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INFORMAZIONE
Per fare delle scelte è necessario avere delle informazioni. L'informazione può essere considerata come un bene o un servizio molto particolare: non può essere provata ed è condivisa. Nei mercati maturi ci sono organismi deputati al controllo delle informazioni come la Consob, in Italia, o la SEC negli Stati Uniti. A tutela del corretto uso dell'informazione sono state individuate precise fattispecie di reato, quali l'aggiotaggio e l'insider trading.
DISTRIBUZIONE
L'economia di mercato non determina soltanto quali e quanti siano i beni prodotti, ma anche da chi vengono prodotti. Il capitalismo è il metodo più efficace per produrre ricchezza, tuttavia, se non correttamente regolamentato, la distribuisce in maniera discriminatoria. È fondamentale la funzione dello Stato, che garantisce i servizi di base, quali l'istruzione, che permette alle fasce più disagiate di elevarsi e salire di
livello sociale. Uno tra i più grandi rischi che si corre nella società d'oggi è la distruzione della classe media; tuttavia l'utilizzo dell'intervento statale può creare distorsioni importanti ed è pertanto necessario dosarla con grande attenzione.
L'economia di mercato è basata sugli scambi tra individui che comprano beni e servizi dalle imprese. L'economia di mercato si basa su tre mercati:
- IL MERCATO DEI BENI: le imprese vendono i loro prodotti alle famiglie
- IL MERCATO DEL LAVORO: le imprese comprano i servizi del lavoro dalle persone e dalle famiglie
- IL MERCATO DEI CAPITALI: le imprese chiedono capitali per comprare beni e servizi per produrre
L'imprenditore è colui che combinando i fattori produttori trae ricchezza, il capitalista, invece, detiene il capitale (banche, ecc.). Nessuno dei tre mercati funzionerebbe senza l'interazione tra questi due attori.
MICROECONOMIA
MACROECONOMIA
Si occupa del comportamento dell'economia nel suo insieme, concentrandosi sugli aggregati, in particolare sull'andamento di misure come tassi di disoccupazione, inflazione, crescita economica e bilancia commerciale che descrivono la situazione dell'economia nel suo insieme.
L'economia è una scienza sociale. Gli economisti formulano previsioni sulla base di teorie, che vengono sviluppate utilizzando i modelli. Un modello economico può descrivere una relazione generale (ad es. quando il credito sale il numero di auto acquistate aumenta).
Una variabile è un qualunque evento che cambia e che può essere misurato: i prezzi, i salari, i tassi di interesse e le quantità comprate e vendute. Ciò che interessa agli economisti è la relazione tra le variabili.
MODELLO COMPETITIVO DI BASE
Ogni giorno avvengono migliaia di scambi in centinaia di mercati. Tali scambi hanno per oggetto beni e servizi. Cosa fa funzionare tutto questo?
La concorrenza. Le imprese cercano di offrire al consumatore i prodotti che loro richiedono al minor prezzo possibile.
Questo quadro competitivo dei mercati è chiamato modello competitivo di base e presuppone che i consumatori e i produttori siano razionali: che affrontino delle scelte, ovvero dei trade-off, cercando di massimizzare l'interesse o il profitto.
Per analizzare queste scelte economicamente si ipotizza che siano razionali. La razionalità si basa sull'aspettativa che gli individui e le imprese agiscano in modo coerente, in base alle loro preferenze e obiettivi che vogliono perseguire.
Nella concorrenza perfetta ogni impresa è price taker: il produttore dovrà necessariamente accettare il prezzo dato e non è in grado di influenzarlo, così come anche il consumatore.
Che deve competere per ottenere il bene al dato prezzo. Tuttavia, anche nella concorrenza perfetta i consumatori competono tra di loro: se infatti un consumatore vuole comprare da un produttore ad un prezzo inferiore a quello del mercato il produttore può rifiutarsi sapendo che troverà comunque un altro consumatore disposto a pagare un determinato prezzo.
Il modello competitivo di base è un utile punto di partenza per cercare di arrivare all'efficienza del mercato e, quindi, dell'economia. Infatti, in questo modello, il prezzo offerto dal mercato è il migliore possibile sia per il produttore che per il consumatore, non ci sono dispersioni di denaro né spreco delle risorse scarse: è impossibile migliorare ed aumentare la produzione di un bene senza peggiorarne un altro.
Nell'economia efficiente l'azione dello Stato non era prevista. Tuttavia, tale economia ha dei risvolti sociali probabilmente intollerabili, creando una netta
separazione tra ricchi e poveri. Quindi sebbene l'efficienza sia una proprietà desiderabile la questione della diseguaglianza non può essere trascurata. Proprio perché lo Stato esiste in ogni parte del mondo il modello competitivo non è una rappresentazione perfetta dell'economia reale, ma è un modello di riferimento per gli economisti, un benchmark, sarà quindi la politica a graduare e bilanciare l'efficienza con l'equità. Il governo deve poter bilanciare la sua presenza nel sistema economico: più lo Stato è presente, più ci sarà distribuzione di beni, ma il mercato sarà inefficiente e insostenibile, quindi destinato alla rovina (è il caso dell'Unione Sovietica); se, invece, lo Stato si disinteressa dell'economia, il mercato sarà efficiente e ultra-produttivo, ma causerà disuguaglianze (è il problema distributivo del capitalismo). È laLa differenza che si pone anche tra una socialdemocrazia, che si occupa maggiormente di una distribuzione equa di beni e servizi nel mercato, e di una liberal-democrazia, che rende invece il mercato più efficiente ma ineguale.
4.2. INCENTIVI ED INFORMAZIONE
Affinché le economie di mercato funzionino efficientemente, le imprese e gli individui devono essere informati ed avere incentivi per poter prendere una decisione. Gli incentivi sono il cuore dell'economia.
Le economie di mercato forniscono informazioni e incentivi attraverso:
- PREZZI: Informano sulla relativa scarsità dei diversi beni. Il sistema dei prezzi assicura che i beni vadano a quegli individui che sono disposti a pagare di più per averli.
- PROFITTI: Motivano le imprese che reagiscono all'informazione fornita dai prezzi, producendo nel modo più efficiente possibile, ovvero cercando di minimizzare l'uso delle risorse per produrre i beni. Allo stesso modo, l'individuo razionale
assegnati a chi è disposto ad aspettare. Non c'è un sistema prezzi funzionante e l'economia è pianificata, non fanno distinzioni tra chi è ricco e chi è povero. Tuttavia, questo sistema è inefficiente, perché il tempo aspettato per accedere a una risorsa o a un servizio è uno spreco: il sistema prezzi rimane più efficiente.
4.3. VINCOLI E COSTI
Per un individuo e un'impresa razionali il primo passo dell'analisi economica è identificare quali scelte siano possibili: tale attività si definisce insieme opportunità o insieme delle alternative disponibili.
I vincoli limitano le scelte e definiscono l'insieme delle alternative disponibili. I due principali vincoli sono il tempo (vincoli di tempo) e il denaro (vincoli di bilancio). Il trade off implica sempre un'analisi tra costi e benefici, dove i benefici sono ciò che si guadagna e i costi ciò che si perde.
Gli
COSTO IMPLICITO Il costo implicito è il valore delle risorse che vengono utilizzate in un'attività ma che non vengono esplicitamente pagate. Ad esempio, se un imprenditore utilizza un edificio di sua proprietà per la sua attività, il costo implicito è rappresentato dal valore di affitto che avrebbe potuto ottenere se avesse affittato l'edificio a terzi. c. COSTO ESPlicito Il costo esplicito è il valore delle risorse che vengono utilizzate in un'attività e che vengono esplicitamente pagate. Ad esempio, se un'azienda acquista materie prime per la produzione di beni, il costo esplicito è rappresentato dal prezzo di acquisto delle materie prime. Utilizzando questi tre tipi di costi, gli economisti sono in grado di valutare in modo più accurato il costo totale di un'attività e di prendere decisioni informate sulla sua convenienza economica.COSTO IRRECUPERABILE (Sunk Cost) è il costo "sprecato", che non si può più recuperare. (es. Se si pagano 20€ per uno spettacolo teatrale, che però è noioso, è più logico andarsene anziché restare solo per "recuperare" i soldi spesi).