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ONDE MECCANICHE
La perturbazione dell’acqua si muove su una
lunga distanza, ma un dato piccolo elemento di
acqua oscilla solo su una distanza molto
piccola. Questo comportamento è l’essenza del
INTRODUZIONE moto ondulatorio. Le onde meccaniche sono
onde la cui perturbazione si propaga attraverso
un mezzo. Le onde elettromagnetiche sono una
classe particolare di onde che non richiedono
un mezzo per potersi propagare.
ONDE MECCANICHE
La propagazione di una perturbazione rappresenta anche un trasferimento di energia; perciò, possiamo considerare le onde
come un mezzo per trasferire energia. Tutte le onde trasportano energia, ma la quantità di energia trasmessa attraverso il mezzo
e il meccanismo responsabile del trasporto dell’energia differiscono da caso a caso. Tutte le onde meccaniche richiedono:
una qualche sorgente di perturbazione;
❖ un mezzo che possa essere perturbato;
❖ un qualche meccanismo fisico attraverso il quale gli elementi del mezzo possano influenzarsi l’un l’altro.
❖
Questo requisito finale garantisce il fatto che una sollecitazione di un dato elemento del mezzo determinerà una sollecitazione
dell’elemento vicino in modo tale da consentire la propagazione della perturbazione attraverso il mezzo.
ONDE MECCANICHE
Un modo di dimostrare il moto ondulatorio è dare un colpetto all’estremità
libera di una lunga corda in tensione con l’estremità opposta fissata, come
in figura. In questo modo, si forma un singolo impulso che viaggia verso
destra, come in figura, con una velocità definita. La corda è il mezzo
attraverso il quale l’impulso viaggia. La figura rappresenta “istantanee”
consecutive dell’impulso che viaggia. La forma dell’impulso varia molto poco
mentre viaggia lungo la corda. ONDE MECCANICHE
La figura illustra questa circostanza per un particolare elemento, indicato con P. È da
notare che non vi è alcuna parte della corda che si muova nella direzione dell’onda. Una
perturbazione come questa, nella quale le particelle del mezzo perturbato si muovono
perpendicolarmente alla direzione di propagazione, si chiama onda trasversale. In
un’altra classe di onde, le onde longitudinali, le particelle del mezzo subiscono
spostamenti paralleli alla direzione di propagazione. La perturbazione corrisponde a una
serie di regioni di alta e bassa pressione che si propagano nell’aria o in qualsiasi altro
mezzo materiale con una certa velocità.
ONDE MECCANICHE
Un impulso longitudinale può essere prodotto facilmente in una molla in tensione, come in figura. Un insieme di spire all’estremità
libera è spinta avanti e indietro. Questa azione genera un impulso nella forma di una regione di spire compresse che viaggia lungo
la molla. Si considera un impulso che si propaga verso destra
con velocità costante v su una lunga corda tesa,
come in figura. L’impulso si propaga lungo l’asse x, e
lo spostamento trasversale della corda si misura con
la coordinata di posizione y. La figura a rappresenta
la forma e la posizione dell’impulso al tempo t = 0. A
quest’istante la forma dell’impulso, qualunque sia, può
essere rappresentata da una certa funzione
ONDE matematica che si scrive come y(x, 0) = f(x). Questa
funzione descrive la posizione verticale y
dell’elemento di corda posta a ciascun valore di x al
MECCANICHE tempo t = 0. Poiché la velocità dell’impulso è v,
l’impulso ha percorso verso destra una distanza vt al
tempo t, come in figura b. Si adotta un modello
semplificato in cui la forma dell’impulso non varia col
tempo. Quindi, al tempo t, la forma dell’impulso è la
stessa di quella al tempo t = 0, come in figura a. Un
elemento della corda in x a questo tempo ha la stessa
posizione y che un elemento, posto in x - vt, ha avuto
al tempo t = 0:
( )=
, ( − , 0)
ONDE MECCANICHE
In generale si può rappresentare la posizione y per tutti i valori di x e t misurati in un sistema di riferimento stazionario con
l’origine in O, come:
( )= ( )
, − ( h )
Se l’impulso si propaga verso sinistra, la posizione di un elemento della corda è descritto da:
( )= ( )
, + ( h )
La funzione y, talvolta chiamata funzione d’onda, dipende dalle due variabili x e t. Per questa ragione è spesso indicata con y(x,
t ) e si legge “y in funzione di x e t ”. La funzione d’onda y(x, t ) rappresenta la coordinata y di un qualsiasi elemento di corda
nella posizione x a un qualunque istante t. Inoltre, se t è fissato (cioè nel caso in cui si prenda un’istantanea dell’impulso), allora la
funzione y in funzione di x, talvolta detta forma d’onda, definisce una curva che rappresenta la forma geometrica dell’impulso a
quell’istante.
MODELLO DI ANALISI:
L’ONDA CHE SI PROPAGA
L’onda, in figura, rappresentata da questa curva è chiamata onda sinusoidale perché la curva è
la stessa di quella della funzione sen θ. Un’onda sinusoidale può essere generata in una corda
scuotendo l’estremità della corda su e giù con un moto armonico semplice. Con l’introduzione alle
onde si può sviluppare un nuovo modello semplificato, il modello dell’onda che si propaga, che
ci permetterà di esplorare ulteriori modelli di analisi per la soluzione dei problemi. Una particella
ideale ha dimensione nulla. Si svilupperanno le caratteristiche principali e le rappresentazioni
matematiche del modello di analisi di un’onda che si propaga. Questo modello è usato in
situazioni in cui un’onda si muove attraverso lo spazio senza interagire con altre onde o particelle.
La figura a mostra un’istantanea di un’onda che si muove in un mezzo. La figura b mostra un
grafico della posizione di un elemento del mezzo in funzione del tempo. Nella figura a il punto per il
quale si ha il massimo spostamento dell’elemento dalla sua posizione normale si chiama cresta
dell’onda. Il punto più basso si chiama avvallamento. La distanza da una cresta alla successiva si
chiama lunghezza d’onda λ . Più in generale, la lunghezza d’onda è la minima distanza fra due
punti che si comportano identicamente su onde adiacenti.
MODELLO DI ANALISI:
L’ONDA CHE SI PROPAGA
Contando il numero di secondi fra i tempi di arrivo di due creste adiacenti in un dato punto dello spazio, puoi
misurare il periodo T delle onde. In generale, il periodo è l’intervallo di tempo richiesto perché due punti
identici di due onde adiacenti passino da un certo punto, come mostrato nella figura b. Il periodo dell’onda è
uguale al periodo del moto armonico semplice di un elemento del mezzo. La stessa informazione è più spesso
data dall’inverso del periodo, che si chiama frequenza f. In generale, la frequenza di un’onda periodica è il
numero di creste che passa un dato punto nell’unità di tempo. La frequenza di un’onda sinusoidale è legata al
periodo dall’espressione:
1
=
La frequenza dell’onda è uguale alla frequenza del moto armonico semplice di un elemento del mezzo. La più
comune unità di misura della frequenza è il s-1, o hertz (Hz). L’unità di misura corrispondente per il periodo T
è il secondo. La massima posizione di un elemento del mezzo rispetto alla sua posizione di equilibrio si
chiama ampiezza A dell’onda. MODELLO DI ANALISI:
L’ONDA CHE SI PROPAGA
Si considera l’onda sinusoidale nella figura a, che mostra la posizione dell’onda al tempo t=0. Siccome
l’onda è sinusoidale, la funzione d’onda a questo istante è espressa come y(x, 0) = Asenax, dove A è
l’ampiezza e a è una costante che deve essere determinata. A x = 0, si nota che y(0, 0) = Asena(0) =
0. Il valore successivo di x per il quale y è nulla è x = λ/2. Quindi:
( ) ( )
λ λ
,0 = =0
2 2
Affinché questa equazione sia vera, si deve avere aλ/2 = π, o a = 2π/λ. Quindi, la funzione che
descrive la posizione degli elementi del mezzo attraverso il quale l’onda sinusoidale sta viaggiando può
essere scritta: ( )
2
( , 0) = λ
dove la costante A rappresenta l’ampiezza dell’onda e la costante λ è la lunghezza d’onda.
MODELLO DI ANALISI:
L’ONDA CHE SI PROPAGA
Si nota che la posizione verticale di un elemento del mezzo si ripete quando x aumenta di un multiplo intero di λ. Se l’onda si muove a destra con velocità v, la
funzione d’onda qualche istante dopo è:
[ ]
2
( )=
, ( − )
Se l’onda si muovesse a sinistra, la quantità x - vt sarebbe sostituita con x + vt. L’onda viaggia attraverso uno spostamento Δx uguale a una lunghezza
d’onda λ in un intervallo di tempo Δt uguale a un periodo T. Quindi, la velocità dell’onda, la lunghezza d’onda e il periodo sono legati dall’espressione:
∆ λ
= =
∆ [ ]
2
Sostituendo in questa espressione per v nell’equazione si ha:
( )
, = ( − )
[ ( )]
= 2 −
λ
Questa forma della funzione d’onda mostra la natura periodica di y.
MODELLO DI ANALISI:
L’ONDA CHE SI PROPAGA
Si può esprimere la funzione d’onda in una forma conveniente definendo altre due grandezze, il numero d’onda angolare k (in genere chiamato semplicemente numero d’onda) e la frequenza angolare ω:
2
≡ λ
2
≡ =2 [ ( )]
Usando queste definizioni, l’equazione può essere scritta in una forma compatta:
= 2 −
λ
= ( − )
La velocità v dell’onda può essere espressa in queste due forme alternative:
=
<