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TRE DATE FISSE:
1) Calendae: I giorno del mese
2) Nonae: il giorno 5
3) Idi: il giorno 13
Nel Marmaluot, nei mesi di marzo, maggio, luglio, ottobre, le nonae e le idi cadevano 2 giorni dopo:
il 7 e il 15.
Nel Nonis annuaris, i mesi erano espressi al nominativo, i giorni in numeri cardinali.
PRASSI EPIGRAFICA DEI CRISTIANI
STORIA DEGLI STUDI: Quali dovevano essere considerati cristiani e quali no.
- Volontà di rendere esplicita l’appartenenza alla professione di fede cristiana.
PROBLEMI CONNESSI ALLA STORIOGRAFIA PIÚ RECENTE PER PORRE DEI PARAMETRI PER
DISTINGUERE LE ORIGINI:
- CRITERI PRESUNTIVI (Storiografia più antica)
- ELEMENTI DISTINTIVI:
- Data della morte nella tomba introdotta da verbi come: decessit = depositus o depositio:
ĸατάσεσις. Esprimono la deposizione del cadavere, è correlata all’ idea del deporre nell’
attesa dell’al di là. εἰς ζεός (in Siria e anche in iscrizioni pagane)
- Apparato figurativo: la presenza di due elementi che esprimono la filantropia pietas (ancora,
pesci, pastori, orante sono elementi figurativi rappresentanti il paganesimo).
Per la prassi metodologica non era solo Roma la sede principale delle iscrizioni cristiane ma c’era
anche l’Africa.
- Refrigerio, refrigerare = banchetto funebre che si svolgeva sui propri morti. Era sicuramente
una pratica esistente già in età pagana con l’aggiunta di nuovi contenuti. Alla base c’era la
richiesta da parte del defunto di avere cibo e bevande. Anche qui ci sono riferimenti al
refrigerio ritrovati in iscrizioni cristiane.
TESTIMONIANZE DEGLI INIZI DELL’ ETÁ CRISTIANA (PREISTORIA)
La prassi cristiana è frutto di “simbiosi e metabolismo” rispetto alla prassi epigrafica preesistente,
elaborando dei modelli nuovi rispetto a questi. Nascono i primi cimiteri comunitari. Coesistono aree
funerarie del sopratterra:
- Epitaffio Agrillius Philadelphus (lastra marmorea subdiale)
In basso c’ è la presenza di una ruota con raggi, un’ancora (sostegno) e un pesce
(acqua/inferi), questo ci rende perplessi nell’ attribuire la lastra all’ appartenenza al
cristianesimo. C’ è un significato magico: quello di protezione della tomba. È un’iscrizione
problematica in un periodo di convivenza. Poi c’ è il pane da riferirsi alla professione del
defunto.
M.S. = memoria sacra / menses sex: indicazione degli anni vissuti.
Dal prof. Carletti è stato dimostrato che queste espressioni non sono prettamente cristiane
ma anche pagane. Questo significa che per quanto riguarda la prassi cristiana è necessario
che non sia isolata ma inserita nell’ambito dell’età tardoantica in generale. Soprattutto se si
fa riferimento alle origini.
- Epitaffio di Marcus. Il defunto doveva essere vissuto sotto l’impero di Settimo Severo e
Caracalla. Doveva essere un addetto al vestiario. Prega l’unico Dio e si riferisce ai “fratres
boni” = fratelli nella fede. Alla fine l’iscrizione parla così: che nessuno danneggi questa tomba
(“titulus”). È contro le molestie alla tomba.
- Epitaffio di Protos. Stele in greco. C’ è una novità: compare il defunto. Volontà di esprimere
l’appartenenza al cristianesimo (nello spirito santo).
- Epitaffio di Protenes. Epitaffio inciso su un sarcofago nel 217. C’ è lo stampo classico. All’
inizio c’ è il riferimento al corsus honorum. È un liberto affrancato. Elenco delle cose che
svolse in vita. I liberti per lui decorarono il sarcofago.
Datazione consolare. Indicazione del dedicante della data in cui fecero la lastra. I due
imperatori furono Marco Aurelio e Commodo. Alla fine della sua carriera diventò
sovrintendente di servitù. All’ epitaffio venne aggiunta in seguito la parte prettamente
cristiana. Questo elemento fa pensare al fatto che o Protenes al ritorno da Caracalla avesse
affidato l’epitaffio ad un altro liberto oppure che il testo dell’epitaffio fosse stato scritto su
una minuta e poi trascritta da un liberto al suo ritorno dalla spedizione di Caracalla. La
cristianità è sicura solo per la seconda parte, comunque rimane problematica.
- Epitaffio di Aurelia Precope. L’ elemento cristiano è la locuzione finale: “pax tecum” tipico
saluto.
- Piazzola sotto la basilica Apostolorum (S. Sebastiano) via Appia. È una piazzola di
catacombe, è uno spazio per le costruzioni di tre mausolei. Tra la fine del II sec. E l’inizio del
III sec. questi mausolei nascono come pagani e poi vengono cristianizzati. Sulla facciata di
questi mausolei è stato rinvenuto un graffito: acrostico ιχθυς = pesce: Ι(εσούς) Χ(ριστός)
Θ(εοῦ) Υ(ῖος) Σ(ωτήρ) Gesù Cristo figlio di Dio Salvatore.
Il pesce tra l’altro è il simbolo di salvezza.
Le tombe sono scavate sul piano pavimentale su cui si notano due nuclei familiari che
commissionavano le tombe sia in latino che in greco.
Evidente omogeneità nella grafia e nel formulario usato. Simbologia dell’ancora e del pesce.
Poi c’ è l’assenza permanente della sigla D.M.
In una lastra c’ è la presenza di D.M. e poi cancellata forse per una lastra preparata con tale
sigla e poi cancellata e sostituita con una fogliolina, comunque c’ è la volontà di cristianizzare
la lastra.
- Catacomba di Priscilla. È una galleria di tufo poi utilizzata dai cristiani con una tipologia
tombale abbastanza sistematica.
Le iscrizioni presentano una caratteristica: l’unica presenza nominale. Si sceglie di fare
riferimento al defunto con il solo nome: “laconismo arcaico” = omissione degli elementi
biometrici (tutti gli elementi che fanno riferimento alla vita del defunto).
Ben il 62% degli epitaffi è costituito dal nomen singulus.
Iscrizioni dipinte su tegole. Nome accompagnato da un elemento figurativo o pax.
Potrebbero esserci delle botteghe che fornivano edifici epigrafici.
PRASSI DEL III SECOLO:
- CIMITERO DI CALLISTO (CRIPTA DEI PAPI)
Il primo papa fu Ponziano ad essere seppellito nella cripta il cui epitaffio fu con il semplix
nomen + ἐπίσκοπος Cornelio. Altri papi pontefici che qui vennero seppelliti furono: Antero,
Fabiano, Lucio, Eutichiano.
I nomi sono seguiti dal termine pax oppure dal corrispettivo ἑιρένη o invocazioni come
“vivas in Deo”.
- DOMITILLA: famiglia dei Flavi-Aurelii di età precostantiniana.
- NOVAZIANO
- CALEPODIO
- SANT’ AGNESE
- MAIUS
Accanto al nome del defunto ci sono anche riferimenti a formulari più specifici: es. richiesta
da parte dei superstiti “ROGAS PRO OMNES”, “Ζέσης ἐν ἐιρένη”
Valenza escatologica del rinfresco: refrigerium / refrigerare
A Sant’ Agnese ritroviamo soprattutto formulari grafici. Iscrizioni ostriane (De Rossi)
caratterizzate da un’omogeneità testuale-grafica. Sono perfettamente impaginate su
supporto marmoreo e con caratteri di modulo chiaro. Sono anche rubicate, cioè colorate di
rosso. Un’ altra caratteristica è la presenza della figura di un’ancora.
- SANT’ ERMETE sulla via Salaria Vetus. Qui è stata rinvenuta l’ultima sepoltura di un martire,
ostruita da una frana che la salvò dalle razzie. Fu rinvenuta nell’ 800 da padre Marsi che
rinvenì a sua volta il martire Giacinto.
APPARATO FIGURATIVO:
Mentre nella prassi pagana, l’apparato figurativo occupava spazi geometrici ben definiti, in quella
cristiana ci sono immagini che invadono lo spazio epigrafico ma non interferiscono di molto
l’elemento testuale. Tuttavia, nel III-IV secolo ci sarà uno squilibrio in questo senso.
SIMBOLI:
- Pesce – ancora. Non sono elementi simbolici prettamente cristiani ma erano usati anche in
ambito pagano.
Problema: capire se i cristiani utilizzavano questa simbologia pagana per una sorta di
continuità col mondo pagano o vi attribuivano un valore escatologico.
Tra il III e il IV secolo: il pesce viene impiegato solo saltuariamente in relazione al mestiere,
mentre l’ancora ebbe più ampia fortuna forse perché si attribuiva all’ associazione della
croce, quindi legata a Gesù.
- Colomba – ramo di ulivo – palma: simboli bucolici = paradiso.
ELEMENTI CARATTERIZZANTI LA PRASSI EPIGRAFICA PRECOSTANTINIANA:
- Continuità di alcuni elementi: apparato figurativo, limitate espressioni. Si può parlare quindi
del fenomeno si simbiosi e metabolismo
- Laconismo arcaico
C’ è una consapevolezza cristiana di una vera e propria sintesi con i pagani.
Quindi si può dedurre che tutto questo avviene nel passaggio da una gerarchia presbiteriale
ad una gerarchia monarchica che trasforma anche il concetto di gerarchia ecclesiastica.
Con papa Callisto si ha una svolta con la gerarchia monarchica ma anche nella chiesa, con la
carità, un’apertura alla comunità e un’istanza comunitaria ed egualitaria. L’ egualitarismo
comunitario è anche alla base ideologica del cristianesimo: come si manifesta l’egualitarismo
nelle sepolture si ripercuote anche nell’ ideologia che tutti gli uomini sono uguali dinanzi a
Dio. PRASSI EPIGRAFICA OMOGENEA CARATTERIZZATA DA:
- Testo neutro: 62%
- Termini come pax - ἑιρἑνη: 20%
- Testi in lingua greca: 32%. Questo fattore sottolinea la superiorità e la scelta di una lingua
ufficiale qual è la lingua latina.
ISCRIZIONI ESTEMPORANEE (GRAFFITI):
- Graffiti sotto la Basilica Apostolorum nella piazzola si San Sebastiano. Si abbattono i vecchi
spazi cimiteriali e si rialza un muro di 3 m. dal suolo. Sopra viene costruita la basilica da
Costantino. Le pareti affrescate nel rosso erano state riempite di graffiti (più di 300) tracciati
da persone che celebravano refrigeri ai due martiri Pietro e Paolo.
I graffiti sono costituiti da locuzioni ripetibili come:
“Ricordatevi di…” - “in mente habete”
“Proteggete il tale – συντηρησατε”
“Pregate per il tale – Rogate / petite / orate”
“Aiutate il tale – sunvenite / adiuvate”
In alcuni casi, alcuni visitatori pregano gli apostoli che facciano vincere i loro gladiatori. Ci
sono visitatori che provenivano dall’ area romana, c’ è una sola testimonianza di un tale che
veniva da Benevento.
Non tutti