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RETINOPATIA DIABETICA

Un altro organo colpito è la retina, ci sono dei vasi nella retina che le portano sangue. La membrana basale, ispessendosi, fa passare meno sangue, a lungo andare danneggia la retina, quindi comporta l'alterazione della vista. Infatti, il diabete è una causa frequente di perdita della vista che peggiora nel tempo. La retinopatia diabetica evolve in più strati, da una fase iniziale a una finale, dove c'è la perdita del visus. Nella foto il fundus ossia il fondo dell'occhio ha evidenti problemi di tessutazioni. Durante questi stati compaiono lesioni, emorragie, macchie...

- Fase iniziale: retinopatia diabetica non proliferativa mpdr

- Lieve

- Moderata

- Severa

- Grave: retinopatia diabetica proliferativa (proliferano: i vasi essendoci uno scarso afflusso, per cercare di far cambiare in qualche modo il flusso i vasi si moltiplicano)

NEFROPATIA DIABETICA

Colpisce il rene. Con l'ispessimento della membrana basale avviene la...

glomerulosclerosi in cui iglomeruli si sclerotizzano. La nefropatia diabetica è la principale causa di insufficienza renale terminale. Vi è sclerosi vascolare dei capillari del glomerulo renale, causata dall'ispessimento della membrana basale: glomerulosclerosi.

La malattia evolve in 5 stadi.

  • Tipicamente, accade che il volume di filtrato glomerulare (liquido che filtra) dallo stadio 1 in cui è leggermente aumentato va via via riducendosi. Nello stadio 1 i reni sono ingranditi.
  • Inoltre, comincia a comparire (le proteine) l'albumina nelle urine, e normalmente non dovrebbe esserci, comincia ad apparire nello stadio 2 poca albumina (microalbuminuria) aumenta negli stadi successivi.
  • Nello stadio 3 aumenta l'escrezione di albumina, diminuisce la filtrazione glomerulare con aumento di creatininemia, uremia e ammoniemia, quindi ci sono i marker sierici, ossia sostanze che normalmente vengono eliminate dal rene in quanto esso non funziona più bene.

cominciano ad accumularsi nel sangue.

Quando evolve la nefropatia diabetica continua il progressivo aumento dellacreatininemia, ovvero la concentrazione di creatinina nel sangue, così come di azotemia,presenza di azoto nel sangue. Aumento di uremia e ammoniemia.

Tutto questo andrà nello stadio finale, il 5, in cui il rene non riesce a filtrare e quindi non saràin grado di eliminare tutte le sostanze di scarto. Ci sarà quindi insufficienza renaleterminale che richiederà un intervento di emodialisi: filtrazione del sangue artificiale.Quasi la metà delle insufficienze renali sono dovute al diabete. Sono tutte malattie che richiedonotempo (circa 20 anni).

NEUROPATIA DIABETICA

Patologia dei nervi del sistema nervoso.Anche i nervi ricevono una loro vascolarizzazione. C’è un’ostruzione, quindi riduzione del calibro perl’ispessimento della membrana basale quindi una riduzione del flusso di sangue che in aggiunta

che la pelle non riceve una corretta nutrizione e ossigenazione a causa della ridotta funzione del sistema linfatico e dei vasi sanguigni. Questo può portare alla formazione di ulcere che, se non trattate adeguatamente, possono progredire fino a diventare gravi e infette. Inoltre, la neuropatia può causare anche problemi legati alla funzione del sistema digestivo, come la gastroparesi (ritardo nell'evacuazione dello stomaco) e la disfunzione della vescica. È importante sottolineare che la neuropatia diabetica può essere prevenuta o ritardata mantenendo un buon controllo della glicemia e adottando uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata e l'esercizio fisico regolare. In conclusione, la neuropatia diabetica è una complicanza grave del diabete che può causare danni ai nervi e alterazioni della loro funzione. È fondamentale prendersi cura della propria salute e seguire le indicazioni del medico per prevenire o gestire questa condizione.che arriva anche meno sangue perché hanno la macroangiopatia e l'arteriopatia; quindi, non relazionano il flusso di sangue. Hanno una riduzione delle capacità di difendersi da infezioni e quindi un aumento delle stesse. Quindi queste ulcere che si formano, si complicano, si infettano. COMPLICANZE A BREVE TERMINE (ACUTE) COMI DIABETICI - Coma ipoglicemico - Coma iperglicemico-iperosmolare - Coma iperglicemico-chetoacidosico COMA IPOGLICEMICO Problema dovuto a un eccesso terapeutico, viene sommata troppa insulina che determina un abbassamento eccessivo dei livelli di glicemia che quando scende oltre la soglia di 50 mg/dl si cominciano a notare sintomi che portano alla letargia e poi al coma. L'abbassamento della glicemia viene percepito dai pazienti. SEGNI - Aggressività, irrequietezza, sono segni del primo abbassarsi della glicemia, in quanto viene prodotta più adrenalina che è un ormone iperglicemizzante. - Letargia: sonnolenza - Coma. Problema risolvibile.

tranne quando avviene di notte, perché è complicato da notare. In genere durante la 1° fase il paziente si sveglia, fortunatamente è una cosa che fa svegliare le persone. Se non avvenisse, il coma durante il sonno, causerebbe problemi irreversibili al livello del sistema nervoso.

Trattare un paziente in coma ipoglicemico:

  • Finché è vigile gli si può dare lo zucchero che può mangiare.
  • Quando perde coscienza si presentano 2 scenari:
    1. Si somministra per via endovenosa il glucosio.
    2. Un'alternativa (istruita a parenti), è quella di iniettare il glucagone intramuscolare.

Coma iperosmolare:

  • Tipico del diabete di tipo 2.
  • Nei pazienti anziani specialmente d'estate, sudando molto, sale la glicemia e l'organismo cerca di riappropriarsi di glucosio, facendolo passare per il filtrato renale: esce il glucosio ma anche H2O, provocando disidratazione nel paziente. Il sangue perde acqua, la pressione si abbassa.
paziente va incontro a shock.● In questo caso ciò è dovuto ad una mancata somministrazione di insulina, viene prodotto glucagone che stimolerà il tessuto adiposo a scindere i trigliceridi in glicerolo e acidi grassi. L'acetil coenzima A viene trasformato nei corpi chetonici, molecole piccole e acide che faranno abbassare il Ph. Si suddividono in:
  • Acido acetacetico
  • Acido β-idrossibutirrico
  • Acetone
Mancando l'insulina aumenterà anche la glicemia, e dunque avremo:
  1. Iperglicemia
  2. Aumento corpi chetonici
  3. Aumento eliminazione corpi chetonici
  4. Acidificazione del sangue e quindi acidosi metabolica, il PH scende. L'organismo cercherà di compensare il più possibile, tentando l'eliminazione di CO2, un gas acido, e anche uno dei 3 corpi chetonici, l'acetone, l'unico dei 3 che passa nei polmoni, viene eliminato tramite l'espirazione. (I pazienti hanno un respiro che odora di acetone, chiamato respiro di acetone).
Kussmaul.)Cosa fare quando c'è un paziente di questo genere?
  1. Reidratarlo con soluzione fisiologica
  2. Trattarlo con l'insulina per abbassare la sua iperglicemia
  3. Trattarlo con bicarbonato, ha il PH basso
  4. Si aggiunge potassio, poiché ha perso Sali
Trattamento di mantenimento del diabete
  • Mira a ripristinare i livelli di glicemia
  • Si raccomanda, indipendentemente dal tipo di diabete, di misurare la glicemia tramite il glucometro
Come intervenire da un punto di vista alimentare?
  • La terapia alimentare varia dal tipo di diabete
  • Diabete tipo 1: paziente deve aggiustare l'insulina, non si consiglia una particolare dieta
  • Diabete tipo 2: è legato a ciò che si mangia, si raccomanda di evitare alimenti con zuccheri raffinati, dolci, zucchero da tavola, che affaticano il pancreas, mangiare fibre, verdure, legumi. Aggiungere l'attività fisica
  • Assunzione di farmaci che si suddividono in
  1. Bocca: biguanidi
  2. che aumentano la secrezione di insulina da parte del pancreas, del trasporto renale SGLT-2, il glucosio viene eliminato dalle urine. 2. insulina rapida (dopo il pasto) e lenta, ad esempio. Prospettive terapeutiche: isole pancreatiche, somministrazione insulina tramite che rilevano la glicemia nel sangue. Lezione 2 01/03/2022 Il sangue è un fluido presente negli organismi dotati di apparato circolatorio, che permette lo scambio tra cellule e apparati. La funzione principale del sangue è quella di fornire e nutrienti a tutti gli organi e tessuti, trasporta le sostanze nutritive alle cellule del corpo e rimuove da esse e altri metaboliti. È composto per il 45% da cellule ematiche (globuli rossi), per il 55% da plasma e detti anche eritrociti o emazie; sono cellule senza nucleo e sono coinvolterosso: trasportano l'ossigeno dai polmoni ai tessuti. ● Piastrine: mediano il processo di emostasi e intervengono nella coagulazione delle ferite. ● Globuli bianchi: riconoscono gli agenti patogeni e rappresentano una difesa del nostro organismo nella risposta immunitaria. Tutte le cellule del sangue vengono prodotte nel midollo osseo. Un'alterazione di una di queste 3 classi di cellule può portare ad una patologia: - Globuli rossi → anemie - Piastrine → disturbi della coagulazione - Leucociti → maggiore o minore suscettibilità ad agenti patogeni Il plasma è costituito dal 90% di acqua e il 10% di una serie di ormoni, proteine, fattori di coagulazione e sostanze nutrienti per le cellule. Il siero è la parte del plasma priva di anticoagulanti.

    rossi: sono gli elementi più numerosi nel sangue, ogni cellula del sangue ha dei parametri precisi tra uomo e donna e valori standard tracciati tramite l'emocromo, fondamentale per capire se siamo in una condizione fisiologica (valori nella media) o in una condizione patologica (valori minori o maggiori della media).

    Vivono 120 gg, una vita lunga per una cellula ematica, al termine di questa vengono eliminati e sintetizzati dei nuovi; sono prodotti dal midollo osseo e distrutti dal fegato e dalla milza.

    I globuli rossi sono senza nucleo e hanno una forma biconcava, scavata in entrambi i lati, che gli conferisce la capacità di fluire nel flusso sanguigno. Contengono il 97% di emoglobina, una proteina per legare l'ossigeno che conferisce il colore rosso e la funzione di trasporto.

    Emoglobina: è una proteina globulare

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
33 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ottina23_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Basi fisiologiche delle malattie e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Canettieri Gianluca.