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DISTINZIONE

Questa DISTINZIONE è dovuta all'epoca del dibattito sul diritto che hanno le istituzioni pubbliche, di entrare nella sfera interna dei soggetti. Kant giustifica questa cosa attribuendo alla sfera politica e alla sfera morale 2 CAMPI DIFFERENTI: QUELLO INTERNO e QUELLO ESTERNO.

SFERA ESTERNA> DIRITTO (pag. seguente)

SFERA INTERNA> MORALE

Oggetto di varie opere di Kant, (tra cui "CRITICA DELLA RAGION PRATICA). Si occupa della sfera interna cercando di capire L'ELEMENTO ESSENZIALE CHE LA RENDE DIVERSA DAL DIRITTO, ed elabora una serie di DEFINIZIONI e CONCETTI:

  • L'ESSENZA DELLA MORALE> essa sta nel fatto che a rendere morale il nostro comportamento è IL MOTIVO PER IL QUALE UBBIDIAMO; il mio comportamento è morale in quanto COMPIO IL DOVERE PER IL DOVERE. È il fondamento del dovere che si fonda su se stesso.

La MORALE è quindi il campo DEL DOVERE PER IL DOVER, ciò può essere realizzato solo nella

SFERAINTERNA degli individui perché ha a che fare con quella LIBERTÀ COME AUTONOMIA. La morale è tale nel momento in cui noi diamo legge a noi stessi. LA VERA SFERA DELLA LIBERTÀ, NON E’ LA POLITICA, IL DIRITTO, MA E’ LA MORALE. L’autore considera la libertà l’unico vero diritto naturale “senza pensare alla libertà non possiamo pensare l’uomo come essere morale”.- DIRITTO > è quindi la sfera nella quale l’azione non è più mossa dal dovere per il dover, ma ciò che conta è la CONFORMITÀ AL DOVERE, non interessano le motivazioni. L’AZIONE DEVE ESSERE CONFORME A QUANTO RICHIESTO DALLA NORMA. Per Kant uno dei caratteri essenziali del diritto è la COERCIBILITÀ. L’autore attribuisce questo carattere DEFINIZIONE: possibilità che i singoli soltanto al diritto possano essere costretti a subire materialmente le conseguenze.

negativepreviste nel caso di violazione del diritto.

COERCIZIONE: imposizione con l'uso della forza delle norme. QUESTO CARATTERE FA SORGERE DIVERSI DUBBI SULLA DEFINIZIONE CHE DA KANT DEL DIRITTO:

  1. il diritto è l'insieme delle condizioni che permettono agli arbitri di coesistere sulla base di una legge di libertà. "INSIEME DELLE CONDIZIONI CHE PERMETTONO AGLI ARBITRI DI COESISTERE": l'arbitrio è qualcosa che somiglia al desiderio, si tratta del desiderio al quale si aggiunge la volontà di ottenere l'oggetto "bramato".

Il diritto mette in relazione gli arbitri dei soggetti, le loro volontà; questo riesce a farlo partendo da quel valore fondamentale che è la LIBERTÀ. L'autore presenta il diritto come una TECNICA PARTICOLARE che serve per garantire le sfere della libertà dei soggetti.

Kant da una definizione fortemente VALUTATIVA, dove pone al centro del diritto un vero e proprio valore.

come la LIBERTÀ. Bisogna però anche considerare che nel momento in cui si parla di libertà è chiaro che vi è anche un punto di contatto tra diritto e morale.
2) Se il diritto è la tecnica che permette le relazioni di soggetti liberi, che mettono i propri arbitri a confronto a partire da una sfera di libertà che ciascuno si deve vedere garantita dal diritto stesso, com’è possibile che il diritto sia coercitivo? La coercizione è di fatto la negazione della libertà, quando qualcuno viene costretto, significa che non è lasciato libero di fare quello che vuole.
Kant spiega che in realtà la coercizione è difesa della libertà, e non è da intendere come negazione di essa. La COERCIZIONE si va ad applicare nel momento in cui un soggetto commette qualche azione che viola la libertà di qualcun altro. LA COERCIZIONE È AFFERMAZIONE DELLA LIBERTÀ, PERCHÉ CON ESSA SI RISPONDE ADutilizzando strumenti e mezzi legali. Questo tipo di pacifismo si concentra sull'importanza del diritto come strumento per risolvere i conflitti e promuovere la pace.2) PACIFISMO COSTITUZIONALE; si basa sulla creazione di una costituzione che garantisca i diritti e le libertà fondamentali di tutti i cittadini. Questo tipo di pacifismo si concentra sull'importanza di una struttura giuridica solida per prevenire i conflitti e promuovere la pace.3) PACIFISMO INTERNAZIONALE; si basa sulla cooperazione tra le nazioni e sull'adozione di norme e trattati internazionali per risolvere i conflitti pacificamente. Questo tipo di pacifismo si concentra sull'importanza del diritto internazionale e delle istituzioni internazionali per promuovere la pace tra le nazioni.4) PACIFISMO ATTIVO; si basa sull'azione diretta e non violenta per promuovere la pace e combattere l'ingiustizia. Questo tipo di pacifismo si concentra sull'importanza dell'impegno individuale e collettivo per creare un mondo più giusto e pacifico.

Attraverso vari strumenti di carattere politico, o ad esempio attraverso l'equilibrio della potenza. Gli strumenti politici sono quelli diplomatici, sono quelli dell'equilibrio delle forze ai quali Kant fa riferimento nella "PACE PERPETUA". Si tratta di un tipo di PACIFISMO BASATO SULLA FIDUCIA NELLA POLITICA E NELLA SFIDUCIA DELL'UOMO.

2) PACIFISMO ETICO O RELIGIOSO; pacifismo che passa da una via molto meno efficace nel breve periodo, ma che fa sperare ad un efficacia che riguarda un periodo più lungo, ossia quella della TRASFORMAZIONE DELL'UOMO. Respinge radicalmente la forza ma fa leva sulla fiducia, quindi cercare la forza nella non forza.

3) PACIFISMO GIURIDICO; si pone nel mezzo tra le 2 precedenti opposte versioni del pacifismo. Si tratta di un'idea legata alla natura stessa del diritto, ossia l'unico modo per garantire la pace è quello di creare relazioni giuridiche, relazioni all'interno dei quali l'uso della

Forza è sempre regolato dal diritto, la prima cosa da fare è istituzionalizzare le relazioni, ciò è un vero e proprio imperativo categorico secondo Kant. Il principio trascendentale del diritto pubblico e ciò che fonda la società civile e secondo tale principio l'individuo, dal momento che si trova a vivere con altri soggetti, deve entrare con essi nella società civile, se c'è un rapporto di vicinanza allora bisogna dare stabilità e certezza di queste relazioni questo è il principio morale con il quale Kant giustifica il contratto. E questo vale anche per gli stati, c'è quindi bisogno che gli stati escano dallo stato di natura e entrano in quello civile.

QUINDI BISOGNA TROVARE LA PACE, E KANT PROPONE UN CONTRATTO SOCIALE TRA GLI STATI.

- LA PACE PERPETUA (1795) > Si tratta di uno scritto che si presenta come un ipotetico trattato di pace, che dovrebbe impedire il verificarsi di qualsiasi conflitto.

futuro. Ci presenta il modo in cui si può raggiungere la pace, e lo fa attraverso 2 fasi, dove vi è questa distinzione perché si collega a quella fra FENOMENO (ciò che appare) e NOUMENO (ciò che è pensato) [nella teoria Kantiana è possibile conoscere il fenomeno ma non il noumeno]. Quindi da una parte si ha il COME SONO LE COSE (articoli noumeno preliminari) e dall'altra come le COSE DOVREBBERO ESSERE (articoli definitivi).

ARTICOLI PRELIMINARI DELLA PACE PERPETUA: non si può stipulare un trattato di pace se non definitivo, non si può acquisire uno Stato con le politiche matrimoniali, gli eserciti permanenti non devono esserci, non si devono finanziare le armi contraendo debiti pubblici, non si devono tenere comportamenti che portino alla perdita di fiducia dell'altro Stato, non ci si può intromettere con la forza.

ARTICOLI DEFINITIVI DELLA PACE PERPETUA: l'obiettivo è arrivare a

un'unità. Questi articoli definitivi sono 3 e legati tra loro:

  1. "DIRITTO PUBBLICO INTERNO": la costituzione interna degli Stati deve essere repubblicana, questo perché l'ordinamento più pacifico è proprio quello repubblicano, questo si riferisce al fatto che i cittadini abbiano voce in capitolo e quindi sono garantiti alcuni diritti ai cittadini, dove Kant sottolinea che PER ESSERE CITTADINI BISOGNA ESSERE ECONOMICAMENTE AUTONOMI. L'autore non parla quindi di DEMOCRAZIA ma di REPUBBLICA perché sono 2 cose diverse, presenta quindi le:

    • FORME DI STATO > DISTINZIONE SULLA BASE DI CHI GOVERNA
    • FORME DI GOVERNO > DICONO COME SI GOVERNA

    Per Kant ci sono solo 2 modi di GOVERNARE ossia quella REPUBBLICANA e quella DISPOTICA. Si da importanza a questo tipo di costituzione perché il fatto che ci sia la rappresentanza del popolo porta a credere che non ci sia voglia di fare sempre la guerra, perché questo ricadrebbe sul

popolo.

2) “DIRITTO INTERNAZIONALE”: i rapporti fra gli stati, dove la forma di questi rapporti è la FEDERAZIONE ossial’unione tra gli stati, Kant vuole che gli Stati escano dalla loro isolazione.

3) “DIRITTO COSMOPOLITICO”: diritto nel quale gli Stati sono a contatto con gli uomini in quanto cittadini del mondo. Si tratta DELL’UNIVERSALE OSPITALITÀ ossia il diritto di visita, ciò vuol dire che OGNUNO E LIBERO DI MUOVERSI PER TUTTO IL MONDO è C'È ANCHE UN DOVERE DI OSPITALITÀ DEGLI STATI. Questo è l’unico modo per fondare una società civile mondiale.

L’ILLUMINISMO GIURIDICO > l’autore si inserisce in un nuovo dibattito, infatti vede nel diritto un fattore di cambiamento sociale. Kant è l’autore che esprime a pieno l’illuminismo è ne da questa definizione.

L’illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di

minoritàEspressione che indica l’insieme delle concezioni e delle posizioni assunteL’ILLUMINISMO GIURIDICO dalla filosofia illuminista riguardo al diritto.

- ATTEGGIAMENTO DEGLI ILLUMINISTI NEL CAMPO DEL DIRITTO:RAZIONALISTICO e POLEMICO > ciò nei confronti della tradizione, delle istituzioni giuridiche, dell’ordinemorale e normative vigenti.

INDIVIDUALISMO > attribuisce un ruolo centrale all’uomo, a cui vengono riconosciuti nuovi diritti sia verso loSTATO, sia verso gli altri individui.

UTILITARISMO > fa propria anche la tesi (utilitaristica), in virtù della quale è moralmente buono solo ciò che rendepossibile il conseguimento dell’utilità generale.

FONDAMENTALE E’ ROMPERE CON IL PASSATO E PROCEDERE ALLA RAZIONALIZZAZIONE DELDIRITTO VIGENTE.

Come i GIUSNATURALISTI, essi affermano l’esistenza di un diritto naturale. Alcuni parlano in realtà diGIUSRAZIONALISMO.

Trattano di un DIRITTO RAZIONALE,

dove diritto e ragione sono collegati. Gli illuministi ritengono che la razionalità delle norme del diritto naturale possa realizzarsi solo nel DIRITTO POSITIVO. LA LEGGE deve tra
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A.A. 2020-2021
37 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher tmdallas di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Greco Tommaso.