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ΔQ
INTERPRETAZIONE GRAFICA DELL’ELASTICITÁ RISPETTO AL PREZZO
SPESA Q x P
= (quantità che si compera)
P x Q, é anche il RICAVO del venditore
p x q; p x q,
nel caso in cui se la domanda é molto elevata, la D scenderà e si dovrà ridurre il prezzo
Viceversa, se la DOMANDA non é elevata, potrò alzare i PREZZI senza che vi sia una fuga dei
compratori.
ESISTE un rapporto diretto tra ELASTICITÁ e la SPESA COMPLESSIVA. (pag. 89)
y
PREZZ0 (P)
14 2 X 5 = 10
12 SPESA TOTALE = INCASSO: 1.000 € al giono
10 1000 BIGLIETTI/die
8
6
4
2 x
0 QUANTITÁ (Q)
1 2 3 4 5 6 25
y
PREZZ0 (P)
14 SPESA TOTALE =
12 1600 BIGLIETTI/die 4 X 4 = 16
10 INCASSO: 1.600 € al giono
8
6
4
2 x
0 QUANTITÁ (Q)
1 2 3 4 5 6 S = p . q
Pertanto, ESISTE n rapporto diretto tra l’ELASTICITÁ e la SPESA
BENI SOSTITUTI
Nel caso di (ad esempio, pene nere o penne blu), la DOMANDA sarà positiva
ε > 1
Δ%Qi
-------- = > 0
Δ%Pj BENI COMPLEMENTRI
Nel caso di (ad esempio, racchette e palline), la DOMANDA sarà negativa
ε < 0
Δ%Qi
-------- = < 0
Δ%Pj
ELASTICITÁ RISPETTO AL REDDITO (pag. 93)
Δ%Q
ε
R= -------- = > 0 (al 95%, per i beni NORMALI)
Δ%P
ε
R= < 0 (per i beni INFERIORI)
DELL’OFFERTA RISPETTO AL PREZZO
L’ELASTICITÁ (pag. 93)
ΔQ
Q
ε O = ΔP
P 26
y
PREZZ0 (P) O
ΔP x
0 QUANTITÁ (Q)
ΔQ ΔQ
ΔP
Poiché la PENDENZA é sarà il RECIPROCO.
ΔP
ΔQ
ΔQ
ε ΔQ
Δ%Q 1
ΔQ
P
Q P
P
= = x
= = x = x
Q ΔP
Δ%P Q
Q
ΔP ΔP PENDENZA
P
Nel caso dell’OFFERTA, il ΔQ é sempre POSITIVO (+) ; quindi, l’ELASTICITÁ dell’OFFERTA (rispetto
sempre POSITIVA.
al PREZZO) é y
PREZZ0 (P) O
B
5 ΔP
A
4 ΔQ x
0 QUANTITÁ (Q)
12 15
ΔP 1
5 - 4
Pendenza = = = 3
15 - 12
ΔQ 1
1 3
1 x 3
= = =
1 1
PENDENZA 3 27
1 1
4
ε ε
x 3 1
A = P/Q x 1/PENDENZA = A =
12
3 1
1 1
5
ε ε
x 3 1
= P/Q x 1/PENDENZA = B =
B
15
3 1
OFFERTA INFINITAMENTE RIGIDA (ANELASTICA)
Vi sono, tuttavia, dei beni la cui offerta - non avendo alcun sostituto o nessun concorrente – non
potrà mai aumentare (regime di monopolio, ad esempio, l’unica fonte di acqua potabile si di un
isola).
L’Offerta Infinitamente Rigida si rappresenta graficamente così:
y
PREZZ0 (P) O x
0 QUANTITÁ (Q)
ε ε ∞
DOMANDA D = 0 oppure D =
Anche la può essere
y
PREZZ0 (P) D x
0 QUANTITÁ (Q)
il PREZZO aumenta,
In questo caso, se si perdono tutti i clienti. 28
Problema 1 di pag.100
y
P A
100 B
75 C
50 D
25 E x
0 Q
25 50 75 100
ε 3
B = P/Q x 1/PENDENZA 75/25 x 1/1
ε 1
C = P/Q x 1/PENDENZA 50/50 x 1/1
ε 0,33
D = P/Q x 1/PENDENZA 25/75 x 1/1
ε 0
E = P/Q x 1/PENDENZA 0/100 x 1/1
∞
ε A = P/Q x 1/PENDENZA 100/0 x 1/1
Problema 2,a di pag.100
PREZZO PANINI DOLCI N° CONFEZIONI
(€/confezione) ACQUISTATE/die
6 0
5 3.000
4 6.000
3 9.000
2 12.000
1 15.000
0 18.000
y
P CURVA DI DOMANDA
6
5
4
3
2
1 x
0 Q
12M
9M 15M
3M 6M 18M 29
ε
2,b) = 1
ε
2,d) 0,5
= 2/12.000 x 1 / 1/3000 1/6.000 x 3.000 1/2
se la QUANTITÁ varia dell’1%, il PREZZO varia del 2% nel segno contrario
Quindi,
Problema 2, c di pag.100
Se tuti i negozi aumentano il prezzo di una confezione da 3 a 4 euro, quale sarebbe l’effetto ricavo
totale?? y
PREZZ0 (P)
7
6
5
4 24
4 x 6 =
3
2
1 27
3 x 9 = x
0 3 6 9 12 15 18
QUANTITÁ diminuisce.
La domanda, in questo caso é ELASTICA e, poiché 27 > 24, il RICAVO TOTALE
Problema 3 di pag.100
y
PREZZO
INGRESSO
12
6 x
0 QUANTITÁ
6 VISITATORI
Quindi, 6 € sono il prezzo che farà massimizzare le entrate. 30
Problema 4 di pag.100 + RIGIDA
La vendita di Automobili Ferrari, sarà perché non vi sono SOSTITUTI per la Ferrari,
+ FLESSIBILE:
mentre, nel caso di un utilitaria, la DOMADA sarà
Problema 5 di pag.100
Un aumento del 2% del PREZZO del LATTE (L), determina una riduzione del 4% della Domanda di
SCIROPPO AL CACAO (SC). Qual’é l’elasticità incrociata della domanda del latte rispetto a quella
dello sciroppo? I due beni sono COMPLEMENTARI o SOSTITUTI??
+ 1% L - 2% SC ; Δ%PL = 2 ; Δ%QSC = 4
2
Δ%QSC 4
ε ε
-
= 2 – 2)
- (
=
= 2
Δ%PL
Quindi, Latte e Sciroppo, sono BENI COMPLEMENTARI
Problema 6 di pag.100
ε
Calcolare le dell’OFFERTA al PREZZO nei punti A e B della seguente curva:
y
PREZZ0 (P) O
B
6 ΔP
A
4 ΔQ x
0 QUANTITÁ (Q)
9 12 2
6 - 4
ΔP =
PUNTO A = PENDENZA = =
ΔQ 3
12 – 9
1 1 3
= 1 x
=
2 2
PENDENZA 3 2
1 1 2
ε
ε 4 3
ε
P =
= = x
x A
A A = 0,66
9 2
Q 3
1
PENDENZA 3
3 1 3
6 3
ε =
PUNTO B 0,75
= = =
x
B 4
12 2 1
4 31
CAPITOLO 5 - LA DOMANDA
TRADURRE I DESIDERI IN DOMANDA
CURVA DELLA DOMANDA
Vediamo, adesso, il perché la é fatta così.
Quali sono le motivazioni che inducono i consumatori a scegliere un bene piuttosto che un
altro?? MASSIMIZZARE L’UTILITÁ.
Il consumatore compie questa scelta, per
CONCETTO DI UTILITÁ = il grado di SODDISFAZIONE che gli individui traggono dal consumo di di
beni e servizi. (Pag. 106) fronte di un aumento del PREZZO, avremo un
Sappiamo che la Legge della Domanda ci dice che, a
calo della DOMANDA.
Vediamo un esempio circa l’UTILITÁ TOTALE ottenuta da Sara nel consumo di coni gelato:
QUANTITÁ CONI UTILITÁ TOTALE (UT) UTILITÁ MARGINALE (UM)
0 0
1 50 50
2 90 40
3 120 30
4 140 20
5 150 10
6 140 - 10
Da cui il grafico: y
PREZZ0 (P)
150
100
50 x
0 QUANTITÁ (Q)
3 4
1 2 5 6 40
90 - 50
ΔU 40
UTILITÁ MARGINALE (UM) = = = =
1
2 - 1
ΔQ 32
y
U
50 L’UTILITÁ MARGINALE
É DECRESCENTE
40
30
20
10 x
0 Q
4
3 5
1 2 6
ALLOCAZIONE DI UN BUDGET FISSO TRA DUE BENI (Pag. 108)
Supponiamo d voler comperare un cono gelato di due gusti, Vaniglia e Cioccolato.
Se ci facciamo mettere + Vaniglia o + Cioccolato, vuole dire che, per noi, il Δ MARGINALE (ΔM) di
un gusto, é inferiore a quello dell’altro.
Tuttavia, come abbiamo visto, man mano che aumenta la quantità di un gusto, l’ UM decresce;
mentre, man mano che diventa scarso, l’UM aumenta.
Quindi, non prenderò un solo gusto di gelato ma, proprio per massimizzare la mia UM, prenderò
anche un po’ dell’altro gusto.
Osa succederebbe, invece, se uno dei due gusti costasse il doppio dell’altro?
Esempio: CACAO 1 €/kg; VANIGLIA 2 €/kg.
A questo punto, il confronto non lo posso più fare in base all’UM, ma in base ai soldi che ho.
Se ho 2 €, potrò comprare 2 kg di Cioccolato oppure 1 kg di Vaniglia.
Dovrò, quindi, confrontare le UM, tenendo conto delle quantità differenti.
Quindi, quando i prezzi sono diversi, dovrò calcolare l’UM sulla quantità acquistabile con un solo €.
UMC > UMV
Se costassero uguali avremmo: QC = UMC e QV = UMV
Ma, QC QV UMC UMV
Però, ad un certo punto, all’aumentare della Quantità di Vaniglia, anche l’UM della Vaniglia
scenderebbe.
Quindi, alla fine le 2 UM si equivarranno e diventeranno uguali.
UM MASSIMA UMC = UMV
Se costano in maniera diversa, dovremo tener conto dei PREZZI (pag 111)
PV
UMC = UMV
PC 33
Problema 1 di pag.127
Se siamo RAZIONALI e stiamo pranzando in un ristorante con menù a prezzo fisso, qual’é l’UM
dell’ultimo boccone che stiamo mangiando??
L’UM sarà ZERO perché, qualunque cosa e qualunque quantità mangiamo, il costo sarà sempre lo
stesso.
Problema 2 di pag.127
Se:
UM Succo Arancia = 75 u/Cl;
UM Caffé = 50 u/Cl.
PREZZO Succo Arancia = 25 centesimi
PREZZO Caffé = 20 centesimi
Marta sta massimizzando l’Utilità Totale ricavata dalle 2 bevende??
75
UMS UMC 50
= 3
= > 2,5
PC 25 20
PS poiché UMS > UMC, NON sta massimizzando l’Utilità Totale.
Quindi, Marta
Problema 3 di pag.127
UM Arachidi = 100 u/gr.
UM Anacardi = 200 u/gr.
Se 1 gr Arachidi costa 10 cent. Ed 1 gr. di Anacardi costa 25 cent., Tobia sta massimizzando l’Utilità
Totale?? e, in caso negativo, cosa dovrebbe fare??
100/10 > 200/25 10 > 8
NON massimizzando l’UTILITÁ TOTALE.
Pertando sta
dovrebbe comperare più Arachidi.
Per ovviare a ciò,
y y
UM UM + UM
10 10
- UM x x
0 0
+ -
10 20
ARACHIDI ANCARDI 34
Ancora sull’EFFETTO REDDITO e EFFETTO SOSTITUZIONE (Pag. 111)
la QUANTITÁ di un bene che che i consumatori intendono acquistare, dipende
Abbiamo visto che
dal relativo PREZZO, dai prezzi dei BENI SOSTITUTI e COMPLEMENTARI ed, infine, dal REDDITO
dei consumatori. quando il PREZZO di un bene cambia, anche la QUANTITÁ di
Abbiamo anche visto che,
DOMANDA varia per due ragioni: l’EFFETTO SOSTITUZIONE e l’EFFETTO REDDITO. Il primo fa si
che, quando il PREZZO di un bene aumenta, i beni SOSTITUTI diventano relativamente più
appetibili, spingendo alcuni consumatori a passare al “sostituto” abbandonando il bene in
questione. Il seco