bene comune e gestione delle risorse idriche. Il referendum del 2011 aveva
lo scopo di sottrarre la gestione dell’acqua allo stato; si specula sull’acqua, in Italia il 30-40% delle acque si
disperde di causa delle infrastrutture inadeguate.
Caso di Cochabamba (Bolivia)
Esso è emblematico: una multinazionale canadese dell’acqua si è presa in carico il sistema di gestione e
distribuzione dell’acqua presso Cochabamba, per renderlo efficiente e aumentare il risparmio degli utenti.
Dopo qualche anno: le migliorie non erano state fatte; il costo dell’acqua era aumentato e il popolo
protestava. Il contratto con la multinazionale è stato disdetto ed essa ha dovuto pagare i danni.
Un altro bene comune è il paesaggio: esso è costruito dalla collettività ed è ricco di valori, è responsabilità
della comunità (no logica NIMBY). E’ una testimonianza materiale di cultura, è storico.
Il paesaggio è definito naturale quando in esso non è stata esercitata l’azione umana e perciò i fenomeni
naturali possono avere la loro piena estrinsecazione.
E’ un concetto intellettuale: è l’uomo osservatore che definisce le zone da lui modificate e quelle ancora
integre. Come ha detto Marinelli, per parlare di paesaggio serve l’uomo: esso è un elemento di riflessione
che si abbraccia con lo sguardo.
Il paesaggio a volte è mercificato: la mercificazione è un mezzo per vendere lotti e terreni. Anni fa, il Friuli
era promosso dalla Borsa di Milano con questo slogan “Ospiti di gente unica”, su una locandina
pubblicitaria del monte Canin (immagine poco significativa).
Inoltre esso non ha un valore di opzione: per esempio, se un quadro può essere posto in un museo o messo
in un magazzino, quando parliamo del paesaggio questo ventaglio di opzioni non esiste.
Ma come viene tutelato il paesaggio?
Da recenti dati di conservazione del suolo è emerso che gli spazi verdi sono distrutti a causa della
cementificazione a favore della costruzione di: case, centri commerciali, parcheggi ed edifici edificati non a
fine produttivo.
Ogni giorno nel nostro paese vengono cementati 75 ettari di territorio: sul giornale “Marte Paron” è uscito
un articolo che esorcizzava a salvare e proteggere il paesaggio.
Ma chi lo distrugge?
Cavatori;
Imprese edili;
Grandi catene internazionali
Nel FVG tra gli anni ’80 e ’90 sono spariti 80.000 ettari di spazio verde naturale; le discariche sono
incrementate del 617% e le aree commerciali propagate del 550%. Inoltre vi è un aumento delle aree
dismesse, non solo quelle ad uso militare ma anche zone ad uso industriale.
Si è arrivati al soil sealing: impermeabilizzazione dei suoli attraverso la trasformazione di terreni prima allo
stato naturale o seminaturale in terreni poi urbanizzati.
Un’altra piaga è la cementificazione:
La Brianza è cementificata all’80%;
La Lombardia è al primo posto tra le regioni italiane come area più cementificata, seguita dal Friuli.
Facendo il rapporto tra ettari cementificati e popolazione, la nostra regione è al secondo posto
come regione più cementificata.
Paesaggio
Approfondimento sul
Società naturale + Ambiente naturale= territorio paesaggio
≠ da panorama
≠ da scenario
Panorama: ciò che cogliamo con lo sguardo da un punto di vista elevato; è un qualcosa che
percepiamo con un atteggiamento mentale ben preciso: sentimento e senso estetico. Il sublime è
un sentimento legato alla vista di un panorama: porta al panismo o all’orrore.
Scenario: fa riferimento a ciò che si incentra su un personaggio in una rappresentazione,
esaltandone il focus.
Con l’evoluzione della pittura lo scenario assume importanza: ciò si evince dai quadri di Leonardo da
Vinci dalla figura centrale avvolta da una nuvola d’oro, nella nuova atmosfera il pittore elimina lo
sfondo monocromo per esibire le sue capacità.
Paesaggio: tutto ciò che cogliamo con lo sguardo.
Etimologia: deriva dal francese paysage che deriva a sua volta da pays (dal latino pagus).
Inizialmente la parola pagus connotava il centro più importante di un’unità abitativa rurale.
Il temine pays invece indica una determinata area e territorio con le sue connotazioni
culturali, ambientali e morfologiche.
Paysage fa riferimento al passaggio della pittura dal Gotico in poi: Giotto è un anticipatore
della pittura di paesaggi.
Nella pittura il valore dei quadri si evolve:
Un tempo il valore del dipinto derivava dai pigmenti utilizzati dal pittore, che contenevano
frammenti di pietre preziose. Erano più importanti i materiali dell’artista, per questo tanti quadri
risultavano anonimi;
Dal ‘400, grazie alla figura del mecenate, vengono sottolineate le capacità artistiche del pittore che
esprime le sue potenzialità non solo nel focus ma nello sfondo.
Nel ‘500 evolve il clima artistico e lo scenario diventa importante, tanto è che nasce la corrente
pittorica del paesaggismo.
Concetto di paesaggio come rappresentazione di un’are particolare ben delineata.
Tra ‘700 e ‘800 Humboldt utilizza il concetto di paesaggio dandogli una veste scientifica e
allontanandolo dall’ottica puramente estetica (ottica propria del panorama).
- Definizione: il paesaggio è la veste di un territorio particolare frutto di combinazioni e
interrelazioni tra la sfera umana e quella ambientale.
Res et Imago
Il paesaggio è res: dato oggettivo e reale, ma anche immagine e rappresentazione.
E’ somma delle percezioni individuali che portano ad una percezione collettiva che incide e tutela il
paesaggio, varia la sensibilità.
Nascono così leggi più attente nei confronti del paesaggio:
Leggi del ’39: sono due e proteggevano singoli beni culturali attraverso vincoli. Hanno prodotto
l’effetto di tutelare determinati siti ma altri no, come Pompei.
Commissione Franceschini (1964): tale commissione operò un'attenta indagine riguardo al
censimento e alla stato dei beni culturali in Italia. Il prodotto di questo lavoro fu l'emanazione di 84
Dichiarazioni la prima delle quali contiene la nozione di "bene culturale": “tutto ciò che costituisce
testimonianza materiale avente valore di civiltà”.
Leggi Galasso (1980): permettono di superare la visione dell’unicità dei beni culturali per allargare a
tutti la categoria di beni.
Convenzione europea del paesaggio: è stata sottoscritta a Firenze dal consiglio d’Europa nel 2000.
Gli obiettivi sono confluiti nel codice dei beni culturali del paesaggio (2004), aggiornato l’ultima
volta durante il governo Prodi da Rutelli.
Sviluppo sostenibile e global commons;
Il paesaggio è considerato come un sistema dall'approccio olistico.
Esso è un involucro concettuale o geografico: spiega il processo di percezione del paesaggio e come la
modalità di studio e le azioni di governo del territorio modifichino le nostre percezioni.
A sinistra vi è il sistema il produttore: res, mondo reale, dato da mondo abiotico, biotico e la componente
umana. Da qui deriva il paesaggio visibile, soggetto al filtro percettivo che ha due obiettivi:
gestione di studio;
modificazione del territorio
Le linee tratteggiate indicano gli effetti che modificano la nostra percezione.
Paesaggio culturale / paesaggio naturale
La lettura del paesaggio non gode del principio di aseità: non è un'icona leggibile ma tanti suoi elementi
sono spia delle strutture sottostanti. Si supera la descrizione per osservare la realtà sottesa, arrivando a
livelli di interpretazione più profondi.
Vi sono infinite modalità di interpretazione di un paesagg