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ACIDI FENOLICI
Gli acidi fenolici sono derivati dell'acido benzoico o dell'acido cinnamico; si tratta quindi di acidi idrossibenzoici o idrossicinnamici. Tra i derivati dell'acido benzoico c'è l'acido gallico che presenta tre funzioni fenoliche; tra i derivati dell'acido cinnamico c'è l'acido caffeico così chiamato perché è presente nel caffè soprattutto come acido clorogenico che è un estere dell'acido caffeico. Figura 1 ACIDO GALLICO Figura 2 ACIDO CAFFEICO STILBENI Tra gli stilbeni importante è resveratrolo costituito da due anelli benzenici sostituiti con ossidrili fenolici e legati da un ponte di due atomi di carbonio con un doppio legame. In natura è presente sia il cis che il transresveratrolo. LIGNANI Altra classe di composti fenolici sono i lignani caratterizzati dalla condensazione di due unità difenilpropano. FLAVONOIDI I Flavonoidi sono molecole che hanno un nucleo.base con due anelli benzenici: l'anello A è fuso con un eterociclo che ha come eteroatomo l'O il quale in posizione 2 lega l'anello benzenico B. Gli anelli A e B presentano le funzioni fenoliche.
Le diverse categorie di flavonoidi si differenziano per le sostituzioni sull'anello eterociclico C. La categoria dei flavanoni presenta in posizione 4 sull'anello C una funzione chetonica e si differenziano tra per le sostituzioni sugli anelli aromatici A e B.
Queste molecole in natura possono essere glicosilate; la componente glucidica aumenta la polarità della molecola rispetto all'aglicone. Tener conto della polarità dei fenoli è importante per valutare i metodi di estrazione di queste sostanze dal prodotto alimentare.
Altra categoria di flavonoidi sono i flavoni che a livello dell'anello C oltre alla funzione chetonica in posizione 4 hanno un doppio legame tra i C 2 e 3.
Gli isoflavoni hanno la stessa struttura dei flavoni ma
l'anello B si trova in posizione 3 anziché in posizione 2. Gli isoflavoni sono molto abbondanti nella soia e hanno attività estrogeno simile. Altra categoria di flavonoidi sono i flavonoli: l'anello C di queste molecole presenta la funzione chetonica in posizione 4, il doppio legame tra le posizioni 2 e 3 e una funzione ossidrilica in posizione 3. Sono molto diffuse nel regno vegetale, contenute in frutta e verdura. I flavanoli presentano a livello dell'anello C solo la funzione alcolica al C3. Molecole molto importanti appartenenti a questa categoria sono le catechine molto diffuse in alimenti quali tè, caffè e cioccolato. Queste molecole possono essere presenti in natura anche in forma di oligomeri. Le Antocianidine hanno sull'anello C il catione flavilio: l'O è caricato positivamente. In natura sono molte le antocianidine che sono presenti in forma glicosilata chiamata antocianina. Gli zuccheri che si possono legare alle antocianidine sono
molti: aldoesosi come glucosioe galattosio, chetoesosi come il fruttosio, aldopentosi come lo xilosioe l’arabinosio. Le unità glucidiche possono anche essere disaccaridi. Leantocianine possono anche essere acilate: si forma un legame tra unafunzione alcolica del glucide e la funzione carbossilica di un acidofenolico come ad esempio l’acido caffeico. Queste molecole assorbono le radiazioni luminose nelcampo del visibile e sono responsabili della colorazione di fiori e frutta. La struttura delleantocianidine e di conseguenza il loro colore, dipende dal pH del mezzo; a pH molto basso èpresente il catione flavilio e la coniugazione della molecola comporta una colorazione rossa,all’aumentare del pH, intorno alla neutralità, la colorazione è violetta mentre a pH alcalino lacolorazione è blu.La biosintesi dei flavonoidi parte da 3 unità di molonilCoA e da un’unità di cumarilCoA. Lacondensazione tra le 3 unità di
malonile e l'unità di cumarile porta al calcone che presenta 15 atomi di C e ha gli anelli A e B ma non l'anello C. In questa condensazione ogni unità di malonile perde un'unità di C come CO. Il calcone, intermedio della biosintesi del flavonoidi, subisce la ciclizzazione con formazione dell'anello C. In natura ci sono delle interconnessioni nelle biosintesi dei vari flavonoidi.
Data la complessità e la varietà dei flavonoidi si è cercato di capire come la struttura influenzi l'attività di queste molecole; è stato visto che l'attività antiossidante è data dalla presenza di gruppi OH fenolici ed è particolarmente evidente quando si è in presenza di orto difenoli. Tuttavia è stato visto che anche la funzionalizzazione dell'anello C può essere importante per l'attività antiossidante. Il doppio legame coniugato con il C=O in posizione 4 e
l'OH in posizione 3 incrementano l'attività antiossidante in quanto la molecola è più planare e in grado di delocalizzare il radicale che si viene a formare quando queste molecole agiscono come antiossidanti. Inoltre le posizioni ortodifenoliche degli anelli A e B, e le funzioni carbonilica e ossidrilica dell'anello C possono essere responsabili di legami con cationi metallici svolgendo un'ulteriore attività antiossidante.
TOCOFEROLI
Tra i fenoli ci sono anche i tocoferoli (vitamina E) che presentano nella loro struttura un'unità fenolica. In natura si possono trovare 4 diversi tocoferoli: α, β, γ e δ che presentano una struttura comune: un anello benzenico con OH fenolico fuso con un eterociclo contenente O e una catena laterale. I tocoferoli si differenziano per la sostituzione dell'anello benzenico; la massima sostituzione si ha nell'α tocoferolo quando R' e R'' sono metili.
Nel β e nel γ tocoferolo è presente soltanto un metile mentre nel δ tocoferolo non sono presenti metili. In natura ci sono analoghi dei tocoferoli che si chiamano tocotrienoli in cui la catena laterale è caratterizzata dalla presenza di tre doppi legami non coniugati. I tocoferoli sono molecole molto poco polari e infatti rientrano nella categoria degli antiossidanti liposolubili. L'attività antiossidante di queste molecole è dovuta alla presenza della funzione fenolica. In natura possono essere presenti tutti e quattro i tocoferoli ma spesso prevale l'α tocoferolo. Ci sono degli studi che hanno cercato di valutare se tra i diversi tocoferoli ci fossero differenze nell'attività antiossidante. È stato dimostrato che il γ tocoferolo presenta un'attività antiossidante maggiore rispetto all'α tocoferolo. L'α tocoferolo ha un'attività radical scavenger per cui ilradicale del perossido passa al tocoferolo. Questa specie radicalica può riarrangiare e dare origine a una specie radicalica che presenta il radicale sulla catena. Il riarrangiamento prevede la rottura del legame C-O e la specie che si forma può addizionare l'O2 e dare un perossiradicale promuovendo una reazione di propagazione. L'azione dell'α tocoferolo quindi è inizialmente antiossidante ma in un secondo momento può avere attività pro-ossidante.
Il γ tocoferolo agisce inizialmente nello stesso modo dell'α tocoferolo: prende il radicale dal perossiradicale formando idroperossido e un radicale all'O sulla molecola di γ tocoferolo. La specie che si può formare a partire dal γ tocoferolo è una specie radicalica al C che non presenta il sostituente metilico. Due molecole radicaliche al C reagiscono tra loro formando un nuovo legame C-C: si ottengono dei dimeri che contengono ancora
Ossidrilifenolici e quindi può essere ancora esercitata l'azione antiossidante. L'altro dimero che si può formare per reazione tra il γ tocoferolo radicale all'O e il γ tocoferolo radicale al C comporta la formazione di un legame O-O. Anche questo dimero ha una funzione fenolica.
CAROTENOIDI I carotenoidi sono un'altra classe di antiossidante naturali e si dividono in caroteni e xantofille. I caroteni sono molecole di origine terpenica hanno 40 atomi di C e derivano dalla condensazione di 8 unità isopreniche. I caroteni possono avere catene laterali insature come per esempio il licopene: la presenza di doppi legami coniugati comporta l'assorbimento nel visibile e questa molecola è di colore rosso. Dal licopene si possono formare altri caroteni caratterizzati da cicli che si trovano alle estremità: un esempio è il β carotene, che ha un'attività pro-vitaminica A, presenta 2 cicli alle due estremità.
estremità della catena insatura ed è una molecola di colore arancione. Le xantofille hanno una struttura molto simile a quella dei caroteni; sono tuttavia caratterizzati dalla presenza di funzioni ossigenate, prevalentemente OH o funzioni carboniliche legati ai cicli all'estremità della catena carboniosa. Tra i maggiori rappresentanti ci sono la luteina e l'astaxantina; sono caratteristiche del regno vegetale ma si trovano anche in alcuni prodotti animali come i crostacei in cui queste molecole sono complessate con la componente proteica e non assorbono radiazioni nel campo del visibile; durante la cottura, con le alte temperature e la denaturazione della componente proteica, si ha la liberazione delle xantofille che conferiscono al prodotto alimentare il caratteristico colore arancione-rossa. Le xantofille sono presenti in alcuni prodotti nutraceutici e possono prevenire i fenomeni di degenerazione maculare a livello della retina. La biosintesi dei caroteniavviene attraverso una condensazione di 8 unità isopreniche per dare il licopene che poi ciclizza per via enzimatica e si formano l'α e il β-carotene. Le xantofille si formano attraverso l'ossidazione degli anelli alle estremità. La Xeaxantina è una xantofilla naturale; viene biosintetizzata a partire dal licopene passando attraverso il β-carotene. Per attività enzimatica avviene sul β-carotene una doppia idrossilazione. La xeaxantina naturale è all trans per quanto riguarda i doppi legami, mentre gli atomi di C asimmetrici nei cicli alle estremità hanno configurazione assoluta 3R 3'R. Meno rappresentata ma comunque presente in natura è la forma meso: 3R,3'S+ 3S,3'R. La xeaxantina può essere esterificata sulle funzioni idrossiliche con acidi grassi. Nelle bacche di goji per esempio si trova la xeaxantina dipalmitato ovvero la xeaxantina esterificata con due molecole di acido palmitico.I carotenoidi hanno at