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APPARATO BOCCALE:

Piccoli, minuti e difficili da vedere a occhio nudo, hanno ali ridotte, si muovono camminando o sono

spinti dal vento, peso maggiore in ambito

Apparato boccale asimmetrico:

-Labbro superiore: triangolare dove è presente una simmetria;

-Mandibola: mandibola dx è sub atrofica, la mandibola sx è molto simile ad uno stiletto.

-Mascella: è presente una curvatura che forma uno stiletto mascellare molto appuntito, sono 2 con

la stessa forma;

-Labbro inferiore: nella parte finale spuntano le terminazioni delle mascelle e la punta della

mandibola sx.

La mandibola serve per incidere la parte vegetale della foglia e sovrasta le cellule del epidemico, le

mascelle con gli stiletti assumono la funzione di assunzione del contenuto delle cellule.

La funzione che assumono i diversi componenti dell’apparato boccale è di tipo asimmetrico, cioè vi

è solo una mandibola per l’incisione e due stiletti mascellari per l’assunzione.

Vi sono muscoli mascellari che si dilatano e si contraggono per formare una depressione e così

assumere il prodotto alimentare.

-Larva di Crisopa

APPARATO BOCCALE:

L’adulto non è in grado di determinare lesioni.

Sono importanti predatori che possono essere lasciati per effettuare dei controlli biologici in

determinati ambienti.

L’apparato boccale a forma di ‘forbice’ è utilizzato per la predazione:

-Labbro superiore: appena accentuato;

-Mandibola e mascella: allungate, appuntite, con muscolatura potente e ricurve, la mascella è

docciata, vi è una captazione di segmenti;

- Vi sono i canali di assunzione formati dalla posizione fra mandibola e mascella con due canali di

riferimento e il movimento fra di loro.

- Vi è una potente muscolatura a livello della faringe per la depressione e per l’assunzione di

alimenti.

I componenti dell’apparato boccale hanno una morfologia molto simile ad una forbice utile per la

predazione.

Sono voraci predatori, la posizione del cranio è in avanti.

Apparato boccale DILANIANTE:

-Larva dittero brachicero

APPARATO BOCCALE:

Larve che sono ridotte al minimo, cioè con tegumento poco sclerificato molto sottile, presentano un

apparato digerente minimo con pochi organi fotorecettori, non vi sono antenne, scatola cranica

leggermente sclerificata e vi sono organi sensoriali minimi.

Unica parte sclerificata è la parte nera ovvero l’apertura boccale con uncini boccali.

Gli uncini servono non solo per il distacco della sostanza alimentare ma anche per la formazione di

gallerie all’interno del frutto.

Armatura muscolare favorisce il movimento degli uncini alternati.

Principali regimi dietetici degli insetti fitofagi :

I rapporti tra insetti e pianta si sono coevoluti per milioni di anni e hanno anche maturato delle

specificità in alcune parti della pianta stessa.

- Rizofagi: vivono esclusivamente a carico delle radici della pianta (larva di maggiolino);

- Xilofagi: si nutrono del legno, hanno bisogno di simbionti (larva di rodilegno piante vive,

termiti legno in opera, disidratato) (lignina difficile da scindere);

- Fillofagi: attaccano parte verdi della pianta, le foglie (minatori, adulto di maggiolino);

- Antofagi: si nutrono dei fiori (larva di tignola);

- Carpofagi: quando attaccano i frutti (larva di tignola);

- Spermofagi: quando si nutrono di semi;

- Fitomizi: quando si nutrono di linfa, con apparato boccale pungente-succhiante (afidi,

psille).

TORACE:

Il torace è la zona prevalentemente deputata al movimento, infatti si possono trovare (se ci sono)

ali e zampe; E’ costituito da tre segmenti:

- Protorace (segmento anteriore);

- Mesotorace (segmento mediano);

- Metatorace (segmento posteriore).

Con le appendici: zampe e ali. Se ci sono le zampe sono un paio per ciascun segmento del torace

in totale di sei. Se ci sono le ali sono ad un massimo di due e sono presenti nel mesotorace e nel

metatorace.

Insetti ATTERI: insetti che non hanno le ali.

Normalmente i segmenti del torace possono, a seconda della conformazione, presentare delle

membrane intersegmentali che servono a tenere insieme i segmenti. Il collo, per esempio, è la

membrana intersegmentale che connette il capo al torace. A questo punto si individua un NOTO (la

parte dorsale), uno STERNO (la parte addominale) e due zone laterali che sono chiamate

PLEURI, la caratteristica è che possono essere presenti delle aperture chiamate STIGMA, una per

lato (che servono per l’inizio del sistema di ventilazione degli insetti). Sempre sulle pleuri si

individuano delle placche che sono un punto di ancoraggio delle zampe.

Torace come elemento tassonomico:

Imenotteri (api, vespe, formiche) presentano due sottogruppi che sono SINFITO e APOCRITO. Nel

primo sono raggruppati tutti quei imenotteri che vivono a spese di piante, mentre negli apocriti

sono insetti che, invece, si nutrono di carne.

- Le vespe, che appartengono al secondo gruppo, presentano una strozzatura nel torace che

sembrerebbe il collegamento fra addome e torace, ma non è così, perché in realtà questa

strozzatura è il punto di incontro fra il primo segmento addominale e il secondo formando

questo tipo particolare di torace che prende il nome di PROPODEO.

- Nel caso degli imenotteri sinfiti, si presenta un torace formato da pro, meso e metatorace

con l’inizio dei segmenti degli URITI via via che si andrà a costituire l’addome (ADDOME

SESSILE).

All’interno della stessa specie si possono avere toraci conformati a seconda o no se sono presenti

le ali:

Per esempio gli afidi, sono insetti estremamente diffusi che riportano cicli biologici particolarmente

intricati (fanno più generazioni all’anno=POLIMOLTINI), ma la loro caratteristica è che si possono

spostare da una pianta primaria ad una secondaria.

Quando si trovano sulla pianta primaria gli individui si presentano come atteri e adulti, il torace non

riscontra ali; ma la stessa specie forma degli adulti alati perché è il momento di spostarsi da quella

pianta per andare a colonizzarne un’altra, il torace si conforma adeguatamente ingrossandosi e

scherificandosi, perché a questo punto devono sostenere la massa muscolare che è necessaria al

volo.

ZAMPE :

Se ci sono, ce ne sono un paio per ogni segmento. Funzionali per la locomotività dell’insetto.

- Zampe anteriori del protorace;

- Zampe mediane del mesotorace;

- Zampe posteriori del metatorace.

Adulto:

- Coxa (segmento con cui si articola sulla pleure – articolazione COXO-PLEURALE (condilo

acetabolo: condilo sulla coxa e acetabolo sulla pleura));

- Trocantere (articolazione COXO-TROCANTERICA);

- Femore

- Tibia (articolazione FEMORO-TIBIALE);

- Tarso (costituito da più segmenti: TARSOMERI – articolazione TIBIO-TARSALE) Pretarso

(ultimo tarsomero) sono presenti delle formazioni che raccolgono il movimento generale del

tipo di insetto e l’ambiente. Si possono osservare delle unghie (strutture scherificate ad

uncino) che favoriscono il movimento e l’aderenza alle superfici ruvide, dei PULVILLI e

degli AROLI sono delle formazioni più membranose con una buona presenza di peli, con

una sorta di ventosa che favoriscono il movimento sulle superfici più lisce EMPODI

(possono essere presenti entrambi oppure uno o l’altro);

Larva:

Analoga situazione nelle zampe delle larve, ma con sviluppi non così accentuati.

- Coxa

- Trocantiere

- Femore

- Tibia

- Tarso

Segmento unico con un’unghia finale che richiama al fatto che il tarso può essere visto come una

‘mano’.

- Pulizia: insetti si puliscono le strutture che devono mantenere efficienti e dai contaminanti

(antenne etc)

- Accoppiamento: es. tisceri vivono in ambienti acquatici e hanno bisogno nella zampa

anteriore di espansioni tra il primo e secondo tarsomero che permettono, grazie a delle

ventose, l’adesione del maschio sopra la femmina.

Zampe utilizzate per la locomozione:

- Zampe deambulatorie: presenta segmenti più o meno sviluppati e conformati, servono per

permettere all’insetto di camminare nella parte aerea tra le piante. (es. Coccinellide,

coleottero);

- Zampe cursorie es. Cicindela, coleottero: presenta delle zampe allungate che permettono

di muoversi attraverso il sottobosco con il corpo più sollevato per evitare gli ostacoli. La

femore e la tibia sono particolarmente allungate;

- Zampe per pattinare sulla superficie dell’acqua es. Gerride, rincoto: presenti nelle acque

rafferme e negli stagni; le zampe mediane e posteriori sono modificate per diventare

estremamente sottili, ridurre il peso e favorire un movimento agile, anche la presenza di

peli favorisce il soggetto a ‘correre’ per brevi tratti sulla superficie dell’acqua;

- Zampe modificate per aggrapparsi (presili) es. Pidocchio, sfinculato: tarso, tibia, unghia,

degne di nota, il pidocchio ha la capacità di aggrapparsi sopra un pelo e ancorarsi, per il

resto sono insetti ridotti nella loro struttura perché una volta arrivati in un determinato

ambiente non hanno necessità di spostarsi;

- Zampe ANTERIORI modificate (raptatorie) es. Mantide religiosa: modificazione zampa

anteriore atta ad afferrare delle prede (insetto carnivoro) il punto di aggancio non riguarda il

tarso ma femore e tibia e sono presente delle formazioni spinose che facilitano l’azione

prensile, la presa, quindi, non si sviluppa nel coinvolgere la tibia e il tarso ma con femore e

tibia;

- Zampe ANTERIORI modificate (fossorie) es. Grillo talpa, coleottero: segmento toracico

sviluppato, delle zampe anteriori modificate in strumenti per scavare, l’azione di scavo è

derivata da un segmento modificato che è la tibia con formazioni ad unghia. Es. Scarabeo

sacro, coleottero: una tibia modificata con espansioni, qua però assomiglia più ad una pala.

Es. Larva di Pimelia, coleottero: unghie scherificate;

- Zampe POSTERIORI modificate (saltatorie)

Es. cavalletta, ortottero: zampa saltatoria di tipo femoro-tibiale. Strutture lunghe e robuste,

con un femore allungata e robusta, tibia con formazioni spinescenti che servono a dare

un’ulteriore forza al segmento non appesantendolo. Trocantiere nascosto, pezzo unico.

Es. Psillide, rincoto, zampa saltatoria di tipo coxo-trocanterica: sono modificate per il

salto, piccoli saltelli.

Es. Pulce, sifonattero, zampa saltatoria di tipo coxo-trocanterica e femoro-tibiale: la

zampa mediana e le zampe posteriori sono adatte al salto con un doppio punto di scatto.

- Zampe modificate per il nuoto (notatorie)

Es. Notonettide (rincoto): l’insetto nuota ‘a dorso’, le zampe anteriori e mediane sono usate

per la locomozione invece le zampe posteriori sono allungate con un’intensa peluria fino a

farle diventare quasi una pala di un remo,

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
73 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/11 Entomologia generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jo_jolina di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Entomologia agraria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Colazza Stefano.