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FARMACI CHE INFLUENZANO LA FUNZIONE CARDIACA

Farmaci che agiscono direttamente sulle cellule miocardiche:

  • Neurotrasmettitori del sistema autonomo (adrenalina)
  • Glicosidi cardioattivi (digitale)
  • Antiaritmici

Farmaci che influenzano l'attività cardiaca indirettamente, attraverso l'azione su altri componenti del sistema vascolare (agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone, come gli ACE inibitori e sartani)

Sia il sistema simpatico che parasimpatico hanno azioni sul cuore. Il sistema parasimpatico prevale nello stato di riposo, in cui anche il cuore si riposa in quanto il sistema vascolare è sollecitato dal nervo vago, mantenendo la PA e la FC bassa. Durante una condizione di pericolo l'organismo segue la legge del "attacca e fuggi" del sistema simpatico, sostenuta attraverso le catecolamine (noradrenalina, dopamina e adrenalina)

Quindi abbiamo:

  • Farmaci che producono risposte simili a quelle delle catecolamine (simpaticomimetici)
  • Farmaci...

Che bloccano o inibiscono l'attività delle catecolamine (simpaticolitici, perché tagliano le attività promosse dal sistema nervoso simpatico)

L'attivazione del sistema nervoso simpatico provoca:

  • Aumento della frequenza cardiaca
  • Aumento della forza di contrazione gittata cardiaca
  • Aumento dell'automaticità del ritmo e facilita la conduzione AV la PA, in quanto il SNS è iperfunzionante, lavora troppo la gittata cardiaca il

I valori di pressione arteriosa derivano da due componenti: e tono vascolare (resistenza che i vasi arteriosi oppongono allo scorrimento del sangue).

Pressione Arteriosa: Gittata Cardiaca x Resistenze Venose Periferiche

Se vogliamo diminuire la pressione arteriosa, andremo ad agire su questi fattori. Nel paziente iperteso entrambi i versanti sono sopraslivellati.

Farmaci vasodilatanti (che abbassano le resistenze periferiche):

  • Calcio antagonisti

Nitroderivati

Ogni volta che si verifica una vasodilatazione periferica (diminuzione pressione) si avrà una tachicardia compensatoria. Il farmaco diuretico fa diminuire il volume plasmatico, che diminuisce la gittata cardiaca che a sua volta diminuisce la pressione arteriosa.

Precarico cardiaco: massa di sangue che arriva alla parte destra del cuore che dilata le camere cardiache (volume telediastolico)

Post carico cardiaco: resistenza che il ventricolo sinistro incontra quando deve pompare fuori il sangue

L'attivazione del sistema parasimpatico provoca effetti opposti rispetto a quelli provocati dal sistema simpatico:

  • Diminuzione della forza di contrazione
  • Diminuzione delle automaticità del ritmo
  • Inibizione della conduzione AV

Il sistema parasimpatico agisce sul cuore favorendo l'abbassamento della frequenza cardiaca attraverso il nervo vago. I farmaci che abbiamo a disposizione per modulare le risposte cardiache e cardiovascolari non agiscono mai sul sistema

parasimpatico (agiscono quindi quasiesclusivamente in modo diretto o indiretto modulando le azioni fisiologiche del sistema simpatico). La maggior parte dei farmaci che agiscono sul sistema cardiaco e vascolare modula le azioni fisiologiche del sistema nervoso autonomo simpatico, che agisce attraverso le catecolamine (adrenalina, noradrenalina, dopamina).

Quindi abbiamo:

Farmaci che producono risposte simili a quelle delle catecolamine (simpaticomimetici)

Farmaci che modulano l'attività delle catecolamine, tagliando l'azione del sistema simpatico (simpaticolitici)

Effetti delle catecolamine sul cuore β

Le catecolamine sono farmaci simpaticolici che stimolano i recettori 1 nei nodi seno-atriale e atrio-ventricolare, nel tessuto di conduzione, e nelle cellule miocardiche. L'impiego di farmaci che si sostituiscono alle catecolamine e ne modulano o antagonizzano gli effetti risulta estremamente utile. βI farmaci che antagonizzano le azioni delle catecolamine

sui recettori adrenergici cardiaci (1) hanno notevole importanza clinica e sono la base terapeutica di gravi patologie del sistema cardiovascolare:
  • Malattia coronarica
  • Aritmie cardiache
  • Infarto del miocardio
  • Ipertensione
  • Scompenso cardiaco
Farmaci 1 – bloccanti si legano ai recettori beta adrenergici di tipo 1 del cuore (e anche su altri recettori adrenergici a livello dei vasi) e antagonizzano le azioni delle catecolamine. Antagonizzano gli effetti delle catecolamine:
  • Sono cronotropi e inotropi negativi (rallenta la frequenza cardiaca e diminuisce la forza di contrazione)
  • Rallentano la conduzione AV, quindi la frequenza cardiaca
  • Riducono le resistenze vascolari periferiche (vasodilatazione del versante arterioso; si ottiene solamente con l’uso cronico del -bloccante)
  • Riducono il volume sistolico (volume di sangue che riempie le camere cardiache prima che si contraggano; questo fa si che il cuore faccia meno fatica)
  • Modulano il sistema RAA (nel

nefrone sono presenti recettori 1 adrenergici, gli· βquando introduciamo un 1- bloccante a livello renale ha un’azione vasodilatante,quindi significa che migliora la perfusione renale e quindi aumenta la produzioned’urina)In cronico, hanno effetti positivi sul rimodellamento miocardico presente· nell’insufficienza cardiacaIl cuore di un paziente che da molto tempo è iperteso è un cure ipertrofico, questo perché develavorare di più e lavora anche di più il sistema RAA; l’angiotensia 2 va a lungo andare a causarela fibrosi cardiaca favorendo quindi l’evoluzione dello scompenso cardiaco.Questo è il motivo per cui, in alcuni pz affetti da scompenso cardiaco (ma che siano βaccuratamente selezionati perchè devono avere soglie di livelli cardiaci adeguati) i -βbloccanti sono farmaci molto utili ed utilizzati; perché è stato dimostrato che l’uso del -bloccante riduce il rimodellamento

cardiaco peggiorativo (ipertrofia cardiaca, fibrosi cardiaca).

βFarmaci -bloccanti

Antagonizzano le azioni delle catecolamine sul cuore, quindi riducono:

  • La frequenza cardiaca
  • Diminuiscono la gittata cardiaca
  • La forza di contrazione
  • Abbassano la pressione arteriosa
  • Il consumo di O2
  • Riducono lo sforzo cardiaco
  • La automaticità

Sono farmaco antiaritmici di classe 2 per la conduzione AV.

Usi clinici:

  • Ipertensione (in uso cronico)
  • Angina stabile *
  • Aritmie sopraventricolari e ventricolari (utili nel periodo post-infarto miocardico)
  • Insufficienza cardiaca in pz selezionati (meteoprololo, bisoprololo, carvediolo)
  • Glaculoma ad angolo aperto (uso topico) - riducono la produzione di umor acqueo
  • Tempesta tiroidea (propranololo)
  • Cirrosi epatica, tremore muscolare, manifestazioni somatiche d'ansia (propanolo a piccole dosi)

* Angina: Le arterie coronariche si spasmizzano e il flusso ematico coronarico è molto ridotto ma non c'è occlusione completa.

necrosiInfarto Mancanza di ossigenazione che comporta le necrosi. Il tessuto necrotico fa si che lecellule rilascino delle sostanze che possono avere un effetto pro aritmico (irritano le cellule cheβrimangono sane). Il -bloccante comportandosi da antiaritmico può risultare utile in questocaso; riduce inoltre il suo sforzo contrattile.βI - bloccanti possono essere usati come prevenzione in casi di emicrania (in quanto menocostosi).βI - bloccanti sono sostanze usate come dopanti, per questo vengono venduti conun’applicazione del bollino rosso sulla scatola ed il farmacista deve monitorare che non ci siatroppa frequenza d’acquisto.

Effetti collaterali

  • Bradicardia
  • Ridotta tolleranza all’esercizio fisico
  • Insufficienza cardiaca
  • Broncospasmo (nel soggetto asmatico)
  • Disturbi metabolismo lipidico (aumento trigliceridi, riduzione colesterolo HDL)
  • Mascheramento effetti ipoglicemia
  • Disturbi del sonno, depressione, impotenza
  • βEffetto

rebound in caso di brusca sospensione di terapia cronica (up-regolation dei - bloccanti) >> pz con malattia ischemica

Aggravamento sintomi delle vasculopatie periferiche

FARMACI ANTAGONISTI DEI CANALI DEL CA VOLTAGGIO-DIPENDENTI TIPO L (CA -+ +ANTAGONISTI)

Cellula muscolare liscia dei vasi e cellula muscolare cardiaca

Struttura dei canali del Ca voltaggio-dipendenti tipo L (long-lasting) subunità alfa-1c, porzionefunzionalmente rilevante del canale per il Ca in entrata.

Siti di legame per i farmaci: N: nifedipina; V: verapamil; D: diltiazem

Agiscono a livello del cuore e della tonaca muscolare liscia dei vasi arteriosi

Quando questo canale è aperto gli ioni calcio entrano dall’esterno all’interno della cellulamuscolare; nel paziente iperteso questi canali lavorano troppo e di conseguenza le resistenzemuscolari sono sempre alte. Riducono quindi anche il battito del cuore. A livello dei vasiarteriosi promuovono la vasodilatazione, a livello cardiaco

diminuiscono la frequenza cardiaca e la forza di contrazione. Meccanismo d'azione: - Blocco dei canali del calcio tipo L, che porta alla diminuzione della concentrazione intracellulare di ioni calcio. - Rilasciamento di lunga durata nella muscolatura liscia, che causa vasodilatazione e riduzione delle resistenze vascolari. EFFETTO ANTIIPERTENSIVO: - Nel muscolo cardiaco: diminuzione della contrattilità, diminuzione della frequenza del segnapassi nodo del seno, diminuzione della velocità di conduzione nodo AV. - Alcune molecole che fanno parte dei canali del calcio voltaggio-dipendenti sono dei veri e propri antiaritmici di classe 4. Un effetto collaterale di questi farmaci è la tachicardia di compenso, perché il cuore, in risposta alla diminuzione di pressione, aumenta il battito. Muscolatura liscia: prevalentemente arteriolare, quindi la diminuzione della pressione arteriosa riduce le richieste miocardiche di ossigeno, avendo un'azione antianginosa. Muscolatura cardiaca: ha un'azione antiaritmica. Verapamil e diltiazem diminuiscono la frequenza cardiaca (trattamento delle aritmie).

tachiaritmie sopraventricolari da rientro; diminuzione delle risposte ventricolari nella fibrillazione e nel flutter atriale) usati nelle specifiche alterazioni del ritmo cardiaco.

Nifedipina: non agisce sulla conduzione AV; prototipo dei calcio-dipendenti usati come vasodilatatori periferici.

La scelta del tipo di calcio-antagonista si basa sulla patologia da trattare.

Farmacocinetica: buon assorbimento orale, T ½ variabile da 1 (verapamil) ora a 30-50 ore (amlodipina), non determinano effetto rebound.

Farmaci fondamentali nella cardiopatia ischemica e nella protezione del miocardio in genere:

Effetto antianginoso diretto per riduzione della contratti

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
60 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher domi81199 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Crema Francesca.