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TIPOLOGIE DI FLUSSI:
1) flussi periodali: flussi che riguardano la gestione corrente di durata solitamente
annuale. Si differenziano in base alla tipologia di investimento:
investimenti che producono solo risparmi di costi ( no ricavi)
à investimenti che producono effetti anche sui ricavi di vendita.
à
2) Flussi NON periodali: flussi estranei alla gestione corrente di durata solitamente
pluriennale.
3) Flussi totali= flussi periodali + flussi non periodali
Flussi periodali:
bisogna identificare gli investimenti che influenzano solo i costi
essendo un risparmio di costi, i costi ci saranno sempre ma diventano rilavanti gli
effetti di natura fiscale.
Dagli investimenti che influenzano anche i ricavià flusso di cassa operativo della
gestione corrente
Stima della variazione del livello del CCNO, bisogna ipotizzare che siano stati venduti
tuti i beni in magazzino, i debiti verso i fornitori siano stati tutti pagati e che i crediti
siano stati tutti incassati.
Flussi non periodali:
si tratta di flussi non legati alla gestione corrente legati al momento iniziale
(investimento) e finale (disinvestimento) del progetto.
Al tempo t=0, momento iniziale uscita monetaria relativa l’acquisto dei fattori
à
produttivi durevoli e/o il costo opportunità dei fattori della produzione già disponibili.
Al tempo t=n , momento finale entrata monetaria connessa al realizzo dei cespiti
à
patrimoniali, tenendo in considerazione gli effetti fiscali di eventuali
plus/minusvalenze di realizzo. 36
Bisogna vedere i flussi di cassa periodali e quelli non periodali:
investimenti cap fisso: il macchinario è stato ammortizzato per 400 nei 3 anni
successivi. Il macchinario viene venduto a 350, quindi ad un valore < rispetto a quello
contabile, quindi si rileva una minusvalenza dal punto di vista economico. Da un punto
di vista finanziario determina effetti in termini di imposte si avranno minori
à
imposte. Quindi i flussi di cassa rilevanti a fine 2013 saranno:
t t
0 n
-1.600 +350
+17,5 (risparmio d’ imposta flusso differenziale perché
à
riduce il flusso di imposte dell’impresa)
In capitale circolante, si ha -20 nel 2011 in quanto sto impiegando più risorse di
quante se ne ha a disposizione (uscita di cassa). Nel 2013 bisogna tenere conto del
recupero del capitale circolante (+40-10=30 che è il capitale investito nel 2011 e nel
2010).
Flusso di cassa della gestione operativa: bisogna tenere conto della quota di
ammortamento. Il flusso viene determinato (per esempio nel 2011): RI-imposte+amm
100 - 35+ 440 =465
oppure vendite-costi monetari correnti-costi gen/amministrativi - imposte=465, cioè
MOL-imposte.
445, 423, 830 sono il risultato di valori stimati che riguardano una serie di ipotesi. 37
Vendita del vecchio macchinario
Costo storico = 200
Valore contabile al momento della cessione = 200-0,9x200=200-180=20
Ricavo cessione= 30
Plusvalenza= 10
Flussi di casse
entrate uscite
+30 (ricavo macchinario) -4 (imposte su plusvalenze 10x0,4)
-20(Residuo da ammortizzare)
-8 (maggiori imposte dovute dalla cessione 20x0,8) 38
Criteri di valutazione:
convenienza economica: riguarda l’adeguatezza del rapporto tra risorse assorbite e
risorse prodotte.
Per la valutazione occorre: determinare i flussi rilevanti, scegliere l’unità di conto,
scegliere il criterio di valutazione, stimare il profilo di rischio del progetto.
Criteri di valutazione per i singoli progetti di investimento:
Principali criteri di valutazione:
Periodo di pareggio finanziario (PPF): è il tempo necessario per recuperare la spesa
§ di investimento. Si può vedere dalla tabella che dopo 3 anni
e 3 mesi si ha il recupero del capitale investito, in seguito si
avranno delle risorse eccedenti. Esso rappresenta un criterio
di liquidità, riguardo il recupero di capitale. Punti di
forza: è semplice e immediato. Punti di debolezza: non
considera la redditività complessiva dell’investimento in
quanto ignora i flussi successivi al PPF. Infatti
l’investimento B a parità di PPF dà un flusso di cassa di
1000 successivo al PPF.
Un ulteriore punto di debolezza è il fato
che non tiene conto del valore della
moneta nel tempo in quanto attribuisce
uguale peso a flussi di uguale importo
anche se prodotti in epoche diverse.
Criterio di accettazione: a) progetto con il minore periodo di recupero
progetti ordinati a partire da quelli con ppf più basso
b) può essere stabilito un periodo massimo (cut off period) oltre il quale il
progetto è rifiutato si accettano i progetti con ppf ≤ cut off period 39
Periodo di pareggio finanziario attualizzato: è una variante che cerca di ovviare
§ alla diversa distribuzione dei diversi flussi di cassa e per tenere conto del valore
della moneta nel tempo.
VAN: è la differenza tra la somma dei flussi di cassa del progetto attualizzati e
§ l’ammontare dell’investimento iniziale. L’investimento è valido se il VAN>0 (è
conveniente). Il Van risponde alla domanda quanto denaro dovrebbe avere
l’investitore a disposizione oggi in sostituzione all’investimento. Se il VAN<0 il
progetto deve essere respinto. Un van positivo equivale ad avere a disposizione
subito la somma corrispondente al valore attuale dell’investimento.
Scelta del tasso di attualizzazione: deve rappresentare il costo opportunità del
capitale. Il costo opportunità del capitale è la remunerazione a cui si rinuncia
investendo in un progetto a scapito di un altro progetto. Secondo l’ottica dei
finanziatori dell’impresa, il costo del capitale è il costo opportunità di investire
nel progetto anziché nel mercato finanziario ed essi richiederanno un tasso di
rendimento tale per cui essi investiranno nel progetto piuttosto che nel
mercato finanziario.
Esempio: reddito annuo: 100.000 r=10%, si ha l’opportunità di acquistare un
terreno per 70.000 che tra un anno può essere venduto a 75.000. è
conveniente?
1) Investo nel terreno 75.000
à
2) Investo nel mercato finanziario 70.000(1,1)= 77.000
à
Quindi l’investimento nel terreno non è conveniente in quanto dà un valore
inferiore rispetto a ciò che si ottiene investendo sul mercato finanziario.
Esempio 2: il terreno può essere venduto a 80.000 l’investimento nel terreno
à
è più conveniente del mercato finanziario.
Esempio: Disponibilità del terreno (valore € 50.000), Costo di costruzione
dell’immobile (€ 300.000) , Capitale investito nel progetto = € 350.000 ,
Valore (stimato) del progetto dopo un anno (€ 400.000).
Alternativa dell’investimento: titoli di stato con r=7%
VA al 7% dell’investimento immobiliare = 373.832 [400.000/1,07 = 373.832]
VAN al 7% dell’investimento immobiliare = 23.832 [373.832 - 350.000 = 23.832]
Nel confrontare i 2 investimenti bisogna tenere conto che i 2 progetti hanno rischi
differenti. Nell’investimento immobiliare 400.000 è la miglior revisione mentre il
capitale 400.000 ottenibile dai titoli di stati è sicuro ( titoli risk free). Gli investimenti
quindi sono confrontabili se hanno lo stesso rischio. L’investimento immobiliare è
confrontabile con il rendimento offerto dalle azioni della società immobiliare. Quindi
si avrebbe un rendimento del 12% ed esso può essere considerato il costo opportunità
appropriato per attualizzare i flussi di cassa del progetto immobiliare. 40
VA di 400.000 al è pari a 357.143 ed il 7.143 VAN 0 l’investimento è
à
12% VAN >
conveniente >0. il costo opportunità del capitale di un investimento in un progetto è
il tasso di rendimento atteso richiesto dagli investitori per un investimento in azioni o
altri titoli che hanno lo stesso rischio (operativo)del progetto.
Il valore attuale del progetto è il prezzo che gli investitori sarebbero disposti a pagare
per il progetto.
INVESTIMENTO di cassa della gestione operativa dopo le imposte.
àflusso
FINANZIAMENTOàcosto dei fondi (netto d’imposta) impiegati nel progetto cioè tasso
di rendimento richiesto dai finanziatori.
Il Van è il criterio ritenuto migliore degli altri in quanto: le decisioni dell’investimento
devono essere prese dagli azionisti, aumenta il valore di mercato dell’investimento
effettuato dagli azionisti, sfruttare le opportunità di investimento che hanno Van
positivo.
Tutti gli azionisti della società concordano sull’applicazione della regola del VAN
anche quando le loro preferenze di risparmio e di consumo differiscono. Possono
sorgere conflitti di interesse tra manager e azionisti.
il tasso di attualizzazione è sempre il costo opportunità del capitale.
I flussi di cassa possono essere:
-variabili e limitati
-costanti e perpetui
-costanti e limitati
vedi testo pg (82,86,87)
Il Van utilizza tutti i flussi di cassa in maniera corretta. In genere si
considera un unico tasso come costo opportunità di capitale, anche se
non è detto che ce ne sia sempre uno solo. à
TIR: è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi attesi
§ all’esborso iniziale tasso che rende nullo il VAN). Fornisce una
misura di redditività.
se le uscite precedono le entrate. 41
utilizzando criteri diversi possono emergere diverse
soluzioni: secondo il PPF, l’investimento migliore è
quello A, mentre secondo il VAN il progetto migliore
è il C , e l’A sarebbe da scartare, mentre secondo il
TIR bisognerebbe scegliere il D. questo accade in
quanto ci sono punti di forza e punti di debolezza in
ogni indicatore.
Problemi applicativi del TIR:
riguardano la distribuzione temporale dei flussi di cassa e del segno dei flussi di
cassa ( flussi in uscita (-) flussi in entrata (+)).
il progetto A è di investimento, mentre il progetto B è un progetto di
finanziamento. Bisogna prestare quindi attenzione al fatto che il progetto sia un
investimento oppure un finanziamento. Nel caso di un finanziamento, cioè quando
le entrate precedono le uscite, il criterio di accettazione sarà:
Il problema riguardate il cambio di segno dei flussi è dato dal fatto che possono
esserci più TIR, tanti quanti sono i cambiamenti di segno. Quindi il criterio del TIR
non è più applicabile.
Nel caso si ha una pluralità dei tassi di interesse è impossibile applicare il TIR, in
quanto non si può confortare con una serie di tassi (r) ( si utilizza il criterio del VAN)
Profitability index: permette di confront