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Anestesia Generale

Nell'anestesia generale, il soggetto è incosciente quindi non presenta l'attività corticale. Nell'anestesia loco-regionale, il soggetto non è privo di coscienza, a differenza di quella generale.

Il paziente deve essere sottoposto prima alla visita anestesiologica per verificare le eventuali critiche (sia preche post operazione) alle quali potrebbe andare incontro il paziente. Poi bisogna provvedere al posizionamento del paziente e reperire un accesso venoso adeguato.

In corrispondenza del tronco cerebrale esiste una regione che si trova attorno ad un canale (nel cervello ci sono ventricoli cerebrali che sono connessi attraverso un canale al canale centrale del midollo spinale) chiamato acquedotto di silvio e attorno ad esso c'è un insieme di neuroni e fibre nervose che compongono da una parte la sostanza grigia periacquedotale e in più c'è un incrocio di fibre che appare come una rete infatti detta.

Anche zona reticolare del tronco. Quest'ultima è importante perché da qui nascono assoni che vanno a distribuirsi in tutta la corteccia e quando la sostanza grigia si attiva manda segnale alla cortecce e passiamo da stato di incoscienza a stato di coscienza, quindi, è la chiave per l'accensione e spegnimento della corteccia cerebrale. Quando ci addormentiamo le cellule della sostanza reticolare abbassano la loro attività smettendo di mandare segnali e la corteccia cerebrale cade nel suo stato di inattività e siamo in sonno fisiologico. Quindi se blocchiamo questa attività con dei farmaci indurrà uno stato di incoscienza che non sarà sonno fisiologico bensì sonno farmacologico, quindi, durerà finché l'effetto del farmaco sarà presente (coma farmacologico) ed è questo che facciamo nella anestesia generale, induciamo la narcosi che è uno stato di sonno farmacologico (narcosi:

induzione del sonno per mezzo di farmaci anestetici)Il sostanza più utilizzata per la narcosi è il propofol, un farmaco narcotico iniettato per via endovenosa. Viene somministrato in dose adeguata che determina entro meno di un minuto l'attività della sostanza reticolare e quindi induce uno stato di narcosi o di incoscienza e quindi il passaggio da coscienza a incoscienza è estremamente dolce che il paziente non se ne accorge. Una volta iniettato il farmaco ha durata d'azione tra 8 e 10 minuti ed è un farmaco lipofolico (deve essere emulsionato in grassi per essere iniettato e potrebbe essere problematico per chi ha dei problemi). Si può fare TIVA (anestesia totalmente endovenosa) ma se l'intervento chirurgico deve avere durata superiore usiamo sostanze che vengono somministrate per via inalatoria. Il più usato è il sevorane che a temperatura ambiente però è sottoforma di liquido, quindi, deve essere

testo formattato con tag html:

introdotto nella macchina dell'anestesia con evaporizzatore

Per applicarlo bisognerebbe convincere il paziente ad inalare il gas ma se il paziente è in ansia si possono avere problemi perché ne inala meno o si può avere pericolo di fuga di gas ecc... L'unico momento in cui si usa per anestesia generale per bambini che non sempre hanno accesso venoso. Per il gas il soggetto deve collaborare e il gas può anche essere irritante, nei bambini il gas viene utilizzato per renderli semincoscienti per poi prendere l'accesso endovenoso.

In generale viene somministrato propofol e si allunga la durata con sevorane

Si chiama il chirurgo per operare che fa un'incisione con il bisturi, dove i muscoli per riflesso motorio tenderanno a chiudersi (sono degli atteggiamenti motori riflessi allo stimolo lesivo). Il terminale nervoso motorio termina sulla fibra muscolare nella placca motrice e l'insieme si chiama giunzione neuromuscolare.

neurotrasmettitore è l'acetilcolina che si lega al recettore sulla placca motrice generando potenziale d'azione e determinando contrazione fibra muscolare. La placca motrice, una volta depolarizzata, rimane quiescente finché l'acetilcolina non si stacca dal recettore. Quando si stacca, viene scissa in due componenti: colina (che viene ricaptata dal terminale nervoso) ed acetato, grazie all'azione dell'enzima acetilcolinesterasi. Quindi, se io fossi in grado di bloccare questo enzima, non si avrebbe reazione motoria riflessa perché impedisco il legame dell'acetilcolina con il recettore, quindi impedisco la depolarizzazione della placca motrice e quindi non si ha contrazione delle fibre muscolari, determinando paralisi flaccida. Questo lo posso fare grazie alla somministrazione di farmaci miorilassanti che si distinguono in depolarizzanti non competitivi e non depolarizzanti competitivi. Con i farmaci depolarizzanti non competitivi, l'acetilcolinasi muovere o contrarre i muscoli.respirazione autonoma, quindi è necessario introdurre una protesi tracheale (tubo) attraverso la trachea e collegarla a un ventilatore meccanico per consentire la respirazione (intubazione). Per intubare viene utilizzato un laringoscopio e successivamente si introduce il tubo che entra nella trachea con una cuffia e una valvola esterna unidirezionale. Il cuore riesce a contrarsi perché sono presenti le cellule del Purkinje che sono indipendenti dall'acetilcolina. C'è ancora la componente neurovegetativa (tachicardia e ipertensione. La tachipnea non l'ha perché è ventilato), quindi è necessaria l'analgesia (insensibilità al dolore) tramite un oppiaceo forte come il fentanile, che ha 100 volte la potenza della morfina. Ora arriva il chirurgo. Riassunto in passaggi: 1. Visita pre-anestesiologica 2. Controllo dei parametri vitali e accesso venoso Prima di procedere all'induzione dell'anestesia generale, l'operatore che assiste l'anestesia deve verificare.

Funzionalità degli apparecchi:

  1. L'induzione dell'anestesia generale per via endovenosa viene praticata con il propofol e il mantenimento per via inalatoria si utilizza ossigeno e anestetico alogenato.
  2. Utilizzo di farmaci narcotici (che possono essere inalati o iniettati per via endovenosa).
  3. Paralisi flaccida completa.
  4. Intubazione endotracheale.

La premedicazione è la somministrazione di farmaci volti a preparare un paziente ad assumere al meglio le diverse fasi per-operatorie e serve per ottenere sedazione, amnesia, analgesia, prevenzione di fenomeni di nausea e vomito e per il controllo delle secrezioni oro-faringee.

Triade dell'anestesia generale: miorisoluzione, narcosi e analgesia.

DOLORE POST-OPERATORIO / MISURAZIONE DEL DOLORE

Se dobbiamo sapere quanto dolore ha il soggetto, ci avvaliamo di metodi soggettivi diretti (chiediamo al paziente di descrivere e valutare il suo dolore) e oggettivi indiretti (usando una strumentazione metrica oggettiva e ci dà).

una indicazione indiretta del dolore quindi andiamo a valutare tachicardia, ipertensione etachipnea)

Il metodo soggettivo diretto valuta un'esperienza sensoriale direttamente dalla bocca del paziente, sidistinguono in soggettive dirette di tipo unidimensionale perché valutano solo un aspetto del dolore quindil'intensità del dolore e metodiche soggettive dirette multidimensionali che valutano più aspetti. Tra leunidimensionali la più comune è la RS (scala numerica semplice) ovvero dire al soggetto di classificare ilproprio dolore in una scale da 0 a 10 dove 0 è nessun dolore e 10 li peggior dolore immaginabile. La scala VASè data da una retta lunga 10 cm, dove un'estremità è nessun dolore e l'altra il peggiore dolore immaginabile.Al paziente viene chiesto di tracciare sulla linea un segno che rappresenti il livello di dolore provato. Aseconda di dove si mette il paziente si calcola l'intensità

Di questo dolore e queste misurazioni vanno messenella cartella clinica, l'omissione di queste è incriminabile. Con la VAS si richiede coordinazione visivo-motoriada parte del paziente. La scala verbale semplice invece consiste nello scegliere un descrittore del dolore tra quelli presentati al paziente (ormai caduta in disuso).

QUIZ DI AUTOVALUTAZIONE

  1. Il sistema della trasmissione del dolore prevede le seguenti tappe:
    • a. Stimolazione, trasduzione, percezione trasmissione
    • b. Trasduzione, trasmissione, modulazione e percezione
    • c. Trasduzione, diffusione, modulazione e percezione
    • d. Stimolazione, cognizione, percezione e trasmissione
  2. Il tramadolo (contramal) è un:
    • a. Oppiaceo maggiore
    • b. Oppiaceo minore
    • c. Analgesico minore
    • d. Anti-emetico
  3. La morfina è un:
    • a. Oppiaceo maggiore
    • b. Oppiaceo minore
    • c. Analgesico minore
    • d. Anti-emetico
  4. Uno stimolo nocivo:
    • a. Cause risposte riflesse sia somatiche-motorie che neurovegetative
    • b. Cause solo risposte riflesse somatiche-motorie
Cause solo risposte riflesse neurovegetatived. Nessuna delle precedenti5. Il mantenimento del livello dell'anestesia è:

  1. a. Una fase statica dell'anestesia generale ed è indipendente dalle singole fasi dell'interventochirurgicob.
  2. b. Una fase dinamica dell'anestesia generale con un continuo adattamento alle esigenze dellesingole fasi dell'intervento chirurgicoc.
  3. c. Una fase durante la quale la presenza dell'anestesia in sala operatoria non è indispensabiled.
  4. d. Una fase di somministrazione di soli farmaci analgesici.

6. Nella valutazione del dolore, la Scala Verbale Semplice (SVS):

  1. a. Utilizza una lista di descrittori dell'intensità del dolore, che formano diverse categorie.
  2. b. È particolarmente adatta ai pazienti di età prescolare.
  3. c. Richiede una importante coordinazione visivo-motoria.
  4. d. Può essere utilizzata solo da personale medico.

7. Nella valutazione del dolore, la Scala Analogica Visiva (VAS):

  1. a. Richiede una

La coordinazione visuo-motoria da parte del paziente è di solito composta da una retta di 15 cm.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
13 pagine
SSD Scienze mediche MED/41 Anestesiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dega.gigia.02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anestesiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Gedaliahu Dekel Boaz.