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MODELLO A CRESCITA ACIDA fusicoccina
L’espansione cellulare è regolata positivamente dal pH acido. La attiva le
H+ATPasi inducendo quindi l’acidificazione della parete. Perde però di efficacia se le
pareti vengono trattate con calore, proteasi o altri agenti denaturanti.
Non è il pH in sé a indurre l’accrescimento, ma le proteine specifiche che lo inducono
sono attivate dal pH.
Le espansine catalizzano l’estensione dipendente dal pH e il rilassamento da
tensione delle pareti cellulari. L’attività delle espansine determina un indebolimento
dei legami H fra i polisaccaridi di parete. Le famiglie principali sono le alfa e beta
espansine.
Le espansine separano le microfibrille dai polisaccaridi, che sono ora esposti agli
enzimi della parete. In questo modo le microfibrille possono scorrere tra loro.
Il differenziamento terminale della cellula porta all’arresto irreversibile della crescita.
Ora l’estensibilità della parete si riduce perché si riducono i processi di rilassamento 8
(1), aumentano i legami incrociati e si altera la composizione della parete (2). In
particolare si ha un’alterazione della struttura dei polisaccardidi di matrice neo formati
per formare complessi più stretti con la cellulosa o altri polimeri di parete (3), e si ha la
rimozione di 1-3 1-4 beta D-glucani (cellulosa) dalle pareti per conferire rigidità (4).
Infine si ha la de-esterificazione delle pectine che determina irrigidimento del gel (5) e
l’attività perossidasica determina la formazione di legami incrociati di gruppi fenolici
(es. HRPG) (6).
Lezioni 19, 20, 21, 22 9
10
AUXINA
Questa molecola possiede proprietà morfogenetiche, in quanto se inibita si osserva
una riformulazione del pattern distale e della polarità. Questo ormone è infatti uno dei
principali regolatori dello sviluppo della pianta, e molte sue funzioni variano in base
alla sua concentrazione variabile nel tessuto, in cui forma massimi e minimi e
gradienti tra cellule. 11
12
13
Omeostasi:
regolata da PIN localizzati sul reticolo endoplasmatico. PIN5 regola il trasporto di
auxina intracellulare, in particolare media l’ingresso dell’ormone nel RE.
Trasporto:
L’IAA è trasportata polarmente, ciò è stato dimostrato da un esperimento (Van der
Weij) in cui un segmento di coleottile veniva posto tra due blocchetti di agar, quello
superiore conteneva auxina e fungeva da donatore, quello inferiore ne era privo e
faceva da ricevente. In questo caso l’auxina si muoveva dall’alto in basso. Se però il
segmento veniva capovolto, il flusso si interrompeva. Perché?
IAA entra nella cellula passivamente se in forma indissociata (IAAH), oppure tramite
trasporto attivo secondario se in forma anionica (IAA-). La parete cellulare ha un pH
acido mantenuto dall’H+-ATPasi, mentre il citosol è neutro e qui predomina la forma
anionica. Gli anioni lasciano poi la cellula tramite trasportatori appositi localizzati nella
regione basale. Sono questi trasportatori a determinare la polarità del trasporto.
Questi carriers sono:
- ABCB: hanno ruoli vari, specialmente di uscita. Mutanti di Arabidopsis che
hanno perso la funzione di ABCB presentano fenotipi nani.
- AUX1/LAX e PGPs: carriers di entrata, o influx, che mediano l’ingresso di IAA- nel
citoplasma tramite cotrasporto. IAAH invece diffonde passivamente. LAX sta per
“Like AUX1”.
- PIN e PGPs: carriers di uscita, o efflux. Il mutante pin1 presenta foglie anormali
ed una infiorescenza a spillo. La localizzazione di questi carriers è molto
importante, essi si trovano sulla porzione basale delle cellule parenchimatiche
corticali della radice e sono responsabili dell’efflusso di auxina dall’apice
caulinare a quello radicale.
- Dal citosol al RE: PINs e PILS.
Quindi, le proteine PIN lavorano sinergicamente con le ABCB (P-glicoproteine ATP-
dipendenti, mediano l’uscita), mantenendo il trasporto direzionale di auxina e
impedendone il riassorbimento.
NPA invece è un inibitore del trasporto dell’auxina, che interferisce con l’attività della
proteina PIN determinando un accumulo di auxina nella cellula.
Come viene determinata la posizione di questi carriers?
Le proteine PIN sono bersagli della fosforilazione da parte della chinasi PID e della
defosforilazione da parte della fosfatasi PP2A. lo stato di fosforilazione è cruciale per
determinare la localizzazione: se fosforilate si localizzano sul lato apicale, se
defosforilate su quello basale. È coinvolto il movimento di proteine sintetizzate de
novo attraverso il sistema secretorio di membrane. La localizzazione è mediata da 14
processi endocitotici ciclici tra la membrana plasmatica e l’endosoma. In particolare
questo processo spiega come le proteine PIN1 vengono depositate nelle porzioni basali
delle cellule. Le proteine PIN continuamente sono soggette ad un ciclo tra il
plasmalemma e compartimenti endosomici.
Vie di trasduzione
L’auxina è percepita da almeno due tipi di recettori:
- ABP1: recettore proteico localizzato sulle membrane (plasmalemma e RE) il cui
legame con IAA determina l’attivazione della pompa protonica di membrana,
che estrude protoni nello spazio infraparete indebolendo i legami della matrice.
- TIR1: proteina F-box solubile facente parte del complesso SCF(TIR1). Questi
complessi catalizzano il legame covalente dell’ubiquitina a proteine che sono
così segnalate per la proteolisi. In questo caso, l’auxina lega il recettore
auxinico TIR1 il quale lega a sua volta la proteina AUX/IAA, che è un repressore
della trascrizione genica, che quindi può adesso iniziare.
Le proteine cui viene legata l’ubiquitina, che vengono segnalate per la
proteolisi, sono quindi le proteine che reprimono la trascrizione genica, cioè
AUX/IAA. Esse possiedono un dominio II che è necessario per l’instabilità indotta
da IAA, e i domini III e IV con i quali legano le proteine ARFs (auxin response
factors). Quando AUX/IAA lega ARF, si forma un eterodimero col risultato che il
fattore di trascrizione è inattivo. ARF è attivo solo se lega un altro ARF. 15
Esistono omologhi di TIR1, come AFB1 e 3 che sono subunità dei complessi SCF.
AFB1, 2 e 3 interagiscono con le proteine Aux/IAA in maniera auxina
dipendente. Mutanti afb mostrano difetti nella risposta all’auxina. AFB e TIR1
agiscono insieme per regolare diversi aspetti della crescita e dello sviluppo.
- I recettori intracellulari AXR, sono invece convolti nel signaling degradativo delle
proteine AUX, repressori dei fattori trascrizionali ARF, i regolatori dei geni
coinvolti nella risposta ormonale auxinica. Mutanti axr2-1 producono una
proteina mutata che non viene più degradata in risposta all’auxina. Questa
proteina ha una sostituzione di un aminoacido nel dominio II che impedisce il
legame con SCF(TIR1).
Geni stimolati dall’auxina:
detti anche geni precoci perché la loro espressione si verifica dopo poco tempo dalla
somministrazione dell’ormone a differenza dei geni tardivi. Inoltre l’espressione dei
geni precoci è insensibile agli inibitori della sintesi proteica al contrario di quella dei
tardivi. Essi sono accomunati dalla presenza di elementi di risposta all’auxina, detti
AuxRE. In particolare sono riconosciuti da ARF.
- AUX/IAA
- SAUR
- GH3.
Le loro funzioni non sono ben note ma si pensa che siano legate a favorire
l’espressione dei geni tardivi e a determinare la rapida degradazione dell’auxina libera
(attiva biologicamente). I geni GH3 sembrano coinvolti sia nell’accumulo come riserva,
sia nella degradazione.
Invece i geni tardivi sono collegati alla sintesi di proteine da stress, ossia di differenti
tipi di proteine che permettono alla pianta di adattarsi a situazioni ostili.
Effetti fisiologici: 16
Come induce la crescita per distensione? Essa è accompagnata da un grande aumento
del volume vacuolare e un modesto o nullo aumento del citoplasma, aumenta quindi
l’area superficiale del plasmalemma e quella della parete cellulare. A tal fine è
importante anche la presenza del saccarosio, che è un osmolita che viene assorbito ed
eleva il turgore cellulare.
Dato che l’auxina è un morfogeno, avrà effetti diversi in base alla sua concentrazione.
Infatti la crescita aumenta fino a [IAA] di circa 10^-5 M, ma a concentrazioni maggiori
la crescita si riduce fin sotto il livello di controllo. Forse la causa è la sintesi di etilene.
Inoltre si è osservata una proporzionalità diretta tra efflusso di protoni e crescita.
Teoria della crescita acida:
Quindi in conclusione si è formulata la cosiddetta 17
L’auxina attiva le ATPasi già presenti o induce la sintesi di nuove ATPasi?
L’auxina agirebbe con entrambe le modalità di azione, poiché esistono prove
sperimentali a favore sia di un’azione che dell’altra. E’ quindi possibile che IAA agisca
sia attivando le ATPasi pre-esistenti che inducendo la sintesi di nuove molecole di
ATPasi che sarebbero inserite nel plasmalemma.
Cholodny-Went
Il modello ipotizza che la percezione di uno stimolo luminoso
direzionale provochi il trasporto laterale di auxina, causando la crescita differenziata.
L’aumento dei livelli di auxina induce la maggiore distensione delle cellule del lato in
ombra e quindi l’incurvamento verso la luce. La trascrizione del promotore sintetico 18
DR5 indotta da auxina è alta sul lato in ombra di ipocotili di Arabidopsis stimolati dalla
luce. Il trattamento con NPA blocca la curvatura fototropica. Il trasporto unilaterale di
auxina coinvolgerebbe il blocco del sistema di trasporto polare di IAA
(inibizione/destabilizzazione di ABCB19 e PIN1), mentre sarebbe favorito il trasporto
laterale mediato da PIN3, che a sua volta sarebbe rilocalizzata.
Esperimenti su mutanti di Arabidopsis non rispondenti all’illuminazione unilaterale,
hanno evidenziato una
mutazione del gene phot1 codificante per una proteina detta fototropina. La
fototropina è una
serina/treonina chinasi di membrana con PM 116 kDa. La proteina presenta attività
chinasica nella
porzione COOH-terminale, mentre in quella NH2 -terminale possiede i siti di legame al
flavin mononucleotide (FMN). A seguito dell’illuminazione con luce blu assorbita dal
FMN la fototropina si autofosforila.
L’autofosforilazione porta al distacco della fototropina dal plasmalemma e alla sua
interazione con i
trasportatori di auxina. È stato dimostrato in coleottili che a seguito della illuminazione
unilaterale si forma
un gradiente di autofosforilazione della fototropina che sarebbe responsabile del
movimento laterale di
auxina.
Effetto opposto avv