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NEL PROCESSO.L'EPOCA MODERNA è giunta a una DERIVA: IL PROCESSO NON E' MOMENTO DI CONFRONTO.

Kelsen è il luogo in cui il giudice sanziona la violazione dell'unica legge valida fino a(inizi '900). Per lui ciò che conta è la FORMA, non il CONTENUTO di una legge. Essa è VALIDA perché posta dallo STATO e rispetta un ITER di produzione normativa che ha una certa struttura, a prescindere dal suo contenuto.

L'EPOCA MODERNA si distingue dalla CLASSICA e in questo modo si dimentica il Principio e che l'Intero non è fatto solo di oggetti. Essa parte dal Medioevo; L'idea neoplatonica di ORDINE GERARCHICO (una struttura piramidale con un episteme al vertice che ordina ogni singolo fenomeno del mondo. L'idea viene poi utilizzata da Carlo Magno per dare stabilità al suo potere, nella sua piramide pone al vertice l'imperatore. Da un'unica volontà divina deriva il suo potere.

L'imperatore è l'unico che può esplicare il potere nei livelli sottostanti.

ORDINE E GERARCHIA diventano GARANZIA DI CERTEZZA E VERITÀ

Se ogni fenomeno ha un posto in un ordine precostituito allora si ha la garanzia di questa certezza.

Cartesio-> e il metodo deduttivo, da certi fenomeni, da certi postulati, una sola conclusione è possibile.

In questo metodo la CONTRADDIZIONE è messa solo da parte Il PRINCIPIO DI NON CONTRADDIZIONE non è la verità ma solo il metodo.

Un metodo analitico e deduttivo di scomposizione e organizzazione in un unico ordine possibile.

Così il D viene meno, ma la legge eterna, divina, naturale viene poi inserita nei codici.

Alla fine del '700 compare il PARTITO = Portatore della verità di un certo numero di consociati (giacobinismo, ricchi uomini).

La MODERNITÀ è: 20 - 04

Il Periodo in cui la CONFUTAZIONE è costretta a nascondersi.

I sistemi di pensiero della

La modernità viene costruita per allontanare la negazione. "MODERNO" deriva da "MODUS", un avverbio che riguarda il tempo. La modernità nasce quando i modelli culturali di riferimento si uniformano in una sola rappresentazione, cercando una rappresentazione unitaria della realtà. Martin Heidegger chiama la modernità l'epoca dell'immagine del mondo, non del mondo stesso ma della sua immagine. Attraverso la deduzione e l'induzione (modello cartesiano e baconiano), l'uomo moderno cerca di rappresentare il mondo. Lo sforzo intellettivo dell'uomo moderno è rappresentare le cose. Gli autori della modernità, infatti, cercano di evitare il problema della confutazione. Si cercano modelli di rappresentazione del mondo non contraddittori. Rudolf Carnap, autore di quest'epoca, tenta di dare una rappresentazione del mondo nella sua opera "La rappresentazione logica del mondo", cercando di rappresentarlo in termini logico-matematici.

cartesiani, la realtà, il mondo.L’EPOCA MODERNA va dalla caduta dell’Impero Romano d’Occidente agli anni ‘60 / ‘70del ‘900.L’IDEA della modernità è che l’ORDINE GARANTISCE SALVEZZA, perché impedisce laCONFUTAZIONE.Costruire un insieme di elementi in modo ordinato consente di espungere la possibilitàdella negazione.Il CRITERIO D’ORDINE PREFERITO E’ LA GERARCHIA, perché consente di risolvere unadisputa semplicemente salendo di grado.Questa idea dei GRADI, della necessità di EVITARE lo SCONTRO, la DIALETTICA, laCONFUTAZIONE, porta alla costruzione di sistemi, sempre più raffinati, diRAPPRESENTAZIONE DELLA REALTA’.Severino e i suoi “Modelli etici”L’alleanza con la potenza che garantisce la salvezza non deve essere mai diretta ma sempre mediata da unsistema gerarchico.Modello ripreso da Carlo Magno, tradotto dal greco, nel momento in cui si sta

Il MODELLO EPISTEMICO di Tommaso:Tommaso utilizza il SILLOGISMO PRATICO grazie alla presenza di PREMESSEINDISCUSSE, in campo etico.Così avviene anche in campo giuridico.

L’EPISTEME, il fondamento, la potenza che garantisce la sopravvivenza, è quella realtàche Tommaso chiama DIO.DEUS EST RATIO . 400 anni dopo Cartesio dirà che è la RAGIONE il fondamentoepistemologico.

Tommaso cerca di portare ad unità il CAOS politico, sociale, giuridico, etico del suoperiodo (seconda metà del 1200).Il problema è costruire un MODELLO di RIFERIMENTO che consenta a tutti di trovareil PROPRIO POSTO. I FRANCESCANIT scrive contro un’altra fazione del pensiero cristiano: ;loro non sono RAZIONALISTI come T e i benedettini, sono VOLONTARISTI.DEUS EST VOLUNTASPer loro (non ratio,

non una forma di intelletto). Il fondamento divino è rappresentato dalla volontà, è un moto, un conato dell'animo. Secondo T la REALTA' GIURIDICA è formata da PICCOLI OGGETTI (RES) che sono le LEGES; Il D è una realtà formata da elementi, da oggetti, un po' come diceva Anassagora incontrasto con Eraclito. Mentre in Eraclito l'idea dello scontro, della confutazione è sempre presente, in Anassagorano, perché lui commette l'errore logico di ridurre il Principio ad oggetto, non un insieme di oggetti ma un grande oggetto che contiene tutti gli altri. Inaugura la linea della modernità. Il pensiero moderno segue la strada di Anassagora, che costruisce e organizza ordini di oggetti. LEX come RES, OGGETTO MENTALE ORDINE secondo GERARCHIA. GERARCHIA DI OGGETTI: Dal più importante al meno importante.

  • Lex Aeterna = Quella legge conosciuta solo da Dio e dai santi.
  • Lex Divina = L'insieme delle leggi divine.
dei precetti che possono essere tratti dallo studio dell'ascrittura.
  • Lex Naturalis = Conoscibile tramite l'osservazione della Natura. Osservando i fenomeni e comprendendone la relazione necessaria di causa - effetto, non ci sono mai effetti senza causa.
  • Lex Humana = Legge emanata dal sovrano. La LEGGE ha 2 caratteri principali:
    • IUSTA:
    • PROMULGATA: Fatta conoscere attraverso debite forme a coloro cui si rivolge.

Una sorta di proto empirismo (vedendo gli effetti posso indurre le cause). Un modello deduttivo che dalla Lex Aeterna discende verso la Lex Naturalis. Posso leggere la Lex Divina nella Scrittura, posso trarre gli insegnamenti della Lex Naturalis dall'osservazione della Natura, una sorta di empirismo non ancora consapevole.

ELEMENTI INDISCUTIBILI

Quelli che Tommaso considera come:

  • Il rapporto di causa - effetto
  • Concepire la legge come un oggetto inserito in un ordine gerarchico.

Attraverso questi oggetti si può tenere fuori il conflitto. Sorge e

si sviluppa fino ad arrivare ai giorni nostri, la certezza che per evitare il conflitto bisogna PREVEDERLO attraverso la LEX = Oggetto, res che serve a prevenire i conflitti. Li previene PREVEDENDOLI, individuando già la CONSEGUENZA di un certo COMPORTAMENTO. Questo impedisce scontri, conflitti. Lo sforzo concettuale è prevedere tutti i possibili comportamenti umani, sia in ambito etico che in ambito giuridico. Tommaso propone una TEOCRAZIA = Modello di potere fondato su una certa idea di Dio. Durante il Medioevo, sebbene questa fosse l'idea di fondo, ci si trova di fronte ad uno scandalo della ragione; Un IMPERO costruito in termini gerarchici e una struttura della CHIESA costruita anch'essa in termini gerarchici. Scandalo che Dante Alighieri denuncia più volte. Se la premessa è che i conflitti si possono evitare con lo strumento legislativo, della regola prevista e sanzionata, costruire 2 sistemi alternativi è uno scandalo della ragione, il

modellodeve essere UNO e basta, perché se fossero già 2 potrebbero entrare in conflitto. Questo MODELLO una BASE GERARCHICA fondata su una certa idea di RAGIONE (SeDio è la Ragione è vero anche il contrario). T origina quello che, dal 1200 in avanti, possiamo chiamare RAZIONALISMO MODERNO = L’ostinazione nel fondare ogni sistema di convivenza civile solo sulla ragione umana. È quella modalità di pensiero che cerca di costruire un’immagine di mondo, la costruisce anche, ma sottomette ogni realtà al suo interno, riducendo la spiegazione razionale all’UNICA POSSIBILE. Questa RAZIONALITA’ non è quella di Atene, dove alberga anche S, la confutazione, è TEBE o MEGARA. Porta alla matematizzazione progressiva del pensiero. In T abbiamo un’indicazione sulla degenerazione del razionalismo. Un conto è cercare di spiegare i fenomeni attraverso la ragione, un altro è pretendere che tutti i fenomeni

Abbiamo una spiegazione razionale. Ad esempio, quando si parla delle 5 vie per dimostrare l'esistenza di Dio, si cerca di ridurre la fede a una dimensione razionale.

CAUSA EFFICIENTE

Tra queste 5 vie, si pone l'accento sulla causa efficiente. Ogni cosa che vediamo è l'effetto di una causa precedente. Questa causa, a sua volta, è l'effetto di una causa che la precede, e così via fino ad arrivare a un punto in cui una causa non è effetto di nessun'altra precedente. Questa causa viene chiamata "prima". Essa è Dio.

La causa efficiente viene considerata come spiegazione razionale dell'esistenza di Dio. Il divino viene ridotto al concetto di causa ed effetto. Se tutto è causa e tutto è effetto, si assume come presupposto evidente l'ordine gerarchico senza averlo spiegato.

Con il passare del tempo, si è perso il concetto di causa, il concetto di causa unica (che forse nel '900 ancora non si era determinato).

Un effetto non è necessariamente l'esito di una causa.

SOLA.Già questo può scardinare razionalmente il tentativo di T di spiegare tutto, addirittural’esistenza di Dio.[Nel D penale di oggi non c’è più il concetto mono causale, c’è la causalità umana,scientifica … ].Il modello di T sarà quello che KELSEN utilizzerà nel 1934 (studia la struttura medievaledel pensiero tomista) per spiegare il SISTEMA DELLE LEGGI SECONDO LA SUAINTERPRETAZIONE:CONCATENAZIONE DELLE NORMELa IN UN ORDINAMENTO: Ci sononorme di grado inferiore e norme di grado superiore, come se queste fossero le CAUSEdelle prime, fino ad arrivare ad una NORMA PRIMA che non è prevista da nessuna altranorma di grado superiore. Questa norma viene chiamata NORMA FONDAMENTALE.Qualche te
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A.A. 2020-2021
178 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher CriUniTn di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Sommaggio Paolo.