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GHIANDOLE SURRENALI
Le ghiandole surrenali sono piccole ghiandole retro peritoneali poste sopra il polo superiore del rene,
normalmente invisibili con strumenti di imaging. Sono costitute da una zona midollare e una zona
corticale, detta anche corteccia surrenalica. La porzione midollare costituisce il 10% della ghiandola e
ha diversa origine embriologica, poiché origina dal tessuto neuroendocrino, con cellule cromoaffini. La
corticale costituisce il 90% e si suddivide in tre porzioni:
La zona più esterna viene detta regione glomerulare e produce aldosterone.
La zona intermedia prende il nome di regione fascicolata e produce cortisolo e alcuni ormoni
androginici in ambo i sessi. Viene influenzata dall’ACTH.
La zona più interna è detta regione reticolata e produce cortisolo e androgeni surrenalici.
Viene influenzata dall’ACTH.
Gli androgeni surrenalici sono DHEA e DHEA-S (dove la S sta per solfato), che hanno attività
androginica molto inferiore al testosterone. Il cortisolo viene prodotto dopo una serie di tappe
enzimatiche a partire dal colesterolo, infatti alcune patologie derivano dall’assenza di uno di questi
enzimi. La sintesi dei glucocorticoidi (cortisolo) e degli androgeni è regolata dall’ACTH, che si lega al
recettore inducendo segnali intracellulari. Il cortisolo serve a svolgere una serie di azioni il cui scopo
finale è quello di aumentare l’energia agendo sui tre metabolismi catabolici (ovvero di degradazione)
e promovendo la produzione di glucosio e glicogeno. Inoltre svolge un’attività immunosoppressiva. Il
cortisolo viene prodotto con ritmo circadiano, con picco massimo tra le 6-7 del mattino, declinando nel
primo pomeriggio per poi azzerarsi a mezzanotte, con una logica fisiologica, così come l’ACTH, che
viene prodotto seguendo lo stesso ritmo. Lo stress impatta molto sull’attività surrenalica poiché si ha
una maggior richiesta di energia. L’aldosterone è un ormone che viene prodotto dalla corticale,
interviene nella regolazione della regolazione della pressione arteriosa e ha un meccanismo di
controllo legato al sistema renina-angiotensina. Le patologie a carico del surrene possono essere:
Ipersurrenalismo. È una situazione per cui il surrene lavora di più. Può riguardare la
sovrapproduzione di diversi ormoni:
Iperproduzione di cortisolo. In questo caso, si verifica la sindrome di Cushing, che può essere
o dovuta a varie cause e comporta alterazioni biofisiche importanti per l’eccesso di cortisolo. Tra
le cause di tipo esogeno vi è l’origine iatrogena, ovvero un prolungato uso di cortisone per la
cura di patologie croniche. Le cause di tipo endogeno possono riguardare il surrene o l’ipofisi.
Quelle che riguardano il surrene sono dovute a iperplasia, ipertrofia o adenoma surrenalico,
solitamente è monolaterale, con livelli di ACTH inferiori al normale e produzione anomala di
cortisolo a causa del surrene. Quelle che riguardano l’ipofisi invece sono dovute a un
adenoma ipofisario, per cui si ha elevata produzione di ACTH e si ha interessamento bilaterale
delle ghiandole surrenali, che possono andare a loro volta incontro ad alterazioni quali
ipertrofia e iperplasia. Può verificarsi inoltre un aumento di ACTH per produzione ectopica,
associato solitamente a tumori in stato molto avanzato. I sintomi della sindrome di Cushing
sono obesità centrale con estremità sottili per il catabolismo proteico, irsutismo, facies a luna
piena, disturbi mestruali e difficoltà di erezione. Vengono dosati il cortisolo in relazione ai ritmi
circadiani, l’ACTH e gli ormoni androgeni per capire da dove origina questo problema. Se
l’ACTH è aumentato, può essere per produzione ectopica dello stesso o per disfunzione
ipofisaria, e in questo caso si dosano tutti gli ormoni ipofisari. Può essere svolto inoltre il test di
stimolazione soppressione. Per esempio, se ACTH è alto ma non troppo, si somministra
cortisone a mezzanotte. Se il meccanismo a feedback funziona, al mattino l’ACTH deve
essere basso, mentre se è alto vuol dire che c’è un’iperproduzione di ACTH. I sistemi
radiologici per individuare la causa sono l’ecografia addominale e la scintigrafia con
iodocolesterolo.
Iperaldosteroidismo. Situazione per cui si ha un aumento di aldosterone. L’iperaldosteroidismo
o può essere primario, se è associato a bassi livelli di renina e spesso dovuto ad adenoma
corticale surrenalico, o secondario, se associato ad alti livelli di renina per tumore del rene.
L’eccesso di aldosterone causerà una forma di ipertensione che non risponde alle terapie
convenzionali. Nei casi dubbi si può fare il test di ortostatismo: se dopo una notte di
clinostatismo il paziente si alza subito, in caso di adenoma l’aldosterone non aumenta o
diminuisce. La diagnostica per imaging si fa tramite ecografia addominale.
Iposurrenalismo. Patologie per cui si ha un deficit di produzione di uno degli ormoni surrenalici. Il
surrene diventa deficitario se perde il 90% del tessuto, quindi in caso di malattia che crea un
danno il paziente non se ne accorge subito ma vi è un adattamento. I problemi si manifestano
laddove il paziente è sottoposto a stress e la ghiandola, in fase acuta, non riesce quindi a
soddisfare i bisogni dell’organismo, per cui si ha un’insufficienza surrenalica acuta con shock.
Forme croniche di iposurrenalismo si verificano su base autoimmune, per cui si formano delle
immunoglobuline che distruggono lentamente la ghiandola. L’iposurrenalismo può essere
primitivo, se dovuto a danno o per asportazione, e può essere associato ad altre malattie
autoimmuni o a infezioni, secondario, se dovuto a deficit di ACTH, quasi sempre per trauma
cranico o per lesioni chirurgiche, o terziario se dovuto a un deficit di CRH. Il deficit di cortisolo è
dovuto a una minor produzione di questo ormone a livello della corteccia surrenalica. Nella forma
acuta si un grave abbassamento della pressione arteriosa, anche per la produzione di
aldosterone, con febbre sinecausa, disidratazione, nausea. Nella forma cronica ci sono segnali
aspecifici, come astenia, affaticabilità, anoressia, perdita di peso, diminuzione di sodio. La
diagnosi si fa tramite il dosaggio di cortisolo al mattino e di ACTH, e dosaggio di anticorpi.
Le sindromi adrenogenitali sono patologie che riguardano il surrene e hanno effetti sullo sviluppo
degli organi genitali. Possono essere forme congenite, dovute alla carenza di enzimi necessari
alla sintesi di cortisolo, e acquisite per l’insorgenza di tumori. La forma più diffusa è dovuta a un
difetto dell’enzima 21idrossilasi. Dal colesterolo si formano il progesterone, che viene modificato
diventando estradiolo, testosterone e, grazie all’enzima 21idrossilasi, aldosterone. In mancanza
di quest’enzima, tutto il progesterone diventa estradiolo o testosterone, per cui nella femmina si
ha la compromissione fin dallo sviluppo di organi genitali e perdita di Sali per mancanza di
aldosterone.
Le parte midollare del surrene ha origine neuroendocrina. Qua vengono prodotte catecolammine,
adrenalina (o epinefrina) e noradrenalina (o noreprinefrina), gli ormoni dello stress, che generano un
aumento del battito e della pressione arteriosa e vengono raccolte in granuli che agiscono sui
recettori β-adrenergici e α-adrenergici. La produzione eccessiva può essere dovuta a un
feocromocitoma, tumore benigno della midollare, che ha sintomi gravi come infarti, cefalea non
guaribile con farmaci, tachicardia, tremore crisi ipertensive parossistiche. Si tratta chirurgicamente e
può essere a carattere ereditario. GONADI
Le gonadi - le ovaie nella donna e i testicoli nell’uomo - sono organi endocrini poiché producono gli
ormoni sessuali e organi sessuali primari, poiché già presenti alla nascita, che hanno una funzione
correlata alla formazioni di gameti. Le gonadi si sviluppano a livello fenotipico nella fase embrionale,
sebbene il genotipo sia già deciso al momento del concepimento e fino alla sesta settimana non sono
differenziate a livello del fenotipo. La differenziazione dipende dalla presenza o meno del cromosoma
Y, che induce la formazione dei testicoli, inoltre sono importanti la quantità di ormoni androgeni
presenti nella mamma.
Le ovaie sono organi pari, suddivisi in una parte corticale e una parte midollare, costituite da follicoli
primordiali da cui si sviluppano, durante l’età fertile, gli oociti, che dal centro dell’ovaio migrano verso
la periferia e vengono espulsi con l’ovulazione. A questo punto l’oocita si sposta nell’utero: se
fecondato si forma il corpo luteo, struttura autoportante, e si va incontro a una gravidanza, altrimenti
avviene la mestruazione, con apoptosi del corpo luteo e crollo dei livelli di progesterone. Il giorno 0
del ciclo ovarico e uterino, per convenzione, è l’inizio della comparsa della mestruazione. L’ipofisi
viene stimolata dall’ipotalamo tramite la secrezione di GnRH, per cui i Livelli di FSH nella fase
follicolare aumentano, per cui un gruppo di oociti maturerà, mentre i livelli di ormoni sessuali
rimangono bassi. Inizieranno poi ad aumentare i livelli di estrogeni nel sangue, che stimoleranno la
produzione nell’ipofisi di LH, che indurrà a sua volta l’ovulazione e la vascolarizzazione dell’utero. A
questo punto ci sarà un aumento di progesterone da parte del corpo luteo. In caso di non
fecondazione, crolleranno i livelli di progesterone e si verificherà la mestruazione e la ripetizione del
ciclo. Gli estrogeni sono importanti per la fertilità e per il mantenimento dei caratteri sessuali
secondari. Le patologie ovariche prevedono l’amenorrea, che può essere di due tipi:
Amenorrea primaria. Si parla di amenorrea primaria se la ragazza in questione non ha avuto il
menarca entro i 16 anni, associata a bassa statura e basso sviluppo puberale. È spesso dovuta a
patologie cromosomiche che creano disgenesia ovarica, ovvero ovaio assente o atrofico, per cui
non si ha produzione di estrogeni ma i livelli di LH e FSH rimangono alti. Altra causa può essere
un deficit ipofisario, per cui si hanno bassi livelli di FHS e LH e quindi assenza di stimolo a
produrre gli estrogeni. L’amenorrea primaria può essere associata a statura normale e
all’ipogonadismo, quindi mancanza o atrofia delle ovaie, o associata a statura normale e sviluppo
gonadico normale, ma dovuta in questo caso a un problema locale dell’utero che non si è
sviluppato. La sindrome di Turner è rara e spesso causa di aborti spontanei. È una patologie
cromosomica con cariotipo X0, dovuto a un errore nella meiosi, in cui si sviluppa un individuo con
fenotipo femminile, con infantilismo sessuale, per ovaie atrofiche e assenza di estrogeni, e ridot