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X
X
( )
X
:
Considerando le componenti della colonna
(1 )
= +, = + ⇒ = − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅ − ⋅ =
Se , 0,2 1,2 2,2
( ) (1 )
= − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅ − ⋅
0 2 , ,
(1 )
= +, = + ⇒ = − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅ − ⋅
Se , , , ,
(1 )
= +, = + ⇒ = − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅ − ⋅
Se , , , ,
(1 )
= +, = + ⇒ = − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅ − ⋅ =
Se , , , 5,2
(1 ) ( )
= − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅ − ⋅
3,2 4,2 1 2
Le componenti a sinistra sono già note mentre quelle a destra sono la maggior parte delle incognite. Per
ricavare quest’ultime sarà necessario separare le grandezze note da quelle sconosciute:
( ) +(1 )
+ ⋅ = + 2 ⋅ ⋅ − ⋅
1,1 0 2 1,2 2,2
(1 )
= − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅ − ⋅
2,1 1,2 2,2 3,2
(1 )
= − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅ − ⋅
3,1 2,2 3,2 4,2
( ) (1 )
+ ⋅ = − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅
{ 4,1 1 2 3,2 4,2
( ) +(1 )
+ ⋅ = + 2 ⋅ ⋅ − ⋅ + ⋅ + ⋅
1,1 0 2 1,2 2,2 , ,
(1 )
= − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅ − ⋅ + ⋅
2,1 1,2 2,2 3,2 ,
(1 )
= + ⋅ − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅ − ⋅
3,1 , 2,2 3,2 4,2
( ) (1 )
+ ⋅ = + ⋅ + ⋅ − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅
{ 4,1 1 2 , , 3,2 4,2
Il sistema così ottenuto può essere riscritto nella seguente forma matriciale:
Vettori delle quantità
note, indicati .
complessivamente con
( )
+ ⋅ − ( )
, ,
( )
− + ⋅ −
, ,
| | | | | | | |
⋅ = + ⋅
( )
− + ⋅ − , ,
( )
( )
− + ⋅ , ,
Vettore delle incognite,
Matrice dei coefficienti, indicato con X.
.
indicata con −1
⋅ = = 2 ∶ = ⋅
Ovvero da cui si ricavano le componenti di
:
Considerando le componenti della colonna
( ) (1 )
= +, = + ⇒ = − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅ − ⋅
Se 1,2 0 3 1,3 2,3
(1 )
= +, = + ⇒ = − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅ − ⋅
Se 2,2 1,3 2,3 3,3
(1 )
= +, = + ⇒ = − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅ − ⋅
Se 3,2 2,3 3,3 4,3
(1 ) ( )
= +, = + ⇒ = − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅ − ⋅ =
Se 4,2 3,3 4,3 1 3
Costruiamo il relativo sistema:
( ) +(1 )
+ ⋅ = + 2 ⋅ ⋅ − ⋅ + ⋅ + ⋅
1,2 0 3 1,3 2,3 , ,
(1 )
= − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅ − ⋅ + ⋅
2,2 1,3 2,3 3,3 ,
(1 )
= + ⋅ − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅ − ⋅
3,2 , 2,3 3,3 4,3
( ) (1 )
+ ⋅ = + ⋅ + ⋅ − ⋅ + + 2 ⋅ ⋅
{ 4,2 1 3 , , 3,3 4,3
Il sistema così ottenuto può essere riscritto nella seguente forma matriciale:
(1 )
+ 2 ⋅ − 0 0 ( )
1,3 1,2 0 3
(1 )
− + 2 ⋅ − 0 0
2,3 2,2
| | | | | | | |
⋅ = + ⋅
( ) 0
0 − 1+2⋅ − 3,3 3,2
( )
(1 )
0 0 − + 2 ⋅ 4,3 4,2 1 3
−1
⋅ = = 3 = ⋅
Ovvero da cui si ricavano le componenti di :
In sintesi, ogni colonna che forma la matrice è ricavata risolvendo un sistema di equazioni lineari
In generale A rimane sempre uguale perché è sempre costante mentre sono le restanti componenti a
variare perché non saranno sempre formate dai medesimi valori.
Tale metodo è sempre stabile, oltre che consistente: sarà perciò sempre convergente.
1
(N.B: affinché sia invertibile deve essere sempre diverso da )
2
(La restante parte della lezione è su Matlab)
Lezione 20/04/2021 & Lezione 21/04/2021 & Lezione 22/04/2021 & Lezione 27/04/2021
& Lezione 28/04/2021 & Lezione 29/04/2021 & Lezione 05/05/2021
Lezioni 20-21-22-27-28-29/04/2021 & Lezione 05/04/2021
Data l’equazione di Black-Scholes: 2
1
2
2 (no dimostrazione)
+ ⋅ ⋅ + ⋅ ⋅ ⋅ −⋅ = 0
2
() ( ) 2 ( )
PDE
È una con le seguenti caratteristiche:
è di secondo ordine;
( 0).
=
è parabolica
Dove:
(, )
= = ,
prezzo del derivato scritto su un sottostante di valore (prezzo)
[0,
∈ ], < +∞
con e con che è un processo stocastico, in particolare un modello diffusivo a
tempo continuo.
Ha dunque caratteristiche tali da renderla simile all’equazione del calore studiata in precedenza: è possibile
usare le medesime tecniche numeriche in precedenza sperimentate.
Sia: +
( )
= ( − ) ;
Se fosse un’opzione call (europea),
( ) = Pay-off del derivato +
( )
= ( − ) .
Se fosse un’opzione put (europea),
= 0,
Poiché l’incognita risulta essere il prezzo del derivato in che è a sua volta una delle componenti della
=
condizione iniziale, useremo, al suo posto, il pay-off del derivato in (perché è conosciuto il valore di
): si parte dall’ultima colonna e non più dalla prima.
2
2
⁄
= (1 2 ⋅ ⋅ )
Altra complicazione è la presenza di un , ovvero l’incognita risulta essere dipendente
+
∈ ).
dal quadrato del processo stocastico (con
Dobbiamo innanzitutto discretizzare , oltre che le diverse derivate parziali; per quest’ultimo punto, per
adesso, possiamo procedere così: [0,
⇒ = ln ( ) ∈ ].
trasformo la variabile normale in una log-normale: con
( assume solo valori positivi)
Da cui derivano: (Questa derivata parziale non si
(, ) (, )
⇒ = modifica di molto perché è fatta
() ()
rispetto a e non a )
(, ) 1
(In parentesi tonde occorre fare la
⇒ = ⋅( )= ⋅
( ) ⁄
ln ( ) 1
derivata di che è appunto )
2 (, )
⇒ = ⋅( ) = =
(vedi trasformazione precedente)
2
( ) ( ) ( )
1
= ⋅( ⋅ )= =
(dovendo fare la derivata di un prodotto di funzioni)
( )
1 1
=[ ⋅[
( )] ⋅ + ( )] =
( ) ( )
2
1 1 =
(applicazione del teorema di Schwartz sulle derivate miste)
= −( ) ⋅ + ⋅ ⋅( )=
2 ( ) ⋅
2
1 1
= −( ) ⋅ + ⋅ ⋅( )=
2 ( ) ⋅
1 1
= −( ) ⋅ + ⋅ ⋅ ⋅( )=
2 ( ) ( ) ( )
1 1
= −( ) ⋅ + ⋅ ⋅ ⋅( ) = =
(vedi trasformazione precedente)
2 ( ) ( ) ( )
2
1 1
= − ( ) ⋅ + ⋅( )
2 2 2
Sostituendo i risultati ottenuti nell’equazione originaria ottengo: 2
(, ) (, ) 1 1 1 (, ) 1 (, )
2
2 [−
+ ⋅ ⋅ ⋅ + ⋅ ⋅ ⋅ ( ) ⋅ + ⋅( )] − ⋅ = 0
2 2 2
() 2
2 2
(, ) (, ) 1 (, ) (, )
2
+⋅ − ⋅ + ⋅ − ⋅ (, ) = 0
2
() 2 2
2 2
(, ) (, ) (, )
2 ⁄
+⋅ + ⋅ − ⋅ (, ) = 0 = − ( 2
(Dove ))
2
() 2
PDE
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